Le stesse parole d'ordine ancor oggi vengono ripetute senza vergogna. Basta riflettere un attimo sulle facce di bronzo dei parlamentari che compaiono tutte le sere nei TG grazie a direttori di rete genuflessi. Fateci caso, ripetono un armamentario di dichiarazioni fotocopia, sempre le stesse, che descrivono l’Italia come il paese delle meraviglie e Meloni come l’astro polare della politica europea.
Ripetono, come se fossero iloti in catene senza capire quello che dicono, concetti fatui, parole logore, senza alcun legame con la realtà.
Questo è il Governo di quelli che “siamo pronti” (o jee!) e che “stiamo scrivendo la storia”(copyright Meloni); si certo la storia delle figuracce planetarie. Il mantra quotidiano che l’Italia è tornata al centro della politica internazionale viene sonoramente smentito a pesci in faccia.
Meloni è stata costretta a rifugiarsi in Giordania e in Libano (missioni inutili sul piano politico concreto) per far vedere che era occupata, ed evitare l’onta dell’esclusione, benché presidente del G7, dalla riunione del direttorio a quattro (Usa, Francia, UK, Germania) prima a livello Nato e poi di capi di Stato e di Governo a Berlino per affrontare gli sviluppi dei conflitti russo-ucraino e mediorientale.
È il Governo di quelli che colpiremo gli scafisti nell’orbe terracqueo, del piano Mattei, gigantesca bolla di sapone, del tasseremo gli extra profitti di banche e assicurazioni; minaccia subito rientrata per una tirata di collare al cagnolino di Fininvest nell’esecutivo di non fare scherzi.
Stante il bisogno di soldi ci ha riprovato con la finanziaria 2025 illudendo il popolo di esservi riuscito, mentre ha solo ottenuto dalle Banche un prestito di 3,5 miliardi che andrà restituito (caro contribuente operaio, dipendente, pensionato che paghi le tasse fino all’ultimo, apri bene occhi e orecchie) nel 2027 con i tuoi soldi quando questo gruppo di incapaci sarà andato a casa.
È il Governo del redditometro annunciato dal vice ministro dell’economia Leo subito smentito da Meloni. L’impavido non ha fatto una piega.
È il Governo dei sacrifici per tutti secondo il Ministro, figlio di pescatore e di operaia, risolti nella più ingiusta delle misure, tipo decimazione romana, del taglio lineare del 5% a tutti i ministeri e enti locali, cioè meno servizi per tutti.
È il Governo dell’ordine e della legalità che con la mentalità del questurino del Viminale ha istituito 20 nuovi tipi di reato dai rave party ai sit-in stradali, all’esposizione di cartelli di protesta.
È il Governo che aveva promesso più facilitazioni per chi avesse voluto andare in pensione prima ed invece i tempi si sono allungati; aveva promesso di cancellare gradualmente tutte le accise sui carburanti che invece vengono aumentate sul gasolio; si è vantato di aver portato in porto la legge di dichiarazione di reato universale della gpa. Strafalcione giuridico pazzesco di cui l’ineffabile ministro Nordio, quello che ha previsto di avvertire il presunto reo di possibile arresto, non si è nemmeno reso conto.
Come si fa a proclamare reato universale un fatto che, anche se commesso all’estero, è punibile solo in Italia? È reato universale il fatto commesso da chiunque (cittadino o straniero) dovunque e altrettanto dovunque punito. Sarà curioso vedere arrestare in base alla nuova legge Elon Musk al suo prossimo sbarco in Italia.Ma alle cosiddette gaffe, figure barbine, violazioni della Costituzione che riguardano questioni di cucina interna, si è appena aggiunta una figuraccia megagalattica che ha suscitato, per essere buoni, l’ironia di Governi più seri del nostro che in modo infingardo, a partire dalla von der Leyen, avevano espresso una timida approvazione, del tipo vai avanti tu cretino che a me scappa da ridere. Sul fallimentare accordo con l’Albania (costato 800 milioni) per il trasloco di migranti da esaminare là se titolari del diritto di asilo, Meloni ha rimediato una sconfitta politica clamorosa.16 migranti sono stati trasportati in crociera avanti e indietro dalla Sicilia, circumnavigando l’Italia meridionale, a bordo di una nostra nave da guerra dal costo iperbolico di 18.000 euro ciascuno (una crociera superlusso intorno al mondo costa meno) e riportati in Italia dopo solo 24 ore, per sentenza del Tribunale di Roma che ha ravvisato la violazione di una sentenza della Corte europea non aggirabile. Era evidente anche a un principiante di giurisprudenza come la legge applicativa dell’accordo con l’Albania fosse stata scritta con i piedi ed affidata per l’applicazione ad un’accozzaglia di gente impreparata, interessata solo alla diaria extra.
