di Giangiuseppe Gattuso - Io li capisco i tanti amici che hanno vissuto gli anni del sistema partitocratico. La grande Democrazia Cristiana, il Partito Socialista, il Pri, i liberali, i socialdemocratici.
E il PCI e anche il MSI. Stiamo parlando, ovviamente, di una classe politica che ha guidato la rinascita e lo sviluppo dell'Italia del dopoguerra, migliorando sensibilmente le condizioni sociali di un popolo in enorme difficoltà. Innegabile.
I comizi, le segreterie, i governi, i ministri e i sottosegretari. E gli incarichi di sottogoverno, l'IRI, la Cassa per il Mezzogiorno, le Poste. Le aziende municipalizzate, le società partecipate, gli incarichi professionali, le consulenze, le assunzioni. A valanga. E i finanziamenti di ogni genere che avevano nel settore delle opere pubbliche un punto nevralgico. Anche oggi.
Li capisco questi cittadini, la maggior parte di una certa età, gente ben integrata, classe dirigente, e tanto personale della cosiddetta area di contiguità. Militanti, addetti alle segreterie, capi e capetti portatori di voti, dispensatori e percettori di favori. Una lunga sequela di personaggi che hanno vissuto e ancora vivono di "politica" direttamente e ai margini di essa.
Ecco, il sottoscritto, per avere vissuto intensamente per lungo tempo tutto questo non può che avere affettuosa comprensione delle reazioni, spesso, scomposte ed esagerate, a volte con vera e propria acredine, rivolte ai nuovi arrivati. Ai ragazzi e ai cittadini scaraventati nelle istituzioni direttamente dalla loro condizione sociale senza minimamente “passare” dalle gerarchie partitiche, senza nemmeno un inizio di carriera nei comuni o nei quartieri. Un evento impensabile soltanto qualche anno fa. Un qualcosa che avrebbe scatenato sorrisetti e qualche pacca sulla spalla da parte dei maggiorenti di quegli anni. Che avrebbero scommesso la loro testa contro un comico un po’ folle e visionario.
Invece è successo. Molti cittadini hanno acquisito una consapevolezza diversa, hanno avuto la possibilità di un’informazione sempre meno mediata, hanno iniziato a godere delle potenzialità di un mezzo prima inesistente e sempre più diffuso come la rete. Che nonostante limiti e difetti ha aperto un varco nel muro impenetrabile del sistema della comunicazione super controllata e della “politica” dei partiti.
Una rivoluzione pacifica. Un cambiamento e una scossa che ha prima destato stupore, poi fastidio e poi ancora reazione a difesa. Una risposta umanamente comprensibile e naturale nei confronti di un movimento estraneo, nuovo, non catalogabile che ha nel suo DNA il superamento di quel sistema egemone e infiltrato nei gangli del potere, dal più piccolo e insignificante livello istituzionale, e senza soluzione di continuità fin nelle viscere della burocrazia e al governo del Paese.
Stiamo parlando di “politici” strutturati con una presenza sul territorio consolidata da rapporti di ogni tipo. Legami stretti da una corrispondenza di interessi anche legittimi ma sempre frutto di un rapporto diretto nel quale la “Politica” nella sua essenza non ha mai alcuna rilevanza.
Così come capita spesso la non corrispondenza tra gli esiti dell'attività di governo e il conseguente risultato elettorale. Che è sempre frutto di dinamiche complesse e mai lineari. E non si spiegherebbe diversamente, ad esempio, il risultato che, il 5 novembre 2017, ha visto in Sicilia la conferma di una compagine politica espressione perfetta di una classe dirigente di governo colpevolmente responsabile. Che ha determinato quelle condizioni socio economiche difficili, per usare un eufemismo, dell’isola e dei siciliani. Un elenco interminabile di nefandezze, carenze e disfunzioni, che sarebbe facile riportare ma risulterebbe noioso per i lettori.
Per questo sorrido quando sento le accuse di incompetenza, impreparazione, inesperienza, ingenuità, dilettantismo politico, ignoranza che vengono sparate a pallettoni contro i grillini. Con tutto il sistema mediatico che non fa altro che pompare l’altro, quello bravo, in gamba, che fa tutto lui, che gestisce il governo e fa le cose. Però le cose vanno male e la colpa è dei grillini. Un paradosso grottesco. Una commedia tragica e ridicola.
E allora continuo a sorridere. Amaramente. E a sperare. Perché convinto che il popolo ha sempre ragione. Pure quando sbaglia.
Giangiuseppe Gattuso
11 Marzo 2019
Quanto è vero quello che ha scritto Giangiuseppe!Ed io continuo a sperare che il popolo capisca,che non si lasci risucchiare il cervello da questa congiur mediatica contro il M5S !
RispondiEliminaSpesso, chi ha goduto di luce riflessa, diventa lampione. Se gli mostri una lampada si sente faro.
