L’apprendista stregone che ha ridotto la razionalità della politica alla funzione di mezzo-scopo, cioè di conquista del potere come fine a se stesso, per inesperienza ed incompetenza nell’arte di governo si lascia sfuggire di mano il controllo degli avvenimenti. Anziché dominarli, è in loro balia come vascello spinto contro gli scogli.
Il nostro Governo, guidato dall’apprendista capo Meloni, che nei lunghi anni passati all’opposizione mostrava un’attenzione puntigliosa e maniacale su ogni minima virgola mal posta dai suoi predecessori, o addirittura inventandola, sta finendo sulle secche degli errori ed orrori.
Allora come un'erinni urlante ed esaltata si scagliava contro questo o quel ministro, questa o quella norma, promettendo ai suoi seguaci ed al suo re, come Giovanna d’Arco, la vittoria sul nemico straniero, si è trasformata in un “ancilla domini”, in una mozzarella moscia.
Le promesse di adozione di misure salvifiche tipo blocco navale per fermare l’invasione da sud e stroncare i traffici di carne umana, o le minacce di sfracelli tipo la pacchia è finita contro l’Europa “che dovrà fare i conti con noi” sono state nascoste subito dopo il voto.
Indubitabilmente in un popolo stremato dal Covid, con una sanità zoppicante, la rarefazione dell’economia, la disoccupazione elevata, la povertà galoppante i discorsi forti hanno fatto presa sulla classe meno attrezzata a percepire la vastità delle bugie, delle promesse fasulle, delle sparate da capitan Fracassa.
Ha vinto le elezioni, e circondata da una corte dei miracoli è salita, secondo le regole, sul ponte di comando della nave Italia.
Ha vinto le elezioni, e circondata da una corte dei miracoli è salita, secondo le regole, sul ponte di comando della nave Italia.
Ha dimenticato di colpo l’assurda promessa di distribuire 1.000 euro a tutti con un click, l’accusa altrettanto assurda rivolta a Conte di aver varato leggi liberticide per il blocco del Covid, ed ha messo subito in pratica un decreto anti rave contro i giovani, contro le manifestazioni degli studenti; predicava l’importanza dei legami con la Russia ed ora senza nessun obbligo, se non quello della sudditanza, partecipa alla guerra in Ucraina; blaterava sulla necessità della cancellazione delle accise che son rimaste inalterate; giurava sull’eliminazione del RDC ora ridotto ad un’elemosina di 375 euro per risparmiare 3 miliardi devoluti all’acquisto di missili in coproduzione con la Francia diretti all’Ucraina (800 milioni), alle società di calcio (600 milioni), alle mancette milleproroghe (400 milioni), a riempire i buchi nel bilancio dei condoni e via di questo passo.
Sono bastati pochi mesi di continui sbandamenti suoi e della sua ciurma per finire incagliata sull’ostacolo dell’immigrazione.
Non ho bisogno di ripercorrere la cronaca della tragedia dell’affondamento del barcone ormai a poche decine di metri dalla riva di Cutro con la morte di oltre 76 vittime innocenti. Ma è su queste vittime che si è concentrato il massimo dell’ignominia: il ministro dell’interno, già noto alle cronache per aver definito come carico residuale un gruppo di scampati al naufragio e salvati da una ONG, manco fossero sacchi di carbone, ha inanellato una serie di figuracce, una peggiore dell’altra: ha accusato i genitori dei bambini morti come esseri irresponsabili, colpevoli di aver imbarcato i figli; senza alcuna cognizione delle condizioni terribili di chi vive sotto dittature feroci come in Afghanistan, Siria, Iran, per di più con il terrore del terremoto, ha sentenziato che lui, educato alla responsabilità, sarebbe rimasto nel suo paese; ha promesso la luna dicendo ai migranti che non devono partire perché "l’Italia li andrà a prendere" (?!?).
Ma il colmo lo ha superato quando in Parlamento di fronte all’Italia e al mondo ha sciorinato una serie di banalità con omissioni plateali e ricostruzioni fantasiose della tragedia, date per certe come se fosse stato lì presente nell’ora del disastro.
