Persino i Romani, noti per la durezza con cui trattavano i nemici, in fondo avevano il culto della virtù della pietas, riassumibile nella formula “parce sepultos”. Invece Netanyahu, anche in questo triste momento per i cattolici amanti della pace, ha fatto prevalere il lato peggiore della sua personalità incline alla vendetta più spietata, rinnegando il salmo penitenziale di re David del miserere.
Violando il codice diplomatico, risalente ai tempi del congresso di Vienna del 1815, dell’onore delle armi verso i vinti e del rispetto verso i morti, ha impartito un ordine a tutte le Ambasciate di Israele all’estero di astenersi dal firmare il registro di condoglianze aperto presso le Nunziature apostoliche nel mondo ed anzi ha fatto subito cancellare un timido post che era stato già emesso dal suo ministero degli esteri.
Israele è l’unico paese al mondo a non aver inviato una delegazione governativa alle esequie di Papa Francesco. Del resto cosa ci si poteva aspettare da chi, ricercato dalla Corte Penale Internazionale per crimini di guerra, responsabile della strage dei bambini di Gaza, vittime incolpevoli di una guerra di sterminio, oggi incarna la ferocia di Erode il grande, passato alla storia per la strage degli innocenti?
Netanyahu, capo del Governo di un paese nato dal dolore e dalla sofferenza patiti per secoli, si è messo da solo fuori della comunità dei diritti umani, conferendo a Israele il carattere di stato coloniale, tanto a Gaza, quanto in Cisgiordania, con l’obiettivo di mantenere il controllo di territori altrui invasi militarmente sin dal 1967, nonostante le ripetute risoluzioni dell’ONU circa la violazione del diritto internazionale con l’ordine di ritiro dai territori occupati.
È una macchia indelebile all’onore di Israele nella completa indifferenza e complicità dell’Occidente.
Il mondo occidentale si girò dall’altra parte di fronte alle persecuzioni naziste e fasciste del popolo ebraico. Allo stesso modo oggi quegli stessi paesi che si vantano di essere portatori dei valori universali di democrazia, libertà e rispetto dei diritti umani si girano dall’altra parte ignorando lo sterminio del popolo di Gaza, assediato senza scampo, bombardato giorno e notte, privo di beni di necessità, senza più case, scuole, ospedali, tutto raso al suolo in un immenso cimitero fumante in cui si levano ancora le grida dei superstiti, rimasti senza lacrime da versare, che benedicono i figli morti perché non hanno visto a quale livello di orrore sia arrivata la spietata crudeltà israeliana.
Netanyahu ha tentato di riparare maldestramente dopo tre giorni con un messaggio di finte condoglianze di poche parole indottovi dall'aver preso coscienza delle vibranti reazioni negative delle potenti comunità ebraiche all'estero, soprattutto quella inglese, e dal coro di critiche degli ambasciatori israeliani sensibili a captare l'umore delle varie autorità di accreditamento e dei loro popoli.
Anche questa falsa disposizione ci ricorda Erode che, visto il fallimento dell'operazione strage degli innocenti, blandì i re magi pregandoli di tornare dal loro viaggio e di riferirgli dove giaceva il bambino da adorare.
Torquato Cardilli
27 Aprile 2025
Anche la Germania era assente.
RispondiEliminaAssenza dovuta al vuoto politico, non è stato dato il mandato al nuovo Kanzler e il vecchio è scaduto. ( come le scatole delle conserve)