C'ero quasi. E infatti di lì a poco ho abbandonato ogni attività e mi sono allontanato, dal punto di vista politico, da quegli amici con i quali avevo condiviso lunghi periodi di intense frequentazioni.
Tra l'altro la mia esperienza inizia all'interno della DC degli anni d'oro, quando il "potere" politico era nella sua massima espressione. Le correnti erano ufficialmente presenti e costituivano la struttura portante della balena bianca. Un sistema perfetto che aveva in ogni realtà un punto di riferimento, un'antenna sensibile alle esigenze e ai cambiamenti.
Un'epoca che comunque è finita e sono arrivati gli altri. Loro. Zio Silvio e le sue propaggini oggi maggioritarie. Le ho viste tutte, come dicevo prima, fino al 2011.
Poi ho creato PoliticaPrima. Lo strumento che mi avrebbe permesso di soddisfare la mia passione, a volte masochistica, per la Politica. Ho preso gusto a osservare e a commentare, ho apprezzato le potenzialità di internet e dei social. E ho percepito quei segnali che da lì a poco avrebbero cambiato la politica italiana.
Ed è cambiata. Eccome se è cambiata. È arrivato qualcosa di completamente nuovo e diverso da ciò che conoscevamo. Un'idea partorita da una persona geniale, sui generis, un politico che si divertiva a fare il comico e che incontrando un altro personaggio "particolare", esperto di internet e nuove tecnologie hanno dato vita al Movimento 5 Stelle.
Una forza politica perfettamente antitetica al sistema nella sua interezza. Al sistema partitocratico, a tutto ciò che girava intorno, alla gestione del potere, all'accaparramento di prebende, alla ricerca del consenso con qualsiasi mezzo, alla vicinanza con organizzazioni finanziarie e non solo. Per niente anti politico e anti istituzioni democratiche. Ma fortemente, invece, "politico" e per la “Politica”.
E post ideologico.
Lo so che può risultare difficile da capire e ovviamente da condividere e apprezzare. Anzi, si tende a minimizzare, a concentrarsi sulle persone, gli eletti, quei cittadini normalissimi che per una serie di coincidenze si sono ritrovati in Parlamento e a ricoprire cariche importanti e delicate. Forse pure troppo. E ci si ostina a giudicare un'idea rivoluzionaria e di portata storica attraverso il pettegolezzo, le miserie, i limiti e i difetti degli umani.
Un movimento che fin dal primo minuto ha indicato nella compromissione del potere politico con quello finanziario e dell'informazione uno dei mali principali di questo nostro Paese. Una denuncia lanciata da ogni piazza che ha contribuito si a far crescere i consensi ma, di converso, a far coalizzare tutti gli altri contro. Una reazione “naturale” di autodifesa. Semplice.
Ecco perché tante polemiche. Perché tanti attacchi. Ecco perché il sistema dell'informazione preferisce pompare il cazzaro verde, dare credito "a statista de Roma", sorreggere zio Silvio e i suoi accoliti, e ogni altra realtà anche minuscola ma parte integrante del sistema. E invece dare addosso al M5S, ai suoi uomini e donne, ad ogni sua espressione presente nelle istituzioni. A fare le pulci alle poche amministrazioni locali governate da grillini. A denigrare costantemente la loro presenza, a insultare come mai visto prima un sindaco come Virginia Raggi. Utilizzando tutto l'armamentario possibile e immaginabile per delegittimarne l'azione politica e i risultati pochi o molti che siano.
Ecco perché da quando esistono non si parla d'altro che di competenza, di capacità di selezione della classe dirigente. Come se prima avessimo avuto schiere di Churchill, di De Gasperi, di illuminati politici che hanno creato tutto il bene e il meglio del mondo.
Io che di esperienza di vita e di politica da marciapiede ne ho nelle mie valigie di ricordi, osservo e sorrido. Spesso amaramente. E mi sorprende come si possa travisare la realtà e il passato. Come i cittadini frastornati dalla propaganda possano dare credito a forze politiche e personaggi di terz'ordine. A ipotesi di governo già punite dai risultati e dalle condizioni difficili di buona parte della società, a fatti di malgoverno e malapolitica acclarati e perpetrati per decenni spesso impunemente.
