Ma torniamo al ragionamento sulle questioni che attraversano il M5S da qualche tempo. Tanto per chiarire meglio, chi lo ha mai detto che all’interno di qualsiasi consesso assembleare investito di poteri decisionali si debba andare tutti d’amore e d’accordo. Basterebbe frequentare le riunioni condominiali in giro per l’Italia per rendersi conto delle battaglie e della diversità di opinione su ogni questione da risolvere, anche le più banali e ovvie. Così come nei gruppi consiliari del medesimo partito, nelle assemblee sindacali e potremmo continuare. E voglio evitare di entrare nel merito delle lotte all’interno delle famiglie per carità di patria.
Il dibattito, le diversità, le tesi contrarie, le minoranze, le opposizioni, sono fenomeni fisiologici dei sistemi democratici che, anzi, vanno rispettati e a volte anche valorizzati. Ovviamente, se nulla più unisce, se il contrasto diventa insanabile, le strade possono sempre separarsi Altrimenti parleremmo di regime, di gestione monocratica, di movimenti e partiti personali. Che rappresentano, senza tema di smentita, la patologia dei sistemi politici.
Il Movimento 5 Stelle nasce proprio dalla crisi di quei partiti che per lunghi decenni hanno praticamente gestito tutto il potere umanamente possibile attraverso un consolidato sistema capace di rigenerare se stesso nel quale quasi tutti avevano il loro spazio da curare e gestire.
Il loro ingresso nel panorama politico ha creato disagio, stupore e una sempre più forte reazione a difesa. Costituita principalmente dal sistema dell’informazione in larghissima parte schierata con il potere mediatico in mano a pochi privati e al sistema pubblico da sempre condizionato dai partiti e infarcito di giornalisti e opinionisti utili allo scopo.
Un sistema così potente da avere la forza persuasiva per trasformare i rappresentanti del movimento costituito da moltissimi giovani, istruiti più degli altri, onesti nei fatti, pieni di entusiasmo, che addirittura si decurtano lo stipendio per scopi benefici, che vogliono aiutare i più bisognosi, che riducono il numero dei parlamentari, in uomini e donne da abbattere con ogni mezzo. Da dileggiare ad ogni loro sospiro, da attaccare oltre ogni comprensibile ragione nelle amministrazioni da loro guidate anche quelle stuprate nei decenni precedenti da quella politica e da quel sistema connivente.
Ecco perché non mi stupiscono i sondaggi, le previsioni catastrofiche dei tanti ignobili pappagalli televisivi e dei miseri politicanti abituati a tutto.
In un quadro così fosco, credo sia ancora un miracolo l’esistenza del M5S e dei suoi rappresentanti. Qualcosa di impensabile soltanto un decennio fa, quando molti li davano morti prima di nascere.
È vero, non tutto è andato per il verso giusto. Gli errori ci sono stati, le ingenuità altrettanto, le furbate pure. E parecchi hanno cambiato bandiera, i peggiori, i rivoltanti voltagabbana che da qualche anno infestano e ammorbano le aule parlamentari.
Continuo a ritenere, però, che tutto è conseguenza della poca consapevolezza dei cittadini sul loro ruolo. Di una società nella quale il sentimento nei confronti della "Politica” è distorto da luoghi comuni, da un racconto fuorviante, dai retroscena spacciati per realtà, da frotte di tuttologi a libro paga e, purtroppo, dai troppi lestofanti infiltrati nei partiti.
C’è, però, ancora tantissimo di buono. Un Movimento che ha assunto responsabilità di governo in un momento grave e difficile per il Paese. Che non ha tradito le idee fondamentali, che non si è fatto corrompere, che tiene alla larga i disonesti e la criminalità, che ha dimostrato che è possibile impegnarsi in Politica senza padrini e potentati alle spalle, che ha spazzato via i finanziamenti pubblici.
Tutto ciò fa perdere voti? Va bene lo stesso. L’importante è continuare a crederci, a impegnarsi con passione, a essere comunità.
Hai ragione... meglio attendere un attimino. Non nascondo la mia profonda preoccupazione.
