Un atto grave e definitivo che sancisce una rottura tra la linea maggioritaria del Movimento e una parte che si è posta all'opposizione. Attenzione però. Il voto contrario non è stato ad un governo, per essere chiari, sostenuto dall’esterno o a un governo dell’astensione. Di quelli come ne abbiamo visti nella nostra storia repubblicana.
Il voto contrario è stato dato ad un governo composto anche da ministri del M5S, che addirittura facevano parte del precedente Governo Conte 1 e 2. Un voto, quindi, contro la forza politica a cui si appartiene. Una scelta, insomma, che non può essere in alcun modo trattata come una mera manifestazione di dissenso politico, una diversità d'opinione, una sempre legittima diversità di vedute.
Su questo punto non si può tergiversare. Dispiace dirlo ma è così che stanno le cose.
La tesi della contaminazione, l'invocazione della purezza, le contorsioni mentali, il ripetere le solite litanie del "mai con" Berlusconi e altre dichiarazione di bandiera, non possono giustificare un'azione politica così forte e dirompente. Il Governo Draghi, per la sua essenza, per come è nato, per l’intervento del Presidente della Repubblica, per la gravissima situazione emergenziale non è in alcun modo configurabile con altre precedenti esperienze. E, lo ripeto ancora, non configura e non determina alcuna “alleanza” politica. Quindi il M5S, come qualcuno ciancia e insinua, non si è “accomodato” a fare accordi di infimo livello e operazioni di piccolo cabotaggio con forze politiche avverse. Ognuno resta ciò che era ed è ancora.
Si è compiuto, quindi, in buona sostanza, un atto di sabotaggio che lede fortemente l'immagine del Movimento, ne indebolisce la forza politica, ne corrode la credibilità. Un Movimento che ha attraversato le intemperie del primo e del secondo Governo guidato da Giuseppe Conte. Che ha lavorato sodo ottenendo importanti risultati, che ha dettato la linea sui temi più importanti e subendo, per forza di cose, anche alcune sconfitte. Un Movimento nei confronti del quale ogni parlamentare avrebbe e ha il dovere di sforzarsi per contribuire a migliorarlo, mettendo da parte orgoglio ed egoismo. Impegnandosi, per le cose che non vanno, a svolgere opera di persuasione dall'interno attraverso ogni mezzo utile e legittimo.
Non ci sono altre opzioni. Non si può essere un "paragone" qualsiasi o altri miracolati di cui non è nemmeno il caso di fare il nome. Daremmo una visibilità che non meritano. Abbandonare il M5S è un tradimento grave, un delitto morale. Molto più di chi fugge da altre forze politiche. E non sto qua a spiegare il perchè, chi non lo capisce subito vuol dire che non ha mai compreso pienamente lo spirito e i principi fondanti del Movimento.
Io non so come si possa uscire da un'impasse così complicata e lacerante. So per certo che qualcosa bisognerà mettere in campo. A volte basta il "tempo" a fare cambiare i punti di vista, a smussare gli angoli, ad allentare la tensione. Ce n’è tanto bisogno. Piuttosto urge comporre gli organi del Movimento. Occorre avere al più presto un gruppo dirigente riconosciuto che si assuma oneri ed onori e possa rappresentare legittimamente l’intero Movimento 5 Stelle. È finito il tempo dei reggenti, è finito il tempo delle opacità, è finito il tempo del perdere tempo!
Su questo punto non si può tergiversare. Dispiace dirlo ma è così che stanno le cose.
La tesi della contaminazione, l'invocazione della purezza, le contorsioni mentali, il ripetere le solite litanie del "mai con" Berlusconi e altre dichiarazione di bandiera, non possono giustificare un'azione politica così forte e dirompente. Il Governo Draghi, per la sua essenza, per come è nato, per l’intervento del Presidente della Repubblica, per la gravissima situazione emergenziale non è in alcun modo configurabile con altre precedenti esperienze. E, lo ripeto ancora, non configura e non determina alcuna “alleanza” politica. Quindi il M5S, come qualcuno ciancia e insinua, non si è “accomodato” a fare accordi di infimo livello e operazioni di piccolo cabotaggio con forze politiche avverse. Ognuno resta ciò che era ed è ancora.
