Questo governo era la cosa da fare, e per un motivo tanto evidente quanto semplice: impedire alla destra scellerata e pericolosa del felpato e di nostra signora delle scatolette, entrambi così gasati dalla possibilità di andare a comandare quanto girati di coglioni quando quella possibilità è svanita, di occupare il Paese.
Lo dico senza problemi e senza ipocrisie, perché il motivo è questo, e non ce ne sono altri.
Io ritengo il pd colpevole del massacro feroce di quello che restava di un’ipotesi di Sinistra, fin da prima dell’avvento del messia di Rignano. C’era rimasto poco già allora, ma adesso, dopo la sua venuta, c’è spaventosa calma piatta di quelle idee, buio totale di quei principi, e saccheggio armato di quei diritti.
Per questo credo che accordarsi con il cognato della moglie su intercessione di Renzi sia stato più contro natura che ascoltare i Modà, e potrebbe pure essere devastante per il Movimento che, se si è fatto fregare in quel modo da un cianciatore seriale come Salvini, cedendogli quasi la metà dei voti, potrebbe anche concedere il bis con il pd, e fino a esaurimento scorte, come nelle offerte speciali.
Ma, lo ripeto, questo accrocchio restava la sola cosa da fare. Unica e ultima. Perché l’alternativa era peggio.
Certo, ci sarebbe stato anche il voto, ma dopo non ci sarebbe stato più il Movimento.
E agli integralisti del duropurismo, agli idealisti che vagolano ancora fra le nuvole in cerca di un sogno, dico che le cose stanno così, la nostra classe politica è questa, degradata ormai fin sotto il livello minimo della decenza, e scegliere il meno peggio è tutto quello che possiamo fare, perché il meglio non esiste più da un pezzo, e forse non è nemmeno mai esistito.
E dico anche che per cambiare un sistema bisogna farlo saltare nelle piazze. Ma non quelle piene di microfoni e telecamere dove andare a fare una passerella elettorale. Quelle vere, di lacrime fatica e sangue.
Se in questo paese non l’abbiamo mai fatto ci sarà un perché, e questi non mi sembrano certo i tempi per cambiare attitudini, troppo occupati come siamo a spippolare sui nostri telefonini del cazzo. Certo, tanti anni fa qualche paura gliel'abbiamo fatta, forse gli abbiamo pure fatto credere di esserne capaci, di rovesciare quel cazzo di sistema; ma allora eravamo vivi e i telefonini non ci avevano ancora frantumato il cervello.
E allora, per provare a fare qualcosa, bisogna almeno starci dentro, a quel sistema, come un virus buono, ma dannatamente virulento. E imparare a giocare con le poche carte che abbiamo, perché la politica è come lo scopone scientifico: conta più l’abilità, delle carte che ti vengono.
Oppure potremmo anche sbatterci i coglioni di tutto, pure legittimamente, andare al mare quando si vota, e chi se ne frega. E questa è una tentazione forte, un’opzione sempre accesa. Quel chiodo dove appendere la scheda l’ho già piantato e magari lo userò anch'io.
Ma non ancora. E non adesso. Non voglio andarmene sapendo di lasciare il paese alla peggiore destra che abbia conosciuto in tutti questi anni.
Però questo accrocchio dovrà funzionare, e potrebbe anche essere che pd e Movimento, dopo essersi resi conto di avere qualcosa in comune, riescano perfino a realizzarlo. Perché se le cose andassero male, al prossimo giro, quei due di prima, che già invocano maggioritario e presidenzialismo, ci faranno tana e potranno fare il cazzo che vorranno.
Ecco, dentro quel “cazzo che vorranno”, etruschismo che calza benissimo, metteteci quello che volete. E poi tirate le somme e inorridite per il totale.
Lo so bene, battersi per evitare che l’altro vinca non è il massimo come strategia politica, e nemmeno come ideologia. È un po' come tifare contro nel calcio. Quando l’avversario è più potente che forte e tu invece sei un po’ scarso, però con la certezza che il tuo gioco sia migliore del suo, e che il tuo modo di giocare sia più bello.
Ma le cose stanno così. E se nel calcio possiamo solo gufare, in politica qualcosa da fare c’è.
Ancora una cosa, e poi mi taccio per un po’, come dicono certi rompicoglioni in tv.
Sento spesso, troppo, parlare di destra e sinistra un po’ a cazzo, e vorrei dire la mia. Almeno per quanto mi riguarda.
Io credo che, perché Destra e Sinistra abbiano un senso bisognerebbe ci fossero in giro degli ideali, ma ormai in giro non ci sono più nemmeno scarti di idee.
E infatti sono termini sputtanati entrambi.
