di Maurizio Alesi - Il M5S sta mostrando tutta la sua inadeguatezza nella strategia della comunicazione mediatica. L’unica voce positiva del governo è farloccamente affidata a Salvini noto giullare di corte.
Il capitano utilizza tre o quattro frasi fatte che ripete all'infinito ad ogni intervista, mentre Di Maio e compagni arrancano e subiscono passivamente il ruolo che Salvini gli ha ritagliato addosso. Si è imposto il messaggio che il M5S è quello che dice sempre no allo sviluppo, no alle opere pubbliche, no allo sblocco dei cantieri, no al progresso. No, no, no. Naturalmente è un imbroglio ma se non sei in grado di contrastare quelle raffiche di balle che Salvini spara come un mantra ogni volta che gli mettono un microfono in bocca, finisce che quelle menzogne diventano realtà.
Salvini da provetto demagogo ed esperto illusionista quale è, incarna la parte del politico saggio che “non risponde agli insulti”, non ha tempo impegnato com'è nel suo lavoro (soprattutto comizi, selfie, e social). Ripete a pappagallo che gli italiani “lo pagano per risolvere i problemi e non per litigare”. Ottima furbizia che gli consente di evitare scomode risposte sui suoi comportamenti, sui suoi uomini inquisiti, imputati e condannati che ha portato al governo. Così come non risponde sui 49 milioni rubati agli italiani dal suo partito.
Nessuno, dico nessuno dei 5Stelle riesce ad incalzarlo costringendolo a scendere nel merito delle accuse, lasciandogli comodamente sciorinare tutta quella valanga di cazzate e frasi fatte. Salvini ha moltissime ombre nel suo partito, frequentazioni equivoche; molti uomini a lui vicini hanno amicizie opache col mondo affaristico-imprenditoriale ma Di Maio (probabilmente mal consigliato), non gli ha mai fatto pesare quelle frequentazioni subendo dalla mattina alla sera la tempesta mediatiche scaricatagli da Salvini che, grazie alle sue litanie, è riuscito incontrastato a raddoppiare i propri consensi mentre il M5S si è prosciugato anche per non aver saputo attivare un livello di comunicazione tale da sbugiardare quel pusillanime ristabilendo la verità e mettendo a nudo il vuoto che lo circonda.
La cosa che fa più rabbia è la circostanza che, malgrado il movimento sia stato l’artefice quasi assoluto dell’attività di governo, si è fatto scavalcare da un fannullone tutto bocca e niente fatti. Nell'immaginario collettivo Salvini è quello che vuole costruire scuole, strade, autostrade, combatte la mafia, la ndrangheta, gli scafisti, garantisce la sicurezza degli italiani (sempre a parole), mentre Di Maio è quello che passa il tempo ad attaccarlo. Il Capitano, povera stella innocente, da uomo saggio, paziente e operoso non risponde agli insulti per il bene del Paese. Questo è ciò che gli italiani hanno percepito della narrazione salviniana. E tutto questo malgrado fosse notorio che Salvini, ovunque abbia svolto una funzione pubblica (da 30 anni in politica), non ha mai fatto il proprio dovere come quando era parlamentare europeo, deputato della Repubblica, consigliere comunale.
Ovunque, si è sempre distinto per la scarsissima partecipazione alla vita istituzionale, esattamente come sta facendo adesso da ministro dell’Interno. Tuttavia con la sua abilità comunicativa e, soprattutto, grazie alla scadente qualità di Casalino e il suo modesto staff, Salvini domina incontrastato in tutti i media e buca il video. Provate a mettere a confronto l’esuberanza, i risolini ipocriti, la spocchia, la mimica di Salvini quando parla in televisione citando il “buon Dio”, i suoi bimbi, gli italiani, con l’atteggiamento remissivo, quasi difensivo di Di Maio che appare del tutto inadeguato a contrastare la turbina comunicativa di quel filibustiere. Io non ce l’ho certo con Di Maio che parla come dovrebbe parlare un politico serio e responsabile, usa argomenti concreti e spiega ciò che fa nei suoi ruoli istituzionali.