Si è compiuto, quindi, in buona sostanza, un atto di sabotaggio che lede fortemente l'immagine del Movimento, ne indebolisce la forza politica, ne corrode la credibilità. Un Movimento che ha attraversato le intemperie del primo e del secondo Governo guidato da Giuseppe Conte. Che ha lavorato sodo ottenendo importanti risultati, che ha dettato la linea sui temi più importanti e subendo, per forza di cose, anche alcune sconfitte. Un Movimento nei confronti del quale ogni parlamentare avrebbe e ha il dovere di sforzarsi per contribuire a migliorarlo, mettendo da parte orgoglio ed egoismo. Impegnandosi, per le cose che non vanno, a svolgere opera di persuasione dall'interno attraverso ogni mezzo utile e legittimo.
Non ci sono altre opzioni. Non si può essere un "paragone" qualsiasi o altri miracolati di cui non è nemmeno il caso di fare il nome. Daremmo una visibilità che non meritano. Abbandonare il M5S è un tradimento grave, un delitto morale. Molto più di chi fugge da altre forze politiche. E non sto qua a spiegare il perchè, chi non lo capisce subito vuol dire che non ha mai compreso pienamente lo spirito e i principi fondanti del Movimento.
Io non so come si possa uscire da un'impasse così complicata e lacerante. So per certo che qualcosa bisognerà mettere in campo. A volte basta il "tempo" a fare cambiare i punti di vista, a smussare gli angoli, ad allentare la tensione. Ce n’è tanto bisogno. Piuttosto urge comporre gli organi del Movimento. Occorre avere al più presto un gruppo dirigente riconosciuto che si assuma oneri ed onori e possa rappresentare legittimamente l’intero Movimento 5 Stelle. È finito il tempo dei reggenti, è finito il tempo delle opacità, è finito il tempo del perdere tempo!
Si continua a colpevolizzare chi ha votato no, pur avendone mille ragioni tutte sacrosante e rispettose dell’identità grillina, senza dire una parola sulla immoralità compiuta da parte di chi ha proposto un accordo di governo con la parte più puzzolente della politica. Senza dire una parola sul quesito truffa di Rousseau, ordito ai danni di tanti ingenui iscritti che hanno creduto alla barzelletta del Superministero (mai creato), e l’impegno di non includere la Lega. Se si aderisce ad un governo con dentro Berlusconi, Renzi e Salvini dovrebbero essere quelli che hanno votato NO a cacciare chi ha votato SI e non il contrario. I moralisti epuratori non accennano mai al fatto che il reggente (solo di se stesso), ha esaurito il suo mandato e adesso si cambia la struttura dirigenziale collettiva, alla quale sarebbe opportuno affidare la decisione. Continuano a menarla ancora con un malinteso senso di responsabilità di far parte di un governo, dove il M5S non conta nulla, ha perduto i suoi ministeri più importanti lasciando le leve del potere, e di spesa del Recovery plan nelle mani di banchieri, lobbisty, Confindustria e renziani che si sono accaparrati i posti chiave. L’esplusione è talmente ripugnante, ottusa, fascista che gli stessi componenti il collegio dei probiviri hanno manifestato forti dubbi sulla sua esecuzione. Per il resto la strada dell’ex M5S è tracciata. Vanno via i migliori e rimangono i peggiori, i venduti e gli accattoni ministeriali. L’unica cosa a cui si aggrappano vergognosamente è il rispetto del regolamento, calpestato e vilipeso da essi stessi.
RispondiEliminaNessuna espulsione
RispondiEliminaIL BUON SENSO...
RispondiEliminaPerché, esiste?
Dipende dalle intenzioni che avete. Per favore fate le scelte con onestà e giudizio RETTO
RispondiEliminaInvocate lo SPIRITO SANTO CHE VI ILLUMINI
Ho letto L'articolo. Concordo pienamente, parola per parola, contenuto per contenuto. Spero anche io che in sede di giudizio si adotti un provvedimento di "assoluzione condizionale" ma, onestamente, penso anche che alla prossima tornata elettorale se ci sarà ancora il Movimento faccia una scelta più accurata dei suoi candidati poiché mi sembra di capire che c'è stato, nella scelta passata, tanto "entusiasmo" ma poca riflessione . Si è mandato in Parlamento chi si è agitato di più ma che di "cultura politica" aveva ben poco e, secondo me, è stato l'errore che ha portato alla situazione odierna. Anche se per qualcuno di cui ho0 letto le esternazioni credo che ci siano state motivazioni alquanto discutibili.
