Elenco pagine statiche

venerdì 16 agosto 2019

Dj SALVINI APRE LA CRISI. CHE FARE?

di Maurizio Alesi - A distanza di 14 mesi dalla firma del contratto con La Lega rieccoci di nuovo nella medesima situazione - con la variante di una crisi di governo in mezzo - a dover decidere su quale sia la scelta più opportuna da adottare mettendo in gioco la stessa sopravvivenza del M5S.
Tornare a votare o accettare la sfida di un secondo contratto con nuovi partner di governo, accollandoci tutte le incognite del caso. Attenzione, parliamo di accordi con partiti che abbiamo disprezzato fino a tre minuti prima del tradimento del Cazzaro nero. Oggi come ieri torniamo ad arrovellarci su cosa fare, nella difficile situazione in cui si trova il Paese dopo che stava faticosamente cominciando a respirare.

Salvini, come è nel suo stile, non ha esitato un secondo a smentire sé stesso per meri interessi di bottega, stracciando il contratto sottoscritto, sul quale andava giurando che sarebbe durato 5 anni. Chi scrive non ha mai sopportato l’alleanza con un politico equivoco, immorale, imbroglione come Salvini indegno di ricoprire cariche istituzionali. Tuttavia, seppure in un contesto difficile caratterizzato dalla scorrettezza sistematica del soggetto non si può ignorare che sono state portate faticosamente a casa alcune leggi importanti dopo le quali, però, non è stato possibile fare più nulla.

La situazione in cui ci troviamo e dalla quale dipenderà il futuro di questo Paese per irresponsabilità di un ministro a sua insaputa, mi porta ad astenermi da ogni commento retrospettivo sul recente passato e dunque eviterò inutili polemiche.

Oggi è tempo di riflettere a bassa voce pensando ai giorni difficili che ci attendono a partire dal 20 agosto quando si aprirà ufficialmente la crisi di Governo nell'aula del Senato. La parola passerà al Capo dello Stato a cui spetta il compito di risolvere la crisi di Governo secondo le procedure costituzionali. Se dal Colle si aprirà la possibilità di un reincarico a Giuseppe Conte il M5S dovrà decidere se proseguire la sua esperienza di governo (per poco tempo o per l’intera legislatura), oppure rivolgersi agli elettori.

Il governo Gialloverde come si sa è nato in Parlamento senza nessun accordo elettorale preventivo, dunque se ne nascesse un altro nelle stesse aule istituzionali nessuno potrebbe stupirsi o gridare al ribaltone. Soprattutto perché non è stato il M5S a far saltare il banco ma il Boss del Papeete beach in bermuda, in preda a delirio d’onnipotenza.

Il problema semmai si porrà in termini mediatici da parte degli scendiletto della stampa Salviniana che si scatenerà contro i grillini voltagabbana. Dunque va detto e ribadito subito che il M5S ha tutto il diritto di proseguire il programma di governo con cui si è presentato agli italiani, interrotto non certo per colpa sua.

L’esperienza con la Lega seppure nata e fallita sotto la “garanzia” di un contratto dovrebbe indurci alla prudenza, ma se l’alternativa è quella di consegnare il Paese a una destra oscurantista, vecchia, guidata da un politico virtuale ritornato nelle fauci del Caimano demummificato, vale la pena di tentare una nuova avventura accettandone i rischi connessi.

Stavolta, però, nell'ipotesi di un governo M5S PD Sel si provveda a mettere dei paletti rigidi fin da subito. Intanto nessun cedimento può essere ipotizzato sul reincarico a Conte che oggi rappresenta il politico più stimato d’Italia e che ha lavorato benissimo. Ogni altra ipotesi diversa va respinta. Occorre inoltre immunizzarsi da contaminazioni pericolose, per esempio non reclutando vecchie glorie del giglio magico renziano né indagati da fare entrare a Palazzo Chigi ripetendo gli stessi errori (Rixi e Siri docet).

Si stabilisca prima con quale dei tanti PD si vuole avere a che fare e si pongano condizioni tassative sul da farsi evitando i cliché del passato. Ci si metta subito d’accordo se dovrà essere il governo dei banchieri e della Confindustria o il governo del popolo. Si decida subito come procedere sulla realizzazione delle opere pubbliche ripristinando il buon criterio dei costi-benefici a cominciare dal Tav e stilando un elenco delle priorità ribaltando l’ordine fissato dalla Lega.