Ce l’ho con chi è pagato profumatamente per approntare le strategie comunicative del M5S e le tecniche più efficaci. Andrebbero individuati pochi messaggi identitari da far passare, oltre che pensare ad un’azione di contrasto serio alle sciocchezze profuse dal cazzaro verde. Evidentemente i Casalino’s family non sono gente all'altezza del compito che gli è stato assegnato e la conseguenza è sotto gli occhi di tutti. Come è possibile non riuscire a trasmettere le tante cose positive realizzate in un anno intenso di duro lavoro facendo approvare leggi e decreti innovativi, riforme epocali come il colpo ai privilegi della politica, i vitalizi, la lotta alla casta, la legge contro la corruzione, norme contro le mazzette, reddito di cittadinanza.
Qualunque forza politica che avesse fatto la metà di questo lavoro avrebbe spopolato nei consensi. Invece si è lasciata carta bianca ad un cialtrone che senza aver fatto nulla fa il pieno di voti baciando il rosario e rivolgendosi a Gesù e Maria. È stato fatto il “processo” a Di Maio, secondo me giustamente, poiché un capo politico deve assumersi la fetta più grande di responsabilità di fronte ad una sconfitta così pesante.
Quello che nessuno mette mai in discussione sono questi scienziati sedicenti esperti di comunicazione e massmediologi, pagati più del presidente del consiglio, per collezionare gaffe e sconfitte elettorali.
Maurizio Alesi
02 Giugno 2019
Il capitano utilizza tre o quattro frasi fatte che ripete all'infinito ad ogni intervista, mentre Di Maio e compagni arrancano e subiscono passivamente il ruolo che Salvini gli ha ritagliato addosso. Si è imposto il messaggio che il M5S è quello che dice sempre no allo sviluppo, no alle opere pubbliche, no allo sblocco dei cantieri, no al progresso. No, no, no. Naturalmente è un imbroglio ma se non sei in grado di contrastare quelle raffiche di balle che Salvini spara come un mantra ogni volta che gli mettono un microfono in bocca, finisce che quelle menzogne diventano realtà.
Salvini da provetto demagogo ed esperto illusionista quale è, incarna la parte del politico saggio che “non risponde agli insulti”, non ha tempo impegnato com'è nel suo lavoro (soprattutto comizi, selfie, e social). Ripete a pappagallo che gli italiani “lo pagano per risolvere i problemi e non per litigare”. Ottima furbizia che gli consente di evitare scomode risposte sui suoi comportamenti, sui suoi uomini inquisiti, imputati e condannati che ha portato al governo. Così come non risponde sui 49 milioni rubati agli italiani dal suo partito.
Nessuno, dico nessuno dei 5Stelle riesce ad incalzarlo costringendolo a scendere nel merito delle accuse, lasciandogli comodamente sciorinare tutta quella valanga di cazzate e frasi fatte. Salvini ha moltissime ombre nel suo partito, frequentazioni equivoche; molti uomini a lui vicini hanno amicizie opache col mondo affaristico-imprenditoriale ma Di Maio (probabilmente mal consigliato), non gli ha mai fatto pesare quelle frequentazioni subendo dalla mattina alla sera la tempesta mediatiche scaricatagli da Salvini che, grazie alle sue litanie, è riuscito incontrastato a raddoppiare i propri consensi mentre il M5S si è prosciugato anche per non aver saputo attivare un livello di comunicazione tale da sbugiardare quel pusillanime ristabilendo la verità e mettendo a nudo il vuoto che lo circonda.
La cosa che fa più rabbia è la circostanza che, malgrado il movimento sia stato l’artefice quasi assoluto dell’attività di governo, si è fatto scavalcare da un fannullone tutto bocca e niente fatti. Nell'immaginario collettivo Salvini è quello che vuole costruire scuole, strade, autostrade, combatte la mafia, la ndrangheta, gli scafisti, garantisce la sicurezza degli italiani (sempre a parole), mentre Di Maio è quello che passa il tempo ad attaccarlo. Il Capitano, povera stella innocente, da uomo saggio, paziente e operoso non risponde agli insulti per il bene del Paese. Questo è ciò che gli italiani hanno percepito della narrazione salviniana. E tutto questo malgrado fosse notorio che Salvini, ovunque abbia svolto una funzione pubblica (da 30 anni in politica), non ha mai fatto il proprio dovere come quando era parlamentare europeo, deputato della Repubblica, consigliere comunale.
