Da quel giorno Di Maio non fu mai più lo stesso, cercò di condizionare il voto degli iscritti resistendo alle critiche di Marco Travaglio che gli dedicò più di un editoriale contro sputtanando le sue miserabili intenzioni. Il draghetto, inflessibile, diede infatti precise indicazioni avallando (con argomenti giuridicamente falsi e fuorvianti), la giustezza dei comportamenti del Cazzaro solo per non rischiare la crisi di governo e, soprattutto, le sue poltrone.
Di Maio era allora neoministro del governo Conte1 sostenuto, come si ricorderà, da Lega e M5S. Per la verità non era solo un ministro, poiché di ministeri ne aveva pretesi ben due: uno alle infrastrutture, l’altro al Lavoro. Deleghe molto pesanti per un ancora acerbo deputato come Gigino. Ma la sua smania di potere fu subito ben chiara, almeno per quanti non avessero il prosciutto davanti gli occhi, fin da quando cominciò ad assaporare il potere ed infatti, non contento dei due dicasteri (peraltro spropositati per un neofita come lui), pretese anche la vicepresidenza del Consiglio accanto a Conte senza rinunciare o rimettere la sua carica di capo politico, avvenuta solo un anno dopo (con infinito senso dell’ipocrisia) recitando il teatrale gesto della rimozione della cravatta.
In realtà ha sempre continuato, sott’acqua, a mantenere la tela dei suoi rapporti nel movimento cercando di condizionare con la sua corrente la nuova leadership, prima commissariale con Crimi (sigh!) e poi con Conte osteggiato fin dal suo insediamento. Il nuovo draghetto de noantri formulò un quesito la cui risposta presupponeva il Sì per dire no, e il No per dire Si. Un capolavoro di immoralità che lasciava, già allora, presagire lo spessore del personaggio che negli anni si rivelò in tutta la sua immoralità.
Per queste valutazioni, rivendicando la presunzione di avere intuito subito chi realmente fosse il più pesante rappresentante del M5S, sono stato tacciato di essere un troll, un demolitore dei grillini, uno sfascista fatto oggetto anche di giudizi personali che nulla avevano a che vedere col contenuto dei miei commenti o post, sempre documentati e circostanziati. Ma questo è, purtroppo, uno dei limiti del popolo grillino che nella sua larga maggioranza non ha mai avuto il coraggio di guardare la realtà per come essa si andava manifestando nel mondo pentastellato, preferendo chiudersi in un ottusa difesa preconcetta che ha impedito di attivare quegli anticorpi che invece andavano messi in circolo affinché non si arrivasse all’odierna situazione, verosimilmente irreversibile.
È stato un atteggiamento di chiusura totale ad ogni critica, ad ogni contestazione ancorché ragionata. Molti avevano immaginato il movimento come qualcosa di sacro, hdi ineffabile, fatto di persone speciali provenienti da mondi alieni non rendendosi conto che il potere e il sistema stava logorando anche loro, come tutti gli altri e a poco vale consolarsi per l’onestà dimostrata. Oggi il disastro è sotto gli occhi di tutti e la scissione di Di Maio è il colpo di grazia inferto ad una forza politica ormai stanca che non ha più slancio, usurata e vilipesa dentro un’ammucchiata di governo che ha finito per annientarli e mandarli a schiantarsi. Ovviamente Di Maio non è l’unica causa di un disfacimento che arriva al suo ultimo atto e che parte dall’ingresso in un governo, nemico dei propri valori e delle proprie idee in cui tutti, a partire da Conte e Grillo (che non vanno scansati dalle responsabilità), hanno deciso di entrare. Ma certo Di Maio è stata l’immagine più rappresentativa della metamorfosi mefistofelica del M5S.
