Che è quello di raccontare notizie vere al di là delle appartenenze politiche o di altro genere. Riportando fatti, analisi, e opinioni in maniera equidistante sforzandosi pure di apparire tale.
Mi riferisco al pezzo pubblicato sul Corriere della Sera di ieri, 16 luglio 2020, da Fabrizio Roncone che fa il ritratto di Virginia Raggi nella sua funzione di Sindaca di Roma. Un articolo pessimo, trasudante di faziosità, cattiveria e cialtronaggine. Un articolo da schifo. L’ho detto e lo confermo. Qualcosa che non ha niente a che fare con l’informazione, con il giornalismo e nemmeno con la “politica”. Soltanto denigrazione della persona e del Movimento che essa rappresenta. E lo fa con quell’aria di sufficienza di chi ha la presunzione di essere il detentore del potere della verità.
Che pontifica dall'alto delle pagine di un quotidiano prestigioso coinvolgendolo nel baratro dell’ignominia. E come ho detto all'inizio, essendo io libero da qualsiasi vincolo, affermo con cognizione di causa che tale “giornalista” è intellettualmente disonesto e meriterebbe uno sputo. Non come ha fatto Virginia Raggi, da gran signora mille spanne più in alto, nel suo post di risposta su Facebook. Una ferma ma troppo delicata replica per controbattere al vilipendio esercitato dal “giornalista” attraverso un accenno alle numerose realizzazioni della sua sindacatura. Ma non basta, non si può essere così gentili, non si può porgere l’altra guancia ai disonesti. Non si possono accettare come cioccolatini insulti e falsità, non è giusto.
E lo ripeto ancora una volta. La critica ci sta. L’essere di parte pure. La libertà d’espressione per prima sempre e comunque. Ma pubblicare un articolo come questo è veramente un’indecenza. “Poi ci sono branchi di cinghiali nei vicoli di Trastevere, a Bravetta un toro a passeggio tra i negozi, un pitone in via Cipro, i topi sono così grossi che aggrediscono i gatti. La città è infetta. La città, dopo quattro anni, è in agonia. I romani, adesso, sanno tutto".
E lo ripeto ancora una volta. La critica ci sta. L’essere di parte pure. La libertà d’espressione per prima sempre e comunque. Ma pubblicare un articolo come questo è veramente un’indecenza. “Poi ci sono branchi di cinghiali nei vicoli di Trastevere, a Bravetta un toro a passeggio tra i negozi, un pitone in via Cipro, i topi sono così grossi che aggrediscono i gatti. La città è infetta. La città, dopo quattro anni, è in agonia. I romani, adesso, sanno tutto".
Scritto da lui che alla vigilia delle elezioni del 2006 in un’intervista su “formiche.net” dal titolo emblematico “Promemoria di Fabrizio Roncone per il futuro sindaco di Roma” definiva la Capitale “Un immenso troiaio a cielo aperto”.
“Una città orizzontale dove il Bene e il Male si incontrano, si sganciano, si incontrano di nuovo", dove recandoti a “Tor Pignattara capisci che Roma sta morendo, perché vedi una città lurida, sporca, con un’immigrazione soverchiante”.
Questo è il personaggio. Uno che già prima della sindacatura Raggi parlava di quella Roma stuprata dalle amministrazioni precedenti che Virginia Raggi ha trovato e ha dovuto affrontare avendo contro organizzazioni criminali, apparati di potere, gente come lui e mille altre avversità.
Ma la sorte ha voluto che il vomitevole articolo contro una persona perbene venisse pubblicato l’indomani di una immane catastrofe che ha sconvolto la città di Palermo governata da tempo immemore da Leoluca Orlando. Un disastro causato da una pioggia terribile concentrata in poco tempo e in un’area circoscritta. Ma anche da incuria, opere mai realizzate, ritardi spaventosi. Pensate, oltre un miliardo di euro stanziati nel 2012 dal Cipe, per opere idrauliche che avrebbero limitato molto le conseguenza dell’evento meteorologico e gli allagamenti che si succedono a Palermo. Con questo non voglio infierire addossando responsabilità ma soltanto evidenziare la diversità di trattamento che viene riservata ai due sindaci.
Sono certo che se qualcosa del genere fosse accaduto nella Capitale i “giornalisti” della risma di Roncone e i giornaloni sui quali scrivono avrebbero chiesto l’immediata impiccagione della Sindaca di Roma a Piazza del Campidoglio.
