A differenza del film, dove Mr Truman all'oscuro del fatto che la sua vita si svolga in un set e che venga pilotata dalla troupe dello show di cui è ignaro protagonista, nel nostro caso il ruolo di protagonista è ricoperto dalla stragrande maggioranza cittadini.
Così, volgendo lo sguardo al passato non sfugge il cambio epocale che vede l'arretramento della Politica a favore della Finanza, con l'inserimento con ruoli istituzionali di autorevoli personaggi. A partire da:
- Carli, Ministro del tesoro dal 1989 al 1992;
- Dini, Presidente del Consiglio dal 1995 al 1996;
- Ciampi. Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica, Ministro del Tesoro, Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica dal 1993 al 2006;
- Monti, Presidente del Consiglio dal 2011 al 2013;
- Draghi, Presidente del Consiglio dal 2021;
si sono succeduti "Uomini della Provvidenza" che hanno inciso fortemente sui meccanismi di potere della Politica in vario modo: riforme costituzionali, riforme del welfare e firme di trattati internazionali vincolanti.
Siamo al punto in cui paletti “convenzionali” limitano la capacità decisionale di chi governa, paletti che vale la pena ricordare non hanno nessuna base scientifica, come il rapporto debito - Pil. A riguardo nessuno si interroga sul fatto che, essendo il debito mondiale due volte e mezzo del debito, il debito non potrà mai essere azzerato e, quindi, cade la sacralità dei paletti.
Nella realizzazione di questo grande Truman show il ruolo di troupe è stato principalmente appannaggio dei sistemi informativi che, oltre ad avere target culturali sempre più bassi, hanno diretto il copione scritto dal produttore dello show.
Come nelle migliori trame di racconti gialli il produttore dello show, pur rimanendo celato dietro le quinte della Politica, ha lasciato tracce e indizi fidando sul fatto che oramai si guarda il dito che indica la luna e che la memoria collettiva è paragonabile a quella di un pesciolino rosso.
Le tracce sono i personaggi della Finanza sopra richiamati e le ragioni del produttore sono confermate dal fatto che anche in questi giorni ci si strappi le vesti per lo sgarbo fatto all’ultimo uomo della Provvidenza prestato alla Politica.
Così, volgendo lo sguardo al passato non sfugge il cambio epocale che vede l'arretramento della Politica a favore della Finanza, con l'inserimento con ruoli istituzionali di autorevoli personaggi. A partire da:
- Carli, Ministro del tesoro dal 1989 al 1992;
- Dini, Presidente del Consiglio dal 1995 al 1996;
- Ciampi. Ministro del Bilancio e della Programmazione Economica, Ministro del Tesoro, Presidente del Consiglio e Presidente della Repubblica dal 1993 al 2006;
- Monti, Presidente del Consiglio dal 2011 al 2013;
- Draghi, Presidente del Consiglio dal 2021;
si sono succeduti "Uomini della Provvidenza" che hanno inciso fortemente sui meccanismi di potere della Politica in vario modo: riforme costituzionali, riforme del welfare e firme di trattati internazionali vincolanti.
Siamo al punto in cui paletti “convenzionali” limitano la capacità decisionale di chi governa, paletti che vale la pena ricordare non hanno nessuna base scientifica, come il rapporto debito - Pil. A riguardo nessuno si interroga sul fatto che, essendo il debito mondiale due volte e mezzo del debito, il debito non potrà mai essere azzerato e, quindi, cade la sacralità dei paletti.
Nella realizzazione di questo grande Truman show il ruolo di troupe è stato principalmente appannaggio dei sistemi informativi che, oltre ad avere target culturali sempre più bassi, hanno diretto il copione scritto dal produttore dello show.
Come nelle migliori trame di racconti gialli il produttore dello show, pur rimanendo celato dietro le quinte della Politica, ha lasciato tracce e indizi fidando sul fatto che oramai si guarda il dito che indica la luna e che la memoria collettiva è paragonabile a quella di un pesciolino rosso.
Le tracce sono i personaggi della Finanza sopra richiamati e le ragioni del produttore sono confermate dal fatto che anche in questi giorni ci si strappi le vesti per lo sgarbo fatto all’ultimo uomo della Provvidenza prestato alla Politica.
I cittadini da qualche anno sono inconsapevoli protagonisti della vita politica. Le ultime leggi elettorali hanno cancellato il principio del libero esercizio dei diritti di voto sancito dall’art. 1 della Costituzione. Con le liste bloccate i candidati vengono scelti dai vertici dei partiti. Famiglie intere che vengono imbarcate in un sistema di privilegi che pur di mantenerli rinnegano i valori iniziali, il programma ed eventuali accordi sottoscritti con grande enfasi. In questa legislatura, una delle più brutte degli ultimi tempi, hanno cambiato casacca il 32% dei membri del Parlamento. Tanti incapaci che hanno occupato posti sensibili della PA, a volte, danneggiando l’immagine del Paese. Il poco senso di responsabilità della politica è la vera causa della scelta dei, così detti, uomini della provvidenza che con la scusa della crisi ci hanno massacrati. L’ultimo della serie è Draghi innalzato sull’altare della patria da una maggioranza quasi bulgare, quale ultimo ed unico eroe che avrebbe salvato la nazione. Dopo 18 mesi, molti di quelli che lo hanno definito ‘l’unico’ lo hanno buttato giu. Parafrasando il grande Alessandro Manzoni possiamo dire: “Dall’altar alla polvere! Fu vera gloria?” Certamente è stata la sconfitta della politica per non aver saputo esprimere uno degli eletti alla guida del governo. Nemmeno hanno saputo eleggere un nuovo presidente della Repubblica. Non ci dobbiamo meravigliare se l’astensionismo, alle prossime elezioni, supererà il 50% con un grave danno alla democrazia e alla rappresentanza. È arrivato il momento di ammettere l’inadeguatezza di questa classe politica, la vera ed unica responsabile di quello che è accaduto, e giudicarla per gli errori commessi. Senza alibi!
RispondiEliminaFrancesco Salvatore centra un tema fondamentale che per la sua potenza ha la capacità di condizionare le masse il più delle volte inconsapevolmente. A ciò va aggiunto una grave carenza culturale che rende molti cittadini preda di politicanti imbonitori.
RispondiEliminaLa questione di fondo, credo, sia la mancanza di consapevolezza del ruolo di cittadino partecipe e capace di decidere del proprio futuro.
Stante così le cose continueremo ad avere più o meno gli stessi blocchi di potere che facendo finta di contrastarsi fanno di tutto e trovano l'accordo per preservare se stessi.
Spero che questa volta ci siano poche persone che guardano il dito e tanti che si riferiscono a ció che é stato fatto e da chi.
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