RispondiEliminaÈ il piglio di quelli che giudicano gli altri come intrusi, con il preconcetto come modello dei propri limiti. Troppo impegnati a vedere quel che è gradito e non ciò che è evidente.
Giovanni Caianiello ottima riflessione. Merce rara ultimamente.
EliminaL'istruzione e i media, sarebbero dovute essere sinonimo di Democrazia e libertà delle menti, sono diventate il guinzaglio e i paraocchi delle masse. Masse politiche ed economiche scientemente alimentate a pane e pregiudizio, a vedere nell'altro il male assoluto. Pregiudizio che decide priori cosa è bene e cosa è male. A confondere la cosa giusta, la cosa intelligente, con la cosa che va semplicemente a tittillare i nostri pregiudizi. La cosa paradossale è che tutto questo parte proprio dalla scuola. Parte proprio dal luogo preposto a darci la capacità, la consapevolezza di ciò che accade intorno a noi, diventata ormai una fabbrica di analfabeti funzionali addestrati ad essere meri soggetti economici ed elettorali. Analfabeti funzionali con l'illusione di scegliere una propria strada ma capaci solo di percorrere e ripercorrere il sentiero che gli è stato indicato, scavando il sempre piu profondo solco dei nostri pregiudizi, dal quale sarà sempre piu difficile uscire. E quando ci proverà, ci penserà il pensiero dominante a trasformarlo in un folle eretico che segue il guru. Scatenando orde di tuttologi, di pseudo opinionisti, pseudo intellettuali, che li riporteranno a più miti consigli. Questo è oggi la scuola e l'informazione. Ci hanno aperto la finestra della mente ma hanno lasciato ben salda la grata.
RispondiEliminaCaro Giangiuseppe, le reazioni di cui parli sono alimentate dall'informazione che, com'è noto, è quasi tutta nelle mani di editori impuri, cioè di chi non fa informazione ma la usa a fini o meglio interessi propri.
RispondiEliminaPiù le reazioni sono scomposte, in termini di diffusioni di notizie false o giudizi non supportati da elementi concreti (alias pregiudizi), e più è chiaro che gli interessi sono minacciati.
Oggi, mi ha colpito questa frase tratta dall'editoriale di Travaglio:
"Resta da capire il perché di tanto accanimento: i poveri e il Welfare non fregano niente a nessuno, ma tutti attaccano il Rdc perché ce l’hanno con i 5Stelle. E non per i loro tanti demeriti, ma per i loro pochi meriti".
Ecco, appunto, i meriti che suscitano la reazione di chi difende il sistema dei così detti "competenti" - resta poi da stabilire in cosa - sono le decisioni a vantaggio della gente comune e non funzionali agli interessi di lobby o, peggio, di singole persone.
Ora tu sorridi amaramente, affermando che il popolo ha sempre ragione ma io condiziono questa tua affermazione a due condizioni imprescindibili: partecipazione e corretta informazione...un binomio che si è deteriorato in una spirale viziosa che ha generato i virus della democrazia: l'astensionismo e la disinformazione.
Di quali cittadini parliamo, Giangiuseppe.. certo non di chi analizza correttamente, e senza pregiudizio alcuno, gli avvenimenti così come sono. Non parli certo dei cittadini mortificati, avviliti, delusi, stanchi, arrabbiati a causa di quel sistema politica che sforna, ogni giorno, corrotti indagati, processati, condannati. Io ho tanto aborrito quelle vergogne che mai finirò di ringraziare il M5s. E non credo che chi non aspettasse altro che un cambiamento radicale del sistema, oggi volti o abbia già voltato le spalle a un movimento che quello che ha promesso ha fatto. Solo chi si fa manipolare la mente dai mass media vigliacchi e lecchini di chi fin qui gli ha dato lavoro.. e dai sindacati che ora, solo ora, si sono proclamati paladini del popolo contro chi il popolo difende... e prima dov'erano?
RispondiEliminaChe dire? C'è chi ha beneficiato del vecchio sistema partitocratico-clientelare , per sé, per i propri familiari e per la propria discendenza, e non può accettare la nuova realtà politico-culturale che ha davanti. E sono tanti. C'è chi è stato escluso, emarginato, sopraffatto, schiavizzato, dal vecchio sistema partitocratico-clientelare, ed è stato pronto ad accogliere la nuova formazione politica anti-sistema partitocratico-clientelare, nella speranza del riscatto. E sono tantissimi, di più dei beneficiati del vecchio sistema. E' questa maggioranza di persone in carne ed ossa che ha dato vita ad una nuova politica, ad un nuovo governo, in tutti i sensi, per creare nuovo futuro col metodo della partecipazione democratica diretta, in aggiunta a quella delegata,
RispondiEliminaMa chi ha detto che sono ingenui? solo chi non segue bene le vicende può affermarlo. Prendete ad esempio le norme che tra qualche giorno faranno approvare per velocizzare o sbloccare i cantieri (dicono...). Subappalti a go-go, leciti e più che consentiti, bandi facili e da trovare sul web? Ma quando mai, mica siamo nell'epoca digitale ancora... Ingenui? Ma pensate che l'asta sui beni mafiosi sequestrati sia frutto di ingenuità? I fatti sono fatti, le chiacchiere stanno a zero. Sempre, dovunque e comunque.