RispondiEliminaI problemi li supereranno, l’intervento di Grillo è finalizzato a sedare gli animi, anche se Conte non necessita di sedativi dato il suo carattere fortemente interlocutorio com’è noto. Pertanto si intuisce che il sedativo è rivolto dalle parti di Di Maio & C. Che denota una certa stanchezza e una certa assuefazione ai ruoli di potere, tanto da tracimare e rendere reale il detto, comandare è meglio di fottere. Emerge in questo frangente il carattere di Luigi, uno stratega del potere già conosciuto durante il dualismo con Di Battista, ma nessuno avrebbe sospettato che sarebbe arrivato a tanto. Grillo conosce bene Di Maio e conosce sopratutto la sua cieca fedeltà alla sua persona ed al progetto dei 5Stelle. Cercherà di raccordarlo con Conte e far scemare gli attriti generati da un eccesso di zelo nell’interpretare il ruolo di grillino di razza.
RispondiEliminaIl M5S passando dalla protesta alla proposta ha fatto un passo avanti fondamentale per fare politica attiva nella direzione del cambiamento. Nel fare politica attiva ha dovuto confrontarsi con i rappresentanti degli interessi consolidati e con i poteri costituiti. Non avendo strumenti né esperienza di lotta contro questi poteri, il M5S ha dovuto ripiegare sull'ordinaria amministrazione. Questo ripiegamento gli ha fatto perdere l'identità originaria che lo aveva condotto alla vittoria elettorale. Vittoria elettorale che , nello scontro con le forze conservatrici, è diventata sconfitta politica, come dimostrano i fatti. Una sconfitta politica che non si risolve esorcizzandola attraverso le buone intenzioni. Una forza politica che perde la propria identità originaria, non si può rifondare sulle stesse basi, come dimostrano tutti i tentativi falliti delle forze politiche che hanno tentato di rifondarsi, dopo radicali sconfitte. Per questo motivo ho detto più volte sulle pagine di FB, e qui riaffermo, che il M5S è finito. Che fare? Salvare il salvabile? Ricominciare dalla società civile? Con quale spinta? Con chi e per che cosa, visto com'è andata a finire e perché è finita così? Pongo solo interrogativi. Non ho soluzioni. Una cosa so, che bisogna guardare in faccia la realtà, riconoscerla e partire da essa per ricominciare, per pensare ad un nuovo inizio con l'obiettivo di cambiare le cose.
RispondiEliminaNel 2018 doveva chiedere il ritorno al voto ,non dando vita ad un governo con la lega . Errore esiziale,il resto è solo cronaca di un adattamento scomposto quasi ingenuo nella gestione della cosa pubblica ,per molti eletti momenti inaspettati di risolvere il primo vivere.
RispondiEliminaScrivevo 10 mesi fa...
RispondiEliminaIL MOVIMENTO CINQUE STELLE
Il Movimento cinque stelle,
che ho sostenuto
con la parola e col voto,
è un mito politico
tramontato:
è stato annientato
dalla forza bruta
del potere costituito.
Non credo affatto
che
dalle ceneri del Movimento
possa nascere
il soggetto politico del cambiamento.
(25-maggio-2021)
salvatore r. mancuso
Grande Giangiuseppe
RispondiEliminaSenza Conte sto giro te lo fai tu Geppetto con il bibitaro e 4/5 che poi si stancheranno e vi manderanno a fare in culo
RispondiEliminaCredo che se fossi in Conte sta volta vorrei la garanzia che sia grillo che di maio non mettano più bocca su nulla, anzi meglio che siano messi alla porta, in alternativa darei vita a un nuovo movimento che tra l'altro potrebbe avere un gruppo parlamentare già formato dove far confluire tutti i contiani del 5 stelle e lasciarli con il cerino in mano a tifare draghi.
RispondiEliminaCerto silenzio! Tutti i mali si curano con il silenzio, provate con la meditazione una bella gita sull'Himalaya dai monaci buddisti e vedrete va' tutto a posto..... pagliacci senza spina dorsale ma con la poltrona bella comoda
RispondiEliminaCondivido e aggiungo che oggi il nemico comune , nemico inteso come politico, è colui che non vuole il Movimento nel panorama della politica italiana.