RispondiEliminaDIVIDE ET IMPERA Dīvĭdĕ et ĭmpĕrā (pronuncia dìvide et ìmpera; letteralmente «dividi e comanda») è una locuzione latina secondo cui il migliore espediente di una tirannide o di un'autorità qualsiasi per controllare e governare un popolo è dividerlo, provocando rivalità e fomentando discordie. i detrattori del movimento ora godono come ricci non ho altro da aggiungere !
RispondiEliminaNel quesito truffa di Rousseau, illegittimo e da rifare, si è deliberatamente evitato di prevedere lil voto di astensione oltre al SI è al NO. Le modalità di voto in parlamento sono tre non due.
RispondiEliminaQuesta è la nostra politica i loro giochi di sempre mi ricordo un film del grande Totò dove i poveri orfanelli pregavano e aspettavano mentre i pezzi grossi al ristorante a mangiare i soldi per gli orfanelli sono davvero bravi un applauso.
RispondiEliminaSolo nei regimi totalitari non è ammesso il dissenso. Oltretutto l'espulsione provoca un enorme favore alla Lega che di conseguenza diventa il primo partito in questo governo, potendo così meglio condizionare le scelte che ricadranno su tutti i cittadini.
RispondiEliminaGattuso fai pace... approvi o aspetteresti. Questa tua ambiguità è male comune nei giustizialisti. Questi 36 Grillini veraci sono quelli VERI che amano il gruppo. Fate ora le votazioni su Rousseau, vediamo sicuramente sarete cacciati tutti.
RispondiEliminaQuesto movimento ha perso credibilità le prossime elezioni sarà al 3 o 4% ma sono stato buono. Troppi sbagli fatti e si è visto palesemente che si sono attaccati alla propria sedia.
RispondiEliminaGrillo e Casaleggio devono essere messi fuori dal movimento ora c’è Conte che piace alla gente non abbiamo bisogno di chi vuole fare affari con la politica, Grillo tornasse in mezzo alla gente nei Teatri per far i suoi monologhi!
RispondiEliminaEspulsioni sbagliatissime e una sciagura per il M5S!
RispondiEliminaSe, responsabilmente, il M5S ha deciso di contare partecipando al governo, allo stesso modo si doveva consentire il sacrosanto diritto di dissentire senza espellere. Tra l'altro la partecipazione è stata al ribasso, Crimi, se è stato lui a gestire la "contrattazione" lo ha fatto veramente male, perchè adesso anche al governo il M5S conta ben poco, si è sporcato l'anima ma facendosi stringere all'angolo, perdendo la possibilità di influire davvero.
In termini di coerenza il discorso non fa una piega: infatti se il M5S ha liberamente scelto il sistema della votazione su Rousseau, poi quelle decisioni vanno rispettate. Però (a prescindere da come sia stato posto quel quesito) quando ti accorgi che anche Grillo è stato preso in giro da Draghi con il fantomatico ministero della transizione ecologica dato a un renziano, ti cadono le braccia e ti chiedi se non sia il caso di ritirare la fiducia al governo, proprio perchè questo fatto è gravissimo, a mio parere, in quanto ha tradito la fiducia che Grillo e la delegazione avevano riposto su Draghi durante i colloqui. Tra l'altro cosa ancora più grave è che questo neo ministro renziano si è subito preoccupato di smantellare lo staf dell'ex ministro Costa, e sostituirli con suoi uomini, guarda caso anch'essi renziani o di area confindustriale, che fa a pugni con la salvaguardia dell'ambiente. Ce n'è abbastanza per uno dei tanti vaffa... di Beppe Grillo. Ma lui stranamente tace!
