Beh! Personalmente penso, e vorrei sinceramente, sbagliarmi, che a furia di dai che ti do, che ti do, l’evento auspicato di “sinistri” italiani potrebbe verificarsi se si arriverà al processo contro Salvini per il caso “Diciotti”!
Le cose sono a questo punto: Non v’è dubbio che Salvini ha compiuto un atto di forza, forse più che per volontà di nuocere, per farsi ancora un po' di pubblicità elettorale.
Personalmente sono convinto che il Presidente Conte e il M5S forse avrebbero evitato di arrivare alla soluzione voluta da Salvini ma hanno abbozzato per quieto vivere e ben sapendo che una crisi di governo significa la fine del “rinnovamento” non per l’azione degli altri partiti ma, principalmente, per la “volubilità”, ormai accertata e certificata, di quella parte dell’elettorato italiano che, diciamoci francamente la verità, si entusiasma e si deprime con la facilità di una piuma al vento.
Un'immaturità politica immensa che viene da lontano e che è palese negli interventi sui social.
La questione emigranti, profughi, deportati come vogliamo chiamarla secondo le interpretazioni che vogliamo darle, è una cosa seria e certamente va regolata con atti precisi e decisi anche, alle volte, di forza se necessario. Perché è assolutamente impensabile che l'Italia da sola possa far fronte a questo esodo, a una così grande massa verso un’Europa che da sempre in certi momenti della sua storia si è dimostrata stretta territorialmente e psicologicamente.
Non esiste un paragone con i movimenti migratori del passato. L'Italia è stata storicamente una delle nazioni che ha animato, nei secoli, il fenomeno, fin dal tempo dei fenici, degli arabi, dei goti, dei celti, e via dicendo fino ai tempi recenti dopo la seconda guerra mondiale. E posso dirlo con cognizione di causa avendo personalmente, per dodici anni e mezzo, assistito, organizzato e agevolato eticamente e materialmente i flussi migratori italiani. Il mio primo impiego, infatti, è stato proprio quello di addetto all'organizzazione degli imbarchi presso il Centro Emigrazione di Genova.
Occorrono, indubbiamente, patti più chiari, controlli più severi, meno interessi economici, meno strumentalizzazione, e meno speculatori sulle spalle di chi soffre.
Tornando al processo è chiaro che esso ha origini politiche di parte, e pertanto si può facilmente intuire come andrà a finire. Anche se, ritengo, potrebbe servire a dare una svolta alla situazione di caos odierno. La materia ha bisogno di regolamentazione precisa e chiara senza travalicare i principi fondamentali dell’etica, della socialità e della grave situazione sociale ed economica che comporta per le popolazioni interessate.
Comunque sarà quel che sarà e che Dio ce la mandi buona… E credo sia bene già disporre l’animo a sopportare l’ennesimo governo tecnico con in programma nuove elezioni politiche, nuova legge elettorale e nuove prospettive. Anche se, personalmente, penso che le ipotesi più attendibili saranno il ripristino di un blocco di potere sotto l’alta direzione di Berlusconi e Renzi questa volta sfacciatamente e pubblicamente legati da un patto di solidarietà reciproca.
Speriamo nella misericordia divina… ma anche nella coscienza degli italiani!
Franco Gentile
29 Gennaio 2019
29 Gennaio 2019
Nessuna crisi, caro Franco, non conviene a nessuno, incidenti di percorso soltanto.
RispondiEliminaStavolta però qualcuno sta rischiando forte... speriamo bene!
EliminaVisto che trattasi di un "contratto" e non di alleanza è ovvio che accadano questi incidenti. Se poi guardiamo al caso Afghanistan soltanto chi non vuole vedere non vede lo sfascio della nostra politica estera e il caos che regna nel governo. Boh!
RispondiEliminaNon vedo nessun caos e anche per l'Afghanistan ritengo che sia davvero l'ora di finirla di mandare in "missione di pace" l'esercito...oltretutto aggirando in qualche modo anche un dettame costituzionale!
EliminaSig. Gentile, io non ho fatto riferimento al metodo bensì al merito della questione. Un ministro degli esteri che si dichiara all'oscuro dell'annunciato ritiro da parte del ministro della difesa a lei non sembra caos. Ne prendo atto.
