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domenica 7 marzo 2021

UN SINDACO… ai giorni nostri

Un Sindaco deve sperare che non nevichi altrimenti si intasano le strade e i cittadini non possono viaggiare, a meno che il Comune non abbia tanti soldi per utilizzare un mezzo per ogni strada e un operaio per ogni portone; poi deve sperare che non geli per non far cadere vecchiette e bambini delle cui cadute sarebbe certamente responsabile. Deve chiudere le scuole per accontentare gli alunni e tenerle aperte per non far innervosire le mamme.

Un sindaco deve sperare che non piova troppo perché ci sarebbero allagamenti e danni che il Comune dovrà risarcire; ma anche che non ci sia troppo vento perché potrebbero cadere gli alberi comunali e volare le tegole degli edifici e lui ne sarebbe responsabile.

Un sindaco deve liberare il paese dai cani randagi, ma non deve poi tenerli in canile per non farli soffrire e nemmeno bisogna spendere troppi denari per la loro custodia, ma se un randagio morde un cittadino, o solo lo spaventa, ne è certamente responsabile.

Un sindaco deve tutelare i cittadini con le telecamere di sorveglianza in ogni strada ma tutelando la privacy dei cittadini, deve poi utilizzare il sistema di videosorveglianza per chi ha smarrito cellulari o per coloro che sono stati costretti a pestare una deiezione canina al fine di individuare i colpevoli del mancato ritrovamento del cellulare o della scostumatezza del cane.

Un sindaco deve creare opportunità di lavoro per i propri cittadini, ma li deve occupare tutti perché diversamente sarà responsabile della mancata occupazione di alcuni di loro i quali certamente protesteranno e ne diranno di ogni colore contro il Sindaco. Al tempo stesso deve sostenere le famiglie in difficoltà, ma tutte le famiglie che dicono di essere in difficoltà economica e, però, deve stare attento a non elargire sussidi a coloro che dicono di essere in difficoltà ma poi in realtà secondo i cittadini non lo sono, perché si attirerebbe le ire delle famiglie benestanti che pagano le tasse.

Un sindaco deve sperare che non si facciano le buche sulla strada e se decide di ripararle deve mettere in conto le proteste di coloro che abitano nelle strade dove le buche non sono state riparate anche se ad abitare in quelle strade ci sono solo loro. Deve far quadrare il bilancio del Comune; accettare tutti i tagli dello Stato, dare sempre più soldi allo Stato, offrire più servizi ai cittadini, evitare di aumentare le tasse, anzi, sarebbe meglio abbassarle.

Un sindaco che si rispetti deve pagare da bere, offrire cene, viaggiare a proprie spese, essere altruista e magnanimo, non incidere nemmeno un centesimo sulle casse comunali, limitare il proprio lavoro, sottrarre del tempo alla famiglia, ma deve anche rinunciare a 500 euro di indennità mensile.

Un sindaco deve scovare e perseguire chi non paga le tasse, ma non tutti, perché se lo fa con chi dice di averlo votato o sostenuto non sta affatto bene e se lo farà nemico per sempre, se, invece, lo fa con chi non lo ha sostenuto si tratta certamente di una ripicca politica.

Un sindaco deve combattere gli abusivismi edilizi, ma solo se è strettamente necessario e, quando proprio non ne può fare a meno, si assume tutte le responsabilità per aver costretto un “povero cristo” a sanare un abuso, a sostenere un processo e spendere soldi. Deve emettere delle ordinanze nell’interesse pubblico e per la pubblica tutela ma deve stare molto attento se, per caso, si permette di chiedere che vengano rispettate.

Un sindaco è responsabile della pubblica incolumità dei cittadini e della corretta circolazione stradale, ma guai a pensare di poter far elevare contravvenzioni; al massimo potrà gentilmente e con garbo chiedere al cittadino di non parcheggiare in divieto di sosta, dopo essersi assicurato che il cittadino è sereno e non ha avuto una giornata troppo stressante.

Un sindaco deve essere democratico e deve accettare da parte dell’opposizione interrogazioni, mozioni, interpellanze, denunce, querele, ricorsi, lettere anonime, bugie, calunnie, idiozie e pernacchie. Se dovesse ribellarsi e difendersi, anche una sola volta, sarà certamente bollato come antidemocratico, dittatore, arrogante e poco incline al dialogo.

