Il M5S resta comunque una bella idea, un modo diverso e vero di concepire l'impegno sociale e la Politica. La dimostrazione plastica che quell'arte nobile è e deve essere alla portata di tutti, non deve richiedere l'aiuto di potentati e fondi occulti per essere praticata. La conferma che tutto è, se lo si vuole veramente, in mano ai cittadini e alla loro consapevolezza di ciò che è la Politica, e del ruolo che detengono. Esattamente agli antipodi della politica dei professionisti, dei detentori dei meccanismi decisionali e delle pratiche per gestire e occupare il potere. Lontano dal metodo dei furbi, degli esperti in tattiche e accordi sottobanco. E dalla convinzione che delegare tutto a qualcuno al momento del voto sia l'unico diritto/dovere che resta in mano ai cittadini.
Chi crede nel Movimento non può rimpiangere il “sistema” dei partiti che conosciamo da sempre. Quello che tutto controlla, che pervade ogni ganglio della pubblica amministrazione, e dei centri decisionali, delle segreterie personali dispensatrici di favori, dei compromessi di ogni tipo, della politica intesa come do ut des.
Il M5S è altro. È una realtà che ha coinvolto milioni di cittadini, che ha portato uomini e donne ‘comuni’ nelle istituzioni senza passaporti e lasciapassare di potenti di turno, di cacicchi, di capi corrente e di padroni delle tessere di antica memoria. E lo spirito che entusiasmò tantissimi cittadini era proprio quello di qualcosa di diverso, profondamente diverso dai partiti della prima e della seconda Repubblica. Che si è sentito partecipe di un cambiamento, si, una possibilità di cambiare il sistema in meglio.
È successo, è successo in parte, ci sono stati limiti, errori di singoli, spazi politici concessi per inesperienza e ingenuità. E, considerato che anche il M5S è costituito da esseri umani, per giunta italiani, ha subito tutte le conseguenze e le miserie che gli uomini e le donne si portano sulle spalle. Come i numerosi tradimenti di indegni miserabili che non avrebbero meritato di rappresentare i cittadini nelle istituzioni.Ma tornando al tema, chi aveva mai sentito parlare di parlamentari ed eletti ai vari livelli istituzionali che si decurtano lo stipendio donando il ricavato a centinaia di opere benefiche. Come, per esempio, ma ce ne sono tanti altri, la realizzazione della famosa Trazzera di Caltavuturo, in Sicilia, finanziata grazie ai fondi del M5S di Sicilia e che risolse per lungo tempo un gravissimo problema di viabilità di quel comprensorio. Argomenti, questi, mai considerati degni di nota dagli organi di stampa e portati alla conoscenza del grande pubblico, tranne che per qualche critica negativa.
Ora, che ci siano differenti punti di vista sul futuro del Movimento, sulle regole da mettere a punto, sulle posizioni politiche e le alleanze che si devono fare per governare, ma non obbligatoriamente con chi si è impegnato per la sua distruzione, sui temi da trattare e da portare avanti, è innegabile ed è giusto. Così come la figura del garante fondatore che per il suo ruolo, la sua personalità, le sue intemperanze ma anche per il suo innegabile ingegno può rappresentare un grave limite ma anche un'ulteriore risorsa. Vedremo.In questo senso l'Assemblea Costituente di ottobre rappresenta uno snodo importante e fondamentale per il futuro del Movimento. Un momento di grande dibattito, di confronto anche aspro, di approfondimento nel quale dovrà emergere la linea politica, i punti del programma, le differenze con le altre forze politiche, i cavalli di battaglia che dovranno caratterizzare il Movimento e tentare di attrarre l’interesse di quei cittadini disillusi che si allontanano dalla politica e credono non si possa mai cambiare nulla. Ma per tutto questo ci sarà bisogno di avere spazio sui media, sarà necessario individuare nuovi metodi e nuove vie per fare arrivare il messaggio forte e chiaro senza intermediazioni. Si dovrà individuare la strada da percorrere da qui ai prossimi anni.
I dualismi dovranno restare sullo sfondo, le ambizioni dovranno fare spazio al confronto, le sterili polemiche dovranno essere abbandonate per ridare entusiasmo e speranza ad una comunità che ci crede ancora.
Giangiuseppe Gattuso
01 Ottobre 2024
Il M5S originario, quello protestatario e antisistema, non c'é più, come ho detto più volte. C'é il M5S che vorrebbe essere un partito realmente riformista, non fintamente come altri partiti presenti nello scenario politico italiano. Riuscirà ad esserlo? Lo vorrebbe la maggioranza dei cittadini elettori per dargli la forza di esserlo? Vale la pena provarci e poi trarre le conseguenze.
RispondiEliminaA me pare una...!
RispondiEliminaMa poi ognuno è libero di credere ciò che vuole!
Tra gli italiani ci sono tanti tafani ... pronti a mettersi in fila.
E' per questo che ci sono anche tanti manipolatori che, contando frottole, e traendone anche profitto, sono pronti a metterli in riga.
