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domenica 23 ottobre 2022

FINALMENTE UN GOVERNO DI DESTRA

di Giovanni Caianiello - Destra si fa per dire, dal momento che fatto salvo per lo ius soli, lgbt, genitori 1 e 2 e uteri in affitto, jobs act e cancellazione dell’art. 18, ha già sposato tutto il resto. Qualche maligno dice anche Renzi e Calenda, che hanno votato La Russa, ma non si deve dire.Ci siamo, dopo 11 anni di “sinistra”, si fa per dire, dove il peggio dei migliori, da faro dei lavoratori, delle politiche familiari terra terra, ulivi, querce e margherite, evoluto in una strana fusione a freddo di correnti e spifferi vari nel Pd, Parlamentino de noantri, filo radical liberal choosy, con buona pace delle famiglie e dei diritti dei lavoratori, sacrificati in nome e per conto della finanza internazionale, alla faccia degli elettori rimasti con la falce e martello in mano a chiedersi “scusate: per andare dove dobbiamo andare per dove dobbiamo andare?”, spazio a destra.

Adesso, è anche vero che il governo del 2011, quello di “destra”, ci ha già portato sull’orlo della bancarotta ed alla credibilità internazionale da clown&clown festival, ma poi diventati improvvisamente seri, siamo addirittura peggiorati con quelli tecnici, senza onore e senza gloria, nemici del popolo e delle democrazie e figli delle peggiori lobby globaliste internazionali.

Dopo quello lacrime e sangue e loden di Monti (il suo primo provvedimento: quattro miliardi alla banca americana JP Morgan), poi quello dell’apostolo dal cielo venuto in terra a miracol mostrare Draghi, che oltre a cancellare i 6,7 di PIL recuperati da Conte pur con una pandemia in corso, lui, il migliore tra i migliori, certo era difficile, ma di suo è riuscito a perderne ben nove, aumentando il nostro debito pubblico oltremisura. Per il paese? Per risollevare le sorti delle famiglie italiane, mettere un fremo alla povertà? No anzi, quella l’ha aumentata. Per incentivare le aziende, creare posti di lavoro, migliorare la Sanità? No, niente di tutto questo. Semplicemente per comminare sanzioni ad un paese amico del commercio italiano e portargli guerra inviando armamenti segreti all’Ucraina, e chi se ne frega se questo viola la Carta Costituzionale. Lo vuole il guerrafondaio d’oltreoceano.

Ora finalmente, c’è un governo politico, dopo 11 anni aria nuova a Palazzo Chigi e sull’Italia e la gente ricomincia a sperare. Sperano persino quelli che non l’hanno votato. Speriamo.

A guardare da lontano questo, appare un governo fiammante nuovo di zecca, specie se poi a spiccare su tutti e tutto, è la prima donna Presidente del Consiglio della Repubblica. Cosa da entusiasmare anche le menti più bradipe, se non fosse per le cariatidi politiche che lo compongono. Peccato, poteva essere veramente nuovo senza gli undici che già facevano parte di quello del 2011, ma si sa l’esperienza, va premiata e pazienza per i il seguito di condannati, imputati ed inquisiti a sostegno. Tutto fa brodo ed anche loro portano esperienza.

Nel dettaglio, fatte salve tutte le inutili scemenze fascistoide, paventate qua e là e le vecchie ruggini di capi bastoni prontamente ripassate con il brillacciaio, la materia prima quella era e quella rimane ben radicata, che assegna il Ministero della Difesa a chi è Presidente di società produttrici di armamenti. Il vecchio vizio del conflitto di interessi? Cose veniali, bazzecole.

Ma in tutto questo, un po’ di aria nuova bisogna ammetterlo, c'è. Se non nei componenti, almeno nelle idee. I cavalli di battaglia di sempre, Bucefalo e Paloma social presidenzial nazional popolar, ora si chiamano Ronzinanti, finiti nelle stalle a vita privata.

Da patrioti nazionalisti, anti atlantisti ed anti europeisti “unitevi!”, alla No sanzioni alla Russia, anzi, con noi al governo le ritireremo di qualche anno fa, ai giuramenti di fedeltà nei secoli alla dottrina di Bruxelles ed atlantista, pro sanzioni e armamenti all’Ucraina, a membri di una delle più potenti lobby mondialiste di Aspen.

Un piccolo passo nella finanza che conta, un grande passo per un partito al potere. Vecchi personaggi, vecchi orizzonti. Non ci resta che... piangere o almeno sperare.

Qualcuno dice: lasciamo lavorare il nuovo governo poi giudicheremo. Si certo, che li lasciamo lavorare e aspettiamo vedere diventare realtà le promesse fatte in campagna elettorale: “Flat tax e tagli alle tasse, via tassa di successione e bollo auto, battere i pugni sul tavolo fino a minacciare di uscire dall'Europa, riforma della giustizia: un cittadino assolto in primo grado non potrà essere richiamato in appello, cancellazione della legge Fornero, stop ai clandestini, espellerli dall'Italia. E ancora, difendere i confini dall'invasione, liste pulite: Non ci trasformeremo in una discarica, no a riciclati, trasformisti e traditori, Presidenzialismo e federalismo patriottico, Governo di patrioti”.

Mo’ me le segno proprio…

Giovanni Caianiello

23 Ottobre 2022

9 commenti:

  1. Sarà un mafioso costui per il potere che emana con la sua presenza !

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  2. Per la verità governi di destra ne abbiamo avuti già quattro e se sono stati tutti fallimentari

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  3. Mi colpisce quello strano “bambolismo” che trapela sul volto della signorotta. Ma non era sempre arrabbiata e piena di fiele? Ma non ci siamo accorti che in una settimana ha fatto rifiorire l’Italia ed è questo il frutto del suo bambolismo? “Ma cosi cosi ca mancu a Nicolosi” diciamo a Catania delle assurde stranezze.
    Buona giornata

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  4. C'è proprio da essere fieri alto profilo de cheee???

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  5. Ma non era all'opposizione al governo Draghi; ed ora hanno detto che continueranno a fare quello che faceva costui. MENZOGNERI

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  6. Niente di nuovo sotto il sole, vecchi personaggi che hanno già dato (purtroppo) e clamorose marce indietro alla faccia dei boccaloni che hanno creduto a promesse impossibili. Ma cosa dobbiamo sperare che non abbiamo già visto? Attendiamo gli eventi e commenteremo passo passo...

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  7. Vincenzo del Gottardo24 ottobre 2022 alle ore 17:09

    Carina la Meloni con la campanella fa il chierichetto a Draghi impara l'ABC di come si eseguono gli ordini impartiti dagli atlantisti

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  8. Di nuovo il vecchio (2008) e fallimentare governo di destra.

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  9. Rosicchiate, rosicchiate non vi resta altro... 🤣 🤣 🤣 🤣

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