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lunedì 28 agosto 2023

TRA IL DIRE E IL FARE... IL GOVERNO HA LA BUSSOLA ROTTA

di Torquato Cardilli - Di fronte al continuo aumento degli sbarchi senza controllo (in 48 ore quasi 4mila persone) c'è qualcuno al Governo che si ponga la domanda di come fronteggiare le ondate di arrivi di migranti?
Meloni, negli anni trascorsi all’opposizione, ringhiava con toni sempre più truculenti, superando gli strali populisti e spuntati di Salvini, contro l’inettitudine governativa di non sapere fermare l’immigrazione, di non sapere ottenere la solidarietà europea, di essere supini al potere dei circoli finanziari suprematisti che sponsorizzano l’immigrazione e di essere troppo sottomessi a Biden (citato proprio per nome) che non si cura delle ricadute su di noi della guerra.

Arrivata a Palazzo Chigi, dopo aver promesso per anni sfracelli con il blocco navale e la lotta senza quartiere in tutto il mondo degli organizzatori dell’infame commercio di migranti, ha fatto una repentina conversione a U. Ha cambiato atteggiamento con la stessa facilità con cui cambia d’abito, mentre i suoi caudatari continuano a ripetere che il Governo mantiene le promesse del programma elettorale.

Meloni ritenendo di possedere l’abilità di Aracne ha creduto di poter tessere una tela per inglobare i presidenti di Libia, Tunisia, Egitto, della commissione europea von der Leyen e del premier olandese Rutte.

Si è vantata di aver risolto la questione delle partenze dalla Tunisia dopo le varie visite-pellegrinaggio a Cartagine con la firma del memorandum di cooperazione a quattro, affermando che si sentiva interamente soddisfatta dell'intesa raggiunta e della collaborazione instaurata con la Tunisia a 360 gradi. Meno male! Se l'intesa fosse stata un tantino più modesta a quest'ora in due giorni avremmo ricevuto 10mila persone o più. Ecco perché ora tace.

I fatti dimostrano la dabbenaggine di essersi fidata senza valutare la natura mercantilistica del cartaginese, prodigo di sorrisi, avido di pretese, ma avaro di concessioni. Insomma per dirla alla romana ha comprato e pagato una sola

L'unica risposta alla domanda posta all’inizio è venuta dall'ineffabile Salvini, il capitan fracassa della politica italiana, che ha preannunciato per settembre un nuovo decreto sicurezza fondato sull’inasprimento delle pene che non saranno mai irrogate. Capito?

Il capo leghista che è anche vicepremier e ministro dei trasporti ragiona ancora in termini superati, direi di un provincialismo fanciullesco. Naturalmente ha ripetuto la solita geremiade sulla colpa dell'Europa che si gira dall'altra parte e che non si fa carico della difesa dei confini europei.

Nessuna idea, nessuna strategia su come impedire le partenze all'origine per guadagnare tempo da dedicare alla riorganizzazione dell'intero sistema. che comporta sforzi gestionali sempre maggiori, di misure concrete, di risorse economiche per la gestione della prima accoglienza che attualmente si trasforma in pessimo biglietto da visita dell'Italia, rappresentata all'estero come un paese di inetti.

Tutta la struttura e l’organizzazione del Ministero dell’Interno è di un’arretratezza delle procedure semplicemente spaventosa, non solo sulle questioni immigrazione e valutazione dei profili di asilo: basta riflettere sul fatto che il cittadino che ha bisogno di rinnovare il passaporto (tanto in una Questura, quanto in un Consolato all’estero) deve attendere sei mesi.

Il Ministro, che, dopo la tragedia di Cutro, aveva invitato i migranti a non partire promettendo che sarebbe andata l'Italia a prelevarli in sicurezza, è un prefetto e conosce le strozzature del suo ministero. Avrebbe dovuto togliersi di dosso l’etichetta di inefficienza e dedicarsi da subito a risolvere anche la questione passaporti che presenta profili di incostituzionalità perché si impedisce al cittadino di muoversi liberamente.

Ma gli elettori di questa maggioranza davvero avevano creduto alla sirena populista che sarebbe bastato togliere il reddito di cittadinanza per destinare le risorse alle armi per l'Ucraina e risolvere i problemi del paese?

Dopo un anno stiamo meglio o peggio?

Torquato Cardilli

28 agosto 2023

3 commenti:

  1. Ma sta cosa riguarda il patto di Dublino firmato a nostra insaputa senza referendum da dx e sx e senza maggioranza non potrà farci niente nessuno l’unica occasione sarebbe stata quella maledetta riforma elettorale che non avete voluto fare ora parlarne è inutile.

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  2. Policastro Domenico Antonio28 agosto 2023 alle ore 13:25

    Un governo criminale che gode ancora del 30% dei favori. Pensa quanto deve essere criminale Conte che non arriva al 15%

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  3. Governo monocorde tesa nel domestico e da figure tassoniane per l'estero.

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