E in ultimo mi preme rilevare la pochezza di quanti con superficialità si dichiarano delusi. Dei lamentatori seriali per i risultati che non arrivano, per le alleanze che non piacciono. Gente che non ha minimamente percepito nella sua grandezza ciò che è accaduto. All'enormità di un movimento nato dal nulla, fuori dal potere e dal sistema, senza potentati e finanziamenti, che è arrivato al Governo del Paese, e c'è ancora. Che ha già portato in porto provvedimenti significativi e altri ancora sono in arrivo. Io li chiamo i nemici della contentezza. Gli incontentabili. Che non sanno nemmeno cosa ci vuole, quanto tempo e quanta fatica per realizzare un’opera pubblica, istituire un nuovo servizio sociale, cambiare ciò che deve essere modificato.
Insomma, non me ne vogliano gli amici che conosco e i tanti che mi criticano. Io non trovo alcun motivo per cambiare idea. Credetemi. Nemmeno uno. Anzi. E vorrei pure fare di più ma so che sarebbe sbagliato. So che sarei ritenuto un cacciatore di qualcosa, so che per il M5S sarebbe un non valore aggiunto.
E allora eccomi qua a scrivere, a commentare, a difenderli quando occorre. E dibattere per tentare di cambiare qualche cervello obnubilato. Chissà mai dovessi riuscirci.
Ecco perché tante polemiche. Perché tanti attacchi. Ecco perché il sistema dell'informazione preferisce pompare il cazzaro verde, dare credito "a statista de Roma", sorreggere zio Silvio e i suoi accoliti, e ogni altra realtà anche minuscola ma parte integrante del sistema. E invece dare addosso al M5S, ai suoi uomini e donne, ad ogni sua espressione presente nelle istituzioni. A fare le pulci alle poche amministrazioni locali governate da grillini. A denigrare costantemente la loro presenza, a insultare come mai visto prima un sindaco come Virginia Raggi. Utilizzando tutto l'armamentario possibile e immaginabile per delegittimarne l'azione politica e i risultati pochi o molti che siano.
Ecco perché da quando esistono non si parla d'altro che di competenza, di capacità di selezione della classe dirigente. Come se prima avessimo avuto schiere di Churchill, di De Gasperi, di illuminati politici che hanno creato tutto il bene e il meglio del mondo.
Io che di esperienza di vita e di politica da marciapiede ne ho nelle mie valigie di ricordi, osservo e sorrido. Spesso amaramente. E mi sorprende come si possa travisare la realtà e il passato. Come i cittadini frastornati dalla propaganda possano dare credito a forze politiche e personaggi di terz'ordine. A ipotesi di governo già punite dai risultati e dalle condizioni difficili di buona parte della società, a fatti di malgoverno e malapolitica acclarati e perpetrati per decenni spesso impunemente.
E in ultimo mi preme rilevare la pochezza di quanti con superficialità si dichiarano delusi. Dei lamentatori seriali per i risultati che non arrivano, per le alleanze che non piacciono. Gente che non ha minimamente percepito nella sua grandezza ciò che è accaduto. All'enormità di un movimento nato dal nulla, fuori dal potere e dal sistema, senza potentati e finanziamenti, che è arrivato al Governo del Paese, e c'è ancora. Che ha già portato in porto provvedimenti significativi e altri ancora sono in arrivo. Io li chiamo i nemici della contentezza. Gli incontentabili. Che non sanno nemmeno cosa ci vuole, quanto tempo e quanta fatica per realizzare un’opera pubblica, istituire un nuovo servizio sociale, cambiare ciò che deve essere modificato.
Insomma, non me ne vogliano gli amici che conosco e i tanti che mi criticano. Io non trovo alcun motivo per cambiare idea. Credetemi. Nemmeno uno. Anzi. E vorrei pure fare di più ma so che sarebbe sbagliato. So che sarei ritenuto un cacciatore di qualcosa, so che per il M5S sarebbe un non valore aggiunto.