RispondiEliminaQuesti tentativi vari di ammiccamenti verso un rappresentante del M5S prima denigrato ora invece adulato hanno solo scopo di distruggere dall'interno quello che si è fatto.
Lo stesso dicasi per il coinvolgimento del m5s nel campo progressista.
In Sicilia abbiamo un proverbio che cita " quannu u riavulu t'accarizza voli l'anima" ( quando il diavolo ti accarezza vuole l'anima) ecco non facciamoci accarezzare da nessuno e andiamo dritti per la nostra strada ovviamente con chi ci vuole stare, rispettando regole e principi.
Non abbiamo bisogno di altri per contare ci basta essere noi stessi.
Uniti siamo invincibili.
#onestaecoraggio. #M5S
Un piccolo appunto
RispondiEliminaGli Stati Generali del Movimento ( con ore e ore di discussione e tavoli di lavoro)ci sono già stati e vi hanno partecipato migliaia di attivisti e iscritti
Hanno portato a delle conclusioni che poi sono state votate agli inizi del 2021
Non mi spiego perché Giuseppe Conte che ha accettato di entrare pochi mesi dopo nel movimento abbia scelto di ignorare tutto quel percorso condiviso da migliaia di cittadini attivi e partecipi
I problemi si affrontano in maniera radicale, non serve a nessuno mettere la polvere sotto il tappeto!
RispondiEliminaI rapporto di forza all'interno e fuori del movimento sono 8: 1 a favore di Conte.
Conte deve pretendere massima autonomia da grillo e da Di Maio, l'unica condizione affinché rimanga.
Diversamente ,se ha velleità da statista cominci da subito a fondare un nuovo soggetto politico, sennò è meglio che torni a fare l'avvocato e il docente universitario, piuttosto che farsi umiliare da un di Mario qualunque e da un rincoglionito Grillo.
Basta tenere il vincolo dei 2 mandati e di Maio cambia casacca
RispondiEliminaNon ho capito il perché del ricorso al tribunale, cosa nasconde e a chi giova. La mia lettura dei fatti mi porta a pensare che l’obiettivo è l’estromissione di Conte dalla vita del Movimento. La cautela di Grillo e il silenzio di Di Maio sono un segnale negativo. Rimangono due ipotesi: la conferma della piena leadership di Conte o la scissione del partito. Una terza ipotesi potrebbe essere la decisione di Conte di tornare a fare il professore e l’avvocato. Comunque pensare che il Movimento possa tornare alle origini è una illusione. Quello che nascerà sarà un nuovo soggetto politico tutto da scoprire.
RispondiEliminaRICOMINCIARE?
RispondiEliminaEcco un pensiero del grande Albert Einstein: Stupidità significa fare e rifare la stessa cosa aspettandosi risultati diversi
La foto di copertina è "estiva" e vabbe', Grillo è colui che ci ha aperto gli occhi e vabbe', ma cazxo, quando sento dire a Conte, che ha fiducia in "lettolo", mi cadono le braccia!!! Caro, carissimo avvocato professore, noi grillini siamo nati col "VAFFA", siamo nati per mandare affankulo 'sta gente, perché tu vuoi fare accordi con loro???? Nun se po' fa, convinciti, nun se po' fa!!!
RispondiEliminaIl movimento ha una cosa che altri non accettano, la partecipazione, se chi li vota viene coinvolto in tante loro proposte allora si deve accettare pure le critiche, si sta da una parte con i partiti, con i Premier, con gli schieramenti e vale pure per un dissenso per un uomo politico, questa è semplicemente politica, lo fanno loro e lo facciamo noi, quindi non ci trovo nulla di drammatico schierarsi con qualcuno se l'altro non si comporta secondo le proprie aspettative, se non si vuole alimentare si sta zitti.
RispondiEliminaChiarire .capite gli errori.fatti.unica linea.senza deviazioni.e falsità.
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