Ovunque, si è sempre distinto per la scarsissima partecipazione alla vita istituzionale, esattamente come sta facendo adesso da ministro dell’Interno. Tuttavia con la sua abilità comunicativa e, soprattutto, grazie alla scadente qualità di Casalino e il suo modesto staff, Salvini domina incontrastato in tutti i media e buca il video. Provate a mettere a confronto l’esuberanza, i risolini ipocriti, la spocchia, la mimica di Salvini quando parla in televisione citando il “buon Dio”, i suoi bimbi, gli italiani, con l’atteggiamento remissivo, quasi difensivo di Di Maio che appare del tutto inadeguato a contrastare la turbina comunicativa di quel filibustiere. Io non ce l’ho certo con Di Maio che parla come dovrebbe parlare un politico serio e responsabile, usa argomenti concreti e spiega ciò che fa nei suoi ruoli istituzionali.
Ce l’ho con chi è pagato profumatamente per approntare le strategie comunicative del M5S e le tecniche più efficaci. Andrebbero individuati pochi messaggi identitari da far passare, oltre che pensare ad un’azione di contrasto serio alle sciocchezze profuse dal cazzaro verde. Evidentemente i Casalino’s family non sono gente all'altezza del compito che gli è stato assegnato e la conseguenza è sotto gli occhi di tutti. Come è possibile non riuscire a trasmettere le tante cose positive realizzate in un anno intenso di duro lavoro facendo approvare leggi e decreti innovativi, riforme epocali come il colpo ai privilegi della politica, i vitalizi, la lotta alla casta, la legge contro la corruzione, norme contro le mazzette, reddito di cittadinanza.
Qualunque forza politica che avesse fatto la metà di questo lavoro avrebbe spopolato nei consensi. Invece si è lasciata carta bianca ad un cialtrone che senza aver fatto nulla fa il pieno di voti baciando il rosario e rivolgendosi a Gesù e Maria. È stato fatto il “processo” a Di Maio, secondo me giustamente, poiché un capo politico deve assumersi la fetta più grande di responsabilità di fronte ad una sconfitta così pesante.
Quello che nessuno mette mai in discussione sono questi scienziati sedicenti esperti di comunicazione e massmediologi, pagati più del presidente del consiglio, per collezionare gaffe e sconfitte elettorali.
Maurizio Alesi
02 Giugno 2019
Avremo mai in Italia una politica coerente che assolva alle sue funzioni naturali , di trovare soluzioni per la collettività? Al punto in cui siamo arrivati oggi , lo reputo impossibile ! La politica è uno strumento da utilizzare per servire intenzioni di potere assolutamente indicibili e non manifeste , di gruppi di interesse economici spesso consociati a quelli criminali . Dopo il grande pensiero cattolico e laico comunista , conclusosi con le tangentopoli del secolo scorso , e la caduta del muro di Berlino , si è affacciato il terzo millennio con le degenerazioni più evolute del precedente , un breve rigurgito di umanesimo egualitario , ben presto destinato a rientrare nri ranghi del sistema , piuttosto di trasformarsi in rivoluzione del sistema stesso . Sono dell’idea che i grandi movimenti di pensiero si accompagnano a grandi processi di cambiamento produttivo , come questo che stiamo vivendo . Un forte incremento dell’automazione , un restringimento della base produttiva con tutte le conseguenze socio economiche che ne derivano . Rassegnarsi ? Essere consapevoli piuttosto , dato che i correttivi sono minimali e spesso corrono verso la direzione voluta dal nuovo sistema nascente , magari a nostra insaputa . In questo senso un Berlusconi , Renzi , Salvini , ma anche Grillo col suo Movimento, sono attori della stessa sceneggiatura che quotidianamente viene recitata sul palcoscenico della terra e , giorno dopo giorno , costruisce la storia moderna dell’umanità . Da ora in avanti , insomma , chi fa un figlio lo fa a proprio rischio e pericolo , avrà un futuro già confezionato in questo bell’ambiente !
RispondiEliminaShow di Salvini su la7, nonostante parli male di Toninelli, contestualmente dice che domani sarà in Veneto ad inaugurare la pedemontana, il cui merito , per lo sblocco, è di Toninelli!
RispondiEliminaPensate che gli italiani che lo votano riescono a cogliere questa schizofrenia nel soggetto Salvini?
Pessimista alquanto! Non sai quanto vorrei poterti dare sulla voce anche violentemente, ma, non posso! Hai ragione! Purtroppo, hai ragione! Ma, vedi? in ogni periodo esiste un seme, soltanto uno, ma è sempre presente, di bontà e di bellezza.
