Grazie allo sciagurato, irresponsabile, megalomane sfasciacarrozze di Rignano, ci siamo ritrovati travolti da una crisi politica nel pieno di una complicata campagna vaccinale, con centinaia di decessi quotidiani, i provvedimenti da adottare sui ristori, il rischio di perdere oltre 200 miliardi di Recovery Fund e i tanti appuntamenti internazionali che attendono il Governo.
Da un mese questo miserabile verme sventaglia bugie, diffamazioni, attacchi personali al presidente del Consiglio e al governo di cui faceva parte (finalmente se ne parla al passato), con veemenza superiore ai signori dell’opposizione. Ha spadroneggiato su tutti i media, da mane a sera vomitando menzogne e insulti da attore consumato e con la solita complicità dei giornalisti (si fa per dire), che lo intervistano.
Il miserabile è arrivato a definire Conte, vulnus democratico senza badare a quanto si sia reso ridicolo con tale affermazione. Sia alla Camera che al Senato era impossibile distinguere le sue critiche da quelle delle opposizioni, mirabilmente rappresentate da nobildonne tipo la Meloni (testimonial ufficiale del pesce azzurro), la Santanchè, la Gelmini o statisti come Gasparri, Lupi, La Russa, Salvini e altri acefali delle seconde e terze file che abbaiavano compulsando i loro appunti tra le mani. Per non parlare dei commenti della stampa unica di regime.
Ci volevano gli antistaminici per contenere la reazione allergica che mi hanno provocato le lezioni di moralità e correttezza da parte di coloro che, senza vergogna, hanno fatto parte o appoggiato i peggiori governi della Repubblica, consumato nefandezze a piene mani, riempito i propri partiti di inquisiti e condannati. Sono gli stessi che hanno mal governato e screditato l’Italia all’estero, che hanno rubato, coperto ladri, corrotti e mafiosi. Gli stessi che collezionavano leggi ad personam insieme al Caimano, quelli di Ruby nipote di Mubarak, quelli che governavano grazie alla compravendita di senatori e deputati. Da questi opachi personaggi sono arrivati insegnamenti di buona politica. Con la bava alla bocca urlavano le dimissioni di una persona perbene, onesta e preparata come Conte. Già pregustano i miliardi in arrivo e i vecchi fasti dei bei tempi andati, quando si banchettava allegramente a champagne.
Per fortuna la maggioranza degli italiani sta dalla parte del presidente del Consiglio che, pur con i suoi limiti ed errori, ha sempre agito in buona fede e per il bene del Paese. Ma anche l’Europa considera una cosa scriteriata aprire una crisi in un contesto così drammatico e incerto per l’Italia. Conte ha fatto di tutto per evitare lo scontro aprendo alle richieste di Iv, cedendo la delega sui servizi, dando la propria disponibilità a rivedere la squadra di governo e a scrivere un nuovo patto di legislatura. Si è comportato da vero statista riuscendo a mantenere una pazienza gandhiana alle continue provocazioni del Pierino Rignanese che, dopo aver ottenuto una cosa ne chiedeva subito un’altra. Il proposito di abbattere il governo non nasce oggi, risale al battesimo del Conte2 e già a febbraio scorso il bullo voleva provocare la crisi sulla riforma della prescrizione, rientrata solo per l’esplodere della pandemia. Ma non ha mai smesso di cercare il pretesto per far saltare il banco.
Non so se Conte reggerà agli attacchi sconsiderati dell’establishment e riuscirà a sostituire quella banda di scalmanati degli Italomorti. Naturalmente spero di si alla faccia dei tanti che gridano allo scandalo dei voltagabbana ai quali, loro per primi, hanno sempre fatto ricorso anche a pagamento, a cominciare dalla banda renziana costituita interamente da fuoriusciti dal PD, F.I. ex M5S. Sono contento di questo mercato delle vacche ancorché legittimo e previsto dalla Costituzione? Certamente no e lo spettacolo è imbarazzante, ma almeno è la prima volta che si fa alla luce del sole, in parlamento e sulla base di un programma da condividere. In altre situazioni sarebbe stato inaccettabile ma in un’emergenza come questa non c’è alternativa: bloccare il Paese per mesi è da irresponsabili.
Adesso Renzi, definito dalla stampa europea” demolition man” e “un uomo disperato”, si dice preoccupato per lo stallo in cui si trova il governo. Siamo alle comiche finali. Teme per lo stallo che ha provocato proprio lui ritirando le sue ministre, e senza provare vergogna bussa alla porta di Conte chiedendo di rientrare. Se ciò dovesse accadere, meglio le elezioni.
Loro si la capiscono si chiama 209 miliardi di euro fanno gola se ce Conte è i 5 stelle li spendono x l'Italia è x gli italiani se ci sono loro la più della meta vanno a loro
RispondiEliminaMA VERAMENTE FINGONO DI NON CAPIRE... LA CRISI HA DUE NOMI È COGNOMI... CONTE, E IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA BONAFEDE... PERICOLI MORTALI PER LA COMBRICCOLA RENZI.