Si chiarisca che per il M5S la riforma sulla Giustizia non può essere barattata con i ricatti e i veti sollevati dalla Lega. Patti chiari anche sui comportamenti da tenere nei confronti di chi, nel governo, avrà problemi con la giustizia senza mai più salvataggi dai processi per nessuno. Un modo per ridurre i rischi di convivenze spurie è quello di sottoscrivere un contratto di governo meno generico e più dettagliato possibile, per evitare gli equivoci interpretativi utilizzati dalla Lega per affossare il programma dei 5S.

Con questi minimi accorgimenti penso che si possa anche affrontare una nuova fase di governo lasciandoci alle spalle un incubo durato 14 mesi vissuti turandoci il naso e chiudendo gli occhi.

Siccome in un futuro ipotetico governo non saremmo da soli, se qualcuno dei nuovi alleati ponesse qualche riserva sui alcuni protagonisti pentastellati del governo precedente (nessuno escluso), sarebbe bene non strapparsi le vesti e mettere in campo energie nuove e fresche in grado di proseguire il programma già avviato.

Maurizio Alesi
16 Agosto 2019

23 commenti:

  1. Ma si apre? Le ultime parlano di Di Maio premier, Salvini vice, conte alla UE e Giorgetti all'economia.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Enzo, fantasie della calura estiva. Se fosse vero il M5S scomparirebbe del tutto.

      Elimina
    2. Fiammetta Bonanno Di Linguaglossa16 agosto 2019 alle ore 16:23

      fake news già molto chiaramente smentite

      Elimina
    3. Eduardo, lo spero ma credimi più di una cronaca politica odierna parla di questo

      Elimina
  2. Asse Salvini-Trump ? Favole moderne ?

    Se l'Unione Europea é una creazione della Cia, quali interessi persegue ? Quelli delle singole Nazioni europee o quelli del Capitalismo statunitense ?

    Valutate i contenuti di questo estratto e del relativo link:

    LA STORIA
    Le carte dimostrano che furono il segretario di Stato di Eisenhower, John Foster Dulles, e la Cia (Central Intelligence Agency), all’epoca diretta da suo fratello Allen, a “creare” l’Europa e a spingere la Gran Bretagna a farsi carico del disegno europeo, per giocare un ruolo antisovietico negli anni Cinquanta e Sessanta, cruciali per la Guerra Fredda. In quell’ottica i servizi segreti americani organizzarono una campagna, negli anni Cinquanta e Sessanta, per porre le basi di un’Europa unita, fondando e dirigendo in prima personail Movimento federalista europeo.

    Un memorandum del 26 luglio 1950 (firmato dal generale Donovan, capo dell’Oss, precursore della Cia) dava istruzioni per mettere in atto una campagna per promuovere la creazione del Parlamento europeo. Il principale strumento di influenza americana fu l’Acue (il Comitato americano per l’Europa unita) che finanziò il Movimento europeo...

    quifinanza.it/soldi/lunione-europea-e-una-creazione-della-cia-ecco-i-documenti/82094

    RispondiElimina
  3. Necessita un partito del Sud per il Sud

    RispondiElimina
  4. Buona analisi... non sono d'accordo per l'emarginazione dei dirigenti più rappresentativi del M5s a favore di nuove leve. Chi? E una domanda... con quale PD.. quello di Renzi... mai coi 5 stelle, sono incompetenti e ignoranti... o quello di Zingaretti che ha dichiarato anche lui...mai al governo coi 5 stelle..?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Non è detto che eventuali sostituzioni (peraltro mai escluse neppure dal M5S) debbano essere nuove leve. Ci sono anche tanti bravi parlamentari in grado di reggere in un nuovo governo. Penso a Ettore Licheri, ma è solo un esempio.

      Elimina
  5. Ma secondo voi Salvini lo aveva capito che stava mettendo in crisi il governo Conte?
    E secondo voi era così sobrio da ricordare che nel governo Conte c’era anche il suo ministero dell’interno?

    RispondiElimina
  6. Squadra vincente non si cambia: Conte Presidente del Consiglio, Luigi Di Maio ministro dello sviluppo economico e del lavoro. Costa ministro dell’ambiente. Questi tre devono essere inamovibili. Al massimo, nella leadership del m5s, si potrebbe dare più spazio e responsabilità ad Alessandro Di Battista.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Anche Toninelli non si deve minimamente sfiorare.