E allora eccomi qua a scrivere, a commentare, a difenderli quando occorre. E dibattere per tentare di cambiare qualche cervello obnubilato. Chissà mai dovessi riuscirci.
Giangiuseppe Gattuso
27 Ottobre 2019
Bellissimo articolo... Grazie!
RispondiEliminaBravo Giangiuseppe!
RispondiEliminabravo Giangiuseppe. Solo, per la chiusa, non ci sperare. Il "bene" bisogna desiderarlo, non basta "vederlo" o "sentirne parlare", purtroppo. E ci sono persone che "non vogliono" vedere la bontà o l'onestà negli altri
RispondiEliminaCaro Giangiuseppe, tu non hai cambiato idea sul M5S, ma è il M5S che è cambiato, come ha affermato Grillo. Se gli attacchi al M5S erano reazioni di autodifesa del vecchio sistema dei partiti, col cambiamento del M5S, questi attacchi contro il M5S, non sono giustificati. Secondo me, però, le critiche fatte da una parte dei suoi militanti, visti i cambiamenti del M5S, hanno ragione d'essere.
RispondiEliminaAnch’io credo il M5S abbia introdotto nel nostro Paese una vera e propria rivoluzione culturale e politica che ha costretto il vecchio sistema partitocratico, agonizzante, a cambiare i propri comportamenti divenuti insopportabili per la maggioranza degli italiani. Una forza fresca, innovativa, moderna sul piano tecnologico, che ha introdotto alcune parole d’ordine da sempre assenti nel codice politico: onestà, moralità, solidarietà, trasparenza. Finchè questi slogan sono stati relegati a valori di opposizione i 5S crescevano fino a divenire la prima forza politica nazionale, ma da quando i grillini sono divenuti forza di governo e di maggioranza, sembra che agli italiani sia tornata la nostalgia per i vecchi volponi, imbonitori, ladri e mistificatori. Il governo ai pentastellati sembra fargli male, hanno addirittura dimezzato i propri voti rispetto alle ultime elezioni nazionali, mentre la forza più retriva, più oscurantista di sempre veleggia verso il 34% nonostante i mille scandali e i numerosi indagati presenti in quel partito. Parlo della Lega e del suo capitano a cui basta baciare il rosario e bere mojito in spiaggia per rastrellare voti, riempire le piazze e vincere in ogni regione resuscitando la vecchia coalizione che ha messo in ginocchio il Paese, che sembrava sepolta e fuori gioco. La verità è che le rivoluzioni non sono mai per sempre e se non si riesce a realizzarla quando si governa, resteranno solo una chimera, un sogno, una buona intenzione.
RispondiEliminaQuesto commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaGrazie Giangiuseppe. È così facile comprendere il tuo pensiero, ma molti hanno pneumatici che otturano la finestra della ragione.
RispondiEliminaChi non c’era era distratto, ma intanto accadeva. Chi non c’è oggi è doppiamente distratto, perché ci siamo tutti e si fa ben poco per evitare che accada. Un Movimento che spinge per istituzionalizzarsi non avendo la forza per farlo, anche se il terreno culturale è favorevole, è la peggiore cecità politica che possa realizzarsi mentre su quella cultura attecchisce una forza reazionaria fortemente e falsamente portata al cambiamento agognato dai cittadini. Aver dismesso l’azione di Movimento così repentinamente, trovando la quadra con chi ha decotto e frustrato le speranze degli italiani è stato il migliore alleato di questo nuovo mostro che si fa strada in modo subdolo e repentino, avendogli lasciato libero il campo nel rapporto diretto coi cittadini . La presunzione di mantenere questa relazione con gli italiani attraverso i mezzi di comunicazione istituzionali è il peggiore investimento operato e che continua ad essere eseguito non badando che tutto il sistema è sempre contro a quello che fu un progetto di rivoluzione gentile. Non so cosa abbia realmente indotto Grillo a questa brusca frenata, non certo i mutamenti mondiali che rendono vana l’azione nazionale, però, per chi c’era o non era distratto ricorderà benissimo che il Movimento 5STELLE nasce come fatto di contrasto ad un costume politico e culturale prettamente italiano. Forse la paura a non voler rischiare sino in fondo o l’aver capito che di rivoluzioni gentili la storia non ne contempla, per cui intrattenere relazioni con un becero PD, svuotato di contenuti di qualsivoglia natura, funge da riequilibrante ad una posizione spinta a tal punto da ritenere di difficile e rischiosa gestione, ma di sicuro per me meno pericolosa dell’avanzare di questa destra reazionaria, pilotata fuori dai confini nazionali che richiama la propria esistenza ad un sovranismo internazionale, gestito in patria da un manipolo di spregiudicati criminali, dediti al malaffare finalizzato all'arricchimento personale. Siamo messi davvero male. Spero che ce ne accorgiamo.
