giovedì 6 febbraio 2020

RASSEGNATO MA CONSAPEVOLE DELLA GIUSTA SCELTA

di Giangiuseppe Gattuso - Si. Sono rassegnato, ma sereno e consapevole. Una rassegnazione sostenuta da ciò che vedo e leggo quotidianamente.
Dai sondaggi plurisettimanali, e dalle opinioni dei troppi conniventi e collusi che masochisticamente ho la pazienza di ascoltare. Dai tanti malati da sindrome di Stoccolma che adorano i loro aguzzini. Da quelli che rimpiangono con le lacrime tempi andati, quando berta filava e le vacche grasse si mungevano a piene mani. Ed erano veramente bei tempi. Sguazzavamo in molti e ci piaceva. Eccome se ci piaceva.

Ma era il “sistema”. Oliato e consolidato da lunghi decenni di gestione del potere, di Governi nei quali, a giro, c’erano sempre le stesse facce di pochi partiti. Che avevano ramificazioni e postazioni ovunque fosse necessario presidiare e curare con dedizione, lucrosi e prolifici bacini elettorali.

Governi e politici che comunque hanno realizzato tante cose buone ma che hanno determinato pure altrettante malefatte e segnato profondamente la società nella quale ci troviamo. E che, sostanzialmente, sono responsabili della quasi totalità di fatti e situazioni di cui soffriamo e ci lamentiamo senza soluzione di continuità da tempo immemore.

"Qualcuno lo riconosce". Come Totò Cuffaro con disarmante sincerità (ascoltate dal min. 21.00 al 23.00 del video). Che dall'alto della sua esperienza di vita politica e di governo, segnate da un grave incidente di percorso costato anni di sofferenza vera, riesce a dirlo senza infingimenti. Erano tempi dove era permesso tutto o quasi tutto. Realtà nella quale lo scambio elettorale era qualcosa di “normale”, accettato, ritenuto giusto e adeguato ai risultati. Voti in cambio di favori. Personali, di gruppo, di territori, di categorie sociali, di potentati da garantire. Un sistema che oggi scatenerebbe arresti a valanga.

Poi sono arrivati loro. Dopo una quasi sollevazione popolare, una protesta forte ma forse troppo poco radicata nel sentimento popolare. Il frutto di tante battaglie urlate nelle piazze, nei teatri, sfociata sul web e concretizzata nelle urne. Un’idea nuova, assolutamente diversa e originale. Una caterva di cittadini coinvolti, entusiasti e con una voglia fortissima di cambiare le cose scaraventati dall'oggi al domani nelle aule parlamentari. Tanta brava gente, tanti giovani, parecchio istruiti, ma con pochissima, a volte nessuna, esperienza politica.

Hanno dato e fatto il possibile. Si sono ridotti gli stipendi, hanno rifiutato milioni di euro di rimborsi pubblici. E per come avevano promesso e dichiarato prima del voto, hanno garantito la governabilità del Paese sulla base di precisi punti programmatici, prima con la Lega e dopo con il PD. Pagando prezzi altissimi e subendo attacchi inverecondi, quasi sempre ingiusti e strumentali alla loro distruzione mediatica. Ciononostante riuscendo comunque a realizzare importanti provvedimenti a favore dei cittadini e in particolare dei più bisognosi come mai prima d’ora.

Non è bastato. Il “sistema” che speravano di cambiare profondamente si è ribellato con quella forza che viene fuori quando si percepisce un grave imminente pericolo. Tutti insieme e in coro. Capaci di trasformare importanti risultati come il reddito di cittadinanza e il blocco della prescrizione al primo grado di giudizio, che nelle società moderne e civili del pianeta sono acquisiti da sempre, in qualcosa da eliminare con ogni mezzo. Avendo il coraggio, di chi ha fatto della disonestà intellettuale scopo di vita, di barattare questa loro indegna posizione come una battaglia di giustizia. Che vergogna.