È lui che ha incarnato tutte le contraddizioni più eclatanti. Come non ricordare l’isolamento di Virginia Raggi a Roma perché la riteneva perdente, concretizzatasi col suo astio durante la consegna della casa popolare a una famiglia Rom titolare di diritto da parte della sindaca lasciata da sola alla rabbia e agli insulti di Casapound. E che dire dei ripetuti attacchi a Conte, alle prese di distanza dalle decisioni del nuovo capo politico e della creazione di una sua corrente o della guerra contro il limite dei due mandati. Questo indegno fin dai suoi esordi ha dato palesi segnali di essere un arrampicatore, uno sfruttatore di consensi estorti a milioni di italiani raccontando la sua falsità, i suoi finti valori etici e morali. Ci ha messo due giorni a tradire Conte buttandosi nelle braccia dell’ex diavolo Draghi dopo aver spergiurato: mai più con Salvini, mai più con Renzi che avevano affondato rispettivamente il Conte1 e il Conte2.
Oggi convive con loro amorevolmente a Palazzo Chigi. Ma il peggio di sé l'ha fornito annunciando in conferenza stampa l'uscita dal partito e la costituzione di una nuova (?) forza, insieme ad un’accozzaglia di parecchi parlamentari, uniti dalla paura del limite dei due mandati che Gigino e i suoi accoliti avevano sempre condiviso e difeso nella loro vita precedente. Dopo quello di Renzi è stato commesso un nuovo Conticidio, stavolta per mano di un infido personaggio alla stregua di Renzi, che aveva portato Giuseppe a Palazzo Chigi nella convinzione di poterlo governare ma del quale si è presto accorto della sua superiorità culturale, morale e politica che gli ha procurato troppa ombra per le sue ambizioni.Non saprei dire quale scenario si aprirà domani per i 5S ma certamente la scissione fa piovere sul bagnato. Difficile recuperare la fiducia perduta in tanti anni dopo un terremoto di magnitudo dieci provocato da chi amava dire: uno vale uno. Una merda vale una merda diremmo oggi.
Maurizio Alesi
22 Giugno 2022
Di Maio non ha ucciso nessuna speranza. Il M5S la speranza di un cambiamento l'aveva già seppellita con la sua omologazione al sistema che diceva di combattere. Adesso, il M5S, con la secessione, ha fatto harakiri.
RispondiEliminaVomitevole
RispondiEliminaCredo sia il termine più appropriato e significativo.
Eliminasecondo me la riaccende, dopo tutte le stronzate fatte contro il m5s e conte, il fatto che si siano tolti dalle palle, lascia liberi di rifondare il movimento, non dovendo ripartire dalla fogna
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RispondiEliminaLuigi Di Maio ha ucciso se stesso , dato che la domanda di cambiamento e giustizia sociale è più viva che mai e non sarà lui sicuramente che canalizzerà in una offerta politica.
Nella vita ci sono gli autolesionisti, ecco l'esempio. Luigi Di Maio.
RispondiEliminahttps://espresso.repubblica.it/.../luigi_di_maio_contro.../
RispondiEliminaESPRESSO.REPUBBLICA.IT
Luigi Di Maio contro i voltagabbana: il video del 2017 torna virale
Non ha giustificazioni... venduto a Draghi
RispondiEliminaOttima analisi su Gigino e la sua metamorfosi. La conferma io l'ho avuta dalla ricandidatura della Raggi e forse anche un po' prima, ma tanto è. Ora mi auguro che Conte e chi lo seguirà non si perda in beghe con gli scissionisti e parta deciso sulla organizzazione del partito e esaltando i valori del Movimento. Che abbia la mano ferma sapendo costruire attorno a sé una squadra coesa e forte. Sulla partecipazione o no a questo governo immorale decideranno strada facendo di validi motivi per decidere ci saranno e pure tanti. Il consenso arriverà
RispondiEliminaSi , sono d'accordo. In questo momento ci vuole un sostegno assoluto senza ulteriori picconamenti alla figura di Conte.
EliminaPeccato pare che ci credeva anche lui
RispondiEliminaPerché è più falso dei falsi
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RispondiEliminaDI MAIO SI È QUALIFICATO DA SOLO… NON CI MANCHERÀ, NON I FURBI (O CREDONO DI ESSERLO) ERA UN PESO… NON PORTAVA MANCO VOTI..
