Ma se sei in una fase di magra della tua storia politica lì si vede il campione. E Orlando, che disistimo enormemente per come ha reso Palermo, per come l'ha usata e la usa, pur avendolo in passato sostenuto ed ammirato, è certamente un campione.
Probabilmente con un pizzico di fortuna in più, o forse di egocentrismo in meno, avrebbe potuto avere ruoli di governo nazionali, sarebbe potuto diventare ministro di primo livello. Ma questa è un'altra storia. La storia dei suoi fallimenti.
Io invece adesso voglio parlare dei suoi successi. Al crepuscolo della sua vita politica e biologica, quando ormai è conclamato il fallimento della sua amministrazione cittadina e cominciano a venire al pettine le tante opacità della Palermo che lui ha di fatto plasmato, dal momento che la amministra da sempre.
Quando l'immondizia è fuori controllo, le tasse cittadine idem, il bilancio sottoposto a enormi criticità, e il numero di miei amici emigrati per disperazione, da una città che sembra non avere più nulla da dare né da dire, non si contano più. Quando il faro dovrebbe essere puntato su questo disastro. Nel momento in cui non ha un partito, né un progetto politico, ma solo l'esigenza di sopravvivere a se stesso e ai tanti ed evidenti fallimenti del suo modo di fare. Incluso non essere stato in grado di costruire una classe politica alternativa a se stesso.
Adesso, nel punto più basso della sua sorte politica, si inventa una polemica straordinaria che lo pone al centro dei media nazionali. Quale liberatore di popoli oppressi, una polemica fine a se stessa, perché le leggi dello stato non puoi discuterle se sei un pubblico ufficiale, e lui lo sa.
Una polemica che restituisce visibilità e vigore al vecchio leone. Se non fossi cittadino di Palermo, e non pagassi a caro prezzo, sulla mia pelle, tutto questo, avrei spazio per sincera ammirazione, al netto del cinismo tremendo che vedo in questo modo di fare. Perché a dirla tutta non so quanto dei migranti gliene freghi veramente.
Io resto scioccato, ancora una volta, da come la capacità di usare la comunicazione possa fare la differenza. E di come sia facile essere manipolati come massa da chi lo sa fare (e forse questa è la cosa che veramente sa fare). Orlando per esistere ha bisogno di un nemico e lo ha trovato. E la necessità di raccontare una certa storia a qualcuno. E lo fa. Alla fin fine nel non fare ciò che dovrebbe e nel fare ciò che fa resta inarrivabile. Un fantastico personaggio che vorrei potere ammirare senza dovere convivere con il suo modo di fare e amministrare.
Da questo "nulla" si torna a parlare già di leader nazionale e di un movimento anti-populista cosi definito dallo stesso Orlando che vada oltre i partiti (e quindi populista) un movimento populista che porti avanti lo spirito anti populista, il nome del non senso nel quale viviamo. La cosa che non comprendo sono i miei concittadini... che questo gioco lo conoscono da oltre trent'anni. Che la discrasia tra dire e fare la percepiscono e la subiscono ogni santo giorno.
Per tutti gli altri ho maggiore comprensione...