Ecco perchè mi viene la tristezza insieme a una sana e consapevole rassegnazione. Che è sempre la stessa. Dipende tutto da noi, da ogni cittadino, da ogni singolo elettore, da una sincera voglia di giustizia, di riduzione delle disuguaglianze, di volere cambiare in meglio questa nostra società. Poi rifletto e mi distraggo. Mi aiutano la musica, i film e le serie di Netflix. E penso che verranno tempi migliori. O almeno spero ci sia sempre meno concupiscenza tra la vittima e il carnefice.

Giangiuseppe Gattuso
06 Febbraio 2020

21 commenti:

  1. Il M5S come da molti speranzosamente profetizzato e come era anche prevedibile, dall'opera di demolizione controllata da parte del sistema e dei suoi giannizzeri dalla lingua affilata ed armati di inchiostro intinto nel fango, dove per molti decenni hanno meravigliosamente sguazzato come Sus scrofe domesticus.
    E, nonostante le suinoculture già riaprono le stalle, la mota non è ancora abbastanza densa.
    Infatti, le prime priorità salva paese, diventano subito: Il ripristino dei vecchi privilegi, vitalizi, le concessioni autostradali agli amici di sempre, ed il ritorno della prescrizione, utile ma solo per i potenti e danarosi, con la becera scusa, che non sta nè in cielo, nè in terra, che allungherebbe i tempi dei processi, quando già prima si allungavano di proposito proprio per farla franca, e sulla quale addirittura si è disposti a buttare giù il governo.
    Segno inequivocabili del ritorno al sistema, di connivenze,clientelismo, corruzione, di malaffare e persino di mafia.
    Si recita già il de profundis dell'unica forza politica che ha messo in discussione proprio tutto questo e legiferato per cancellarlo.
    Personalmente, dai 5 Stelle, mi sarei aspettato più fermezza, più intransigenza. Sopratutto in materia di sovranismo economico e politico. Si, in questo sono deluso. Hanno ammorbidito le posizioni iniziali, per la febbre dei loro cavalli di battaglia, giusti per carità, ma nel cui nome hanno sacrificato proprio il sovranismo al quale tenevano particolarmente i suoi elettori.
    Elettori che oggi, plagiati dall'informazione e dalle fake quotidiane, continuano ad inseguirlo scegliendo proprio quei personaggi che in passato lo hanno invece combattuto, votando e scegliendo di stare dalla parte dei potenti e che già annunciano, come il capitano della Lega, di voler uno dei principali traditori del paese, addirittura Presidente della Repubblica.
    Sono però anche convinto, che il M5S non sia del tutto smarrito e aspetta in ritorno alle origini, riprendendo lotte troppo prematuramente abbandonate, per privilegiarne altre nel corso della loro massima rappresentanza. Aspettano infatti, l'uomo forte, l'irremovibile, che già si qualcuno comincia ad intravedere all'orizzonte. Vedremo..

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    1. Giovanni io vorrei fare due rilievi al tuo commento.il primo riguarda la mancanza di rispetto nei confronti degli elettori che, secondo te, sono tutti plagiati dall’informazione e quindi incapaci di ogni valutazione critica sulla base delle loro convinzioni. Dunque sarebbero in gregge di pecore in balia di ciò che passivamente ingoiano dal circuito mediatico. A questo proposito vorrei sapere da te, se ritieni di avere informazioni di prima mano, dall’interno del palazzo, tali da smentire le notizie che vengono diffuse dai canali informativi. Il secondo rilievo riguarda la presunzione secondo la quale, chi non vota più i 5S debba necessariamente rimpiangere il vecchio sistema. Ora, a parte il fatto che il M5S col vecchio sistema ci governa insieme (e non certo per fare una cortesia ai grillini), non ti viene in mente che si possa abbandonare il movimento perché si è delusi da una speranza di cambiamento profondo che stenta a realizzarsi. La stragrande maggioranza dei voti persi di 5S non sono tornati al vecchio regime ma sono andati verso l’astensione. È tanto difficile da accettare?

