Il sottoscritto, lo avrò ripetuto non so quante volte, ha una esperienza politica lunga. Svolta a cominciare da quando c’era segretario della DC Benigno Zaccagnini. Siamo intorno al 1977. Ero a capo del Movimento Giovanile della DC di Palermo e membro della Direzione Nazionale. C’era allora Segretario Nazionale Marco Follini e componente, come me, Pierferdinando Casini e Lorenzo Cesa. E appartenevo alla corrente di Andreotti. Ho pure sostenuto Berlusconi, sono amico da una vita di Totò Cuffaro e non continuo per non appesantire chi avesse la bontà di leggere. Tanto per capirci.
Da circa 8 anni ho smesso. Nel senso che ho abbandonato ogni attività politica diretta, senza che mi sia passata e nemmeno diminuita la passione per la Politica. E, per questo, nel 2011 ho creato, insieme a qualche altro amico, il blog PoliticaPrima libero e aperto ad ogni intervento e opinione. Che coincide temporalmente con l’apparizione sulla scena politica del M5S. Una realtà che mi ha incuriosito, che ho osservato con attenzione, cogliendone aspetti interessanti. Ho votato per loro, però, soltanto alle regionali siciliane del novembre 2017 e alle politiche di marzo 2018.
Tutto questo per dire che esiste un modo di avvicinarsi alla Politica, a un movimento ancorché nuovo, che non ha alcun legame con l’interesse personale, con la ricerca di un favore, con il desiderio di potere. Esiste un modo che è, in fondo, quello che ha accomunato tanti cittadini, tantissimi giovani, nell’idea lanciata da un comico geniale. Che ha, incredibilmente, coinvolto normalissimi cittadini, prima lontani e indifferenti, ad occuparsi di Politica e quindi di se stessi e del loro futuro. Quindi il M5S è la panacea di tutti i mali? Assolutamente no. Mai pensata una cosa del genere. E, anzi, ne ho sempre colto e ne colgo i limiti. Che non sono pochi.
Mi piace seguire i dibattiti televisivi, a volte con un pizzico di masochismo, seguo le rassegne stampa, sono abbonato a qualche quotidiano on line. Insomma cerco di avere il quadro della situazione quanto più vasto possibile. E, in ultimo, utilizzo i social, in particolare Facebook per diffondere gli articoli pubblicati sul blog, per “sentire” la voce delle persone più disparate e distanti dal mio pensiero. Per la mia età e per le mie esperienze non posso che essere un libero cittadino senza appartenenze, ma convinto di potere esprimere in ogni momento ciò che penso.
Sono stato chiaro?
Giangiuseppe Gattuso
19 Novembre 2018
19 Novembre 2018
Caro Giangiuseppe le spiegazioni migliori sono quelle fatte con gli esempi e tu con questa riflessione sul tema del "fare Politica" lo fai con un approccio piano e trasparente incentrato sulla tua esperienza.
RispondiEliminaA mio avviso l'incomprensione che cogli nel modo in cui viene interpretato qualche tua affermazione sia dovuto al fatto che c'è chi parla e fa politica e chi, invece, parla e fa Politica.
La differenza formale nell'uso della minuscola e maiuscola esprime una differenza sostanziale ben più profonda, semantica, che emerge con chiarezza dalla sintesi della tua esperienza.
Chi parla di "politica" attribuisce al termine il significato pecoreccio che tante volte è risuonato nelle orecchie....la politica è una cosa sporca; certo vendere la propria anima e dignità per barattare tornaconti personali ed essere pronti al voltagabbana per conservarli o accrescerli è cosa indegna che caratterizza la persona e non attiene alla maschera che essa indossa.
La Politica, invece, è credere in qualche cosa che travalica il personale e traguarda obiettivi che vanno anche al di là della propria esistenza in vita. Politica è un grande alveo dove confluiscono pensieri e ideali delle persone e dove questi si intrecciano, amalgamo e separano in correnti che scorrono nel tempo. L'attributo maiuscolo del termine è legato all'onestà intellettuale di chi ne è attore, onestà intellettuale che non si misura in termini di fedeltà a una corrente ma di coerenza con sé stessi.