      Elimina
    2. A parte Conte non credo proprio che vi siano ministri inamovibili. In un governo di coalizione la squadra si concorda insieme agli alleati. Altrimenti se il PD fa la sua formazione e ti piazza Renzi. Boschi, Lotti, Morani tocca prenderla in blocco.

      Elimina
  7. PRINCIPALMENTE SU QUESTI PUNTI BISOGNA ESSERE TASSATIVI, PER EVITARE CHE IL M5S SCOMPAIA....
    "Si stabilisca prima con quale dei tanti PD si vuole avere a che fare e si pongano condizioni tassative sul da farsi evitando i cliché del passato. Ci si metta subito d’accordo se dovrà essere il governo dei banchieri e della Confindustria o il governo del popolo. Si decida subito come procedere sulla realizzazione delle opere pubbliche ripristinando il buon criterio dei costi-benefici a cominciare dal Tav e stilando un elenco delle priorità ribaltando l’ordine fissato dalla Lega."

    RispondiElimina
  8. tutti i beceri improperi contro Salvini, pregiudiziali e infanganti: boss...razzista...xenofobo...sarebbero suscettibili di denuncia per calunnia e diffamazione. Hanno l'effetto contrario, cioè quello di esaltare sempre di più la figura di Salvini: un uomo e un ministro finalmente vicino al popolo che va in giro in maglietta, che si sbraccia e che non assume più l'abitus funereo e ipocrita dei colletti bianchi in giacca e cravatta che si sono sempre dimostrati aguzzini e vampireschi....la dice lunga sul livello di intelligenza intuitiva di chi scrive questi oltraggiosi post.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Contro Salvini ho espresso giudizi politici, non improperi. Sono giudizi che derivano dai suoi comportamenti, indegni per chi ricopre cariche istituzionali così importanti. A te basta una maglietta per applaudire a delle nullità, a me serve altro.

      Elimina
  9. Io penso che accordarsi con qualcuno significherebbe perdere fiducia e voti. Il non accordarsi e andare alle elezioni sarebbe più del 51%, perché il popolo vedrebbe serietà e determinazione a proseguire quel che Capitan fracassa ha buttato all'aria. E altri non farebbero di meglio

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è un piccolo problemino. Che se vai alle elezioni vince Salvini che si allea con un condannato per frode fiscale

      Elimina
  10. Maurizio quanto scrivi lo condivido in toto e spero che si realizzi.. ma temo che resteremo delusi, anche qst volta, per colpa del PD, troppo spaccato al suo interno per trovare un accordo. Dovrebbero tt qst spaccature in qualche modo restare soddisfatte e ne perderebbe ancora una volta la credibilità del m5s. Sai... temo che tt qst sia in qualche modo studiato a tavolino per dare l ultima spallata ai Grillini per levarli definitivamente di torno. In fondo il sistema quando è stato messo alla prova ha dato segni di fedeltà e unione, gode di ottima salute:tav docet.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Le alternative a un governo col PD sono due. 1) Tornare nelle braccia di Salvini che vigliaccamente ci ha ripensato. 2) Tornare al voto e scomparire. Io scelgo sempre il male minore. Sul Tav anche la Lega ha votato contro, non solo il PD. Nel mio articolo ho indicato le garanzie per ridurre i rischi di un nuovo fallimento. Dopo l'esperienza con Salvini dovremmo avere qualche anticorpo in più e potrebbe andare meglio. Il PD è un mondo molto variegato e se si dialoga con le persone migliori, andrà certamente meglio del passato.

      Elimina
  11. A parte il Presidente Sergio Mattarella, non c'è nessuno da prendere, tutti pagliacci.

    RispondiElimina
  12. Possibile il voto anticipato, possibili una ricomposizione Lega % stelle, possibile un governo 5 stelle PD ed altri…. Insomma non si sa come finirà e chi vincerà, non per niente un uomo di grande esperienza politica come il sig Gattuso preferisce tacere ed aspettare. Mai stare con chi perde.

    RispondiElimina
  13. Siete allo sbando!
    Del resto era matematico che il m5star si sarebbe liquefatto alla prima prova di acume politico a cui sarebbe stato sottoposto.
    Striotalati tra l'appanzato bulletto lumbard e il bucaiolo fiorentino!
    ARRENDETEVI!!!!!

    RispondiElimina