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  2. Non ci dobbiamo rassegnare!!! Ma combattere poiché siamo nel giusto.

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  3. Ho fatto tanta politica attiva. Parafrasando la canzone di Renato Zero, posso dire l’impegno in politica fa parte dei migliori anni della mia vita. Ho militato nel PCI. È stata una scelta consapevole e, ancora oggi, rimango saldamente convinto che il pensiero politico di Enrico Berlinguer è attuale. Potrei limitarmi a dire che quando gli altri sguazzavano nel potere abbeverandosi nella fonte dei privilegi io era dalla parte di quelli che lottavano contro il sistema. Aver dovuto emigrare, è stata la più grande ingiustizia che ho subito. Emigrare vuol dire essere sradicato dal proprio ambiente per essere ripiantato altrove dove solo l’accoglienza e la voglia del riscatto possono garantire la stabilità. Rimane insanabile la lontananza degli affetti. Allora ho fatto la mia scelta politica partecipando a tutte le lotte dei magnifici anni 60 e 70. Non sono rassegnato, ho tanta fiducia nei giovani. Berlinguer diceva: "Se i giovani si organizzano, si impadroniscono di ogni ramo del sapere e lottano con i lavoratori e gli oppressi, non c'è scampo per un vecchio ordine fondato sul privilegio e sull'ingiustizia". Ero convinto, lo sono ancora, che il M5S poteva rappresentare il volano per rivoluzionare il sistema. Non sottovalutando gli attacchi esagerati e ingiusti, il Movimento purtroppo è incappato in alcuni errori che ha limitato la sua azione e, in alcuni casi, danneggiato l’immagine. Totò Cuffaro ha il merito di riconoscere i suoi errori ma ammette di non ripeterli. Questo ci porta a non abbandonare la lotta per la “riduzione delle disuguaglianze e per cambiare in meglio questa nostra società”. Nel suo ultimo comizio, Enrico Berlinguer, ha lanciato un atto di speranza: “Noi siamo convinti che il mondo, anche questo terribile, intricato mondo di oggi, può essere conosciuto, interpretato, trasformato, e messo al servizio dell'uomo, del suo benessere, della sua felicità. La prova per questo obbiettivo è una prova che può riempire degnamente una vita.”
    Ci credo, non mi rassegno, spero!

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    1. Lorenzo, il tuo commento è stupendo, ma, lungi da me dal voler far polemica, avresti dovuto precisare gli errori pregnanti o tattici commessi dal Movimento. Anche io credo che negli ultimi tempi siano stati fatti degli errori, ma li imputo alla loro ingenuità.

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    2. Nino, si alla loro ingenuità, ma in parte anche alla loro arroganza. Comunque volevo dire che la storia di Lorenzo Romano assomiglia un po' alla mia. Condivido in toto ciò che ha scritto Romano.

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    3. Mario, ...se sono arroganti i ragazzi del M5S......piddini.
      .sardine...renziani...berluschini....legaioli...e loro amici....cosa sono????

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  4. La nostalgia dei vecchi tempi e per Totò Cuffaro e soci non è cosa di cui vantarsi.

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    1. Ha ragione! L'anonimo, in quanto ignoto e sconosciuto, non ha un passato su cui riflettere, niente nostalgie dei vecchi tempi. Senza queste debolezze di cui vantarsi, l'anonimo non può avere prospettive per il futuro!

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  5. Grazie Giangiuseppe Gattuso sei uomo di grande spessore morale...

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  6. A Roma, il 15, ci conteremo e le piazze non basteranno a contenerci ed i "cortigiani della casta" ingoieranno parecchio

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  7. i vecchi che hanno ammorbato la politica italiana farebbero bene a tacere invece fingono di essere grilli o sarde ma vadano a fanculo.