EliminaPensa un attimo: il tempo del fascismo com'è finito! Le ultime parole furono "per la Patria e per l'Onore!"
Poi, furono spente.
Ora. se in un regime come quello rifulsero queste parole e ci furono questi uomini, perché non dovrebbero oggi tornarne di uguali?
Ed io annetto a questo seme la facoltà, se non proprio la capacità di risolvere, un giorno, il vulnus generalizzato che affligge l'Italia.
Troppa passione ho per la mia terra e non posso pensare che mala gente, teppisti, lestofanti, corrotti, delinquenti condannati nei vari gradi di giudizio,ma anche cazzari capaci soltanto a parlare, parlare,... parlare........., possano farla da padrone perennemente.
No, non posso e non voglio pensarlo! No!
Se il movimento non tira fuori gli artigli verrà fagocitato!
RispondiEliminaL'operazione è già in corso. O si svolta o sarà troppo tardi
RispondiEliminaLe elezioni europee le ha vinte la piovra del potere costituito della quale Salvini è solo un tentacolo.
RispondiEliminaSvegliarsi ovviamente per Maurizio Alesi significa andare all'opposizione.
RispondiEliminaMa all'opposizione di chi però non si capisce.
Svegliarsi significa dare una svolta ad una situazione incancrenita che vede il movimento precipitare in un baratro. All'opposizione il M5S c'è già, con l'aggravante che fa opposizione al proprio governo. Se ti sta bene così auguri.
EliminaIn questo caso lei ha perfettamente ragione.
EliminaTemo che si è andati un passo oltre l'orlo del baratro...Auguri!
La gente non vuole pensare. Mi vengono in mente gli acchiappini fuori dai ristoranti. Che senso hanno? Dovrei essere io a decidere se mi piace o no un locale. Invece c'è chi non vuole pensare. Preferisce chi lo fa per loro. In politica è la stessa cosa. Salvini è un ottimo acchiappino. Peccato per il locale invece che è decadente e si mangia malissimo.
RispondiEliminaOggi il presidente del consiglio CONTE GIUSEPPE probabilmente oggi dieà di essere il primo ministro italiano. Quasi nove italiani su dieci non lo sanno, cosi ho letto, è possibile o è una bufala?
RispondiEliminaTutto vero ciò che scrive egregiamente Maurizio Alesi. Il M5S ha un sistema della comunicazione ridicolo, sconclusionato, degno di una bocciofila. E pur avendo anche parlamentari in gamba, ragazzi, donne e uomini di spessore politico e culturale, manda in TV sempre le stesse persone con rare eccezioni.
RispondiEliminaUn'armata brancaleone, con alla guida Rocco Casalino, che va alla guerra con le freccette contro un sistema potente armato di cannoni e carri armati. Che può usufruire di mezzi enormi messi a disposizione da chi detiene il potere vero.
Perdoni la mia ignoranza, ma chi è rocco casalini
EliminaAvete accreditato "l'originale" oltre ogni misura, a tal punto da garantirlo e tutelarlo masochisticamente oltre ogni decenza, finendo per inseguirlo sul suo terreno politico, trasformandovi in una miserevole fotocopia peraltro sbiadita, e adesso vi stupite del mostro e della sua voracità? Rassegnatevi, vi fagociterà giorno dopo giorno, e scomparirete, con l'aggravante che passerete alla storia non solo per la vostra nullità politica, ma - cosa ancor più grave - per aver facilitato l'ascesa dei nuovi fascisti in Italia.
RispondiEliminaIo le critiche alla mia parte politica le faccio. Quand'è che il PD ammetterà di essere stato lui a buttare il M5S nelle braccia di Salvini, facilitando l'ascesa dei nuovi fascisti in Italia. La sua irresponsabilità politica in sede di formazione del governo dovrebbe far tacere il PD e i suoi sostenitori, finti moralisti che lacrimano ancora per l'avvento dei babau.
EliminaAvete accreditato "l'originale" oltre ogni misura, a tal punto da garantirlo e tutelarlo masochisticamente oltre ogni decenza, finendo per inseguirlo sul suo terreno politico, trasformandovi in una miserevole fotocopia peraltro sbiadita, e adesso vi stupite del mostro e della sua voracità? Rassegnatevi, vi fagociterà giorno dopo giorno, e scomparirete, con l'aggravante che passerete alla storia non solo per la vostra nullità politica, ma - cosa ancor più grave - per aver facilitato l'ascesa dei nuovi fascisti in Italia.