Giovanni Callea
04 Gennaio 2019
Giusto per sottolineare l'irrisolta questione migranti... essa spero sia lo scoglio su cui far crollare questa ipocrita unione europea.. di 520 milioni di persone dove possono circolare mezzi merci e soldi...ma che scarica su di noi la questione migranti..e non si prende 49 persone con 4 bambini...l'italia ha salvato oltre 600 mila persone..e lo ha fatto in un mare attraversato da migliaia di navi.. con le nostre navi della marina, della capitaneria delle nostre organizzazioni umanitarie..lo ha sempre fatto in solitudine…mentre le navi.... americane, russe cinesi, turche, inglesi, francesi, navi merci,navi militari ,violando la legge del soccorso in mare obbligatorio...ignoravano i barconi anche quando chiedevano soccorso e stavano affondando.. e questo lo so per certo da fonti dell’ammiragliato….sono tutti delle merde.... tranne noi... questa è la verità.!!!!.. e vorrei che i perbenisti ipocriti... lo dicessero una volta tanto.... che l'Europa e l'Onu.... fanno schifo!!! Io sono per l'accoglienza, sempre e comunque e per aprire i porti e stimo de Magistris, ma senza aver paura di dire cose scomode, posso assicurare che una volta salvati dalle navi dell ONG i profughi non sono più in pericolo di vita..e anche se soffrono la permanenza in mare sono nutriti e curati. Il fatto che nessuno voglia aprire i porti speculando su questa situazione per quanto incresciosa dimostra ancora una volta l'ipocrisia dell'europa..visto che tutti sanno benissimo che ogni nave che batte bandiera di un paese è territorio di quel paese,,e quindi se una nave è italiana è giusto sbarcare in italia se una nave è tedesca è giusto sbarcare in Germania o trasportare i profughi in Germania e cosi via, in realtà questo scontro mette a nudo la vigliaccheria dell'europa e lo scontro è proprio su questo..chi cede prima?' gli accoglienti e deboli Italiani? o la dura Europa?'-..se cede l'italia, toccherà sempre a noi accogliere..cosa che facciamo da decenni..malissimo.purtroppo...se cede l'europa crolla tutto..perchè sarebbero costretti a riconoscere i confini comuni e questo vuol dire cominciare davvero ad essere comunità...e non una mera unione monetaria impostata sull'egemonia dei più forti..
RispondiEliminacondivido il tuo pensiero interamente.
EliminaPeppe, non sono per l'accoglienza "sempre e comunque", l'Italia non ha potenzialità (nel senso più ampio della parola) per provvedere ai bisogni di tutti i disperati.Per il resto concordo pienamente.
EliminaSTRANO CASO i sindaci che protestano sono tutti del pd! vogliono sentirsi un pò di sinistra anche loro...! che, comunque, non fanno altro che aiutare il loro "socio-indiretto" di salvini a salire nei sondaggi.
RispondiEliminaIl primo Amministratore Comunale, quale è per l'appunto un Sindaco, è un servitore dello Stato che non può e non deve mostrare alcuna forma di eversione o anarchia nei riguardi dell'attuazione di una Legge di Stato varata democraticamente dal Parlamento Italiano e Promulgata dal Presidente della Repubblica mediante la Sua Preziosa firma che la rende a tutti gli effetti valida e immediatamente applicabile: evidentemente, ogni mancato rispetto costituisce una infrazione punibile ai sensi di Legge commisuratamente alla gravità di esposizione che una tale generica infrazione dovesse comportare. Eventuali vizi Costituzionali, dovrebbero essere affrontati qualora si riscontrassero ed eventualmente gli emendamenti dovrebbero essere posti in essere a sentenza conclusa quale che sarebbe. Ciò premesso, credo che nel caso di specie esistano tutte le giustificate motivazioni per procedere alla destituzione d'Ufficio del Sindaco di Palermo Leoluca Orlando in quanto, lo stesso, avrebbe provveduto formalmente a sollecitare gli Uffici dell'Anagrafe di Palermo a non comunicare agli Organi competenti del Ministero degli Interni, ergo per logica conseguenza alle relative Prefetture locali, i nominativi degli immigrati extra-comunitari in scadenza di soggiorno autorizzato. Un reato gravissimo in ordine alla Sicurezza dello Stato e dei Cittadini Italiani. Leoluca Orlando, se avesse un briciolo di Dignitosa coerenza dovrebbe immediatamente rassegnare le dimissioni unitamente alla Giunta per due motivi su tutti: il primo, ha commesso una grave infrazione ai sensi di Legge per la quale non potrebbe continuare a svolgere ulteriormente un Ruolo di Garante Istituzionale a vario Titolo; il secondo, per il fatto che per la Maggioranza dei Cittadini Palermitani oramai costituisce un motivo di vergogna al cospetto dell'Italia e del mondo intero...!!!
RispondiEliminaA lui interessa il piedistallo mediatico , per raccogliere un po di anime perse e disperse , ci riuscirà?