EliminaFranco Gentile dall’alto della sua saggezza segnala problemi reali, pur lasciando aperte le conclusioni di questa esperienza di governo. Personalmente vedo un crescendo di difficoltà nella convivenza, ampiamente annunciata come problematica fin dal suo inizio. Gli ultimi temi di scontro tra Lega e 5S, però, mi sembrano particolarmente delicati e che potrebbero lasciare cicatrici profonde. Non c’ è solo il caso Diciotti e il voto su Salvini ma anche il Tav che sta assumendo il carattere di un out-out. A Salvini infatti non basta più l’esito della commissione ministeriale (ancorché l’avesse condivisa), ma pretende un’altra verifica sperando di confutare quella tecnica, appena depositata. Nell’attesa scende in piazza col PD, FI, FdI e le madamine. Io sono più pessimista di Franco Gentile e credo che, continuando ad accettare troppi compromessi, il M5S stia generando molte delusioni. Molto dipenderà da come il movimento riuscirà a chiudere i due spinosissimi punti all’ordine del giorno: Tav e autorizzazione a procedere. Attenzione, perché stiamo parlando di due temi-simbolo grillini.
RispondiEliminaMaurizio, concordo pienamente. Il momento è delicatissimo e non servono slogan ma renderlo meno grave....ci vuole concretezza d'azione.
EliminaMaurizio, il tav non c'entra nulla.
EliminaFar cadere il governo su una autorizzazione a procedere che di fatto processa la politica del governo non Salvini trattandosi di decisioni condivise è demenziale
Significherebbe nessun reddito di cittadinanza
Significherebbe essere relegati all' opposizione
Significherebbe al governo non tornarci mai piu
O credi che dopo un totale fallimento qualcuno sia disposto a ricominciare d accapo?
Ma per favore, 3/4 dell' elettorato finirebbe a Salvini.
Ma non scherziamo
ancora una volta ha fatto il guappo di cartone per poi pentirsi
RispondiEliminaNon ho mai fatto mistero del non amare troppo Salvini, ma la minaccia Berlusconi, é ancora peggio.. Santo cielo che momento.
RispondiEliminaStia tranquillo sig. Gentile, i 5 stelle hanno prontamente cambiato linea, adesso sono compatti nel dire all'autorizzazione a procedere. lei li sottovaluta, mica sono scemi, sanno bene che se Salvini li molla loro spariscono.
RispondiEliminaNon esiste alcuna crisi di governo (anche se non sono pochi ad auspicarla). Mettetevi il cuore in pace.
RispondiEliminaTutte illazioni e desiderata.....
RispondiEliminaNon esiste alcuna crisi, credo che il M5S voterà NO perché sarebbe illogico andare contro la politica del Governo!
E' altrettanto illogico votare Si, dopo che si è sempre votato No per gli altri. Votando Si non si andrebbe contro la politica del Governo bensì contro i principi che hanno guidato da sempre il movimento.
EliminaÈ indubbio come il politico Salvini, conosca molto bene le dinamiche emotive degli elettori. Il condottiero che affronta eroicamente, con sprezzo del pericolo il nemico di turno, suscita ammirazione e conquista seguaci. Del resto, è il suo cavallo di battaglia, anche se di certo non è il problema principale di questo paese.
RispondiEliminaE, poco importa se ad essere combattuti sono gli effetti e non le cause degli imbarchi lungo le coste libiche. Di tutt'altro avviso è invece l'altra compagine di governo, che va coraggiosamente e direttamente
all'attacco del cuore del problema sui paesi che dell'immigrazione ne sono causa e di certo soffre le posizioni estreme del Carroccio. È il prezzo da pagare per non bloccare il cammino e le riforme in ballo.
La sua coerenza e la sua onestà le fanno onore sig Alesi. Infatti lei non è ne in parlamento ne tantomeno al governo e credo non lo sarà mai, mi spiace, ma funziona cosi. Si faccia spiegare bene dal sig. Gattuso come funziona il gioco, lui certamente lo sa bene. Non si guasti la salute per un manipolo di parassiti nessuno escluso.
RispondiEliminaSe si dovesse arrivare alle elezioni anticipate è chiaro che il destino dei 5Stelle è in mano all'elettorato. C'è d'augurarsi solo che l'elettorato ritrovi l'ispirazione e la concretezza del 4 dicembre 2016 e del 4 marzo 2018 eventi in cui ha dimostrato senza mezzi termini che nei momenti cruciali trova la via della riflessione positiva piuttosto che l'incoscienza festaiola delle sagre.....è un auspicio e un augurio che rivolgo all'Italia intera!
RispondiEliminaFranco, se si dovesse tornare alle elezioni non ci sarà più nessun m5*.
EliminaNon si da fiducia a chi ha già fallito.
Non è mai successo.
Se cade il governo dopo un anno il fallimento è totale.
Tutte le promesse andranno in fumo.
Io certo non voterò chi si è segato il ramo su cui sedeva.
Chi ha rinnegato la politica fino all'ora sostenuta.
