Joe Biden, nel 2014 da vice presidente di Obama, organizza un colpo di Stato in Ucraina e depone il governo democraticamente eletto e lo sostituisce con propri referenti, tra i quali perfino due ministri “americani” e alcuni dichiaratamente nazisti.
Tutta colpa di Putin, che aveva accettato di sottoscrivere gli accordi di Minsk con gli Usa, che promettevano la loro non ingerenza in quel paese. Colpevole perché ci aveva creduto. Ingenuo. Si perché, le promesse anche se scritte, non sono niente di serio. Infatti, dopo il colpo di Stato, in Ucraina, ci hanno subito installato i laboratori di armi chimiche, quelli di Biden figlio, Hunter (ma gli Usa non avevano portato una guerra all’Iraq di Saddam Hussein, solo per il sospetto che quelle armi le avesse? Già… ma questa è un’altra storia).
Gli yankee, sotto la direzione di Joe Biden, futuro presidente Usa, non si erano limitati a questo. Stavano anche creando istallazioni per futuri missili da puntare direttamente su Mosca. Colpa di Putin, che si è fatto circondare facendo arrivare la Nato ad occupare gran parte dei paesi lungo i propri confini. Incosciente e permaloso, l’aveva anche presa a male.
Colpa sua, se i governi, prima di Poroshenko e poi di Zelensky hanno poi causato 37.000 morti nelle Repubbliche autonome del Donbass bombardandole 24 ore su 24 per anni. Anzi, in questo caso, colpa e stata degli abitanti e del brutto vizio che hanno di parlare in lingua russa e non ucraino. Insopportabile! È sempre colpa di Putin e della sua mania di voler interrompere a tutti i costi la costruzione delle batterie missilistiche americane in Ucraina contro Mosca, anziché costruirsi uno scudo deflettore spaziale come quello della nave Enterprice del Capitano Kirk e ha invece pensato di risolvere la questione con i carri armati.
Putin è colpevole su tutta la linea, della fine del suo gasdotto Stream 2 che gli ucraini e inglesi sono stati costretti a distruggere. Non glielo aveva certo ordinato il dottore di vendere gas a basso prezzo all’Europa! E anche colpevole dell’attentato a Mosca dove gli ucraini hanno fatto saltare in aria con una bomba Darya Dugina, una ragazza colpevole di essere figlia del filosofo ultranazionalista russo Alexander Dugin. Era proprio necessario essergli amico? Inassolvibile Putin soprattutto per la pretesa di far cessare i bombardamenti sulle Repubbliche del Donbass da parte degli “ucramericani” e di riconoscerne l’autonomia, come condizione per non iniziare una guerra in Ucraina. Inaccettabile. Parola Joe Biden!
Nessuno gli aveva detto che gli Usa quella guerra la dovevano vincere facendola combattere agli ucraini al loro posto? La dovevano vincere. Lo dicevano fino a qualche settimana fa anche leader europei, tant’è che con grande altruismo pro stelle e strisce, hanno persino suicidato economicamente i propri paesi per la causa americana di Biden & Co. Ma i russi si sa, sono strani come il loro presidente. Proprio non ne hanno voluto sapere di lasciarli vincere, perché le guerre loro, hanno l’abitudine di non perderne mai neppure una. Sono fatti così. Nella seconda guerra mondiale, hanno persino sacrificato ben ventisette milioni di uomini e donne pur di vincerla.
Ma Putin non si salva neppure, con vittoria nelle urne che lo ha confermato con oltre il 90% delle preferenze, contro l’unico oppositore: Navalny. L’eroe descritto in occidente oppositore, però senza seguito, probabilmente perché a differenza dei Tg e giornalisti europei, in Russia conoscevano bene le sue convinzioni omofobe e xenofobe, che esternava pistola alla mano in dei video disponibili anche online. Cose da dittatore, insomma. Che l’occidente democratico non può tollerare. Infatti, poi è normale che arrivano gli attentati a Mosca.
Muoiono 143 persone innocenti, ma forse sono molti di più ed oltre 200 rimangono ferite. È Stato l’Isis, gridano meno di due ore dopo dal governo di Biden, sciorinando nazionalità e persino fazioni degli attentatori. Come dire, la gallina che canta per prima, ha fatto l'uovo. Ma qualcuno invece lo definirebbe chiaroveggenza. No, perché loro sono gli americani e “so forti”, così ci credono tutti.
O meglio, da oltreoceano viene ordinato di credere e soprattutto di recitarlo a colazione, pranzo e cena. Gli attentatori vengono mostrati in Tv sottolineando con democratico sconcerto, che erano stati torturati durante gli interrogatori. Si, perché Putin sempre più colpevole, dopo averli fatti catturare, anziché interrogarli e fargli confessare chi fossero i loro mandanti, doveva invece fargli un democratico applauso a piene mani. Inconcepibile!