Nella Politica cambiare non è abiurare ma non rinnegare sé stesso.
Mi verrebbe da chiedere , dove sta il problema ? Dopo la "prima repubblica" , con l'estinzione dei partiti storici , si aprì una fase che far politica significó farsi gli interessi privati . Erano scomparse le logiche di appartenenza ad un gruppo politico o a un partito , o ad una corrente politica . Erano scomparsi i principi di solidarietà sui quali si basava quell'appartenenza , tant'é che si transitava con disinvoltura , da un partito all'altro , senza destare stupore , tantomeno censure morali di sorta . Il clou di questo andazzo fu il famigerato "patto del Nazareno" nel quale , due forze antagoniste , fusero i loro intenti . La nascita del M5Stelle si ebbe tra la fine dei vecchi partiti e la nascita dei "nuovi" . In tanti aderirono a questa nuova formazione , che si presentò come Movimento politico , con dinamiche , totalmente diverse da quelle di un partito . Per fortuna , ritengo , perché sono stati in grado di riaccendere la fiaccola del collettivo , dei valori collettivi , della partecipazione alle scelte politiche e sociali . Considero che tale presenza politica nella vita degli italiani dia vita ed impulso ad un destino ormai segnato da un imperio extranazionale che trasforma la vita umana a mero calcolo finanziario . C'è chi ci stava bene , ma c'è anche chi si sente asfissiare e vuole ragionare ed essere protagonista della propria sovranita ,
RispondiEliminaHai scritto benissimo...Io una di quelle che non s'interessava minimamente di politica,anzi mi annoiava!Poi arrivò a Taranto Beppe Grillo per la raccolta firme per presentarsi alle politiche (ne avevano aumentato il numero lor signori) e ci andai piu' per curiosità con un amico...Quale stupore vedere tantissima gente fare la fila,sotto la neve(era febbraio)ed io e il mio amico fummo travolti da una scossa di coscienza!Ricordo che al banchetto c'era il vituperato Casalino e Beppe che con foga e passione spiegava tante cose a me sconosciute! Da allora non mi sono piu' distaccata dal M5S...e spero che vada avanti sempre di piu',pur con qualche scivolone abbiamo la capacità di rialzarci...Ci credo davvero nel Movimento! Grazie Giangiuseppe...
RispondiEliminaMi aspettavo un articolo del genere da parte tua. So quanto ti costa dover ripetere le stesse cose, come se fossi chiamato a dover dar conto a quanti, piuttosto che accettare il confronto e stare sul punto, tentano di delegittimare l’interlocutore, reo di avere un trascorso politico (peraltro mai nascosto). Loro invece preferiscono continuare a stare dalla parte sbagliata. Con coerenza, dalla parte sbagliata.
RispondiEliminaSig Alessi lei parla di parte sbagliata come se ne esistesse una giusta. Io non vedo la politica e neppure la vita in questo modo anzi aggiungo neppure il matrimonio o il rapporto padre figli.
EliminaE chi lo stabilisce che voi siate nel giusto?
EliminaMaria, ...se ancora fai ste'..domande... vuol dire che hai scelto la strada giusta... per te!
EliminaCarla, io non vado avanti a certezze ma a dubbi, sono quelli come voi, che tutto sanno.
Elimina...siamo stati governati da saccenti e "palloni" gonfiati. ...se non ti sono venuti dei dubbi durante i loro devastanti governi. ...le certezze per te ...saranno soltanto quelle che vedrai tu!
EliminaNo Maria. Noi dopo decenni abbiamo provato a porci qualche dubbio sul nostro credo politico. Se qui c'è qualcuno incapace di liberarsi dalla catena, continuando a correre intorno al palo a cui è legata, quella sei tu. Tutti noi, prima, eravamo politicamente qualcos'altro.
EliminaAlla signora Spanò vorrei rispondere che non c'è un bel niente da stabilire che debba valere per tutti. Io, come è palese, ho semplicemente espresso la mia valutazione che, evidentemente non vale per lei. Posso ritenere che lei stia dalla parte sbagliata?