Una volta che le salme erano state ricomposte nei feretri ha preso una decisione cervellotica, incredibile per la mancanza di pietas e di valutazione dell’opportunità: senza consultare nessuno ha disposto il loro trasferimento nel cimitero islamico di Bologna. Con i camion militari pronti a partire, la sollevazione dei parenti delle vittime (arrivati da vari paesi europei) e della popolazione locale lo ha obbligato ad un penoso dietrofront.
Ma le mosse da principianti stregoni non finiscono qui.
Si organizza con dispendio di soldi e di energie un’offensiva manifestazione contro il buon gusto e la decenza: il consiglio dei ministri nel municipio del luogo della sciagura senza nemmeno incontrare il Sindaco di Crotone.
Il corteo, nonostante l’imponente schieramento di un centinaio di poliziotti, carabinieri, finanzieri in assetto anti guerriglia, è stato boicottato dalla popolazione locale al grido di “vergogna e assassini” con lancio dei giocattoli e dei peluche che erano stati deposti accanto alle bare bianche.
Ne valeva la pena?
La premier scortata come non mai si è infilata nel municipio senza mostrare il minimo sussulto di dignità verso le vittime. A Kiev aveva deposto una corona sulla tomba dei morti, mentre a Cutro non ha voluto dare l’ultimo omaggio e nemmeno incontrare i parenti delle vittime del naufragio.
Una parola sul parto del consiglio dei ministri: per stroncare il fenomeno dei migranti e dei trafficanti è stato decretato un aumento della pena fino a trenta anni di carcere, con l’aggiunta dell’impegno da sceriffi da western, di andare a cercare ogni scafista in capo al mondo. Provvedimento del tutto inefficace, valido solo come cortina fumogena per nascondere l’incapacità di gestire un fenomeno che non è emergenziale, ma strutturale e che ci vedrà meta, nei prossimi anni, di milioni di profughi e migranti.
Se lo spazio non fosse tiranno ci si potrebbe dilungare sugli strafalcioni comportamentali dei componenti la ciurma (il ministro della istruzione che redarguisce una preside per una lettera di storia e diritto costituzionale agli studenti, quello della cultura che rivendica in Dante il fondatore della Destra, quello della giustizia che ogni volta che parla si arrampica sugli specchi e viene contraddetto dal suo vice, quello dell’economia responsabile della nuova politica dei condoni agli evasori e di dare a chi ha e togliere a chi non ha, quello dell’agricoltura che come Mandrake promette di fare arrivare mezzo milione di immigrati che il suo collega dell’interno voleva rimpatriare, quello del lavoro che con il consorte costituisce un monumento al conflitto di interessi, ecc.). Ma non si può tralasciare un commento sulla pessima mancanza di gusto e di buon senso da parte della premier, del suo vice e dell’habitué alle “cene eleganti”.
Dopo la penosa ed irritante conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri, hanno pensato bene di volare con tutto il codazzo a spese dello Stato verso le colline del comasco per festeggiare i 50 anni di Salvini.
Anche qui, una monumentale assenza di senso dell’opportunità e di sintonia con il paese. Hanno rifiutato di salutare le bare e i parenti dei morti e dimenticando il lutto nazionale, con voce sgraziata dalla libagione, si sono cimentati al microfono nel cantare la ballata di Marinella che celebra appunto una prostituta calabrese morta affogata.
Il tutto ha fatto il giro d’Italia e d’oltralpe su internet con grande disdoro per il paese: mentre l’umanità dei poveri piange, i governanti italiani si danno a balli, bagordi e gozzoviglie.
Torquato Cardilli
13 Marzo 2023
Sono bastati pochi mesi di continui sbandamenti suoi e della sua ciurma per finire incagliata sull’ostacolo dell’immigrazione.