Prima di VOTARE QUESTI INDEGNI INDIVIDUI SCIACALLI AFFARISTI BISOGNEREBBE FARE UNA Analisi del DNA se sarà un POVERO ARRICCHITO sarà DISONESTO e INFAME.
RispondiEliminaNon mi piace questa campagna denigratoria contro Luigi DI maio
RispondiEliminaTi piaceva di più quella di Gigino contro Conte?
EliminaBuon giorno
RispondiEliminaNon ho votato M5, Di Maio ha commesso tanti errori, ma è in buona compagnia...bastare sentire tanti politici dire tutto il contrario di tutto dalla mattina alla sera.
In questo caso ha fatto bene a rompere, Conte mi ha deluso enormemente, il potere piace a tutti....
Un partito che ancora sulla carta ha la maggioranza in parlamento, che ha deciso di far parte di questo esecutivo e avendo pure un ministro degli esteri che si deve rapportare in Europa con i suoi colleghi, non può contestare le decisioni prese dal governo mettendo in imbarazzo il suo ministro
Se non piace più la linea del governo, si esce e si va a l'opposizione, abbiamo già Salvini che approva la mattina e contesta la sera
Il problema è che tutti non vogliono far cadere questo governo per tanti motivi anche personali ma in prospettiva delle nuove elezioni, cercano di accaparrarsi un mucchietto di voti facendo leva sulle paure, le difficoltà di tante persone in questo momento
DI MAIO, UN ATTORE DA OSCAR.
RispondiEliminaDi Battista lo sospettava già da prima delle votazioni del 2018, che quella di Di Maio era una recita di un copione scritto oltreoceano.
Lo sospettava al punto, che per per restare fedele alle idee originali dei grillini, ha rifiutato la candidatura nei 5 Stelle e persino una poltrona sicura da ministro, arrivando poi addirittura dimettersi dal Movimento.
Si chiama coerenza. CHAPEAU !
Alla fine i nodi vengono al pettine.
Adesso, scopriamo finalmente il motivo della visita negli Usa di Di Maio del 13 novembre 2017, quando non aveva ancora nessuna carica, ad incontrare i vertici della politica americana. Una iniziazione filomericana, in attesa del governo programmato con l'arrivo di Draghi a Palazzo Chigi.
Intanto, Di Battista ha appena chiuso un suo post con un saluto che è una dichiarazione regola " A riveder le Stelle".
Come dire, adesso che quelli che hanno portato il M5S nel sistema se ne sono andati , posso riprendere il mio posto .
Sono tutti i pro e i contro del doppio mandato. Non c'è altro.
RispondiEliminaSin da subito nel 2018 fu chiaro che era nato un nuovo movimento di potere che senza indugi fece un governo con la lega con primo ministro un tal Conte per magnificare ipocritamente l'immagine del rinnovamento.Un imbroglio non si chiesero nuove elezioni ,ma immediatamente andarono ad occupare i posti del potere con l'arroganza degli sprovveduti ed inesperti,si capì subito che il tritacarne su era messo in funzione che aveva solo bisogno di un po' di tempo, per tritate i nuovi peones che in fretta avevano indossato giacca e cravatta.E', come quando ad un astemio, dai da bere un buon vino invecchiato con buona gradazione e a stomaco vuoto .
RispondiEliminaPrendere in seria considerazione l'operato di giggino u bibitaro è patologico, da ricovero,da TSO. Una proposta sensata sarebbe togliere i diritti politici a tutti coloro i quali lo hanno votato, con sequestro cautelativo dei beni, per rifondere tutti i guasti causati, che per i prossimi 50anni, diversamente, saremo noi , che non siamo mai caduti in tentazione, a pagare. #l'asinovola.
RispondiEliminaUn attore!
RispondiEliminaCento parti in commedia!
Di maio di scivoloni ne farà talmente tanti che affonderà nella sua stessa merda.