Loro infatti, sotto interrogatorio vuotano il sacco, dicono a Mosca, raccontando che i mandanti sono i soliti ucraini, inglesi e americani e che sui loro conti erano arrivate ingenti somme provenienti da Kiev. Incredibile, chi lo avrebbe mai detto! Anche se, qualche maligno gettando zizzanie racconta, che non era difficile da credere, visto che proprio gli ucraini e non da soli, di democratici attentati in Russia ne avevano già compiuti diversi. Però la gente, dopo quest’ultima strage, finalmente si indigna, ma solo su Istagram e Facebook, poi torna a votare per il Grande Fratello.
Ci vuole ben altro per de-anestesizzare la gente. Nelle alte sfere lo sanno e nei salotti che contano pensano al da farsi. Mica si può iniziare una guerra contro l’orso bruno, senza avere i cittadini a sostegno! Così il Consiglio teleguidato d’Europa si è riunito e ha discusso la necessità imperativa di una
preparazione militare-civile rafforzata nonché coordinata; e di una gestione strategica delle crisi nel contesto dell'evoluzione del panorama delle minacce. Così si legge nelle loro conclusioni.
In altre parole, bisogna educare i cittadini all’idea di una guerra “santa” per averne il supporto. Macron, mosso da improvviso e incontenibile entusiasmo, si era addirittura portato in avanti: “Mandiamo i soldati della Nato in Ucraina”, svelandone in anticipo il piano, ma poi è stato subito richiamato all'ordine perchè non è ancora il momento. Prima, bisogna educare i cittadini all'idea della guerra giusta e inevitabile. Serve prima inculcare sdegno, indignazione e sentimenti di ribellione verso i cattivi.
Dopo la strage di Mosca, il cerino è ormai acceso e i Tg, Talk e giornali annunciano che in tutta Europa è scoppiato l'allarme attentati, Italia compresa, che in tutta al sua storia non era mai stata al centro di minacce terroristiche internazionali, ma adesso non più. Grazie al servilismo delle nipotina del rimbambito d'America, per la prima volta nella storia di questo paese, anche le città italiane diventano bersaglio di attentati di terroristi, specie dopo le “incomprensibili”, che invece comprendiamo lo stesso, posizioni pro ucraina, poi Israele ad oltranza ed invio di navi da guerra italiane nel Mar Rosso contro gli Houthi che minacciano soprattutto interessi americani e inglesi.
Alla fine, quando gli attentati terroristici arriveranno anche nelle piazze delle nostre città, ci indigneremo e grideremo vendetta ed il cerchio si chiude. Allora ci accontenteranno portandoci in guerra per difendere le nostre libertà e democrazia, che nessuno prima aveva mai minacciato.
E la Costituzione? Qualcuno dirà che lo vieta. Così verrà superato anche l'art. 11 in nome della difesa nazionale. Del resto, quell'articolo lo hanno già ignorato e violentato, mandando armi ad un paese in guerra, sebbene fosse specificamente proibito.
Intanto, la maggior parte, ha già di che preoccuparsi, tra TikTok, influencer, soap e reality da discutere, trovando una giustificazione per tutto, specie per i propri beniamini politici, fino a quando non gli verrà messo in mano un fucile, come ai figli e nipoti, per colpa di Putin. Poi forse allora capiranno. Probabilmente non tutti.
Esprimo la più sentita solidarietà al povero Putin, vittima sacrificale dell'impero del male degli americani. O no?
RispondiEliminaSiamo nelle mani di questi individui...
RispondiEliminaQuesti fatti, che sono sotto gli occhi di tutti, confermano che nelle masse "educate" c'è molto terreno fertile per far germogliare la credenza a un nuovo Babbo Natale
RispondiEliminaPutin è l'unica persona che vuole la
RispondiEliminaPace
Sembra vero: il mondo gira al contrario! Tutti contro lo Zar campione di democrazia, libertà e umanità. Una sola narrazione è positiva, quella di Papa Francesco: “Chi governa ascolti il grido della pace”. In prossimità della Santa Pasqua: “Auguro ai miei nipoti e ai giovani di tutto il mondo un futuro senza armi e senza eserciti ma pieno di laboratori di ricerche per curare le malattie gravi e rare”.
RispondiEliminaIo sono preoccupato. In tv nei tg e nei talk show si parla di guerra come se niente fosse, di armi e di rafforzare le difese. Chi parla di pace viene tacciato di filo Putin perché il cattivo è soltanto lui e va abbattuto. E siamo arrivati al punto che anche le parole di Papa Francesco vengono travisate e le sue esternazioni trattate con sufficienza. Insomma c'è una sorta di impazzimento generale di chi, invece, per il ruolo che riveste, dovrebbe buttare acqua sul fuoco e proporre iniziative per convincere tutti a un cessate il fuoco. Non è un bel momento. Auguriamoci che la santa Pasqua possa illuminare le menti obnubilate dal potere e dallo spirito di rivalsa e sopraffazione.
RispondiElimina
RispondiEliminaÈ un'analisi che condivido pienamente.
Maledetti tutti voi cani da guerra e assassini che vi marchiate di crimini verso gli innocenti, che il sangue loro cada su tutti voi e sulle vostre famiglie. Dovreste andarci voi in trincea, i governanti che spendete miliardi per produrre sempre più armi.
RispondiEliminatra tutta la merda che vedo, una sola e gigante la più grossa e puzzolente, da vomito, indovinate chi...
RispondiElimina