sabato 24 agosto 2024

Dopo due anni al governo: risultati scarsi, figuracce tante

di Torquato Cardilli - Meloni è arrivata a festeggiare il secondo compleanno del suo ingresso a Palazzo Chigi. Su tutti i temi che erano stati al centro della sua campagna elettorale ha fatto delle retromarce paurose (supertasse alle banche, eliminazione delle accise, equiparazione delle tasse al pizzo di Stato, porti chiusi, persecuzione degli scafisti nell’orbe terracqueo, blocco navale, respingimento del patto di stabilità, redditometro, premierato con la minaccia da gradasso o la va o la spacca ecc.). Del Parlamento ha chiaramente dimostrato che può farne a meno (tipo famoso ventennio), ridotto come è a parco buoi con il giogo del voto di fiducia su decreti-legge omnibus, cioè, contenenti disposizioni su materie diverse, sottratti al dibattimento parlamentare e inspiegabilmente ammessi su materie non urgenti dai presidenti delle Camere ed ancor più inspiegabilmente firmati dal Presidente della Repubblica che avrebbe potuto restituirne qualcuno per ovvia incostituzionalità sostanziale o intenzionale.

I decreti-legge, per Costituzione sono giustificati solo per risolvere situazioni straordinarie e urgenti; invece, Meloni li ha usati come grimaldello per aprire la porta all’imposizione della sua agenda di governo, anziché utilizzare la chiave democratica del confronto con le forze politiche.

Solo nell’ultimo anno, salvo il mese di ferie parlamentari, in assenza di casi di forza maggiore, tipo epidemia del Covid, sono stati approvati 39 decreti-legge un vero record, al ritmo di 3,55 decreti al mese superiore al livello negativo detenuto dal Governo Draghi di 3,2.

La loro proliferazione abnorme ha prodotto anche deleteri effetti collaterali: dovendo essere convertiti in legge entro 60 giorni dall’approvazione in Consiglio dei ministri, pena la decadenza, hanno goduto della corsia preferenziale in entrambi i rami del Parlamento, costretto a dedicare alle leggi di conversione il 55,8% del tempo disponibile relegando nei cassetti proposte legislative di maggiore interesse per i cittadini.

Non so se Meloni si renda conto che questo super interventismo legislativo (rave party, concordato fiscale con partite Iva, discriminando pensionati e lavoratori con busta paga, carceri liberi tutti, introduzione nuovi reati senza saper perseguire quelli vecchi o abolendoli ecc.) dettato per soddisfare l’orgoglio smisurato di ministri del tutto improponibili e inadeguati, dediti alle gaffes a ripetizione e a prese di posizione strampalate, non abbia nessun impatto sul miglioramento della qualità della vita degli Italiani e sulla rispettabilità nazionale all’estero.

Ormai gli italiani sono costretti a rendersi conto di aver dato fiducia a un branco di presuntuosi che due anni fa dicevano “siamo pronti” e che invece dimostrano tutta la loro fragilità intellettuale a braccetto con una ridicola arroganza.

La premier ripete, in modo stucchevole, attraverso il megafono Rai, la stampa compiacente, e la coorte dei famuli, “laudatores” e cortigiani, che l’Italia paese cofondatore dell’UE, è la seconda manifattura e la terza economia in Europa, presidente del G7, fautrice del piano Mattei per l’Africa (c’è ancora chi ci crede?) il primo paese con beni dell’Umanità secondo l’Unesco, solo per nascondere che in politica estera, a dispetto dei suoi viaggi in America, Asia e Africa, non conta un fico secco. Abbiamo toccato con mano qualche risultato positivo dell presidenza del G7?

Quando, tra un mese, Meloni dovrà recarsi a Bruxelles per chiedere alla Commissione Europea dilazioni, perché non sarà capace di rientrare dal debito mostruoso, avrà un sussulto di orgoglio per recuperare la patriottica indipendenza di giudizio di fronte ad un’economia di guerra impostaci che ci è costata miliardi a vuoto? Vorrà abbandonare la postura dell’obbedienza cieca e avvalersi dello strumento diplomatico per essere internazionalmente più credibile?

Con una crescita del Pil dello 0,8% nel 2024, il debito pubblico dell’Italia (anche a causa degli interessi superiori alla crescita) salirà di quattro punti percentuali, con spazi decisamente strettissimi per una politica di bilancio dei prossimi anni.