RispondiEliminaQuesta è Palermo, anche grazie ad Orlando.
RispondiEliminaPALERMO
Palermo
amata,
Palermo
tradita,
Palermo
stuprata
dalla nobiltà
decaduta,
Palermo
divorata
dalla borghesia
parassita,
Palermo
abbandonata
nelle mani
della criminalità
organizzata.
(13-giugno-2013)
Di Salvatore Mancuso
Orlando dovrebbe tacere, non giocare alla politica sulla pelle de suoi concittadini.
RispondiEliminaSalvatore Mancuso Da profondo deluso orlandiano trovo un po’ superficiale l’articolo e i commenti su Orlando i cui giudizi, evidentemente, sono incentrati sulla sua attuale e più recente azione amministrativa. In realtà la sua presenza e la sua azione nella politica locale e nazionale è stata molto più complessa di come la si descrive riduttivamente. Orlando, negli anni ‘90 è stato senza dubbio un rivoluzionario e i problemi che attraversa la città non possono cancellare il progresso culturale che ha contribuito a realizzare in un luogo dove, prima di lui, i sindaci erano emanazione della mafia e, con Ciancimino e Lima addirittura erano la diretta emanazione. Inoltre va detto che non ha mai avuto problemi di giustizia per fatti corruttivi in 30 anni di responsabilità amministrativa. Ricordo che fù il primo (nel 1990) ad avere il coraggio di affermare: a Palermo la mafia ha il volto delle istituzioni. Non era facile dire quelle cose negli anni delle stragi mafiose. Queste sue posizioni contribuirono ad allevare molti giovani onesti che arrivarono in Parlamento con la sua Rete e la primavera di Palermo. Questo per dire che la personalità di Orlando va giudicata con maggiore scrupolo ben sapendo che l’ultimo Orlando oggi delude la maggior parte dei palermitani, non riesce a garantire una città pulita e i suoi servizi sono da terzo mondo. Tutta la mia disapprovazione per questa amministrazione ma mi sembrava giusto rileggere un po’ di storia.
RispondiEliminaMaurizio, la storia di Orlando si è dissolta nell'attacco violento e immotivato fatto in tv a Giovanni Falcone. Orlando è della stirpe dei gattopardi, annusa il pericolo di destabilizzazione della classe dominante, della quale lui è un alto esponente, e non esita a sparare a zero contro chi, come Falcone, lo ha messo a nudo.
EliminaSalvatore, vedi è questo esaurire il giudizio su una persona, legandolo ad un episodio specifico, che non va bene. Anche su quell'attacco si potrebbe discutere e scoprire che dietro l’attacco a Falcone c’era la precisa denuncia nei confronti del procuratore Giammanco. Comunque io cerco sempre, per quanto mi è possibile di guardare ai fatti con distacco e, soprattutto, con la mente libera da pregiudizi. È per questo che su Orlando vedo luci ed ombre e non soltanto disprezzo.
EliminaSinceramente ricuso l'accusa di superficilità, la mia è una opinione che peraltro ho espresso sul mio profilo facebook e che successivamente abbiamo deciso di pubblicare qui. Non è la biografia di Orlando, ma una riflessione su quanto sta facendo e sul perchè. Orlando ha cambiato nel 90 la storia di Palermo. Ma il suo tempo è finito da tempo. Aristotele è un pilastro del pensiero moderno, eppure Galileo ha dovuto superare il pensiero di aristotele. Dico questo perchè fasti di 30 anni fa, che riconosco in parte, e con il senno del poi sempre meno, non possono fare recedere dalla necessaria critica al sistema che Orlando ha generato e sta generando in questa città.
EliminaQuesta, contrariamente ai contenuti dell'articolo, è già una critica più avveduta e meno superficiale.
EliminaIo non entro nel merito ma riconosco che quei sindaci stanno assumendo pozioni impopolari che, in un momento di generale emersione di istinti egoistici, risentimenti e frustrazioni, con relativo bisogno dei nemici, faranno loro perdere moltissimo: sono sindaci suicidi che non potranno più essere rieletti. Mi pare paradossale che, per dissentire - legittimamente - da quello che dicono, dobbiamo sostenere che lo fanno per interesse... Non è più intelligente semplicemente argomentare contro di loro?