RispondiEliminaAdesso i traditori e voltagabbana del M5S, che si abbracciano nello stesso governo col condannato e i traditori di Conte, sono diventati i puri mentre i coerenti che non ci stanno sono da espellere. Semplicemente disgustoso. Andate affanculo voi e il vostro regolamento utilizzato per giustificare le porcherie più invereconde.
RispondiEliminaCi vedremo alle prossime elezioni ma non avrete più il mio voto,mi auguro che gli espulsi fondino un nuovo movimento perché saranno loro a prendere il mio voto.
RispondiEliminaQuestione di punti di vista, ma la sostanza è che così si va a sbattere e non è il caso lasciare campo libero agli affaristi mafiosi/politici di sempre e visto chi ci hanno propinato i capaci col vecchio che avanza non fanno paura ma quelli che stanno dietro si i veri padroni di gente di merda osannati da altrettanti merda che non fanno distinzione tra onesti e ladri ma li vedono come astuti strateghi e statisti,..... sarò una voce fuori dal coro io non riesco proprio a vedere un ladro nelle istituzioni, MI FANNO SCHIFO.......
RispondiEliminaIo non condivido la mala fede nel porre un quesito sapendo che la realtà è ben diversa da quello che si prospetta
RispondiEliminaDalla maggioranza di questi commenti emerge quanto sia stato sbagliato accanirsi contro persone perbene che hanno seguito la propria coscienza che grida vendetta, rispetto ad una alleanza all'insegna dell'ammucchiata con i peggiori. Se c'è un regolamento da rispettare, esistono anche dei valori morali, etici e politici che non possono essere soppressi.
RispondiEliminaSono d'accordo con te. Mentre siamo alla sopravvivenza come nazione, sulla nostra testa le bombe del corona-virus, la disoccupazione e la povertà, dei ragazzini schizzinosi 5 stelle miracolati da Beppe Grillo, non accolgono l'accorato appello del presidente Mattarella, a sotterrare l'ascia di guerra. Questi scalcagnati 5 stelle o sono in grado di fare la rivoluzione francese, altrimenti si tolgano dai coglioni. "Primum vivere deinde philosophare"!
RispondiEliminaGrillo ed i probiviri, sbagliano cacciando chi è stato , comunque fedele ai principi e cavalli di battaglia grillini, solo perchè non vogliono Draghi. E' politicamente un suicidio.
RispondiEliminaNo caro Giovanni, hanno calpestato la maggioranza. Non sono stati affatto fedeli ai principi e cavalli di battaglia del Movimento. Quella vera, di battaglia cominciava adesso e loro se la sono squagliata. Guadagnandoci pure in danari.
EliminaSantussa, perdonami.
EliminaMa non mi risulta, che gli espulsi, al contrario di tutti i precedenti allontanati9 dal Movimento, siano mai stai antigrillini o in contrasto con i principi che i 5Stelle, che hanno sempre professato nelle piazze. Anzi.
Costringere il Presidente della Commissione Antimafia, a sedere e condividere lo stesso tavolo con Berlusconi, finanziatore della mafia, credo sia insopportabile per chiunque.
Questo è il momento della coesione anche a costo del regolamento, tra l'altro, non sempre osservato fedelmente, in altre occasioni. Non è questo il momento di essere fiscali a tutti i costi, per un Movimento, arrivato a digerire l'indigeribile, contro tutto ciò che professava fino a poco, poteva benissimo gestire i no a Draghi in modo più intelligente e saggio.
Giovanni, hai capito che vogliono sfoltire il Gruppo per garantirsi un posto in lista? Col taglio dei parlamentari servono posti liberi e meno siamo, più mangiamo.
EliminaGiovanni Caianiello, la coesione la chiedi a chi rispetta le regole, mentre non è importante chiederla a chi non le ha rispettate penalizzando i suoi facendogli perdere voce in capitolo? Essere fiscali è, sempre per te, riferito ai vertici, ma non lo ritieni tale per chi non lo è stato a tal punto da calpestare il volere della maggioranza? Non è da te ingarbugliare le cose. Consentimi, ne conosco molti personalmente e siamo noi attivisti che gli abbiamo consentito di “mangiare” bene, come sbandiera qualcuno in mala fede, che nemmeno se lo sognavano. Quindi spero davvero che rifletti sui fatti, perché di te mi fido e me lo aspetto.