Non ho bisogno di ripercorrere la cronaca della tragedia dell’affondamento del barcone ormai a poche decine di metri dalla riva di Cutro con la morte di oltre 76 vittime innocenti. Ma è su queste vittime che si è concentrato il massimo dell’ignominia: il ministro dell’interno, già noto alle cronache per aver definito come carico residuale un gruppo di scampati al naufragio e salvati da una ONG, manco fossero sacchi di carbone, ha inanellato una serie di figuracce, una peggiore dell’altra: ha accusato i genitori dei bambini morti come esseri irresponsabili, colpevoli di aver imbarcato i figli; senza alcuna cognizione delle condizioni terribili di chi vive sotto dittature feroci come in Afghanistan, Siria, Iran, per di più con il terrore del terremoto, ha sentenziato che lui, educato alla responsabilità, sarebbe rimasto nel suo paese; ha promesso la luna dicendo ai migranti che non devono partire perché "l’Italia li andrà a prendere" (?!?).
Ma il colmo lo ha superato quando in Parlamento di fronte all’Italia e al mondo ha sciorinato una serie di banalità con omissioni plateali e ricostruzioni fantasiose della tragedia, date per certe come se fosse stato lì presente nell’ora del disastro.
Una volta che le salme erano state ricomposte nei feretri ha preso una decisione cervellotica, incredibile per la mancanza di pietas e di valutazione dell’opportunità: senza consultare nessuno ha disposto il loro trasferimento nel cimitero islamico di Bologna. Con i camion militari pronti a partire, la sollevazione dei parenti delle vittime (arrivati da vari paesi europei) e della popolazione locale lo ha obbligato ad un penoso dietrofront.
Ma le mosse da principianti stregoni non finiscono qui.
Si organizza con dispendio di soldi e di energie un’offensiva manifestazione contro il buon gusto e la decenza: il consiglio dei ministri nel municipio del luogo della sciagura senza nemmeno incontrare il Sindaco di Crotone.
Il corteo, nonostante l’imponente schieramento di un centinaio di poliziotti, carabinieri, finanzieri in assetto anti guerriglia, è stato boicottato dalla popolazione locale al grido di “vergogna e assassini” con lancio dei giocattoli e dei peluche che erano stati deposti accanto alle bare bianche.
Ne valeva la pena?
La premier scortata come non mai si è infilata nel municipio senza mostrare il minimo sussulto di dignità verso le vittime. A Kiev aveva deposto una corona sulla tomba dei morti, mentre a Cutro non ha voluto dare l’ultimo omaggio e nemmeno incontrare i parenti delle vittime del naufragio.
Una parola sul parto del consiglio dei ministri: per stroncare il fenomeno dei migranti e dei trafficanti è stato decretato un aumento della pena fino a trenta anni di carcere, con l’aggiunta dell’impegno da sceriffi da western, di andare a cercare ogni scafista in capo al mondo. Provvedimento del tutto inefficace, valido solo come cortina fumogena per nascondere l’incapacità di gestire un fenomeno che non è emergenziale, ma strutturale e che ci vedrà meta, nei prossimi anni, di milioni di profughi e migranti.
Se lo spazio non fosse tiranno ci si potrebbe dilungare sugli strafalcioni comportamentali dei componenti la ciurma (il ministro della istruzione che redarguisce una preside per una lettera di storia e diritto costituzionale agli studenti, quello della cultura che rivendica in Dante il fondatore della Destra, quello della giustizia che ogni volta che parla si arrampica sugli specchi e viene contraddetto dal suo vice, quello dell’economia responsabile della nuova politica dei condoni agli evasori e di dare a chi ha e togliere a chi non ha, quello dell’agricoltura che come Mandrake promette di fare arrivare mezzo milione di immigrati che il suo collega dell’interno voleva rimpatriare, quello del lavoro che con il consorte costituisce un monumento al conflitto di interessi, ecc.). Ma non si può tralasciare un commento sulla pessima mancanza di gusto e di buon senso da parte della premier, del suo vice e dell’habitué alle “cene eleganti”.
Dopo la penosa ed irritante conferenza stampa al termine del consiglio dei ministri, hanno pensato bene di volare con tutto il codazzo a spese dello Stato verso le colline del comasco per festeggiare i 50 anni di Salvini.