RispondiEliminaGià, ma se gli argomenti mancano o se ci sono manca l'intelligenza per esprimerli cosa rimane se non l'insulto?
EliminaCredo che l'insulto sia sempre e comunque da evitare. Insulto chiama altro insulto e usare i social in questo modo è volgare oltre che infantile. Meglio astenersi dai commenti, quando si ritiene inutile replicare.
EliminaPietro, vuoi scommettere che nascerà il partito dei sindaci? Guidati proprio da Orlando o De Magistris? Non vedo nessun altro motivo della messa in scena di questa caciara abbastanza ridicola sinceramente.
EliminaVadim, non vede nessun altro motivo? della serie: se uno non si accoda al gregge, se dissente e non è d’accordo con le ci sarà un motivo oscuro? Che bella apertura al confronto la sua, ma proprio le viene così difficile argomentare nel merito contro Orlando e sindaci da doversi limitare a dire che non vede motivi per discuterne?
EliminaLe europee sono la scadenza che Orlando, che conosco benissimo, aspettava per inventarsi qualcosa per candidarsi e il decreto Sicurezza lo ha cavalcato immediatamente e, vi assicuro, che lui sa benissimo di dire delle sciocchezze, ma è convinto che la gente sia ancora disinformata al punto di credergli ancora e poi votarlo, povero illuso! A Leolù, ma vattenne a casa, la tua stagione è finita!!!
RispondiElimina38 anni di Orlando... neanche i faraoni
Eliminal'analisi di Buzzetta è profonda, profondissima, lui sì che conosce Orlando! Resta da capire perchè tutti gli altri sindaci si sono accodati, compresi grillini come Nogarin (si vota a Livorno lo sapevate?) o ex come Pizzarotti. Tutti candidati alle europee? Tutti aspettavano il momento giusto? Veramente profonda l'analisi....
EliminaCredo che prima di offendere un uomo ed un sindaco come il Prof. Leoluca Orlando , occorrerebbe riconettere il cervello , sempre ammesso che ne abbiate di cervello. Certo non è la Raggi ma non è da buttare. Il fatto che sia un uomo colto, capace ed onesto magari può dare fastidio, ma questa è la vita, mica possiamo essere tutti orgogliosamente ignoranti.
RispondiEliminaSono una sociologa mi occupo quasi a tempo pieno e gratuitamente del prossimo non sono mai andata a votare per nessuno ma devo dire che ammiro il sindaco Orlando per quello che ha fatto. voi odiate tutti e questo è tristissimo.
RispondiEliminaSecondo l'Ansa, ieri 4 Gennaio, agenti della Digos si sono presentati presso gli uffici dell'anagrafe di Palermo per verificare il comportamento degli impiegati, dopo la sospensione delle procedure previste dal decreto sicurezza e le direttive contrarie di Orlando. In particolare, hanno chiesto come l'ufficio si stesse operando in proposito.
RispondiEliminaQuello che hanno potuto verificare invece, è che le prime dieci richieste di residenza da parte di extracomunitari, appena arrivate, sono state salomonicamente rimandate a fine mese per l'esame dei documenti.
Il risultato è, che al di là del clamore mediatico suscitato, il tutto si traduce in un nulla di fatto, ma con il risultato di aver ottenuto l'effetto preventivamente studiato e sperato. Quello in cui ci guadagnano tutti, il Sindaco Orlando, De Magistris ed il lungo codazzo dei primi cittadini aderenti, ma anche Salvini.
Se lo stato siete voi per me non c'è stato quindi mi sento in dovere di disobbedire alla tirannia di un manipolo di criminali
RispondiEliminaÈ un personaggio oscuro della politica siciliana e nazionale.Vi ricordo che questo signore si è permesso di giudicare il Giudice Falcone.