EliminaGiovanni, ci sarebbe anche da dire che questi "puri e duri" hanno votato contro i ministri del Movimento che fanno parte di questo Governo. Siamo sinceri: nel loro gesto c'è stata tanta puerilità e, viene il sospetto, anche un po' di "gelosia di mestiere" (a qualcuno forse Di Maio sta antipatico). Vogliamo considerare il tutto?
Eliminacaro Franco, quando è stato dato il ruolo di vice Ministro a Cancelleri, un fior di catanese all'interno del Movimento ha cominciato la guerra più spietata! Non solo a parole. Ha firmato il referendum contro il dimezzamento dello stipendio, voluto dal cazzaro, dopo averlo votato! Il tutto per farsi espellere. Ma stavano scherzando i vertici? Un palermitano al posto suo? Ecco, molti non sanno cosa accade all'interno. Stamane si è deciso, pare che la Andreola del gruppo probiviri, ha chiesto, di mandare al voto gli iscritti per la questione espulsione. Vedi quanta lealtà e coerenza dalla parte opposta. Il voto sulla piattaforma per decidere se sostenere questo governo non vale un fico secco proprio per alcuni parlamentari e altri che gli danno manforte. Viceversa, questi stessi, pretenderanno una fiscalità totale dalla maggioranza che voterà prossimamente in piattaforma. Io sono disgustata del pensiero guazzabuglio di molti. La democrazia da noi non esiste perché è maturato l'egoismo più diabolico e toccato con mano, da ciò che dicono di noi fuori nazione "italiani? spaghetti, mandolino e mafia". Sono certa della sincerità del pensiero di Caianiello, ma spero lo elabori di più e riconosca che un esito si rispetta da qualsiasi parte stia, senza falsificare con il quesito posto male, perché così non è. Buona domenica
EliminaCara Santussa, ho la sensazione che purtroppo nel Movimento ci siano più entusiasti di "maniera" che di "sostanza". in poche parole i cosiddetti "portavoce" sono stati designati per suggestione derivante dalla loro "eloquenza" piuttosto che da una seria valutazione della loro capacità pratica di entrare in "politica". A parlare, ed anche con enfasi, siamo capaci tutti ma ad operare nel "concreto" forse non è facile come sputare sentenze o urlare più forte degli altri. Senza tirarla lunga: nella scelta di chi deve essere eletto devono valere più le azioni e la capacità di comportamenti naturali ed umani che le chiacchiere a fondo perduto. Ho letto proprio su FB la reazione di uno degli "espulsi". Tutto chiacchiere ben costruite ma alla fine platealità da circo equestre senza sostanza. Insomma fare "politica" non è di tutti e non bastano le buone intenzioni per farla ma ci vuole anche freddezza nell'accettare, apparentemente, di contraddirsi nei fatti puntando a dimostrare poi, con l'azione concreta che in "politica" si può costruire veramente anche contraddicendosi negli atteggiamenti ma puntando concretamente al risultato altrimenti è solo "spettacolo claunesco alla Salvini"!
EliminaMai nessuno ha votato contro i ministri del movimento, nel Conte1 e Conte2. Adesso si è votato contro un governo vergognoso al quale alcuni irresponsabili grillini, assatanati di potere, hanno deciso di aderire rinunciando alla loro dignità.
RispondiEliminaAvevano ragione a votare no. Hanno espresso la volontà del 44 % dei votanti ad un referendum con quesito tendenzioso al si. Se è così che vanno posto le domande meglio non votare più. È veramente assurdo che dobbiamo prenderci in giro tra di noi.
RispondiEliminaI 5s parlano parlano e parlano, si parlano tra loro, si parlano addosso, sono a parole con Draghi ed in maggioranza e quindi al governo con tanti ministri, ma nel contempo sono contrari, votano e poi non si convincono e non convincono, si scindono ma anche no. Una certezza, hanno stancato, non li ascolta più nessuno. parlano solamente tra loro ma in maniera sconclusionata ed infantile.
RispondiElimina