Per essere sincero, ribadisco che questo non è il Governo che volevo! Però, vista la situazione politica, devo ammettere che a questo Governo non c’è alternativa. Non è scontato che da eventuali elezioni anticipate uscirebbe una situazione più chiara. Occorre tempo all’attuale maggioranza per dimostrare di saper fare e alle varie opposizioni per costruire una valida alternativa. Entrando nel tema dell’articolo forse è più corretto dire che si avvicina la crisi del sodalizio Di Maio/Salvini che ha oscurato l’immagine di Conte e di tutto il Governo. In questo sodalizio Salvini ha agito sempre da padrone facendo ingoiare non pochi rospi al sodale Di Maio fino ad arrivare al caso “Diciotti” e alla conseguente imputazione per il ministro degli Interni che per essere processato necessita l’autorizzazione del Senato. In un mio post pubblicato ieri scrivevo: “Salvini dice che vuole essere processato. Di Maio dice che voteranno si all'autorizzazione a procedere perché lo chiede Salvini e, contemporaneamente, afferma che la decisione del ministro degli Interni era stata condivisa da tutto il Governo. Allora: o si processa tutto il Governo o si nega l'autorizzazione a procedere. È troppo semplice! Ma quando prevale l'ambiguità anche le decisioni più ovvie diventano difficili.” Ora che Salvini, per paura e per i consigli di chi sa distinguere i problemi politici da quelli giudiziari, ha deciso che non deve essere processato cambia tutto: negare l’autorizzazione a procedere diventa una questione indispensabile per evitare una crisi del Governo. Di Maio ha un compito difficile: convincere, non solo i Senatori, ma tutto il Movimento ad accettare un ulteriore cambiamento di rotta. Mi viene in mente l’ultimo appassionato discordo, 28.02.1978, di Aldo Moro ai gruppi parlamentari per spiegare la necessità del governo di solidarietà nazionale. Di Maio non è Aldo Moro ma dovrà dimostrare quel tanto di passione per convincere i suoi che, se vorranno dimostrare la loro capacità, questo Governo deve rimanere in piedi. L’azione, però, non deve essere di ripiego ma di rilancio politico: ribadire la collegialità del Governo con l’esclusiva guida del presidente del Consiglio e il rispetto di tutti i punti sottoscritti con il contratto. Prendere o lasciare! Bisogna inviare un chiaro messaggio agli elettori che non votano secondo coscienza ma per scelte politiche. Questa è la mia idea, di uno che non ha votato M5S ma che ragiona con la passione politica e soprattutto senza preconcetti. Si. “Che Dio ce la mandi buona” con la consapevolezza che ci dobbiamo aiutare anche con la buona Politica!
RispondiEliminaPositivo che tutto il senato sia unito a sostegno di Salvini. Non escludo che dopo le europee dopo l'affermazione della lega non si faccia un governo con dentro anche Berlusconi E la meloni.
RispondiEliminaPenso che quella foto di Salvini con la scritta "paura" sia di cattivo gusto, inutilmente sarcastica, una vera caduta di stile. Giangiuseppe dovrebbe toglierla. Anche perchè è falsa, avendo detto Salvini che non soltanto non molla, ma è pronto a rifare le cose per cui i giudici di magistratura democratica, la più cialtrona delle correnti sindacali dei magistrati,hanno chiesto di processarlo. E QUINDI NON VEDO DOVE STIA LA PAURA.
RispondiEliminaTRANQUILLI non succede niente: i grillini non muoveranno mai un dito per far cadere il governo. Si inginocchieranno come al solito e salveranno lo strapuntino.
RispondiEliminaElio, spero proprio di no.
EliminaSarebbe un voto contro il governo stesso.
L'aula sovrana del senato respingerà a grandissima maggioranza questo vile attentato alla democrazia.
Ci riproveranno però.
Prendere il governo senza prendere un voto è la specialità della sx.
In Venezuela si lamentano e dicono si essere in crisi ma io stessa ho visto in televisioni le persone con un mucchio di soldi in mano, e ne possono stampare quanto ne vogliono senza vincoli ne di euro ne di dollari.
RispondiEliminaSalvini non ha sequestrato nessuno.
RispondiEliminaHa agito a tutela dell'interesse nazionale.
Non voglio terroristi nel mio Stato.
Voglio essere sicura di chi entra nel mio Stato.
Voglio accogliere persone innocenti che fuggono da guerre e torture.. sono me stessa.
Voglio che finisca il mercato degli schiavi.
Voglio che gli schiavi siano liberati.
Voglio l'Africa libera da egemonie straniere.
Voglio che gli immigrati non siano più fonte di guadagno per disonesti.
Non ho votato Salvini ma
Processate anche me