EliminaCaro sig. Insinga, non mi faccia la predica o la lezione di saggezza filosofica. So interrogarmi anch'io sul concetto e sui limiti di una cosa giusta o sbagliata. Anche a me capita, ogni tanto, di riflettere. Lei però non può buttarla in vacca annullando il confine tra le cose comunemente accettate come giuste, od opportune, e le cose palesemente scorrette come spesso accade nel mondo della politica. Seguendo la sua tesi, che afferma l’inesistenza di una posizione giusta, ogni comportamento può essere giustificato. Io credo invece che esistano delle regole morali, soprattutto in politica, dettate dal buon senso e dalla onestà intellettuale. Sta ad ognuno di noi accettarle o meno, basta che si spieghi perché si sta da una parte o dall’altra.
EliminaLa passione per la politica è una cosa che già oltre 2300 anni fa era stata oggetto di riflessioni da parte del grande filosofo graco Aristotele, il quale affermò che gli uomini che non si occupano della vita politica sono degni di essere governati da esseri inferiori.
RispondiEliminaQuindi lodevole è la passione per la politica che da sempre occupa buona parte del tempo libero del nostro amico Giangiuseppe Gattuso.
Legittima la sua aderenza (comunque senza tessera nè iscrizione) al Movimento 5 Stelle, di cui il Nostro ha colto il rifiuto del "Sistema" che ha governato l'Italia da ormai svariati decenni, con i vantaggi ma soprattutto con i danni che questo apparato di potere ha procurato al vivere quotidiano delle persone ma anche all’ambiente in cui gli italiani vivono.
Letteralmente “abbagliato” dal genio di Beppe Grillo, Giangiuseppe aderisce in toto al verbo del comico genovese e all’interpretazione di questo verbo data da Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista, ma grande, grandissima predilezione manifesta continuamente verso il sindaco di Roma Virginia Raggi più che per le realizzazioni, tante delle quali ancora da venire, soprattutto per l’insano comportamento dei media, cioè di radio , televisioni e giornali che hanno talmente maltrattato e offeso la Virginia da provocare sdegno e sconcerto non solo in lui, ma in tanti e anche in me che non sono un fan dei 5 Stelle.
Oltretutto la Raggi è una figura carina e gentile per cui uno potrebbe adottarla a seconda dell’età, coma fidanzata, sorella, figlia o nipote.
A vantaggio del Nostro amico va il suo “debole” non politico, per Maria Elena Boschi, alla quale mi associo.
L’errore che commette Giangiuseppe quando risponde ad ogni critica è, a mio parere, quello di mettere sempre in mezzo tutti quelli che hanno preceduto gli attuali governanti, come se le cose mal fatte o non fatte dai precedenti governi dessero licenza di sbagliare a quelli che governano adesso.
Questo è un errore di prospettiva che inficia qualsiasi giudizio relativo a chi adesso ha la responsabilità di governare. Nel caso della Raggi, infatti, non si può parlare, ad esempio, delle buche nelle strade perchè ai tempi di Rutelli o di Alemanno non è che le cose andassero meglio.
La realtà è, o dovrebbe essere, che se ci sono buche nelle strade e l’Amministrazione non provvede a toglierle entro un limite ragionevole di tempo, la stessa Amministrazione va in difetto e può essere accusata di inefficienza, a prescindere dai predecessori.
Un difetto che riscontro nelle valutazioni del Nostro è la tendenza irrefrenabile a minimizzare al massimo gli errori (chiamiamoli errori) del Movimento 5 Stelle nello svolgimento delle sue attività, per cui, sempre ad esempio, tutti gli imbrogli sulle firme del M5S a Palermo sono cose da stupidotti. Che ci vogliamo fare?, lui non vede l’intenzione disonesta ad imbrogliare le cose, ma soltanto una manifestazione di stupidità.
Per non portarla troppo per le lunghe, concludo che Giangiuseppe Gattuso è una persona positiva che nel marasma che ha colpito i partiti della politica, a causa di un tasso di corruzione tra i più alti al mondo, coraggiosamente ha saputo distaccarsi dall’ambiente politico in cui era vissuto, dedicando le sue cure e i suoi interessi (sempre e soltanto politici) al M5S che lui ha ritenuto fosse non solo la novità ma anche il mezzo per combattere e superare il sistema corrotto e corruttore con il quale, volenti o nolenti, noi tutti abbiamo avuto e ancora abbiamo a che fare.
