Dall'altra parte dello schieramento, un Berlusconi, che appare sempre più distaccato dalla realtà, sostenuto politicamente in vita solo grazie alla quotidiana esaltazione del personaggio sulle Tv e giornali di sua proprietà, che si dichiara atlantista, europeista e filoamericano, in pratica draghiano, al quale ha però negato la fiducia, ma solo per fargli un favore, visto che l'ex leader maximo era questo che voleva ed ha cercato. Il cigno di Cesano Boscone glielo doveva, in fondo, lui lo ha sempre sostenuto fin dai tempi di Cossiga al Colle. Purtuttavia si candida al Senato.
Salvini è probabilmente quello che ci ha capito poco di quanto è
successo in parlamento e appare il più confuso di tutti mentre si guarda in giro cercando il bandolo della matassa, ma non ha bisogno di grandi sforzi, c’è già chi ha deciso anche per lui negando il voto al Senato e adesso si ritrova in una nuova campagna politica da affrontare, perché gli hanno detto che il centro destra unito è vincente.
Dovrà solo rispolverare le t-shirt con i nomi della città, qualche cappellino delle forze dell’ordine da esibire in giro per l’Italia insieme alle madonne e ai rosari, ora pro nobis. Comunque come il Berlusca, tutti stretti stretti alla Meloni, uniti sempre nel nome degli stessi burattinai di Letta, Renzi e Di Maio che hanno sostenuto e riaccolto nelle loro braccia Draghi.
La Giorgia nazionale, è una che conta ormai. È entrata a far parte del club dei banchieri Rockefeller in Aspen, dove va a fare compagnia a Mario Monti, Enrico letta, Napolitano, Romano Prodi, Giuliano Amato, lo stesso Mario Draghi e tanti altri, comprese le potenti lobby internazionali. Lei, che è reduce dalla Convention dei conservatori americani a Orlando negli Usa, dove è accolta e accreditata quale fedele ed ubbidiente politico italiano verso i diktat atlantisti di quella amministrazione, ma molti la chiamano patriota…
Patriota, un filo atlantista e filo europeista?
Ma a settembre, nelle urne gli italiani continueranno a dividersi, convinti di essere di destra o di sinistra, portatori di valori e votare quelli che come valori conoscono ormai solo quelli personali, proprio come se esistesse davvero una destra o una sinistra in questo paese, e se ne diranno di tutti i colori, senza rendersi come che nel votare gli uni o gli altri, entrambi, serviranno sempre e comunque gli stessi padroni.
Tra le urne molti continueranno a scegliere comunque i grillini, ritornati alla fine a fare di nuovo i grillini dopo la fuoriuscita dell'infiltrato, che subdolamente ne aveva a lungo condizionato scelte e portati verso il sistema. Ma non avranno vita facile. Saranno attaccati da tutti gli altri partiti, come un corpo estraneo. Ma loro dovrebbero esserci abituati. Specie se a rientrare nella battaglia antisistema dovesse esserci anche quel Di Battista, che nel 2018, nonostante gli avessero offerto una poltrona da ministro degli esteri, la aveva rifiutata lasciando persino i 5Stelle, perché aveva ben capito chi era veramente Di Maio e dove avrebbe deviato la sua forza politica. Ci aveva visto lungo e anche bene.
Come al solito il maggior partito italiano, quello delle astensioni, non parteciperà al voto e per i prossimi cinque anni subirà le angherie decise da tutti gli altri.
Tra le urne molti continueranno a scegliere comunque i grillini, ritornati alla fine a fare di nuovo i grillini dopo la fuoriuscita dell'infiltrato, che subdolamente ne aveva a lungo condizionato scelte e portati verso il sistema. Ma non avranno vita facile. Saranno attaccati da tutti gli altri partiti, come un corpo estraneo. Ma loro dovrebbero esserci abituati. Specie se a rientrare nella battaglia antisistema dovesse esserci anche quel Di Battista, che nel 2018, nonostante gli avessero offerto una poltrona da ministro degli esteri, la aveva rifiutata lasciando persino i 5Stelle, perché aveva ben capito chi era veramente Di Maio e dove avrebbe deviato la sua forza politica. Ci aveva visto lungo e anche bene.
Come al solito il maggior partito italiano, quello delle astensioni, non parteciperà al voto e per i prossimi cinque anni subirà le angherie decise da tutti gli altri.
Ora abbiamo anche il culto della personalità, senza avere la personalità. Ci prepariamo al regime prossimo venturo. Ovviamente solo le persone di scarso intelletto si affannano alla ricerca, rivelando con questo il loro nulla. Abbiamo un parlamento pieno di personaggi in cerca di autore. Per giunta mascherati....
RispondiEliminaSi salvi chi può... spero nel buon senso di molti che non si vede ma c'è ancora, almeno lo spero 😟
RispondiEliminaSono nato nel 48 da quando esiste la repubblica italiana. Non si doveva chiamare repubblica, è solo una presa in giro, si doveva chiamare chi arriva primo si pappa il sangue degli italiani. Vergogna poi il popolo che li vota, si vendono per una zuppa di fagioli, munezza.
RispondiEliminaMa... Saremo sempre comandati? È una pazzia quello che stanno facendo. LETTA NON TI FAREMO COMANDARE MAI.
RispondiEliminaÈ l'unico modo per cercare di battere la dx!
RispondiEliminaCertamente c'e' una cosa certa il governo che nascera a settembre sara' diversissimo dal pessimo governo draghi ricordato nei secoli come la grande ammucchiata (ottimo titolo per un film comico ) sara' poi complice il nuovo assetto del parlamento ridotto del 35 per cento si scannerranno per le poltrone Draghi ormai non ne poteva piu' lui si aspettava un ruolko piu' rilassato ..a caso PDR ma gli me' andata male ai posteri la sentenza !!
RispondiEliminaQuanto avviene in Italia da qualche decennio mi ricorda il film Truman Show, solo che invece di un solo protagonista ce ne sono milioni.
RispondiEliminaQuesta legislatura nata male non è stata interrotta per la gravità della pandemia e della gravità socioeconomica che colpisce la maggioranza dei cittadini. Mancavano solo otto alla fine naturale della legislatura. Quanta demagogia, quante bugie e tanto casino per far cadere un governo voluto dalla maggioranza delle forze politiche e dei cittadini, da chi conta e da chi non conta nel territorio nazionale e all’estero. Ora, dopo la fine di una brutta legislatura siamo, finalmente, all’epilogo di una lunghissima e bruttissima campagna elettorale. Fra 64 giorni si vota. Non so cosa faranno Calenda, Conte, Di Maio, Renzi ed altri. So che se vogliono fermare l’onda delle destre, da soli e senza il PD non valgono niente. Penso che il PD dovrebbe prepararsi ad un periodo di salutare opposizione. In poche parole: dovrebbe candidarsi da solo. Questo non è il momento delle retrospettive, bisogna guardare avanti e valutare tutte le conseguenze negative di un modo spregiudicato di fare politica. La prospettiva peggiore, dopo il 25 settembre, è quella di vedere alla guida del governa la Meloni, al ministero degli Interni Salvini e alla presidenza del Senato Berlusconi. Immagino una schiacciante maggioranza della destra, tale da cambiare la Costituzione a piacere. L’incoscienza, il qualunquismo e l’egoismo degli astenuti saranno determinanti per questo risultato negativo. Passare dal governo Draghi al governo del trio Berlusconi, Meloni e Salvini rappresenta un salto nel buio. C’è qualcuno che prospetta soluzioni diverse?!
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