Quindi, Zelensky, dichiara che è disposto a restituire la Crimea, che tra l'altro è sempre stata russa, salvo dal 1954, quando il Presidente russo Nikita Chruščёv ne aveva fatto dono all'Ucraina, suo paese d'origine, ma la Nato dice che si oppone e non lo permette!
È evidente che qualcosa non quadra. La domanda che sorge spontanea è: A CHE TITOLO LA NATO ENTRA NELLA VICENDA TRA DUE PAESI CHE NEPPURE NE FANNO PARTE E SI ARROGA IL DIRITTO DI DECIDERE AL LORO POSTO?
La risposta apre ad una conclusione più che evidente quanto innegabile, neppure agli anti putiniani per commissione dei media: QUESTA NON È UNA GUERRA UCRAINA - RUSSIA MA CHIARAMENTE USA - RUSSIA.
Altrimenti, i più accaniti anti russi, dovrebbero spiegare, cosa inspiegabile, che ci fanno gli americani in Ucraina, a ben 8.000 chilometri da casa loro?
E per quale motivo ci sono andati ed a rompere un equilibrio che in quella regione durava da decenni? Arrivando persino a provocare, organizzare e gestire un colpo di stato a Kiev, con il quale hanno deposto il governo legittimamente eletto dai cittadini e sostituito con un loro fantoccio, deciso a Washington, poi dettato all'ambasciatore Usa in Ucraina Geoff Pyatt dalla Segreteria Generale alla sicurezza Usa Victoria Nuland?
Qualcuno saprebbe spiegare il motivo di tutto questo? E riesce anche a spiegare il perché di ben otto anni di massacri, stragi e bombardamenti quotidiani compiuti sui cittadini, uomini donne e bambini delle regioni russofone del Donbass e Crimea, Odessa compresa, ordinati personalmente dal Presidente filo americano Petro Oleksijovyč Porošenko e continuati dal suo successore Zelensky fino a oggi che nessuno ha mai pensato di chiamare macellai e criminali, né tantomeno invocare il Tribunale dei diritti umani?
Di certo, tutto questo non giustifica l'invasione russa dell'Ucraina, perché una guerra non è mai una soluzione, per tutte le inevitabili sofferenze e vittime che si porta appresso, ma di sicuro ne presenta le ragioni, anche sacrosante, ma che probabilmente potevano essere fatte valere diversamente. Almeno piace pensarlo
Ma qui l'altra domanda è d’obbligo: COME? Come impedire che quel massacro quotidiano degli abitanti in quelle regioni e come fermare una buona volta la politica di epurazione dei russofoni da parte di Kiev?
Nei fatti, bisogna chiedersi che potere di convincimento aveva la Russia nei confronti della dirigenza ucraina a guida americana per fermare tutto questo? E ancora, che strumenti poteva mettere in campo per costringere gli americani a desistere dall'indirizzare diversamente la politica chiaramente provocatoria dell'Ucraina?
QUESTA DOMANDA ANDREBBE FATTA A TUTTI QUELLI, CHE ANCHE GIUSTAMENTE COME TUTTI SI INDIGNANO PER I RACCONTI DELLA GUERRA, MA CHE NELLE SUE MOTIVAZIONI VEDONO UN UNICO COLPEVOLE: LA RUSSIA.
Ma oltre all'azione militare in Ucraina, quali altre possibilità gli Usa hanno lasciato sul tavolo del "criminale" Putin? In sostanza, come e in che modo la Russia, tra l’altro, nell’inspiegabile silenzio dell’Europa, cieca e sorda sui crimini umani che andavano avanti dal 2014, poteva impedire che questi continuassero?
Stando ai fatti, sin da prima del 2013, la Russia ha lanciato continui appelli per portare all’attenzione dell’occidente ciò che stava succedendo in Ucraina ed ha continuato a farlo successivamente denunciando i crimini di guerra ordinati dai governi ucraini ed eseguiti dal suo Esercito nazista. Tranne una indagine svolta dalle Nazioni Unite, che hanno effettivamente evidenziati i massacri e stragi di donne e bambini ordinati dai governi ucraini. Sui quali, specie l’Europa della solidarietà, si è invece voltata dall’altra parte.
Ad oggi, nessuno di quelli che danno a Putin del macellaio, dell'animale da consegnare al Tribunale per crimini di guerra, spiega o è disposto a spiegare questo. Ma ci sono ulteriori crimini, sui quali tra l'altro l'Onu, al di là del racconto dei media, continua ad indagare per stabilire quali ne siano i reali autori.