Nino, che dire, analisi perfetta...
EliminaNino, un'analisi di buonsenso. Solo un appunto. Hai ragione, è facile dare la colpa agli amministratori precedenti e nè Giangiuseppe, nè io e nè tanti altri "grillini" dovremmo farlo. Santa verità. Ma è anche, e soprattutto, vero che non dovremmo neanche avere bisogno di farlo. Noi dovremmo dimenticare il passato ma voi contemporaneamente, dovreste tenerlo ben a mente da dove sono partiti la Raggi e tanti altri amministratori "grillini". Anzi ogni tanto, nelle vostre critiche, come intercalare, dovreste ripetere, "consapevoli del disastro lasciato dai precedenti amministratori". In cambio, noi smetteremmo di ripetere "... e allora il PD?", "... e allora i vostri?".
EliminaIn quanto alla benevolenza verso gli errori dei nostri, se si tratta delle buche di Roma, in primis, non possiamo dimenticare nè che una metropoli come Milano sta almeno 4/5 volte dentro Roma e nè gli ottomila chilometri di strade gestite da Roma Capitale. A mio parere, non basteranno due legislature per far ripartire Roma, altro che due anni. Roma non era un pugile andato KO, era in coma da anni.
Antonio, non si possono negare le condizioni di partenza... il vero punto morale è non fare come hanno fatti i precedenti.
EliminaSilvio, che i politici precedenti abbiano dimenticato, o meglio, che fingano di avere dimenticati, può avere un suo perché. Trovo più grave che lo abbiano dimenticato anche molti elettori. Per il loro antigrillismo, sarebbero disposti a rimettere al loro posto la stessa associazione a delinquere.
EliminaCarissimo Nino, “Letteralmente “abbagliato” dal genio di Beppe Grillo e all’interpretazione di questo verbo data da Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista” mi pare un’affettuosa esagerazione. Anzi lo è certamente. A questa età e per l’esperienza che ho, essere abbagliato da chiunque non è nelle mie corde.
EliminaMettere in mezzo, invece, quelli di prima è l’unico metro di paragone che abbia un senso concreto. Le critiche, spessissimo ingenerose e strumentali, portate avanti da personaggi che hanno gestito il Paese non possono trovare in me alcuna apertura. Perché si tratta di quella classe politica che ha generato, oltre alle cose positive, i disastri di cui ci lamentiamo ogni giorno e lo ha fatto fino a ieri e continua a farlo in molte realtà dove sono al governo, a cominciare dalla Sicilia.
Il caso della Raggi, e mi fa piacere la tua ammissione sulla vergognosa campagna diffamatoria condotta senza ritegno, ha un’altra sua peculiarità. Rappresenta plasticamente la situazione difficile nella quale qualsiasi amministrazione si può trovare soltanto applicando norme e regolamenti. E per questo la soluzione di problemi che possono sembrare banali e semplici diventano complessi e richiedono tempi lunghi. È una questione che deriva dagli errori della classe politica che ha prodotto norme complicate e spazio a controlli e burocrazia da suicidio. Intendo dire che Virginia Raggi, anche se avesse i super poteri, poco potrebbe fare per risolvere le questioni romane entro quei tempi che i cittadini si aspetterebbero. Chi, per la responsabilità politica che ha, insieme ai tromboni e giornalisti che saltellano in tv accusandola di inefficienza e incompetenza, mente sapendo di mentire. O è in malafede. Delle due l’una. Esempio e controprova è la situazione disastrosa del comune di Catania. Che si trova con un dissesto finanziario enorme essendo stata governata dal fior fiore della competenza. Addirittura da un sindaco che è stato Ministro dell’Interno. Del PD. Ma ci metto anche Palermo e Messina.
Per gli errori del M5S è vero. Spesso li classifico da stupidotti come il caso delle firme di Palermo. Ovviamente ne fanno anche altri come è normale che sia.