RispondiEliminaPer la foto che vedo speravo tanto avesse scelto il suicidio facendo un gesto da eroe, su via fallo Gigino togli il disturbo,ti ricorderemo come il grande gassosaro
RispondiEliminaHa visto che si sta meglio a seguire i professionisti della politica
RispondiEliminaIo sono molto più ottimista di Maurizio Alesi. Era inevitabile che una forza politica che nasce su programmi di vera sinistra cui aggiunge a scopo di marketing lo slogan sedicente "postideologico" portasse alla diaspora odierna. Si trattava solo di stabilire il "quando". Oggi, con Giuseppe Conte alla guida, con una chiara identità di vera sinistra, entriamo nella seconda fase del M5s, ora 2050, perseguendo il percorso di lotta che Conte stesso ha indicato appena consacrato Presidente ( con il 94% ) del nuovo M5s 2050 " Il M5s 2050 deve porsi alla guida di una coalizione con tutte le forze politiche che stanno alla sinistra del Pd". Io ci credo, oggi ancor più di dieci anni fa, e continuerò a crederci. Coraggio !
RispondiEliminaIl problema si chiama credibilità. Il M5S è una forza allo sbando, in crisi di identità e di valori; ha cambiato il proprio DNA, si è alleato con tutti senza neppure accordi preventivi con Draghi, ha subìto un livello di abbandono spaventoso e, adesso, anche una secessione. Mi domando come la gente possa continuare a crederci. Era Conte che doveva abbandonare quella banda di avventurieri e farsi il suo partito, e invece lo ha lasciato fare a quel bandito.
EliminaRosa Lauria in questo momento urge grande sostegno per il movimento che deve rigenerarsi, approfittando della liberazione dagli opportunisti "infedeli"che finora hanno boicottato la sua azione. Si', l'ho detto dalla prima ora, e' la nuova sinistra
EliminaDi Maio è la dimostrazione che una volta eletti si mettono d'accordo per NON fare le riforme e cambiamenti indispensabili ai cittadini italiani ONESTI, come da sessanta anni a questa parte, cavallo di battaglia per ogni schieramento o partito politico alla vigilia di ogni votazione nazionale e regionale; ma dopo tutti sordi e muti. Questo è il motivo per cui il 45 ? dei cittadini italiani ONESTI non si presentano alle urne. Infine faccio sempre i complimenti ai parlamentari preparati ed esperti per governare cioè i migliori.
RispondiEliminaTutti siamo utili nessuno indispensabile
RispondiEliminaI bibitari sono molto più dignitosi di te
RispondiEliminahttps://www.facebook.com/watch?v=5147724835306096 Fra le altre cose, quello che mi ha colpito delle dichiarazioni di Di Maio nell'annunciare la scissione e la creazione di un nuovo gruppo parlamentare, è stata la mancanza assoluta di emozione, anzi, il leggero sorrisino di soddisfazione per aver fatto quello che ha fatto. Osceno.
RispondiEliminaE' incommentabile... nei fatti ha dimostrato il contrario di quello che diceva ...avrà preso lezioni da Renzi ...
RispondiEliminaLa "speranza" era della gente, il "terrore" era di Draghi, della Confindustria e dei gruppi di potere che imperversano da decenni in Italia.
RispondiEliminaUn miserabile verme , io penso che chi ha seguito e sperato nel M5S sin dall'inizio abbia il diritto di maledire questo infame
RispondiEliminaLa speranza l'ha uccisa tutto il M5S quando ha accettato un governo con a capo abusivamente un nuovo distruttore peraltro già conosciuto e prima combattuto ma dal potere sempre maggiore a cui anche loro hanno deciso di inginocchiarsi tradendo se stessi ed il popolo, i veri esponenti del M5S utile al paese sono coloro che ne sono usciti fuori proprio a causa di ciò rifiutando coerentemente di far parte di un prevedibile dannoso governo imposto da chi doveva tutelarci e condotto da un freddo vile affarista.