Anche qui, una monumentale assenza di senso dell’opportunità e di sintonia con il paese. Hanno rifiutato di salutare le bare e i parenti dei morti e dimenticando il lutto nazionale, con voce sgraziata dalla libagione, si sono cimentati al microfono nel cantare la ballata di Marinella che celebra appunto una prostituta calabrese morta affogata.
Il tutto ha fatto il giro d’Italia e d’oltralpe su internet con grande disdoro per il paese: mentre l’umanità dei poveri piange, i governanti italiani si danno a balli, bagordi e gozzoviglie.
Torquato Cardilli
13 Marzo 2023
CHE VERGOGNA NEMMENO UN POCHINO DI DIGNITÀ
RispondiEliminaGrande Torquato Cardilli...complimenti!!!!!
RispondiEliminaSE UN POLITICO SI RITIRA IL VANTAGGIO È DUPLICE, SMETTE DI FAR DANNI E VA A LAVORARE (Paul Samuelson, Premio Nobel per l'economia)
RispondiEliminaIl Presidente della Repubblica Francesco Cossiga definì Mario Draghi vile affarista perché fu uno dei maggiori responsabili dello smantellamento delle nostre prestigiose aziende pubbliche italiane. Tutto iniziò il 2 giugno 1992 sul panfilo Britannia nel porto di Civitavecchia sul quale si svolse un convegno di esponenti italiani ed esteri della politica, della finanza, dell'economia; a bordo c'erano anche Mario Draghi ed Emma Bonino la quale confermò la presenza di Beppe Grillo (allora solo comico) dicendo di non sapere il motivo per cui egli fosse presente. Per maggiori informazioni consultare internet e You tube.
Da allora iniziò la nostra decadenza economica-occupazionale-finanziaria-demografica-sociale-morale accompagnata da migliaia di SUICIDI DI DISOCCUPATI E; IMPRENDITORI; tuttavia é possibile il risorgimento economico, ma occorre consapevolezza degli italiani e sensibilità politica e sindacale.
Ma son ragazzi nazistelli e diavolicchi ! Bisogna capirli, come bisogna capire Mario Draghi che tifa per loro mandando armamenti a ZELENSKY tartassando gli Italiani; evidentemente egli si sente un ragazzo come loro, ORA PURE LA GIORGIA MELONI !
RispondiEliminaOrmai è di pubblico dominio che in Ucraina ci sono simpatizzanti per il nazismo. In internet c'è una foto con soldati ucraini con bandiere Ucraina, NATO, e ADDIRITTURA nazista con la svastica hitleriana ; molto preoccupante.
NAZISMO E PERSINO SATANISMO ! E rischiamo la terza guerra mondiale per nazisti e satanisti. Il satanismo non é scherzo, ne sanno qualcosa le molte persone che, dopo inutili e dannosi psicofarmaci, sono tornati a vivere bene dopo uno o più esorcismi che le hanno liberate da malefici. SPERO CHE LA GUERRA IN UCRAINA FINISCA SUBITO. PACE IN TUTTA LA TERRA !
https://www.rainews.it/archivio-rainews/articoli/ucraina-Registrata-ufficialmente-la-chiesa-di-Satana-55581f09-facb-4ad6-aa75-5763e0e1f8c1.html
ANDIAMO BENE, PROPRIO BENE. NON SE NE SENTIVA LA NECESSITÀ ! POVERI UCRAINI IN CHE MANI DI POLITICI SONO FINITI !
L’apprendista stregone che ha ridotto la razionalità della politica alla funzione di mezzo-scopo, cioè di conquista del potere come fine a se stesso, per inesperienza ed incompetenza nell’arte di governo si lascia sfuggire di mano il controllo degli avvenimenti. Anziché dominarli, è in loro balia come vascello spinto contro gli scogli...nessuno si offenda, ma queste parole mi sembrano la descrizione del momento in cui i 5 stelle sono andati al governo nel 2018.
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