sabato 30 gennaio 2021

AL VOTO, AL VOTO!

di Giovanni Caianiello - Proprio come aveva fatto il Matteo leghista, tradendo il patto del governo precedente e proprio come ha appena fatto l'altro Matteo, per ovvi giochi di potere personale, anche, la statista della Garbatella, lo strilla in largo ed in lungo.
La patriota, a corrente alternata, che al governo con Berlusconi, da Ministro e poi da vice presidente della Camera e poi ancora, all'opposizione ha appoggiato il governo Monti, ed una serie di trattati europei, "da infami", come lei stessa oggi li definisce, dimenticando che c’era anche lei, contro l'autonomia di questo paese e grazie ai quali è stato reso schiavo della oligarchia europea. Grande Patriota!

Al voto. Al voto!

Se potessi scegliere cosa fare, chiuderei la legislatura e manderei tutti al voto, con il Partito di Renzi, che già non esisteva nelle liste elettorali del 2018 e destinato all'estinzione nelle prossime.

Ma per quanto è quasi un imperativo morale e desiderio comune andare al voto, non ci si può esimere dal considerare, che oggi, con una pandemia ed i suoi effetti da superare, i morti e i contagi, l’economia a rotoli, il Paese ha bisogno subito di un Governo stabile. Le file sempre più numerose davanti la Caritas, la cassa integrazione da rinnovare, le cartelle esattoriali da bloccare, il reddito di cittadinanza da confermare con cui sopravvivono circa quattro milioni di persone, e poi il Recovery Plan da gestire, pena il rischio di perdita di parte dei fondi, e i mercati che già ci hanno detto chiaramente che ci faranno molto male, non ce lo possiamo permettere.

Così stando le cose, anche chi ha un livello di intelligenza appena sotto la media, comprende che in questo momento proprio un governo con Renzi di nuovo dentro la maggioranza a porre ricatti e veti su tutto, proprio non è digeribile, come pure il crudo cinismo ed incosciente qualunquismo, di alcuni politici che ci vanno a nozze, in costante campagna elettorale, nel nome, come da abitudine, dei soli interessi e convenienze di parte e molto poco del paese. Anzi, per niente.

Al voto, al voto!

Facciamo fuori l'avvocatucolo, che sta sui maroni sia a Renzi che al centro destra, anche se è quello, che anziché dei 170 miliardi promessi, né ha poi ottenuti 209 dall'Europa e che gli internazionalisti ed i giornali stranieri soprattutto non filo governativi, sono concordi nel definirlo come il miglior presidente del consiglio italiano degli ultimi trent'anni, dopo premier camerieri ed emissari della finanza speculativa e qualche ex cavaliere deriso ovunque e persino in diretta Tv, ridicolizzava il paese dalle Alpi a Lampedusa.

Al voto, al voto.

Restituiamo il governo del paese nelle mani di chi è capace, a chi è esperto e sa come amministrare, ma soprattutto mangiarci. Che ha fretta di richiudere la scatoletta che quegli incapaci ed incoscienti dei 5 Stelle hanno appena aperto e rimettere dentro, lobbisti e mercanti del tempio fuori dalle commissioni a dettare norme, leggi e decreti ai politici in cambio di soldi per le campagne elettorali, favori personali e mazzette.

Mandiamo a casa, quelli che non riescono neppure a rubare la marmellata e che credendo di essere missionari, restituiscono persino i loro soldi allo Stato anziché tenerseli in tasca come tutti.

Al voto, al voto.

Portiamo al Quirinale, l'ex finanziatore della mafia, proprio dove lo vogliono Renzi, Salvini e Meloni e persino Bonino.

Così finalmente legittimiamo e restituiamo dignità, Costituzione a parte, ai tanti condannati ed indagati dei partiti, truffatori evasori, corrotti e corruttori.

Già, perché si sa, se il vicino è un delinquente, ci si scandalizza persino ad incrociarlo per strada, ma se è un politico, allora diventa subito un onesto rappresentante del popolo, e gli va dato almeno un posto alla Camera o al Senato, e magari, persino nominato garante dei nostri diritti e della Costituzione.