Sia chiaro che io non ho nessuna nostalgia di quando quelle parole significavano battaglie ideologiche, e purtroppo anche battaglie e basta. Semmai, in certi casi, mi manca di vedere quella passione sincera, la voglia di credere in qualcosa che c’era da entrambe le parti, ma nessuna nostalgia.
E nessun rimpianto. I miei hanno a che fare, semmai, con le persone.
Io parlo solo di cos’è essere di Sinistra PER ME. Cosa è sempre stato.
E allora vi sarà chiaro perché non potrei mai più votare il pd, e nemmeno le altre razzumaglie impecettate che dicono di rappresentarla.
E per me essere di Sinistra significa non essere mai stato comunista e avere pianto per Praga.
Significa che a tutti deve essere data una possibilità e non invece sperare che i giovani si tolgano dalle palle per risolverci il problema di trovargli una sistemazione.
Significa Scuola e Lavoro come e più dell’aria che respiriamo. Perché l’ignoranza e l’impossibilità di costruirsi la propria vita può essere una morte ancora peggiore di quella per asfissia.
Significa che la scuola privata non dovrebbe nemmeno esistere, e se esiste se la mantenga chi la gestisce e non rompa i coglioni allo Stato.
Significa che sul lavoro e i suoi diritti, pagati a sangue e fatica, non si torna indietro. È coi privilegi che bisognerebbe farlo.
Significa che prima dell’alta velocità c’è da far funzionare quella normale e quella bassa, e che prima delle grandi opere c’è da mettere a posto quelle piccole.
Significa che gli F35 se li possono cacciare su per il culo e accendere i motori. Tanto sono invisibili ai radar e non se ne accorgeranno nemmeno.
Significa che i preti e la Chiesa devono pagare allo Stato quello che gli tocca di pagare, come chiunque altro
Significa che chi ha di più deve dare di più, e che lo Stato deve avere il coraggio di pretenderlo e, se serve, di prenderlo. Significa che combattere l’evasione fiscale dovrebbe essere al primo posto di qualsiasi programma elettorale. E invece.
Significa avere il sangue in ebollizione quando leggo le statistiche su quel gruppetto di pezzi di merda che, da soli, detengono il 90% delle ricchezze. E di certo speculando sulle miserie di chi non ha un cazzo di niente.
Significa ritenere indecente che certa gente guadagni milioni per fare quello che gli piace e un disgraziato debba invece rompersi il culo tutta la vita per mille euro al mese. Non c’è niente, non c’è un cazzo di niente che possa giustificare certe differenze.
Significa che curarsi è un diritto di tutti e con il meglio che scienza e medicina mettono a disposizione. Perché si guadagna sulle magliette griffate, non sulla paura delle persone.
Significa che le regole si rispettano, almeno fino a quando non si riesce a cambiarle. E significa che si rispetta la legge, e quando è prevista la galera, ci si va e ci si sta. E vaffanculo gli avvocati che invocano per i loro assistiti una gonna troppo corta e provocante, o uno sbalzo di umore per uno che, in quell'attimo, si è preso tutto il tempo di andare a riempire una tanica di benzina e portarsela dietro, o un eccesso di affetto per un verme pedofilo. E vaffanculo anche ai giudici che prendono per buone certe cazzate. E se non bastano le prigioni se ne fanno altre.
Significa stare dalla parte degli ultimi, senza mai un dubbio, senza incertezze, e non perché me lo chiede un dio qualunque al quale non credo, ma perché è la cosa giusta da fare.
Significa aiutare chi cade e non ce la fa a rialzarsi, e poi aspettarlo fino a quando non potrà di nuovo proseguire, oppure fermarsi con lui. E senza sapere chi sia ne’ da dove provenga, se da questo pianeta o da un altro.
Significa pensare che in questa merda di mondo non c’è un problema di risorse, ma di egoismo.
Significa che la parola data si mantiene.
Significa che una cazzata resta tale, a prescindere da chi la faccia. E se a farla sono quelli che ti dovrebbero rappresentare ti incazzi ancora di più. Altro che giustificarli.
Significa essere duri con i potenti, e comprensivi con i deboli. Perché è così che dev’essere.
Significa essere sempre coerenti e non vendersi, a nessun prezzo, anche quando sai che il prezzo che poi dovrai pagare sarà ancora più alto, perché il rispetto verso te stesso e le persone che si fidano di te è la cosa più importante.
Significa che, se ti scappa di fare del bene a qualcuno, lo fai senza pretendere niente e senza vantartene in giro. Perché alla fine è solo a te stesso che devi rendere conto di quello che sei.