RispondiEliminaIl Sindaco non merita la stima di nessuno dei palermitani Siamo allo stremo ed è inutile riferirsi sempre al rinascimento di Palermo, vanificato da tutti i problemi che ogni giorno siamo costretti ad affrontare dai più piccoli ai più grandi-le conseguenza sono molto ben esposte nell’articolo. Fa amaramente sorridere il suo ergersi a paladino degli emigranti. Maurizio Alesi ha citato una storia gloriosa che io non vedo per niente.La sua indennità di sindaco si aggira sui 121 mila euro. Possiede investimenti in tutta l’Europa e oltre. Ben si è guardato d’investire in Italia.Potrebbe tagliarsene una parte a fini umanistici!Lui ha preferito tagliarsi un pezzo di cognome e l’omissione non è causale. Leoluca orlando Cascio è figlio di Salvatore Orlando Cascio. Figura molto discussa che fu accusato da Pio La Torre di essere il collegamento tra famiglie mafiose e politici. Leoluca divenne sindaco per la prima volta nell’85 e si affrettò a ringraziare Lima nella sua villa a Mondello,definendolo garante della politica. Tutti noi siciliani sappiamo bene chi era Salvo Lima. Vogliamo parlare della sua aggressione a Falcone e dei guai che dovette passare il magistrato? Ormai è proiettato verso le elezioni europee. La sua scelta politica di disobbedienza favorirà Salvini a tutto tondo. Per questo gli devo un altro amaro grazie Leoluca Orlando Cascio.
RispondiEliminaUna legge approvata dal Parlamento e firmata dal Capo dello Stato, un atto dovuto che non lo rende politicamente responsabile del contenuto normativo, diventa efficace con l’atto conclusivo e solenne della promulgazione. L’obbligo di applicare una legge non ci impedisce di criticarla. Una legge è brutta anche quando viene rispettato tutto l’iter per la sua approvazione. La legge sulla sicurezza è una cattiva legge: contiene elementi di incostituzionalità, molti effetti negativi e pochi positivi. Dalla legge ha preso le distanze il presidente della Camera, Roberto Fico, non partecipando alla fase conclusiva dell’approvazione. Il suo comportamento, simbolico, è stato sconfessato dal suo Movimento che, malgrado indigesta, ha votato la legge. Una legge non condivisa, criticata anche da diversi esponenti del M5S. Io non credo che con la sua decisione, il Sindaco Leoluca Orlando cerca visibilità per distrarre l’opinione pubblica dalle attuali criticità della sua amministrazione. È innegabile che Palermo, come altre città, sta attraversando un brutto momento dovuto anche alla cattiva politica ammnistrativa. Situazione che non giustifica gli attacchi al Sindaco di questa città che ha preso una decisione che deve far riflettere. Secondo la teoria filosofico-giuridica (giusnaturalismo) esiste la verità nel diritto: le norme sono vere se corrispondono all'essere. Oltre ad essere vere devono essere anche giuste. Il Sindaco di Palermo Leoluca Orlando, con un passato di docente di diritto pubblico regionale nonché di una esaltante fase politica quale artefice della “primavera di Palermo”, con la sua azione contesta quella parte della legge "sicurezza" che non si ispira ai principi etici. Sa quello che fa come, da ex magistrato, lo sa il Sindaco di Napoli Luigi De Magistris. Non nego che la situazione è delicata e va condotta nel solco del confronto istituzionale, non quello scomposto del ministro degli Interni, ma quello programmato dal presidente del Consiglio. Dalla prossima settimana partiranno i primi ricorsi alla Corte Costituzionale unico organo che ha il compito di giudicare la legittimità costituzionale delle leggi. Ne riparleremo dopo. Intanto, pur non avendo preso decisioni, i sindaci che criticano la legge aumentano e non mancano i malumori fra quelli del M5S.
RispondiEliminaHo avuto un ruolo direi di primo piano nella dirigenza del comune. Ho sempre avuto scontri con l'attuale sindaco, anche pesanti. Detto questo non si puà mettere in discussione la sua competenza ed anche la sua assoluta onestà. Poi c'è la politica ma stiamo parlando del sindaco.
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