giovedì 13 marzo 2025

CONTE, IL PD E LEOLUCA ORLANDO. TROVA L’INTRUSO

di Maurizio Alesi - Confesso la mia riluttanza nel dover scrivere sulla guerra che da tre anni sovrasta e mette in secondo piano ogni altro tema che riguarda la carne viva dei cittadini, come la salute, il caro vita, la povertà, le fabbriche che chiudono, la fuga dei giovani senza speranza di futuro, la precarietà. Tutti problemi sul tappeto già prima della guerra e aggravati dalla follia dei potenti del mondo, non solo la Russia ma anche gli Usa, la Nato, l’Onu e l’Europa che è un’entità astratta e volatile ridotta a stipendificio per un'accozzaglia di inutili deputati, sigle di partiti e di nazioni guidate da pericolosi autocrati reazionari. Un inutile e costoso parlamento europeo inerme e svogliato che non prende posizioni su nulla, ad eccezione della spesa militare e degli armamenti. Si è cominciato fornendo all’Ucraina solo armi difensive, fucili e munizioni per arrivare a un’escalation esponenziale inarrestabile inviando mitragliatrici, carri armati, aerei, missili antiaerei, mortai, costati centinaia di miliardi sottratti alla sanità, al welfare, alle bollette e alla povertà dilagante. Armi, di cui si sconosce, peraltro, la reale destinazione, la tipologia e in quali mani reali andranno. 

C’è chi vuole inviare anche i propri giovani a combattere e morire in terra straniera. Armi e solo armi, senza aver mai esperito un percorso diplomatico, anzi respingendo i tentativi di chi, come il Santo Padre, si era offerto per aprire un dialogo con le parti belligeranti. Si ricorderà che il Papa fu cacciato senza riguardo da Zelensky il quale, pur essendo sotto le bombe, gli intimò di occuparsi dei fatti del Vaticano, che al suo paese ci pensava lui. Poi, incoraggiato (e illuso) dagli atlantisti che lo foraggiavano a pane e armi, firmò anche un decreto che vietava qualunque iniziativa di colloquio col nemico. Una ottusa e pericolosa strategia che ha portato la presidente della Commissione Ursula Von der Leyen, senza neppure consultare il parlamento europeo, a costringere i paesi membri a sborsare 800 miliardi per altre e nuove armi. Proprio in un momento in cui si stava per arrivare ad un accordo per una tregua finalmente possibile. 

Una vera follia collettiva di chi si attarda a credere di poter vincere una guerra contro la Russia, il paese che ha la dotazione più imponente del mondo con riferimento alle armi nucleari. Basterebbe che ne utilizzasse un decimo per cancellare l’Ucraina dalla carta geografica, rendendo inutile qualunque provvista bellica fornita dall’Europa. Abbiamo sfiorato tante volte la terza guerra mondiale, abbiamo vissuto con la paura di un errore fatale di qualcuno che potesse far scoccare la scintilla, e adesso che i due giganti Usa e Russia finalmente si parlano, allontanando il pericolo, questi idioti riaccendono lo scontro allontanando la pace. Non lavorano per un esercito unico, ma per ingrossare gli eserciti dei singoli Stati membri che vanno ognuno per conto proprio senza una regia. Siamo alla pura follia. Questi non vogliono la pace ma la guerra infinita, e il dramma è che il PD vota con FdI e FI per il riarmo no-stop, con le incredibili astensioni di storici pacifisti come Marco Tarquinio e Cecilia Strada. Praticamente hanno disatteso le indicazioni della segretaria Shlein che aveva detto di votare NO al riarmo, venendo, di fatto, sfiduciata dal suo gruppo. 

Il Partito Democratico in Italia ha adottato una posizione abbastanza ambigua e sfumata riguardo al tema del riarmo e all'invio di armi in contesti di conflitto, specialmente in relazione alla guerra in Ucraina. La sua posizione, infatti, è stata spesso oggetto di contrasti sia al suo interno che pubblicamente. Ma il PD è questa roba qui, dieci correnti (compreso quella renziana), convivono nello stesso partito e ciascuno risponde al proprio capobastone. La logica è quella dei due forni per poter offrire una risposta a tutti: pacifisti e guerrafondai tipo la Picierno. Meno male che in questo quadro
desolante si alza una voce chiara e forte come quella di Giuseppe Conte e del M5S che, insieme all’AVS, esce fuori dal coro senza tentennamenti posizionandosi da sempre contro ogni guerra e l’invio di armi per seguire la strada del dialogo. 

Conte, in qualità di leader del Movimento 5 Stelle (M5S) e poi come ex premier, ha adottato una posizione abbastanza equilibrata sul conflitto in Ucraina. Mentre ha espresso sostegno alla solidarietà con l'Ucraina, criticando fermamente l'aggressione russa, ha anche sottolineato la necessità di trovare soluzioni diplomatiche per fermare la guerra. Ha sempre parlato della necessità di lavorare per un cessate il fuoco e per la promozione di negoziati di pace. Spero in una massiccia partecipazione di piazza del 5 aprile organizzata dal M5S. 