La differenza è solo una,questi sono politici onesti!
RispondiEliminaVerità pura.
RispondiEliminaAvanti Presidente Conte! L'Italia poggia il futuro della nazione sulle sue spalle.
RispondiEliminaVincerà, Presidente, Vincerà!
Conte è l'unica alternativa al marciune totale, però che voglia far saltare nome simbolo e regola del doppio mandato e, soprattutto, che stringa alleanze e non stpuli contratti, non va bene. Me la lego al dito. Spero che arrivi una persona giovane che lo sostituisca e che sia trasparente più di lui.
RispondiEliminaConsiderare il garante una possibile risorsa è verissimo. Ma è una risorsa per i nemici del M5S che godono per vederlo all'assalto di Conte attaccandolo molto più violentemente di quanto facciano i suoi oppositori. La destra si gode lo spettacolo e ha gioco facile per spalare fango sulla faccia di Conte. Condivido la posizione di respingere ogni possibile accordo con Renzi, tanto amato dal PD. Se lo tengano stretto. Tuttavia non si può tacere sui rischi di isolamento politico cui va incontro il movimento. Con l'aggravante che oggi, nel contesto politico dato, è molto più difficile far valere i propri ideali di giustizia, di equità sociale e di tutela delle fasce più deboli, nel disinteresse o, peggio, nell'assuefazione dei cittadini alla politica dei Vannacci, di Salvini, della Meloni e dei Gasparri. Temo che il M5S, nonostante la sua meritoria battaglia per moralizzare la vita pubblica, sia condannato all'irrilevanza politica.
RispondiEliminaC' è ancora chi crede che "uno vale uno".
RispondiEliminaChi mi conosce e chi ha letto i miei commenti di ieri e l’altro ieri sa che, da elettore del PD, ho seguito con interesse l’evoluzione del M5S. Sa che fin dall’inizio auspicavo una collaborazione fra M5S e PD, mi sembrava la scelta politica più naturale. Andò diversamente. Le ambizioni e le delusioni di ieri del M5S sono note e amplificata dalla perdita dei consensi elettorali. Il futuro del Movimento è tutto da scrivere nella forma organizzativa e nella scelta politica. Tanti auguri! Gli iscritti e i simpatizza del M5S non sono al di sopra degli altri ma fanno parte di un sistema plurale di rappresentanze politiche di destra o di sinistra. La destra governa o sgoverna il Paese. La sinistra è divisa in tutto. C’era un ‘Campo Largo’ che doveva fare da collante, Conte ne ha decretato la fine: “E’ ufficiale, non esiste più”. Giangiuseppe chiude il suo articolo con un auspicio: “I dualismi dovranno restare sullo sfondo, le ambizioni dovranno fare spazio al confronto, le sterili polemiche dovranno essere abbandonate per ridare entusiasmo e speranza ad una comunità che ci crede ancora.” Mi chiedo se vale all’interno del Movimento o nel confronto con le altre forze politiche. So che il tempo è scaduto e le polemiche non sono costruttive. Augurando un futuro migliore per tutti, chiudo con le parole di Elly Schlein: "Volevamo sentirci pienamente a casa, volevamo cambiare il Paese. Questa è la strada giusta, questa è la missione. Tornare ad amare la politica che si fa insieme, come strumento per migliorare la vita delle persone e del pianeta, e costruire nella società l’alternativa che serve per cambiare il Paese”.
RispondiEliminaIl Campo largo è esistito solo nella testa della Schlein. Conte, fin dall'inizio ha detto che tra il M5S e Renzi c'è un'incompatibilità genetica su tutto. Perchè sorprendersi se dopo l'insistenza del PD a mettere dentro il peggior politico italiano, Conte mantiene la sua originaria posizione. Dov'è lo scandalo. Semmai è la Schlein che dovrebbe spiegare il ritorno di fiamma con quello sciagurato dell'1% dopo tutte le schifezze che le sono state rivolte. Non è possibile raccattare tutto il fango possibile pur di aumentare la coalizione. Neppure gli elettori del PD lo vogliono e alle feste dell'unità applaudivano Conte e fischiavano Renzi.
EliminaLa politica vera di lasciare le persone senza lavoro se non avevano il Green pass? Per fortuna c'è chi ha la memoria lunga...
RispondiEliminaIl 33% ottenuto dai 5s era dovuto ad un voto di speranza e di protesta, poi visto che per governare bisogna anche essere capaci, insomma la casalinga di Voghera non è in grado di farlo, gli elettori hanno voltato le spalle a personaggi incapaci e irresponsabili, vorrei fare l'elenco delle stupidaggini commesse da personaggi inadeguati, mi limito al viaggio a Mosca quando la Russia era già soggetta a sanzioni, alla flat tax al 15% per gli autonomi agli accordi con la Meloni sulle nomine dei vertici Rai e al 110% la lista sarebbe ancora moooolto lunga! dire semplicemente sono incapaci, irresponsabili e sono in grado solo di fare spot è troppo difficile per lei?
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