In tutto questo, il guerrafondaio Biden, sta tentando in tutti i modi di trascinare l’Europa in guerra contro la Russia, ma noi poveri mortali, appiattiti dai media sui singoli emotivi episodi ucraini, non lo abbiamo ancora capito. Con l’Italia, che secondo la sua Costituzione ripudia la guerra, è già formalmente un paese belligerante.
Biden spende 33 miliardi di dollari e chiede all’Europa di contribuire a sua volta. Mentre sono ancora in pochi a chiedersi, il perché del suo accanimento nel finanziare il governo ucraino contro la Russia, un paese che non è il suo alleato, non fa neppure parte della Nato, cosa che non lascia più dubbi sul suo intento di portare sul suolo europeo, la propria guerra personale contro la Russia.
Il 10 Maggio, Biden riceve Draghi negli Usa, per chiedere all'Italia altri 3 miliardi di dollari per mandare altre armi in l'Ucraina, ma anche per chiedergli la sua disponibilità nel condurre l'Italia in guerra contro la Russia.
Cioè, mentre i ministri di Draghi dichiarano di non avere soldi da stanziare per i cittadini italiani, dovremmo mandare un surplus di altri 3 miliardi di dollari in armi all'Ucraina, togliendo altre risorse al nostro paese per accontentare Biden, che gli chiede a Draghi anche la disponibilità dell'Italia ad entrare in guerra contro la Russia?
Ormai è chiaro, che il guerrafondaio d’oltreoceano vuole portare anche questo paese, come il resto d'Europa a combattere una guerra che non ci riguarda. In un conflitto, che porterà distruzioni inimmaginabili nelle nostre città e migliaia di lutti nelle nostre famiglie.
In ultimo un’altra domanda è inevitabile: È questo che vogliano noi cittadini? Possiamo accettare che un Presidente del Consiglio, notoriamente supino agli interessi americani, ci trascini un una guerra che non ci riguarda solo per le brame di potere di Joe Biden? Quando gli abbiamo affidato il diritto di decidere al posto nostro?
Ma lui può, è un Dittatore forse? Pare che somiglii molto a quella razza.
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RispondiEliminaNon può decidere senza interpellare, il popolo non vuole la guerra di Biden.
Usciamo dalla NATO.
RispondiEliminaSiamo per una difesa europea comune e indipendente. Questa petizione è un modo per far capire al nostro governo che il popolo non vuole più essere suddito degli USA.
La NATO è nata dopo la seconda guerra mondiale per contrastare preventivamente possibili mire espansionistiche dell'allora Unione Sovietica.
La sua esistenza ha determinato un equilibrio geopolitico cristallizzato nella famosa guerra fredda che ha caratterizzato la seconda metà del 20mo secolo.
Dal momento della caduta del muro di Berlino, che ha segnato la fine della guerra fredda fra i due blocchi, la NATO ha cessato la sua funzione e sarebbe dovuta essere sciolta.
Contro ogni buon auspicio teso alla pace, invece, non soltanto gli USA non hanno sciolto la NATO, ma hanno continuato ad alimentarla e ad utilizzarla come braccio armato privato per espandere ed affermare il loro dominio strategico, militare ed economico a danno di molti paesi nel medio Oriente, in Africa ed anche in Europa.
I paesi europei, che sono contemporaneamente anche membri passivi e succubi della NATO, l'Italia è uno di questi, dovrebbero valutare seriamente se continuare a subire questa organizzazione utilizzata deliberatamente per soddisfare la brama di dominio mondiale degli USA, oppure se non sia arrivato il momento di defilarsi per riconquistare la piena sovranità in ambito decisionale strategico e militare.
Molti italiani non sanno che la NATO impone all'Italia di sprecare svariati miliardi di euro ogni anno per acquistare armamenti, molti dei quali sono fabbricati proprio negli USA, coincidenza? E questa cifra è destinata ad aumentare. Denaro pubblico che potrebbe essere invece utilizzato per migliorare la qualità dei servizi e della vita di tutti i cittadini.
Inoltre, la presenza dell'Italia nella NATO, comporta inevitabilmente che il nostro paese, per la sua posizione geografica strategica, venga considerato obiettivo militare di primo piano da tutti quei paesi che sono nelle mire degli USA, Russia in primis. L'Italia è quindi concretamente esposta ad azioni offensive militari distruttive a causa del fatto che ospita decine di basi militari NATO distribuite su tutto il territorio nazionale. Il pericolo è reale e concreto.
Queste sono le principali ragioni che spingono molti italiani a chiedere che il nostro paese esca da questa sudditanza che cozza decisamente (come dimostrato in questi giorni) con l'art. 11 della Costituzione italiana.