Un plauso particolare va anche all’inossidabile Leoluca Orlando al quale ribadisco la mia antica e personale stima per la coerenza e il suo impegno in favore della pace, dei diritti umani, della giustizia sociale e contro la mafia. Un incessante impegno portato avanti da Sindaco di Palermo, da deputato regionale e nazionale e, adesso, da europarlamentare. Ha fatto un intervento magistrale in aula contro il Rearm Europe il cui nome FdI, firmando una direttiva, vuole cambiare con Defend Eu per ingannare la gente. Naturalmente il PD si accoda e vota come Giorgia. Sono loro la mia (pur tenue) speranza in un futuro di pace e di sviluppo.

Maurizio Alesi

13 Marzo 2025

10 commenti:

  1. 1956: La Russia invade l'Ungheria.
    1968: La Russia invade la Cecoslovacchia.
    1979: La Russia invade l'Afghanistan.
    1994: La Russia invade la Cecenia.
    1999: La Russia invade di nuovo la Cecenia.
    2008: La Russia invade la Georgia.
    2015: La Russia invade il Donbass e Crimea
    2015: La Russia invade la Siria.
    2022: La Russia invade l'Ucraina.
    ...poi qualcuno si stupisce se in Europa qualcuno si è rotto le palle e vuole riarmarsi... chissà come mai..

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    1. Se vuoi riarmarti per contrastare l'armamentario della Russia, devi dotarti dello stesso numero di testate nucleari che possiede la Russia che sono 6.257. Segnalo che in tutta Europa ce ne sono in tutto 200. Il piano della Von der Leyen di 800 miliardi è inutile e mette in ginocchio i paesi più in crisi come l'Italia. L'unica cosa che serve è la trattativa che l?Europa non ha mai provato ad avviare. C'è voluto il cattivissimo Trump per dialogare con l'altro cattivissimo Putin.

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  2. Ci sono due errori in questo post.
    La Russia possiede ben più di mille testate nucleari ma non potrebbe lanciarne che qualche unità, dopodiché scomparirebbe anch'essa, per l'immediata risposta degli avversari.
    Il secondo errore è nel ragionamento: non si può permettere al più forte e prepotente, chiunque esso sia, di fare quello che vuole.
    Sarebbe la fine del diritto internazionale e dell'umanità.
    La legge della giungla deve valere solo per la giungla.
    Secoli di riflessioni e di faticoso progresso culturale non si possono buttare nel cesso.

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    1. Più che errori li classificherei come tue opinioni. I dati riportati nell’articolo sono corretti. La legge della giungla è quella di chi sta sterminando il popolo ucraino raccontandogli che può vincere la guerra.

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  3. Napoleone in Russia la prese.......IN QUEL POSTO !

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  4. Dici che dovremmo diventare schiavi di Putin?

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    1. Dovremmo semplicemente diventare esseri ragionevoli e comprendere che tutte le guerre si sono sempre concluse con un compromesso. Non vedo altre strade se non quella della diplomazia che andava esperita subito dopo l'aggressione russa. L'alternativa è una guerra infinita e il rischio di un coinvolgimento sempre più largo.

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  5. LA. RUSSIA. OLTRE. AD. ESSERE. UNA. POTENZA. MONDIALE. HA. ANCHE. LA. CINA. CHE. LI. AIUTA....QUINDI. NON. POTRA' MAI. SOTTOSTARE. A. QUELLO. CHE. GLI. VIENE. IMPOSTO....DI. SICURO. SI. PRENDERA' QUELLO. CHE. VUOLE

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  6. Il criminale di guerra Putin invade l’Ucraina, uno Stato Sovrano. Arriva il suo amico yankee che oltre al riabilitarlo intende sedersi al banchetto per dividersi il bottino. È quasi normale. Il vero dramma è che il PD ha votato con FdI e FI per il riarmo no-stop disattendendo le indicazioni della segretaria Elly Schlein. A dire il vero, la segretaria del PD aveva invitato il gruppo ad astenersi. È andato diversamente, ma non è un dramma. L’episodio lascerà un segno negativo che non mette in discussione la linea politica del segretario. Fa parte della normalità in un partito plurale che merita il rispetto degli altri. Meritano, anche, rispetto gli elettori del PD come quelli degli altri partiti. Io, dopo una lunga militanza nel PCI, da semplice elettore del PD sono convinto che questo partito che, malgrado tutto gode ottima salute, sotto la guida di Elly Schlein, diventerà il centro di aggregazione politica di tutte quelle forze dell’opposizione che hanno a cuore i problemi del Paese: dalla pace alla giustizia sociale. Direte che sono di parte? Si lo sono! Antonio Gramsci diceva: “Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita”.

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  7. Cominciamo col dire che l’indicazione di Elly Schlein era di votare NO senza se e senza ma. Avendo preso atto della fortissima contrarietà del partito, al fine di salvare la faccia, ha cercato un compromesso passando dal NO all’astensione per limitare il danno. Ma i suoi compagni, incuranti di salvaguardare l’autorevolezza della segretaria, in dieci le votano contro. Siccome questo voto non è un voto qualsiasi ma un vero e proprio discrimine che riguarda la linea sulla politica internazionale e sulla pace, che non è condivisa dal partito come dimostra il voto del gruppo europeo, hai voglia a dire che è un episodio che fa parte della normalità. È un vero e proprio attentato alla legittimazione e alla dignità di chi dirige il PD.

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