lunedì 9 gennaio 2023

LA POLITICA È PER TUTTI

di Giangiuseppe Gattuso - Ho sempre ritenuto la Politica accessibile ad ogni cittadino, senza distinzione e limiti legati al sesso, all'età, alla scuola e grado d’istruzione, all'estrazione sociale, al portafoglio.
Un sentimento innato che fa dell'essere umano un costruttore del futuro che tende sempre al miglioramento di sé stesso e della società.

La Politica è lo strumento che i cittadini possono utilizzare per impegnarsi e contribuire a determinare scelte a favore della comunità. E per farlo devono raggiungere, con il consenso e democraticamente, il potere che risiede nelle istituzioni a ciò preposte.
Non c'è bisogno di titoli accademici, di specializzazioni, di lauree particolari, di essere soci di circoli esclusivi, di patrimoni economici e potentati. E nemmeno essere figli di qualcuno. C’è bisogno, invece, di passione, di onestà, di senso del dovere. È necessario avere a cuore l’interesse pubblico e non quello personale o dei propri amici e familiari. E c’è bisogno di credere in qualcosa, in un sistema sociale quanto più possibile equo e solidale. Sono, in fondo, sentimenti e caratteristiche che l'essere umano ha nel suo DNA. Ma se uno non c'è l'ha è meglio si dedichi ad altro.

Ciò che mi preme affermare e sottolineare riguarda il dibattito, a tratti molto aspro, sul tema della cosiddetta classe dirigente illuminata che sarebbe l'unica abilitata alla gestione del potere e della Politica. Mentre tutti gli altri, i comuni cittadini senza particolari meriti e specializzazioni, devono attendere e accettare le decisioni dei predestinati, delle élite, di chi sa come si fa. E il coro degli opinionisti e dei media incistati con il “sistema” e i potentati non fanno altro che promuovere questa tesi ostacolando in ogni modo ciò che non risulta in linea con questi principi. Le novità, movimenti spontanei, uomini e donne che cercano di affacciarsi nel teatro della Politica vanno sempre visti con la puzza sotto il naso quando va bene. Ostacolati e abbattuti nella maggior parte dei casi.

E proprio negli ultimi anni abbiamo assistito e toccato con mano come è stata accolto una forza politica nuova e i suoi rappresentanti, dipinti spesso come degli incompetenti, scappati di casa non degni di sedere negli scranni del Parlamento e men che meno sulle poltrone di Governo.

Ma proprio queste esperienze hanno dimostrato, se si osserva con occhio e sentimenti obiettivi e lasciando da parte le miserie della lotta politica, che può succedere quanto sostengo. Anzi, dal mio punto di vista, è bene accada sempre di più e per questo sono ancora più convinto della bontà della cosiddetta regola dei due mandati e via, che proprio caratterizza i 5 Stelle. Cosicché, dopo 10 anni di vita nelle istituzioni locali e parlamentare, si tornare alla normalità, al proprio lavoro, alla vita quotidiana quale essa sia. Anche se, come è giusto che sia, si può continuare fare politica senza cariche e poltrone.

A riprova della tesi fin qui esposta basta riportare alcuni esempi che hanno visto personaggi, da un lato sprovvisti totalmente di

esperienza politica e carriera di partito, e da dall'altro senza titoli di studio particolari, accademici o esperienze gestionali di grandi e piccole imprese.

Luigi Di Maio a soli 26 anni è stato eletto parlamentare e vice Presidente della Camera per poi arrivare alla vice Presidenza del Consiglio e Ministro chiudendo, almeno per ora, la carriera da Ministro degli Esteri. Credo sia, con tutti i limiti che vogliamo, una evidente dimostrazione di una Politica accessibile a chiunque ne abbia voglia. Altro esempio.

Matteo Salvini è stato Ministro dell'Interno e vice Presidente del Consiglio e attuale delle Infrastrutture. Il suo curriculum è facilmente riscontrabile su internet. Giuseppe Conte, senza alcuna esperienza politica nè di partito, è stato due volte capo del Governo. E, per non citare altri casi analoghi e arrivare ai giorni nostri, Giorgia Meloni. Una giovane donna che senza particolari titoli e con la sola esperienza di attivista e in seguito di dirigente del suo partito, è arrivata a Palazzo Chigi. La prima Presidente del Consiglio d’Italia. Non è poco.

Sono esempi concreti e incontestabili del principio fin qui sostenuto. Che risulta oltremodo avvalorato dell'accoglienza benevola che proprio quest'ultima riscuote dalla maggior parte degli opinionisti e dell'informazione. Quindi, tralasciando la polemica che potrebbe essere fatta per la sconcertante differenza di trattamento a cui abbiamo assistito nel recentissimo passato, resta il fatto che per svolgere attività politica anche ai massimi livelli basta l'intelligenza, il buon senso, la passione e un pizzico di visione. Sui risultati e sulle scelte faremo un’altra riflessione fra qualche tempo.

Buona Politica a tutti.

Giangiuseppe Gattuso

09 Gennaio 2023

5 commenti:

  1. Bravissimo!!!!Concordo su tutto ciò che scrivi.

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  2. Se la politica che si è quella genuina e che si sente veramente responsabile verso i cittadini tutti hai ragione , ma.........

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  3. LA VERA DEMOCRAZIA E' QUESTA!

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  4. Condivido la tua opinione, la tua passione per la politica, il tuo modo di vivere la democrazia collegata all'intelligenza di ognuno di noi. Complimenti.

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  5. Il fatto più evidente è rappresentato dalla totale indifferenza dimostrata da tutti gli opinionisti sulle cosiddette competenze. Come se Giorgia Meloni avesse titoli accademici o esperienze gestionali di grandi imprese mentre risulta avere un diploma non si sa quale. Contro Giuseppe Conte sono state addirittura imbastite campagne di stampa per il suo curriculum di professore ordinario. Incredibile ma vero.

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