RispondiEliminaEh sì come le talpe che cambiarono gli occhi con la coda.
RispondiEliminaEgli sotto le mentite spoglie del serpente antico..ha stuzzicato L'EGO (ismo) della gente che ..cornuta e mazziata... hanno votato in massa chi li ha dileggiato e insultato per anni e che continuerà con le leggi a favore dei Ricchi e del Nord...
Oggi la politica non più' fatta da destra e sinistra sono concetto MORTI E SEPOLTI sono definizioni usuali da sempre ..Salvini e' l'istrione che dimostra il concetto ..oggi il potere finisce nelle mani di questi affabulatori che ricordano i famosi BUFFONI di Corte del medioevo oggi la rete la fa da padrone ..chi possiede il potere dei giornali e tv ormai spadroneggia .la campagna elettorale non si riferisce al momento delle elezioni ma e' continua ..incalzante giornaliera . I programmi "politici" sono un pianto urlano si insultano sono inguardabili il cambiamento in Italia non avverrà mai non lo vuole ...la maggioranza degli italiani l'onesta' e' una parola da non usare MAI
RispondiEliminaTecnica messa in atto dal ministro della propaganda nazista Joseph Goebbels, una menzogna ripetuta all'infinito diventa una realtà.
RispondiEliminaConcordo assolutamente con Goebells era quella una filosofia di un regime totalitario oggi siccome siamo in una repubblica esiste il regime dei giornali e TV nelle mani dei partiti della casta corrotta che ripetono continuamente lo stesso mantra su Cinque stelle ..e salvini e' l'esecutore materiale ..fa sempre cosi ed il lavoro lo abbandona ..
EliminaMentre lui si dice il rosario gli emigranti sbarca no
RispondiEliminaAl tempo di Renzi quanti ne sbarcavano e quanti ne morivano affogati...fate i confronti
EliminaOggi intanto hanno tagliato le pensioni, ma non quelle d'oro, ma quelle di chi, come me, ha lavorato per 49 anni. Brutte carogne che promettono la flax tax, e nel frattempo ci derubano.
RispondiEliminaChiarissima e incontestabile la descrizione di Maurizio Alesi, completamente da condividere. Il capitano meritava un salutare bagno di umiltà mandandolo al processo per il caso Diciotti. Avrebbe capito che anche chi governa è sottomesso alla legge e, soprattutto, è tenuto a rispettare gli altri poteri dello Stato. Nell’incognita del risultato processuale, oltre ad affidarsi al patrocinio di un legale, per evitare il peggio devotamente poteva recitare tutti i rosari che voleva senza ostentazione, ma intimamente. Invece sapendo il rischio che correva ha sostituito la spavalderia con la richiesta di negare l’autorizzazione a procedere. Grave errore politico che ha galvanizzato il personaggio tanto da ritenersi al di sopra di tutto e di tutti. Purtroppo, gli elettori gli hanno creduto premiandolo, gli credono e continuano a premiarlo. Quanto durerà?! In politica può accadere di tutto: salire per poi precipitare. Se non ci fossero i cittadini che attendono risposte, alcuni politici potrebbero ruzzolare o scomparire dalla scena. Allora bisogna invertire l’azione senza perdere tempo. Il M5S si deve scuotere rilanciando l’azione politica senza accettare ricatti ma il confronto per individuare le cose da fare, come farle e i tempi di attuazione. Tutto sommato, in Parlamento, il M5S numericamente è la forza politica di maggioranza relativa. Altro obiettivo, che sta alla base di tutto, è ripristinare l’equilibrio istituzionale del governo. Cioè, il presidente del Consiglio deve far rispettare le sue prerogative di dirigere e coordinare l’attività del Governo. Oggi Conte ha detto: “Non posso governare da solo, e da solo non posso andare avanti all’infinito” - “Non ho alcuna intenzione di vivacchiare o galleggiare, posso anche togliere il disturbo” - “Privo di una mia propria forza politica, ma forte della Costituzione e dei poteri del presidente del Consiglio”. Ecco, queste frasi andavano pronunciate in Parlamento per verificare le intenzioni delle forze politiche che sostengono il Governo.
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