RispondiEliminaL'idraulico, che lavora all'impianto del mio giardino ascoltando la radio, ad un certo punto mi ha chiesto: "mava scusari, ma mi sapi spiegari picchì a sto Renzo un ce lo vuonnu accurdari stu Mes c'aviemu i spitali senza picciuli?"
RispondiEliminaGli ho risposto:
È lei me lo sa spiegare perché quando era presidente del consiglio agli ospedali gli ha tagliato 16 miliardi?
Giovanni Caianiello purtroppo molti hanno la memoria dei pesciolini rossi
EliminaPer che l'Italia ha un futuro questi devono sparire dalla circolazione, sono un pericolo letale per le generazioni a venire.
RispondiEliminaquello che non si capisce non è la crisi, ma perchè da una anno andiamo di crisi in crisi e 'sto governo mai non va giù, manco fosse la torre di Pisa
RispondiEliminaRenzi ha dimostrato di essere se stesso. Aprire un crisi in piena pandemia che miete centinaia di vite al giorno è stata una operazione di cinismo che non trova precedenti nemmeno nella vituperata Prima Repubblica. Allora certe anomalie come quella di un partito che ancora si deve presentare alle elezioni abbia dei ministri. Un partito di voltagabbana che usa il ricatto per ottenere di più.. Il Mes, lo stretto di Messina, la delega ai servizi segreti, l’utilizzo e la gestione dei recovery e altro: tutti pretesti per altri fini. Basta pensare che la polemica sui recovery è stata montata su una bozza che malgrado abbia recepito le richieste di Italia Via, nel Consiglio dei Ministri, Bellanova e Bonetti si sono astenute. Il tutto poteva, anzi doveva, essere oggetto di un confronto leale fra forze politiche che sostenevano il governo. Ma Renzi, il padrone, ritira le ministre e accusa Conte, il vero bersaglio, di non rispettare le istituzioni. Anche il dibattito sulla crisi ha dimostrato, oltre alla solita volgarità di alcuni parlamentari, che gli interessi elettorali prevalgono su quelli del Paese. Altro che patrioti! Un esercito di irresponsabili che non sono degni di rappresentare la Nazione. Fanno rimpiangere la Prima Repubblica, ammesso che sia iniziata la Seconda. Malgrado i voti di fiducia alla Camera e al Senato, la crisi formalmente è stata superata ma resta in agguato. Renzi vorrebbe aprire il confronto: ci si può fidare? Pier Luigi Bersani: “Assolutamente mai più con Renzi! Conte è meglio di come è stato giudicato.” Se l’appello al senso di responsabilità del Presidente della Repubblica, in extremis, non sensibilizzerà “volenterosi” o “costruttori”, si apriranno le urne.
RispondiEliminail Movimento 5 Stelle non ha mai considerato "sensato" investire soldi in marketing e comunicazione perché secondo il pensare comune (del Movimento) sono soldi buttati....
RispondiEliminaSi sono tagliati gli stipendi e, a livello di comunicazione è stato praticamente un handicap....
Non solo... pretendere che i parlamentari si riducessero lo stipendio ha portato i 2 Governi Conte all'incapacità di governare... (perché molti se ne sono andati ed i numeri non ci sono più)...
il M5S vive nell'illusione che basti essere onesti e fare le cose bene per ricevere il favore ed il consenso dei votanti....
Nonostante la realtà delle cose avrebbe dovuto far capire che si andava a sbattere a livello di consenso, grazie ad una comunicazione povera di investimenti, perfino le cose buone il M5S LE DEVE GIUSTIFICARE!!!
Niente ragazzi... è stato un bel sogno... sarà triste solo vedere che grazie a questa mancanza (per altro di una evidenza marchiana...) ed al talebanesimo di "non spendere inutilmente" tutti noi con il nostro bel Paese torneremo a vedere ladri e corrotti gestire i nostri soldi e disintegrare la nostra qualità della vita.
Tanto non illudetevi che i media gli daranno contro quando:
- ripristineranno la prescrizione
- svuoteranno la spazzacorrotti
- sospenderanno la revoca ai Benetton
- eccetera eccetera eccetera...
Spero solo che qualcuno svegliandosi da questo malsano torpore talebano capisca che invece di dare 100 milioni dei loro stipendi a CDP, avrebbero fatto meglio, PER IL BENE DI NOI CITTADINI, ad investirne un po' in marketing e comunicazione.... perché il prezzo da pagare per questa "ignoranza" sarà veramente pesantissimo.
Giuseeppe Conte è stato ed è un ottimo presidente del consiglio, il governo si è comportato abbastanza bene, è per questo che spero tutto si ricomponga e si rafforzi, il rischio è che le nuvole nere che già si vedano all'orizzonte di ventino realtà. Non dimentichiamo il passato e non perdiamo la memoria, tutto può riaccadere così come ha detto papa francesco.
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