Il Governatore della Banca d’Italia, ha appena sottolineato che il presupposto essenziale per la tenuta economica del paese e la riduzione del nostro debito è la crescita (cioè investimenti), e non l’austerità già firmata con l’Europa da Meloni.

Quello del debito è un tema che non viene affrontato con serietà, in una prospettiva di lungo termine. Meloni non ha spiegato di aver accettato condizioni capestro impegnandosi a tagliare 16 miliardi di spesa, ed ha continuato ad adescare ed irretire il popolo con continue promesse di facilitazioni, sgravi, condoni, protezione e privilegi, dimenticando lo stato disastroso della sanità, dei trasporti, della scuola, della ricerca.

Oltre a Meloni, vari esponenti del suo governo, nei famosi pastoni dei TG di cui il popolo capisce ben poco, continuano a ripetere, che l’economia va bene e che la quota del nostro debito pubblico in possesso dei cittadini italiani sta aumentando dopo le emissioni de BTP valore. La cosa curiosa è che, per giustificare un presunto aumento di credibilità del sistema economico italiano, alternano queste dichiarazioni con quelle di segno opposto secondo cui i mercati richiedono i nostri titoli.

Numeri alla mano, questi annunci e queste vanterie non rispondono a verità. Il debito pubblico che nel 2023 era del 142,9% del Pil, nel 2024 aumenterà al 143,4%.

Secondo il più recente aggiornamento della Banca d’Italia (16 agosto 2024) il debito pubblico ha raggiunto l’iperbolica cifra di 2.949 miliardi e a fine anno arriverà – nuovo record – a 2.952 miliardi. Lo si capisce o no che questa è una corsa verso il precipizio e che ogni euro in più di debito significa aumento degli interessi da pagare a scapito degli investimenti e un euro in meno per il welfare?

Vogliamo fare chiarezza su chi è titolare di questo debito pubblico? Il 24,2% è detenuto dalla Banca d'Italia, il 24% da altre banche, il 12,2% da istituzioni finanziarie come la Cassa Depositi e Prestiti, mentre il 26,1% è in mano ai cosiddetti “non residenti”, cioè singoli investitori (italiani e stranieri) e istituti finanziari che non hanno la residenza in Italia e non vi pagano le tasse.

Quindi, e qui veniamo al sodo, solo il rimanente 13,5% del debito è detenuto dalle famiglie e da singoli investitori italiani. Qualche bello spirito, anche tra i Ministri, vorrebbe che il debito fosse detenuto esclusivamente da italiani come avviene in Giappone, ma non si rende conto che per diminuire la quota in mano estera bisogna prima restituire il capitale (qualcosa come 500 miliardi) e non limitarsi a pagare solo gli interessi. E dove si prendono i soldi per ridurre il potere del capitale estero?

Ammesso che sia possibile, ci si rende conto che in caso di grave instabilità economica nessun investitore italiano potrebbe fare più affidamento sul regolare pagamento degli interesso e sulla restituzione del capitale perché nessuno verrebbe dall’estero in nostro soccorso?

La strada maestra è solo una: la riduzione del debito, tagliando le spese superflue, quelle per cui ci si vanta inutilmente all’estero (facendo la figura dei pezzenti che vogliono stare al tavolo dei signori), quelle per la guerra e non quelle sociali e dell’equa retribuzione del lavoro.

Torquato Cardilli

24 agosto 2024

19 commenti:

  1. La Meloni dovrebbe studiare ,cosa che non ha mai fatto invece di sbraitare come se fosse ancora nei bianchi dell'opposizione !!!!

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  2. Il collante, della gestione del potere da solo non basta, per il governo del Paese.

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  3. https://www.facebook.com/share/p/2to7GYnm1vk5RGjJ/
    A proposito di Giorgia Meloni, di tartassamento, pauroso debito pubblico, disoccupazione, miseria, decadenza economica-occupazionale-finanziaria-demografica-sociale

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  4. Anna D'Effremo Girardi24 agosto 2024 alle ore 10:53

    Questa vive nel suo mondo dorato e non vede altro, pensa solo ad arraffare il più possibile finché può

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  5. Ma perché non lo sapevate anche prima? Lei è sempre stata al governo con Berlusconi e non ha mai fatto nulla di buono, votando le leggi più accomodanti per gli interessi del commendatore, eliminando risorse alla sanità, all'istruzione, alle pensioni, alla giustizia e via così! Perché ora ci meravigliamo che sia incompetente e lobbista e che non se ne fotte un emerito piffero del destino del popolo italiano???