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  8. Per niente rassegnata, ma più combattiva che mai !

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  9. Tutti in piazza contro la casta, che vuole soccombere il popolo onesto.

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  10. Non ci arrenderemo mai!!!!

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  11. Bisogna fare resistenza giusta e forte in piazza.... bisogna far vedere a questi coglioni che il M5s non depone le armi né si fa minacciare da nessuno. È ora che Renzi sappia che lui è niente e nessuno.... è ora che si sappia che il M5s non si cala le braghe davanti a nessuno. È ora che si tolgano le concessioni ad Autostrade... basta, per me esiste solo il M5s però senza nessi e connessi. Solo se non facciamo passi indietro, ci possiamo riprendere il campo..

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    1. La signora o signorina scelsi non sa che i 5 stelle sono al governo? contro chi protestano? Andiamo a votare e cerchino di prendere la maggioranza assoluta da soli ovviamente.

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  12. L'errore più grande commesso dal M5S è stato quello di credere che in un paese dominato dalla mafia, rovinato dalla presunzione e dai traffici di partiti che "autoproclamandosi" di sinistra in effetti applicavano la stessa gestione pubblica della destra, l'elettorato fosse tanto maturo e consapevole da fare la scelta giusta e riconoscesse l'onesta d'intento e do azione che portassero ad una vera rivoluzione culturale delle masse. Purtroppo non è stato così. Ecco l'errore principale commesso dal Movimento che, malgrado tutto, ha saputo trasformare in legge provvedimenti veramente progressivi in materia di civiltà ma che l'arretratezza culturale e l'ipocrisia congenita di gente abituata al "confessionale" e al baciamano del boss ha reso vani. Ecco l'errore madornale commesso dai pentastellati che comunque, anche se scompariranno, resteranno nella memoria degli onesti come coloro a cui è stato impedita da false forze progressiste di sviluppare totalmente il loro programma. Questa non è solo la verità ma la concreta realtà!

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  13. Caro Giangiuseppe non ti chiedo di essere d’accordo con il mio piccolo commento, ti chiedo soltanto di non assemblarmi tra i nemici del M5S, questa è soltanto una mia considerazione politica, lontanissimo da qualsiasi simpatia o antipatia. Devi però prendere atto se affermo un’ovvietà nell’affermare che quando si governa si deve decidere e spesso si incappa in errori, però il M5S ne ha commessi parecchi e non solo per ingenuità. Ha voluto a tutti i costi accedere alle stanze del potere per dimostrare la bontà e l'efficacia della propria azione di governo, purtroppo ha scelto una strada sbagliata, cioè "il contratto" con la lega di Salvini. Ma.... i “vaffa” di Grillo non erano rivolti a tutti i partiti che fino a quel momento, avevano avuto le mani nel potere, in quel potere che il M5S voleva abbattere definitivamente? La strada , perlomeno, doveva essere quella del ritorno alle urne, probabilmente quel 32% poteva diventare il 40% sull’onda dell’entusiasmo popolare, mentre si è preferito fare il governo anche con il "diavolo" purché si affossasse l'intera sinistra italiana. Purtroppo così non è stato e tutta quella azione svolta solo contro una forza politica, ha avuto come esito la grandezza di un uomo ignorante politicamente e certamente non in grado di migliorare l'economia e la povertà del popolo italiano. Alla fine....ironia della sorte il M5S sta governando con quel nemico che aveva deciso di abbattere definitivamente. E ancora ironia della sorte, il M5S salvato dalle urne dal personaggio più criticato ed odiato: Matteo Renzi. Credo si possa parlare di ciò che Dante Alighieri definiva nel suo capolavoro letterario:"Legge del contrappasso".

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    1. Sottoscrivo le parole di Franco Luce, mi sembra un’analisi irreprensibile.

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  14. Se Di Maio non vince in Campania la sua regione e dove a dato il reddito di cittadinanza praticamente a tutti e meglio che si ritiri.

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