RispondiEliminaIl 25 luglio del 1943 cade il fascismo in Italia, il 26 gli italiani si svegliarono TUTTI anti fascisti, il 21 Giugno del 2022 il Ministro degli Esteri si dimette dal proprio partito, il 22 Giugno del 2022 gli Italiani si svegliano TUTTI contro Luigi DiMaio, io amo gli Italiani e voi?
RispondiEliminaIl Principe di Machiavelli la sua Bibbia, il fine ( mantenimento della poltrona) giustifica i mezzi, rinnegherebbe la madre per mantenere il potere 😱
RispondiEliminaSmettetela di parlare di questa persona che ormai fa parte del passato. Andreotti docet: il potere logora chi non ce l'ha e lui tra 9 mesi non avrà più niente, forse neanche il seggio alla camera.
RispondiEliminaBuon futuro con Renzi Calenda e Company ,sei diventato come i tuoi (ex) nemici!
RispondiEliminaMa quale cambiamento il reddito di cittadinanza , il lavoro che non si è trovato le fabbriche che chiudono , l' unica cosa che non si è sentito gli aumenti salariali , e le nostre frontiere aperte ecco il modello 5 stelle questo no e questo si complimenti
RispondiEliminaUn articolo fazioso e colmo di assurdità e non certo perché abbia a cuore un personaggio politicamente insulso come Di Maio. Se l’autore si accorge che la speranza di cambiamento tramonta con Di Maio vuol dire o che ha gli occhi foderati di prosciutto o che è palesemente un tifoso. La speranza del cambiamento è morta da tempo ed è stata affossata in primis dall’assurda alleanza col PDmenoElle e, per ultima, dall’avere affidato le sorti del movimento a un personaggio scialbo e incolore come Conte. Il movimento ha svenduto tutto al peggiore offerente acquisendo rapidamente tutti i peggiori difetti che prima attribuiva alla “casta”.
RispondiEliminaPrendete il caso Palermo. Il M5S ha preso meno del 3% mentre due suoi ex affiliati, la Argiroffi e Forello che ne hanno continuato ad incarnare lo spirito originario, sono stati rieletti.
Se non sai leggere ciò che scrivo, astieniti da commenti saccenti. Io Non ho mai detto che la speranza di cambiamento tramonta con Di Maio. Io sono in rotta col M5S da ben quattro anni, quasi su tutto. Mi sembrava tuttavia di pregnante attualità fare un ritratto fedele del personaggio che da ieri ha dato il colpo di grazia al suo ex movimento con una scissione importante, e che rappresentato i grillini più di ogni altro suo esponente. Non era difficile capirlo.
EliminaPenso che fare la visitina a Mattarella gli sia servita per recuperare il discorso. Beh, d'accordo su Di Maio ma penso che Conte e il M5S dovrebbero uscire subito da un governo che gli ha messo sempre i bastoni fra le ruote e prendere le distanze da chi lo chiamava pagliaccio e ancora adesso non lo reputa con disonestà intellettuale l'artefice dei bei soldini portati in Italia....
RispondiEliminaL'hanno sempre detestato. Fossi io Conte darei a tutti una bella lezione, uscendo subito da questo governo, riguadagnando mi la stima di chi ha lasciato il movimento e lasciandolo nei guai... tanto peggio di com'è adesso non potrà essere....
E stare all opposizione paga
Meloni docet
Non credo non si uccide nessun cambiamento ,anzi il cambiamento sarà più completo perché chi metteva il bastone di traverso e uscito, il movimento può volare più leggero, in ogni famiglia i figli crescono e prendono strade diverse dai propri genitori, ciò non toglie nulla a chi resta e continua a lavorare per la famiglia ,il movimento e una grande famiglia con tante teste diverse e giusto che ognuno segua i propri interessi sempre nel rispetto delle regole del buon governo, abbiamo tanti delinquenti in giro per il parlamento lasciate che anche dei ragazzi ancora puliti facciano il proprio cammino, si vedrà il loro valore al prossimo giro.