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  6. Ci vorrebbe una legge che facesse rispettare le promesse elettorali e qualora non fossero rispettate bisognerebbe prevedere una condanna esemplare, perché il popolo non può essere ingannato

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  7. Tutta propaganda amplificata poi dalla servitù degli organi di informazione, che ora come non mai hanno la funzione di controllo delle menti labili e malleabili.
    Molta gente abbocca come trote alle menzogne della ducetta e dell'associazione a delinquere governativa.

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  8. Grandissima bugiarda

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  9. Certamente ciò che dice è FALSO e BUGIARDA come le PROMESSE che ha FATTO IN CAMPAGNA ELETTORALE GRIDAVA PRONTI SONO DONNA FORSE VERO MADRE E CRISTIANA NON RISULTA PERCHÉ TOGLIE IL NECESSARIO AI POVERI E DA IL VITALIZIO A FORMIGONI TRUFFATORE CONDANNATO INOLTRE CHI USA IL NOME DI DIO E GESÙ CRISTO PER TORNARECONTO PERSONALE L'IRA DI DIO SI RIVERSA SU LEI E I SUOI LOSCHI COMPAGNI DI MERENDINE.

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  10. In compenso tanti soldi per il SUO entourage…

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  11. Come è stato forse un giorno si saprà, l'ex segretario PD che rompe una alleanza a ridosso di votazioni si va per vincere non per perdere, la politica è politica, ma come dicevo un giorno si saprà quale intrigo c'è stato, si è trovata o catapultata in un ruolo non consono per lei come cultura, come educazione signorilità comportamento, volgarità gradasseria, e poi erano conosciuti da decenni i guai che avevano già fatto, ma tutto era progettato per fare fuori Conte e il movimento, che fa paura al potere, alle banche ai petrolieri, industrie farmaceutiche, belliche, vitalizi, pensioni d'oro, manager, ministeri forze armate specie aviazione, non per ultimo il pizzo pagato ai quotidiani, ecco tutti gli hanno fatto guerra, ed una battaglia dopo l'altra il caro Conte si è trovato solo pure nemici nel suo partito con un giuda del valore di meno di trenta denari, ora sono tornati alla carica e conte si trova in difficoltà è sempre solo a lottare, adesso noi dobbiamo rispondere dare fiducia dare forza fare sentire la nostra presenza.

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  12. Serva del potere altro che premier del popolo

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  13. E in effetti le sue condizioni sono molto migliorate

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  14. Italia più stabile? Ma se abbiamo la guerra alle porte. Più rispettata? Ma dove lo hai letto oppure sentito? Non mi sembra proprio dai risultati ottenuti, se non le balle che raccontate tutti i giorni ma non siamo né ciechi, e neppure sordi, e vediamo tutti i giorni che fare la spesa è ormai insostenibile, mentre tu campi sulle nostre spalle. Se si può dire, governo vergogna. Pure il pnrr avete messo in discussione che sarebbe merito vostro .........

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  15. Ma fatemi capire ma quale Nazione sta governando? Perché tutto quello che dice io oggi non lo vedo.

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  16. Spero che tutto il bene che hai fatto per questo paese, ti ritorni centuplicato.

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  17. Dobbiamo ringraziare a Letta, se ci troviamo questa deficiente al potere, che non ha voluto allearsi con i 5 stelle, come al solito, queste merde della sinistra, traditori, che hanno fatto cadere il governo Conte II, con Renzi a capo di quella scandalosa e vomitevole, vigliaccata, tutta made PD, che non vollero sostenere i 5 stelle al senato, nonostante godersela di ottima forma, sempre per meri interessi, oggi co continuano a essere sempre più merde di come lo erano prima, la rovina del paese il PD

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  18. Non si può cavare sangue da una rapa! Questo lo sappiamo bene tutti quelli che frequentano questo sito.
    La domanda, purtroppo è: Aspettiamo venti anni perché chi va a votare, capisca il TERRIBILE pericolo ?

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