SE ANCHE TU VUOI CHE L'ITALIA ESCA DALLA NATO, FIRMA QUESTA PETIZIONE.
https://chng.it/mKPnyHHH
Non solo Draghi agli ordini dell'America, anche tanti politici italiani (tranne i pentastellati), altrimenti non si capisce perchè non gli si dà il benservito.
RispondiEliminausciamo dal governo! troppi rospi si ingoiano! Avanti con Conte!
RispondiEliminaE a pagare è sempre il popolo!😡
RispondiEliminaMa anche no!
RispondiEliminaPer me ci va lui e il rimbambito di Biden in guerra….a calci nel culo….
Maledetti !!!!!!
Mandiamolo a casa a Draghi facciamo un bel colpo di stato andiamo a Roma e facciamoci sentire Salvini e falso mandiamo a tutti
RispondiEliminaTutto è stato deciso dai cosiddetti poteri forti. La democrazia è moribonda. Il garante che fa? Il popolo subisce. Conte grida al lupo...
RispondiEliminaE' vero che ognuno può dire quello che vuole, ma, questa libertà non autorizza nessuno a sparare minkiate a volontà su cose molto serie e molto gravi .
RispondiEliminaAldilà di ogni considerazione più o meno "partigiana", riguardo alla condizione generale del nostro Paese non mi stancherò mai di ripetere, a costo di diventare ripetitivo, che l'ultimo atto che dovremmo richiedere a Draghi, è la proposta di una seria, adeguata e funzionale legge elettorale che possa garantire la governabilità. Dopo di che si vada a libere elezioni: la nostra è una democrazia parlamentare e come tale necessita di un parlamento con una adeguata maggioranza, una forte e propositiva opposizione ed un governo politico, espressione della maggioranza parlamentare, stabile ed autorevole. Non è più tempo di trincerarsi dietro le emergenze per mettere in campo forme istituzionali anomale, meno che mai governi di unità nazionale: tanto, di questi tempi, un'emergenza insegue l'altra.
RispondiEliminaPer il resto dovremmo capire se è lecito e normale che il capo dell'esecutivo si possa rifiutare di riferire alle Camere in ordine agli aiuti militari destinati ad un Paese aggredito sì, ma pur sempre belligerante.
Di questo passo non si va lontano: soffriremo per sempre il giogo impostoci sul basto da qualcuno che si arroga il diritto di comportarsi da padrone. È giunto il momento di darsi una scrollatina. O no?
Purtroppo oggi si vive in una situazione di manipolazione mediatica e ci sono scuole e scuole e più "giocano sporco" più piacciono (dietro questi post ci sono sempre loro 🇺🇸). 900 basi militari in 153 paesi... non è che stiamo confondendo l'aggressione..???
RispondiEliminaIl problema che non sta decidendo solo lui.
RispondiEliminaHa una camera e un senato complice.
Non solo dai commenti che leggo in questa decisione ha l'appoggio di tanti italiani filoamericani, anticomunisti atavici, che ancora pensano alla Russia comunista.
Insomma le persone o sono terra terra o hanno troppi interessi in comune con il nominato e i suoi accoliti.
L'esposizione dei fatti e le domande che si pono e ci pone Giovanni Caianiello dovrebbero quanto meno fare aprire gli occhi a tanti, troppi nostri connazionali che indottrinati quotidianamente dalla televisione approvano senza riserve l'operato del nostro governo e del primo ministro Draghi, che in questa disastrosa guerra non hanno trovato di meglio che appoggiare senza riserve la politica degli Stati Uniti e del suo imbarazzante presidente.
RispondiEliminaPurtroppo Biden è invischiato in un grosso conflitto di interessi proprio in Ucraina, a causa degli affari poco chiari del suo figlio Hunter.
il ruolo avuto da Biden nel siluramento del procuratore ucraino che indagava sull'azienda per cui lavorava il figlio, Hunter Biden, è qualcosa su cui non si è indagato abbastanza e mostra come in questa guerra, proprio Biden dovrebbe starsene zitto, in quanto troppo legato personalmente all'Ucraina, senza dimenticare le ingenti somme a lui arrivate dalla Cina e sulle quali ci sarebbe molto da indagare. Insomma, di che stiamo parlando? Caianiello ha detto bene, in maniera chiara ed esaustiva tutto quello che riguarda gli interessi americani in questa guerra. Mi domando il perchè la maggioranza degli italiani sembra sia d'accordo con questo nostro governo su cui adesso non mi esprimo, e su Draghi, appiattito totalmente sulla politica americana. Italiani, aprite gli occhi, prima che non vi restino solo quelli per piangere.