RispondiEliminaVito, analisi perfetta.
EliminaIl M5Stelle o è populista o non è niente
Il M5S ha avuto una metamorfosi filo europea scandalosa. E questi tradimenti si pagano!
RispondiEliminaNon puoi tradire per una poltrona!
Fausta Fabri, la poltrona, per i 5 stelle finisce con la fine di questo mandato! Almeno non faccia finta di ignorare questa importante regola del M5s ed altrettanto, non faccia finta di ignorare che tutti, ripeto TUTTI gli altri politici sono incollati alle poltrone da decenni!
Elimina"Se non state attenti, i media vi faranno odiare le persone che vengono oppresse e amare quelle che opprimono."
[MALCOM X]
Bellissimo articolo che CONDIVIDO pienamente e ovviamente non ho altro da aggiungere sarebbe di troppo Bravo per la tua onesta' intellettuale sei anche tu un combattente ti meriti tutta la mia grande stima un saluto !!
RispondiEliminaHai tutto il diritto di non cambiare idea come gli altri hanno il tuo medesimo diritto di farlo. Non comprendo perché neghi loro questo diritto definendoli "Cittadini frastornati dalla propaganda che danno credito a forze politiche e personaggi di terz'ordine incistati a fatti di malgoverno e malapolitica acclarati e perpetrati per decenni spesso impunemente." Da quando il disprezzo e il razzismo etico costituiscono e sostituiscono l'analisi politica?
RispondiEliminaUn articolo che mi è entrato nell'anima e mi ha commosso. Napoleone diceva "Nel mondo ci sono soltanto due forze, la spada e lo spirito. Alla lunga la spada viene sempre vinta dallo spirito".
RispondiEliminaCaro vecchio collega, qui cervelli obnubilati non ce ne sono, siamo tutti sposati sei tu che non vuoi accettare la realtà....
RispondiEliminaOggi in Italia, esiste una sola forza che può definirsi politica, M5S, tutto il resto è solo letame
RispondiEliminaQuindi possiamo dedurre che il M5S governa con il letame. E ci si trova anche bene.
EliminaSig. Sapuppo, la sua è veramente la giusta posizione del movimento.é con persone come lei che si può governare e cambiare le cose. Puntiamo alla maggioranza assoluta.
RispondiEliminaPer quanto si voglia difendere il M5S era nell'aria che la sua politica del cambiamento si sarebbe sciolta come la neve di primavera. Un movimento di persone senza alcuna idea politica valida per uno stato come l'Italia. Solo utopie che potevano avere l'appoggio solo del "soggetto" Salvini, che "coraggiosamente" ha abbandonato il campo in prossimità del DEF, proprio nel momento in cui doveva dimostrare la bontà della loro politica economica. Fa lo sbruffone nelle piazze e poi "si fa sotto" quando deve dimostrare il coraggio.Perchè non prendere atto che ha abusato di un partner impreparato e consenziente? Purtroppo con sommo dispiacere il movimento nato con il "vaffa" gli umbri lo hanno servito con lo stesso slogan.
RispondiEliminaIl non avere nessuna connatazione politica se a breve a pagato alla lunga condanna alla scomparsa.
RispondiElimina