“Una città orizzontale dove il Bene e il Male si incontrano, si sganciano, si incontrano di nuovo", dove recandoti a “Tor Pignattara capisci che Roma sta morendo, perché vedi una città lurida, sporca, con un’immigrazione soverchiante”.
Questo è il personaggio. Uno che già prima della sindacatura Raggi parlava di quella Roma stuprata dalle amministrazioni precedenti che Virginia Raggi ha trovato e ha dovuto affrontare avendo contro organizzazioni criminali, apparati di potere, gente come lui e mille altre avversità.
Ma la sorte ha voluto che il vomitevole articolo contro una persona perbene venisse pubblicato l’indomani di una immane catastrofe che ha sconvolto la città di Palermo governata da tempo immemore da Leoluca Orlando. Un disastro causato da una pioggia terribile concentrata in poco tempo e in un’area circoscritta. Ma anche da incuria, opere mai realizzate, ritardi spaventosi. Pensate, oltre un miliardo di euro stanziati nel 2012 dal Cipe, per opere idrauliche che avrebbero limitato molto le conseguenza dell’evento meteorologico e gli allagamenti che si succedono a Palermo. Con questo non voglio infierire addossando responsabilità ma soltanto evidenziare la diversità di trattamento che viene riservata ai due sindaci.
Sono certo che se qualcosa del genere fosse accaduto nella Capitale i “giornalisti” della risma di Roncone e i giornaloni sui quali scrivono avrebbero chiesto l’immediata impiccagione della Sindaca di Roma a Piazza del Campidoglio.
Giangiuseppe Gattuso
17 Luglio 2020
Cosa ti aspetti dal Corriere della sera, che si autodefinisce "voce indipendente" quando I suoi sponsor, tutti dei potentati economici italiani, fanno capire quanto sia dipendente. Il quotidiano con la puzza sotto il naso che sparge fiele su chi non sia gradito alla sua linea editoriale.
RispondiEliminasintetizzo l'articolo di Roncone sul Corriere delle Sera con il titolo di un film tragicomico del 1970 "Senza un filo di classe"
RispondiEliminaQuesto idiota a prescindere, lui odia il Movimento. Cretino, 10 milioni amano 5S il Partito degli onesti!!!!
RispondiEliminaE' tardi ed ho gli occhi appannati. E' vero quello che tu scrivi. Virginia Raggi, una donna apparentemente fragile, in realtà si è rivelata forte e coraggiosa, una donna d'acciaio, una grande rivelazione ed una grande risorsa per i cinque stelle. Se fossi in loro alle prossime elezioni nazionali, la candiderei alla guida del paese! Ci vuole una donna cosi intransigente contro il malaffare!
RispondiEliminaE un povero idropenesaturo celebroleso in cerca di loturie
RispondiEliminaSi sentono minacciati dall'onesta' del M5S, sentono vacillare il sistema che ha dettato per decenni la loro linea editoriale in cambio di soldi sotto forma di finanziamento all'editoria. Si sentono mancare la terra sotto i piedi, e reagiscono con cattiveria inaudita.
RispondiEliminaHo sempre stimato la Raggi e spero che torni a fare la sindaca di Roma con la stessa grinta di sempre. Però è inesatto dire che vi è stata disparità di trattamento riservato a Orlando durante i disastrosi eventi piovosi. Il sindaco di Palermo ha tante colpe e tante responsabilità ma in quell’occasione è stato messo ingiustamente in croce da tutta la politica e dai giornali, sono state presentate richieste di dimissioni con sit-in davanti Palazzo delle Aquile, ben sapendo che una quantità di pioggia di tale portata (l'ultima risale al 1790) sarebbe stata disastrosa in qualunque altra parte del mondo. La pulizia dei tombini c'entrano poco con quell'inferno che è caduto giù (in 50 minuti è cascata la quantità di pioggia che si registra in un'intera stagione). Inoltre le opere di canalizzazione finanziate dal Cipe per evitare quelle inondazioni, sono bloccate dalla Regione che avocò a sé la competenza nominando un Commissario nel 2014 senza mai aver fatto nulla. Quindi Orlando come Virginia Raggi sono stati volgarmente attaccati da cialtroni e da chi lavora per il ritorno ai vecchi comitati d’affari.
RispondiEliminaMaurizio, d'accordo però il sindaco ha il potere politico come capo di Palermo di usare tutti i mezzi per sollecitare e occuparsi della questione sia con il presidente della regione che con il commissario
Elimina...per cosa la stimavi? per quando si è fatta vedere che da casa stendeva i panni?