A promuoverli campioni di limpidezza ed onestà, ci pensano i tifosi, che vanno alle urne come allo stadio, dove a vincere sono gli altri, e dove chi tifa si crede lo stesso vittorioso, anche se vota il peggio possibile.

Infatti, nel tempo hanno inneggiato a Romano, l’uomo che ci ha rifilato la moneta cavallo di troia, che ha distrutto la nostra economia. Poi a Silvio, quello che secondo la sentenza Dell’Utri, ha fondato un partito con il benestare della mafia. Poi Renzi, Un vero plebiscito!

Solo pochi anni fa il profeta di rignano era il grande rottamatore con un consenso bulgaro. Personalmente, già prima, azzardai contestazioni, avendo perfettamente capito cosa rappresentasse e soprattutto le sue bugie ed inaffidabilità totale, ma ricevetti fiumi di dissenso. Alcuni amici suoi tifosi, smisero persino di seguirmi.

Mi era già successo prima con Prodi e poi con Berlusconi. Stesse accanite difese e contrarietà ai miei scritti.

Poi i fatti hanno parlato da soli e tutti quelli che tifavano per l'uno, hanno tifato per l'altro. Poi abbandonato l'altro, si sono scelti altri campioni, proprio come sta succedendo anche oggi, con i soliti nomi di politici sulla scena da decenni e scopertisi improvvisamente statisti e patrioti dimenticando tutto ciò che hanno avallato e causato prima.

Al voto, al voto, mi convinco anch’io e comunque o Conte o voto!

Giovanni Caianiello

30 Gennaio 2021

6 commenti:

  1. Caro Giovanni concordo con le tue conclusioni. Purtroppo da ieri sera è calata una nube sul M5S che, lasciando di stucco gli italiani, si è convertito al renzismo di ritorno uscendone con le ossa rotta. Alle prossime elezioni la vedo brutta per tutta la coalizione. Questo voltafaccia sarà l'arma decisiva per la campagna elettorale dell'opposizione. Auguri

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  2. Allo stato attuale ci si trova a scegliere in che modo morire:
    - con la salita dei contagi favorita dalla campagna elettorale e la conseguente chiamata alle urne;
    - con la perdita di parte di aiuti da parte della Eu e della loro efficacia in un'ottica sistemica.

    Renzi, non avendo più possibilità di ricoprire posizioni di governo del Paese, ha ancora una volta messo in campo la sua politica del pop corn: guardare dal divano la rovina provocata per favorire interessi di lobby.

    E qui ci sono interessi sia nazionali che internazionali. In cima alla lista degli nazionali ci stanno i 209 miliardi di soldi pubblici destinati a risolvere i problemi creati dalla gestione privata ma che, gli stessi privati che han causato i problemi vogliono gestire.

    Sul fronte internazionale c'è il New Green Deal, la per la transizione dal petrolio alle energie rinnovabili: un processo che preclude ai grandi produttori, come l’Arabia Saudita, un futuro di ricchezza. Allora si è reso necessario ostacolare il più grosso investimento europeo verso la transizione ecologica impedendo, ritardando e/o modificando il Piano Nazionale di Rinascita e Resilenza con la sostituzione del poco malleabile Conte col primo che passa.

    La caduta del governo ha allora rappresentato una convergenza di interessi ai danni degli Italiani e con la partecipazione della congrega di nani e ballerini delle opposizioni “competenti”

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    1. Sono d'accordo con l'analisi, ma ti pare saggio che torniamo ad allearci proprio con chi persegue l'intento di ostacolare il Revovery Plan e di modellarlo a sua immagine e somiglianza.

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    2. Francesco Salvatore, hai centrato il problema: New Green Deal.
      Non a caso, Renzi, chiamato a colloquio dai petrolieri in Arabia Saudita, proprio mentre affossava il governo favorevole alla linea green.

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    3. Ottantamila dollari...al nudo scandaloso delle mazzette è stato soppiantato dal casto abito delle ... conferenze

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  3. Costui può solo essere definito escort. In 80 anni di vita non ho mai visto un essere più spregevole,pur avendo lavorato negli USA dove ce ne sono di simili a lui uguale a Berlusconi.Entrambi ti usano e ti buttano. Nessuna dignità.

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