Ho sempre pensato che non ci sia nulla di più pericoloso di un'idea quando questa è l'unica che possiedi. Giangiuseppe Gattuso, non ha mai fatto mistero delle sue simpatie ed appartenenze pregresse. Per questo, credo che la sua evoluzione abbia un valore di gran lunga maggiore, rispetto a chi, nonostante tutto, rimane ottusamente ancorato al pensiero stantio, obsoleto ed inadeguato di ciò che è stato. La storia di questo paese dimostra ampiamente, che ogni suo futuro è sempre stato diretta conseguenza del cambiamento delle idee ed dei fatti. Dal fascismo di massa all'antifascismo, dal comunismo alla democrazia ed oggi dal liberismo sfrenato e speculativo al tentativo di rimettere al centro ogni singolo cittadino.
RispondiEliminaNiente di tutto questo sarebbe avvenuto senza una profonda evoluzione e maturazione del popolo, della sua capacità di cambiare orientamento ed idee. Opportunità alla quale ogni persona dovrebbe essere sensibile.
Poichè solo chi continua a fare quello che hai sempre fatto, continuerà ad avere ciò che hai sempre avuto.
Passione per la politica, istinto naturale di ogni essere umano e inclinazione che, troppi politicanti indegni, hanno scoraggiato in tante persone per bene. Oggi avere ancora passione per la politica è ciò che fa la differenza, civilmente parlando, tra i morti è i vivi!
RispondiEliminaCredo che nessuno possa esimersi dalla responsabilità, ciascuno a proprio modo, di avere fatto grande la politica, fin qui espressa, dalle comunità ad ogni latitudine del Paese. Enormi baracconi che dietro la difesa di ideologie e comuni sentimenti , forse, nascondevano il bisogno dell'appartenenza a un clan piccolo o grande che fosse. Per decine di anni abbiamo goduto della nostra agenda di contatti, o quella del politico da noi patrocinato, che ci permetteva di saltare file, procedure e burocrazie elefantiache quanto malate. Ora si affaccia da qualche anno un altro soggetto politico che ha gioco facile nell'individuare le distonie di questo immenso Circo Politico.Ma stenta a proporre la sua Proposta. Abbiamo provato di tutto: politici preparati con visioni di lungo periodo come nani e ballerine. Vedette di una politica, che via via che scomparivano i congressi e i momenti di confronto, puntavano sulla bellezza e la telegenia. Fino a ridurci a votare persone prive di personalità, conoscenza e ideali. Ma il " sistema" ha continuato a funzionare: le agende hanno continuato a funzionare. E abbiamo riempito P.A. o comunque enti a partecipazione statale/regionale/provinciale e comunale che sono serviti a parcheggiare trombati e organici alle segreterie ma che, comunque, finivano nelle agende alla voce" disponibili". Ora il sorreggere un Movimento che anticipa in partenza la sua indisponibilità a patrocinare inclinazioni o pretese diventa...eroico.Per questo, tanto più un soggetto ha conosciuto il " sistema" e le sue lusinghe e tanto più va ammirato il suo ...eroismo. Ma forse era l'unica scelta per cominciare a pensare le generazioni future. Le resistenze ci sono e diventeranno sempre più livorose ma una rivoluzione è in atto. La rivoluzione degli appassionati della Politica. Per questo seguo con interesse i tanti Giangiuseppe Gattuso in giro per l'Italia.
RispondiEliminaCaro Giangiuseppe concludi il tuo articolo con una domanda: "Sono stato chiaro?"; risposta: sei stato chiarissimo! La tua disamina è quella di una persona la cui onestà intellettuale non può essere messa in alcun modo in discussione, e questo ti fa onore. Lo si evince anche dalla naturalezza con cui hai voluto sintetizzare la tua storia politica personale. Pur provenendo da storie politiche totalmente diverse, abbiamo percorso un cammino per certi versi simile, anche se non del tutto uguale. Soprattutto in quella curiosità che ci ha indotto a seguire la nascita e l'evoluzione del M5S, che con tutti i suoi limiti (e non sono pochi) ha rappresentato l'unica vera novità politica da un decennio a questa parte. Poi naturalmente le scelte elettorali o anche i giudizi e le valutazioni sul suo operato possono essere diversi, ma sempre tenendoci lontano dal pregiudizio, che sempre più spesso vedo e leggo sia nei commenti in rete ed anche, ahimè, nella grande stampa nazionale. Un abbraccio
RispondiEliminaMi auguro che "quel modo", caro Giangiuseppe Gattuso, non sia da te ritenuto un'esclusiva di chi ha condiviso "l'dea lanciata da un comico".