EliminaCaro Maurizio Alesi, nel mio articolo non c'è alcun attacco contro Orlando. Ho solo fatto notare le differenze di trattamento tra i due sindaci. E ciò è innegabile. Non mi riferisco alla richiesta di dimissioni presentata in Consiglio Comunale e all'attacco di quel cialtrone di Salvini. Ma non c'è stata nessuna trasmissione ad hoc, non ci sono stati editoriali sui quotidiani nazionali, non c'è stato ciò che per molto meno viene fatto contro Virginia Raggi e tu lo sai benissimo.
EliminaMi ricorda l'amico Dario Messina le ignominie, la gogna per un albero abbattuto dal vento... a Roma o per un albero di natale realizzato in economia, il famoso Spelacchio. Ne hanno parlato per settimane intere sui media nazionali e internazionali.
Ecco perchè fatto il paragone. Non c'è proporzione, non è nemmeno lontanamente paragonabile ciò che subisce fin dal suo insediamento Virginia Raggi con le punzecchiature nei confronti di Orlando. Che solo per il tempo trascorso nelle stanze del potere comunale ha accumulato responsabilità enormi.
Orlando ha fatto l’unica cosa che poteva fare in situazioni come questa in cui non aveva nessuna competenza. Ha presentato un esposto alla procura della Repubblica per denunciare le omissioni della regione, unica responsabile delle mancate opere di canalizzazione, avocate a sè con la nomina di un commissario regionale nel 2014.
Eliminasei fin troppo generoso, Giangiuseppe, chiamando "giornali" e "giornalisti" certi "fogli di carta straccia sudici" ed i loro "imbrattacarte" e "pennivendoli" sudici come i fogli sporchi a cui vendono anima e gran parte dei loro corpi.
RispondiEliminaSono senza vergogna alcuna ste pezzi di m.......
EliminaStamane fb non mi ha voluto pubblicare ciò che ho scritto di quest'essere uscito da una fogna. Che Dio li maledica.
Virginia, sei unica!
RispondiEliminaUno come questo #cretinototale, imbrattacarte sotto l'impulso di pochi neuroni, non sarebbe degno di scrivere nemmeno su un foglietto di carta igienica. Schifo assoluto.
RispondiEliminahttp://www.marcelloveneziani.com/articoli/grillo-hai-ragione-non-vi-meritiamo/
RispondiEliminaGrillo hai ragione, non vi meritiamo
MARCELLOVENEZIANI.COM
Grillo hai ragione, non vi meritiamo
Veneziani l'uomo che sa solo e soltanto sputare merda da sempre
EliminaGiuseppe Floris l'articolo di veneziani fa schifo in tutti i sensi... è da denuncia!
EliminaVeneziani è un grande, e dovrebbe indurvi a riflettere un po', invece di lanciarvi con i soliti insulti grillini. Un po' di riflessione non vi farebbe male
RispondiEliminaVeneziani possiede più veleno di un cobra veramente pessimo sotto ogni profilo
RispondiEliminaE' evidente che il plauso arriva solo a chi ruba chi non ruba e si sforza di essere onesto in Italia non piace assolutamente !
RispondiEliminagrazie Giangiuseppe Gattuso... articolo ottimo anche se ti fa scoppiare il fegato.... io vivo a Roma e questo articolo è un insulto all'immenso lavoro di questa piccola grande donna....
RispondiEliminaIride Perla Cavalli ci vada piano con questi giudizi da 4 soldi. Veneziani è un grande, altro che. È uno scrittore e un intellettuale di spessore e non saranno i vostri insulti a diminuirne la statura. Voi, nella vostra cerchia uno così ve lo potete soltanto sognare. Dovete accontentarvi di quel diffamatore seriale di Travaglio.
RispondiEliminaCaro Nino Pepe, non ti conosco, ma condivido quello che dici su Veneziani integralmente, avrei voluto segnalare a Giangi l'articolo di cui sopra che mi pare in maniera pacata dia tutte le risposte, ma siccome con Giangi siamo paesani e potrei dire che l'ho visto nascere, non gli volevo rovinare la claque di adoranti.
RispondiEliminala ringrazio per le considerazioni nei riguardi di quel gionalista fabrizio COGLIONE del corriere, che si è permesso di fare considerazioni su una grande sindaca cercando di sminuire le sue azioni, persone come lo pseudo giornalista, non meritano commenti,io però un commento lo faccio il COGLIONE è lo schiavo del sistema,si deve solo vergognare,la saluto con un grazie ed un abbraccio
RispondiEliminaRoncone non dei degno di essere chiamato giornalista...sei solo un falso ,venduto e poco hombre!!!
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