RispondiEliminaVeramente commovente l'articolo di Gattuso, mantiene la sua fede aldilà di tutto e di tutti. Un uomo di fede non si chiede mai il perché di un disegno più grande di lui, intuisce che ci sono disegni imperscrutabili a cui bisogna aderire e credere senza farsi domande. Gattuso sa di avere sbagliato e peccato in passato, adesso ha trovato la giusta via e la indica con generosità a disinteresse a chi ancora si trova nelle tenebre. Ancora il numero di seguaci non è quello che dovrebbe essere ma gli apostoli ci sono e si leggono. Che dio ti dia la forza di continuare la tua missione a sevizio dell'umanità.
RispondiEliminaSignor Anonimo Gattuso se non altro non si nasconde dietro l'anonimato...ci mette la faccia e dimostra di avere una qualità in cui lei non spicca
EliminaFrancesco Salvatore pare che il suo compito si limita a quello di soccorritore in concorrenza alla Croce Rossa Italiana. Il signore anonimo ha espresso un suo concetto, sbagliato o veritiero che sia, mentre lei non ha espresso alcun commento, oltre alla difesa d'ufficio. Fino a quando Giangiuseppe Gattuso, responsabile del blog, permette i commenti in anonimato, ogni ribellione ed offese da parte sua non ha senso.Perciò, tanto per essere in argomento, quanto scritto e descritto da Giangiuseppe io lo condivido, ora dobbiamo pazientemente attendere gli sviluppi di questa rivoluzione pacifica, come la definisce lo stesso autore. La speranza resta la ferma convinzione che il M5S la smetta di andare al traino della lega, altrimenti va a farsi friggere quel cambiamento tanto sperato. Poi....ognuno di noi ha condiviso parte della politica che portata avanti in Italia sin dal dopoguerra e nessuno debba vergognarsi.
EliminaPerché SE NON ALTRO? IL sig. Gattuso oltre la faccia ci mette tanto altro, la passione, l'intelligenza, l'esperienza, la fede, la cultura , la coerenza, l'imparzialità, l'onestà, l'impegno, la costanza, la pazienza, l'amore, la generosità ed ovviamente l'onesta. Lei signor salvatore oltre il nome e la passione per l'avvocatura superflua e fuori luogo, cosa mette?
RispondiEliminaGrazie per i complimenti sig. Anonimo. Però non esageri potrei montarmi la testa.
EliminaQuello che lei non ha il coraggio di mettere...la faccia
RispondiEliminaLei ha la presunzione di mettere la faccia, immagino per vanità fondata sul niente. Lei ama mettere la faccia per adulare qualcuno o compiacere qualche altro, e si autosuggestiona credendo che la sua faccia ed il suo nome abbiano un significato. Se si chiamasse o fosse Giacomo Leopardi o Martin Luther King potrebbe funzionare, purtroppo è il rispettabilissimo sig. Francesco salvatore
RispondiEliminaGià...la vituperata e squallida palude della gestione clientelare del consenso politico. Bene.
RispondiEliminaAlmeno l'autore ammette di essere stato parte integrante (ed integrata) di quel sistema. Poi ovvio...uno si pente ...e va in paradiso (votando 5 stelle) e facendo la supercazzola dei "poveri" esclusi dal sistema precedente che adesso godranno come dei caimani in calore con i 780 euro di grillina matrice.
Tutto bene, se non fosse, che i campioni del pensiero "puro" e del popolo "libero" sono stati la peggio specie di Italiani da quando esiste questa nazione, essendosi mangiati l'Italia dagli anni 70 fino all'ultimo Berlusconi.
Dovreste avere almeno la decenza di nascondervi...e invece fate le lezioni di morale!
Egregio Anonimo, chi fa lezioni di morale? Personalmente non credo di averne mai fatte, e ci mancherebbe. Il problema, invece, è continuare a credere e sostenere quelli di sempre. I responsabili di tutto quello che c'è nel Paese, delle enormi disuguaglianze, delle carenze infrastrutturali e via discorrendo. Ovviamente facendo anche cose buone.
EliminaSi tratta soltanto di immaginare qualcosa di diverso nella speranza di cambiamenti in meglio. Chi vivrà vedrà.
Sig Gattuso non si offenda ma le prediche fatte dal suo pulpito,un poco stonano.
RispondiEliminaNon faccio prediche. Ma se quello che scrivo un poco le stona, eviti di leggermi.
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