Un sindaco deve tenere pulito il paese ma senza dare troppo fastidio a chi lo abita con rumorose macchine operatrici e senza mettere troppe regole; soprattutto deve pulire tutte le zone e le strade e tutte le contrade delle campagne in contemporanea, questo per evitare che qualcuno protesti perchè ancora non si è pulito dove abita lui.

Un sindaco deve comunicare con i propri cittadini, ma se li informa di cose positive realizzate è vanitoso, se spiega le problematiche del Comune è noioso, se risponde alle critiche è permaloso.

Un sindaco deve sempre farsi trovare al Comune, ma anche nei bar, per strada, nelle campagne, nei vicoletti, a casa sua, al telefono, su facebook e WhatsApp. Se non si fa trovare in questi luoghi contemporaneamente, sarà un sindaco che non ci sta mai.

Un sindaco deve ascoltare i propri cittadini sempre, deve ascoltare ogni cosa che gli dicono o chiedono, anche le più stupide e impossibili, anche le bugie e le offese, ma dovrà rispondere sempre e solo: “certamente sì, sarà fatto, vedremo, tranquillo che me ne occuperò, ha ragione, chiedo scusa”. Ogni altro tipo di risposta gli si ritorcerà contro e provocherà inevitabilmente una diminuzione dei voti alle prossime elezioni.

È comunque bellissimo ed estremamente gratificante fare il sindaco nel paese in cui si vive e si è cresciuti, adoperarsi per renderlo migliore e provare a risolvere i tanti problemi dei propri concittadini.

Un sindaco prova un onore indescrivibile nel rappresentare il proprio paese ed una soddisfazione enorme quando qualche cittadino gli dice grazie o semplicemente gli sorride sinceramente.

Un sindaco è fiero di identificarsi nello Stato per la propria comunità e di poter essere il punto di riferimento di tanta gente.

Un sindaco sa bene che più difficile è l'obiettivo, più ostacoli incontra, e più grande sarà la soddisfazione di averlo raggiunto.

Un sindaco ai giorni nostri è quasi un mago, siate orgogliosi dei vostri sindaci.

Francesco Cacciatore
Sindaco di Santo Stefano di Quisquina (Ag)

P.S. Ho trovato questa riflessione riportata su facebook da Francesco Cacciatore, Sindaco di Santo Stefano di Quisquina. Un piccolo comune dell'entroterra agrigentino. Mi ha incuriosito molto e l'ho trovata bellissima, significativa e perfettamente aderente alla realtà. Che fa emergere tutte le responsabilità in capo ad ogni sindaco che intende fare con impegno e senso di responsabilità questa fondamentale funzione pubblica. I sindaci sono veramente sommersi di incombenze a cui devono fare fronte pagando per incidenti di cui, spesso, non hanno alcuna consapevolezza. Urge una rivisitazione delle responsabilità che stabilisca con precisione i limiti che non possono essere superati. Non me ne voglia Francesco se mi sono permesso di pubblicarla su PoliticaPrima. ***

2 commenti:

  1. Sebastiano Pirrone8 marzo 2021 alle ore 22:53

    La riflessione di Francesco Cacciatore rispecchia la pura e sacrosanta realtà normativa dei Comuni italiani. Purtroppo essendo al vertice della struttura amm.va, per effetto anche delle elezioni dirette, diventa il primo e diretto responsabile. Pazienza.

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  2. Oggi, il ruolo del Sindaco è paragonabile a quello di un Amministratore Delegato di una grande Azienda Pubblica che deve garantire i servizi alla sua comunità. A differenza di una qualsiasi azienda, non dispone di tutti gli strumenti logistici e finanziari per far funzionare la macchina comunale. Francesco Cacciatore ha descritto tutto ciò che una Comunità pretende dal suo Primo Cittadino. Sa le difficoltà che deve affrontare ma è fiero di rappresentare lo Stato. Eppure, lo Stato non è sempre presente: dovrebbe garantire le risorse indispensabili. Potremmo parlare a lungo delle riforme che occorrono per rivedere non solo le responsabilità dei sindaci ma anche i doveri dello Stato e delle Regioni verso i Comuni. I Sindaci non vanno lasciati soli. L’appello “siate orgogliosi dei sindaci” non è una esagerazione. In questo periodo di pandemia, nel Comune dove abito, il Sindaco è stato apprezzato per il suo impegno in prima persona. Alle elezioni di settembre 2020 è stato eletto al primo turno staccando del 30% il secondo classificato e del 24% gli altri quattro concorrenti. Tanti auguri e buon lavoro a Francesco.

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