Meloni, preda del delirio di onnipotenza, crede di avere sempre la trovata geniale da stupire la massa ignorante. Ritiene di poter violare direttive, leggi e Costituzione e pur di attuare il suo "modello" farlocco, sfidando la Magistratura, ha ripetuto “un tireremo dritto” di infausta memoria, annunciando, spalleggiata dall’improvvido Nordio, di voler riproporre un nuovo decreto legge. Come dire secondo l‘insegnamento di Sant’Agostino “errare humanum est, perseverare autem diabolicum”.
Tutto ciò mentre i condoni agli evasori si moltiplicano, la manovra finanziaria è fatta a debito, si ignora che la sanità è al collassa (lo spreco del progetto Albania di 800 milioni equivale allo stipendio di 50.000 infermieri per un anno o di 5.000 infermieri per 10 anni), il paese affonda nel fango, i giovani scappano all'estero e l'economia sommersa (quella protetta delle partite iva, autonomi, caporalato, lavoro in nero, droga, gioco d’azzardo, prostituzione) ha raggiunto il tetto di 200 miliardi l’anno esentasse.Questo è il paese, non quello che Meloni tenta di descrivere, trastullandosi in proclami video pubblicitari, in viaggi all'estero inutili, quando non dannosi (all’Onu ha parlato di fronte ad un’ Assemblea vuota tranne il suo seguito e lo sparuto gruppo di diplomatici colà in servizio).
Continueranno gli aedi governativi, sia politici (Foti, Malan, Donzelli, Mollicone, Colosimo e altre mezze calzette) che della stampa sovvenzionata (Sechi, Bocchino, Sallusti, Belpietro, Cerasa), a sproloquiare sulla centralità politica internazionale riconquistata dalla sorella d’Italia Giorgia?
Torquato Cardilli
21 ottobre 2024
Commento di superba sapienza vero e reale, a mio avviso, di ciò che oggi è ol Paese in mano a questo governo???
RispondiEliminaCara Meloni sei la vergogna Italiana nel mondo politico Europeo. Vai a casa non è cosa tua amministrare, dovresti essere radiata dalla vita politica con i tuoi seguaci.
RispondiEliminaE ancora vi meravigliate per le iniziative di questa incapace, capace solo di essere arrogante con i piu’ deboli?
RispondiEliminaPer portare 16 migranti in Albania quasi 300mila euro e altrettanti per il ritorno. Roba da non credere, vergogna assoluta.
RispondiEliminaMA QUANTO DANNO HANNO FATTO TUTTI QUEI CITTADINI CHE PENSANDO "TANTO NON CAMBIA MAI NIENTE" NON SONO ANDATI A VOTARE DANDO LA POSSIBIITA A QUESTO GRUPPO DI INCAPACI DI FORMARE UN NONGOVERNO CHE STA TENTANDO SOLO DI COMANDARE E MANDARE IN BANCAROTTA L'ITALIA ED AD UN CIRCOLO DI COMICI I SUOI CITTADINI.
RispondiEliminaQuante chiacchiere in questo governo. Quanta ignoranza, illegalità, propaganda, volgarità, servilismo nei confronti dei poteri forti, vuoto nell'azione di governo, razzismo, voglia di impunità, analfabetismo istituzionale, insofferenza per l'azione della magistratura e di tutti gli organismi di controllo previsti dalla Costituzione. E poi ci sono tanti camerieri della carta stampata e televisivi inginocchiati nei talk delle tv, pubbliche e private, pagati per fare da megafono a un governo e una classe dirigente tra i peggiori che il Paese abbia mai visto. E' questa la storia che la Meloni sta scrivendo. Questa si, che andrebbe insegnata nelle scuole per evitare che si possa ripetere.
RispondiEliminaSo che prossimamente hanno scelto come sede per i loro incontri la città di Collodi. Dicono di sentirsi più a loro agio in quel luogo. Sinceramente non ne capisco la motivazione....😂
RispondiEliminaErano pronti, si, ma per distruggere l'Italia !
RispondiElimina