Significa parlare senza gridare, ma essere capace di farsi sentire lo stesso, e non alzare le mani su nessuno, ma se qualcuno le alza su di te o sulle persone che ami, essere pronto a reagire e poi andare fino in fondo.
Significa dare la tua vita per le persone che ami, perché loro sono più importanti di te.
Significa saper amare, ma anche saper odiare. Senza ipocrisie. Perché certi pezzi di merda non meritano altro. E anche per il perdono, ci penserà qualche dio, se c’è. Io ne ho una piccola scorta, per uso personale, e solo per le persone che amo.
Significa che sono così forte delle mie idee e sicuro di me stesso che posso confrontarmi con chiunque la pensi in maniera diversa, ma solo se, da sinistra o da destra che provenga, ha a cuore gli interessi di tutti, e non solo i suoi personali e quelli del suo privatissimo egoismo del cazzo.
Significa avere la mente così libera da portare nel cuore persone di destra, persino ‘fasciste’, e di essere io nel loro, ma significa anche che quelli che l’altro giorno hanno manifestato a inni e saluti romani per la morte del loro camerata li arresterei tutti, li processerei e li condannerei senza nemmeno un fiato. Oltre a ignorare bellamente le loro celebrazioni, se avessi un giornale o una tv. Perché c’è una legge, e le leggi si rispettano.
Significa pensare che spesso, anche quelli destra potrebbero essere d’accordo con me.
Significa che Bene e Verità, Giusto e Sbagliato, sono variabili sfuggenti, spesso confuse, bersagli difficili da centrare, ma che su certe cose dovremmo essere tutti d’accordo, perché alla fine il mondo non si divide fra destra e sinistra, ma fra belle persone e teste di cazzo.
E significa anche quello che dimentico."
Orso Grigio, alias Luciano Scanzi
16 Settembre 2019
P.S. Raramente su PoliticaPrima pubblico articoli di autori che scrivono altrove. Al massimo li inserisco nella rubrica "editoriali". Questa volta è un'eccezione. Perchè raramente ci si imbatte in "uomini" con le palle. Capaci di scrivere ciò che pensano. Che sono semplicemente per una società più equa e più giusta. E hanno il coraggio di prendere posizione fregandosene dei giornaloni e dei tanti tromboni che scorrazzano in TV. Insomma, uno di quelli che viene il cuore a leggere.
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16 Settembre 2019
P.S. Raramente su PoliticaPrima pubblico articoli di autori che scrivono altrove. Al massimo li inserisco nella rubrica "editoriali". Questa volta è un'eccezione. Perchè raramente ci si imbatte in "uomini" con le palle. Capaci di scrivere ciò che pensano. Che sono semplicemente per una società più equa e più giusta. E hanno il coraggio di prendere posizione fregandosene dei giornaloni e dei tanti tromboni che scorrazzano in TV. Insomma, uno di quelli che viene il cuore a leggere.
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uN GRANDE EDITORIALE da leggere piano piano e fino in fondo .ne vale la pena ....non ho altro da aggiungere !!
RispondiEliminaSono d’accordo su tutti i “significa”, anche se non credo siano gli obiettivi di questo governo.
RispondiEliminaIl PD va proprio al contrario di tutti quanti i “significa”.
Il risultato sarà che il Movimento sparisce proprio per tutti quei “significa” disattesi e vilipesi da questa finta sinistra globalista che promette di essere peggio delle peggiori destre.
La tassa per usare i nostri soldi va proprio nella direzione di distruggere i piccoli a favore dei potenti: l’evasione è concessa alle multinazionali e a chi può permettersi di trovare chi escogita “giochini” consentiti da leggi fatte proprio su misura.
Questo è essere contro il popolo: proprio quel popolo di sinistra che non si riconosce in questa sinistra dei potenti.
Ricordare i primi discorsi di Grillo e sentirti “fregati” è proprio quello che si sente nel profondo
Il rosatellum, meglio definito come merdatellum, votato da tutti tranne che dai 5⭐, è stata la causa di tutto. Il Pd ha fatto lo schizzinoso 1 anno e mezzo fa e poi si è pentito. Forse perché hanno visto di quanta luce riflessa ha potuto brillare il cazzaro verde fino a raggiungere il 34% alle europee....o forse perché si sono accorti che Conte + 5⭐ funziona davvero e delle cose buone si possono fare. Non so. Ma sta di fatto che sta volta non si sono lasciati sfuggire l'opportunità. Staremo a vedere cosa faranno. Prima è inutile esprimersi.
RispondiEliminaSarà forse giusto quello che scrive orso grigio, poteva rendere ugualmente o forse di più anche con meno parolacce, meno volgarità e meno violenza verbale.
RispondiEliminaMeglio la peggiore sinistra? Per gli italiani no
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