RispondiEliminabellissimo articolo del bravo Maurizio Alesi
RispondiEliminaAlto tradimento di un ministro.bisognerebbe espellerlo dalla politica
RispondiEliminaDi Maio ha solo sete di potere. Rispecchia perfettamente il clima politico attuale che è anche quello passato. Nulla è cambiato. In un gruppo politico serio e innovativo, come si era definito il M5S si discute e si arriva ad una conclusione unitaria e non ad una scissione. Il potere logora le menti.
RispondiEliminaIo questa speranza di cambiamento non l'ho mai vista, anzi. Come si uccide qualcosa che non c'è? L'unico morto, suicida, è il Movimento, ma sono già trascorsi più anniversari, e da tempo scorrono i titoli di coda. R.i.p.
RispondiEliminaMi sembra che la sostanza si riassuma nel fatto che Di Maio sia d'accordo con Il Governo nel fornire armamenti all'Ucraina per la sua coraggiosa ed eroica resistenza.
RispondiEliminaMi sembra una cosa giusta e necessaria; al contrario della posizione contiana appoggiata da massa e social: è su questo CONSENSO che ha puntato Conte fin dagli arbori.
Possiamo dire, per semplificare, che questa è stata la fatidica goccia... e questo per certi versi può essere vero, ma non lo è totalmente.
Ci sono state e ci saranno diatribe fino a quando non si elimineranno gli orpelli formali del Movimento e si utilizzeranno quelli canonici del Partito.
Ho preso le difese di Conte per questo motivo... ed ancora lo faccio, anche se con qualche dubbio.
Tutto questo odio verso Di Maio non lo ammetto anche se non ammetto il fatto che sia uscito da 5 Stelle.
Non vi sembra però che sia stato il vostro enorme astio a decretarne la sua fuoriuscita?
Elucubrare, supporre, "vomitare veleno"..... e se questo fosse lo scopo di questa massa di pseudo pacifisti per aiutare Putin e i suoi scagnozzi con la collaborazione sempre attiva di mafia e Servizi russi? 😀
Voglio ridere anche io e voglio raggiungere la vostra lunghezza d'onda.
Voglio sperare che ancora ci si possa ritrovare insieme e che non si perdano i valori sostanziali e necessari per il cambiamento verso una vera società CIVILE.
Io non ho finito di apprezzare Conte per questo grande errore che ha fatto, ma HO I COMINCIATO AD APPREZZARE DI MAIO, NON CONDIVIDENDO PERÒ LA SUA SECESSIONE.
BUONA GIORNATA RUSSOFONI
Questa conclusione te la potevi risparmiare. Comunque hai le carte in regola per chiedere la tessera del nuovo Gruppo dimaiano. Buona giornata poltronisti.
EliminaStarò con i 5 Stelle, come ho detto e come tu non hai capito o voluto capire; come tante altre osé che hai elargito con generosità ma senza una sicura e razionale cognizione di causa.
EliminaQuando nel 2017 Di Maio attaccava i voltagabbana: 'Mercato delle vacche, per loro contano poltrona e stipendio.
RispondiEliminaQuando Di Maio nel 2017 voleva "andare oltre la Nato": "Siamo pazzi a portare truppe al confine russo".
SE VI VIENE DA VOMITARE NON VI PREOCCUPATE, MILIONI DI CITTADINI CHE LO HANNO VOTATO LO FANNO!
Maurizio ti chiedo scusa avevi ragione quando dicevi che Di Maio stava facendo le scarpe al Presidente Conte con quella faccia d’angelo quell'infame ha tradito 11 milioni di Elettori ok
RispondiEliminaBuffone!!! Più buffoni e poltrona di chi lo ha seguito, mi meraviglio di Sileri
RispondiEliminaOrmai il movimento e' arrivato alla frutta il gesto di "luigi" non voglio giudicarlo e' talmente "vile "fara' i conti con la sua coscienza e con le elezioni del 2023 sara il popolo alle urne a decretarne il suo "futuro " il futuro di un vile traditore il peggio della politica italiana auguri giggino che la terra ti sia "lieve "
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