RispondiEliminaMi aspettavo un commento più profondo caro Elio, ma probabilmente la tua idiosincrasia per il M5S non riesce a farti andare oltre. È ovvio che il modo di approcciarsi alla politica a cui mi riferisco non è esclusiva di nessuno, e può esserlo di tutti. Non c'è dubbio, però, che quando sento tanti "amici" attaccare il M5S come fai tu, senza attenuanti, dipingendolo come il male assoluto, la fonte di tutti i mali, il disastro per gli italiani. Come se a gestire l'italia, dal più piccolo comune, alle regioni, al Paese ci fossero stati i grillini, qualcosa non funziona. E quando, ancora, tanti amici mi dicono "non c'è più politica", non mi piace questa "politica" non fanno altro che rimpiangere quell'altro modo di concepire la politica. Quella.
EliminaBuona Politica, mio caro.
Parole sante, Giangiuseppe. Divento una bestia quando sento accusare i 5stelle di inesperienza, di incompetenza, di incapacità. Come se gli esperti, i competenti, i capaci degli ultimi trent'anni non avessero saccheggiato tutto quello che potevano, riducendo l’Italia a una repubblica delle banane.
EliminaQui c’è un errore: non erano competenti i predecessori ma la competenza, la capacità e la meritocrazia vanno rinforzati a prescindere anzi dovrebbe essere un must del cambiamento che ha privilegiato amici, parenti e clientele. In questo paese il merito è stato un optional ed i risultati sono ben evidenti.
EliminaGiangiuseppe, sei evidentemente nella giornata sbagliata! La mia era una noticina che restituiva a CHIUNQUE ama e vive la vera Politica l'onore di quel "modo" che, forse, tu ritieni un'esclusiva grillina o tua personale. Che non sia così è lapalissiano e mi piace che tu l'abbia ora precisato. Il resto che imputi agli altri...ti riguarda: le tue "attenuanti" sul PD e Renzi non mi sembravano molte (ma non mi importa) e cmq, almeno io, ragiono sempre su fatti e azioni concreti, alle quali né tu né altri grillini trovate spesso occasioni di rispondere.
EliminaStatti bene...e datti una calmata
Al sig Gattuso che ha fatto senza motivo un outing anche poco interessante manco si trattasse di Nelson Mandela, che le sue esagerazioni o esaltazioni lo hanno un pò screditatonn hai miei occhi ma di tanti che la leggono
RispondiEliminaMi spiace molto, ma ho ritenuto giusto pubblicare questa mia riflessione. Che non ha lo scopo di accreditarmi nei confronti di nessuno. Ma serve a chiarire la mia posizione e ciò che penso della Politica.
EliminaGiangiuseppe, sei stato chiarissimo nell’esprimere quello che pensi compresa la necessità di “sentire” i pareri di coloro che la pensano diversamente. Per esperienza personale so cosa vuol dire militare in un partito con lo spirito di servizio, o libero da qualsiasi appartenenza, avere passione per la politica. Sono passati 20 anni da quando ho abbandonato la militanza attiva. Da libero cittadino e da libero pensatore continuo ad amare e seguire la Politica. Venuto meno il partito per il quale ho militato ho mantenuto una certa coerenza nel voto senza mai esimermi da criticare le scelte che ritenevo sbagliate. Criticare, soprattutto, il partito per cui si vota lo ritengo un diritto irrinunciabile. Contemporaneamente ritengo politicamente corretto non sottovalutare ciò che di positivo esprimono le altre forze politiche. Non avendo preconcetti non ho difficoltà a notare le potenzialità del M5S però penso che il Movimento, da solo, non può reggere il cambiamento. Sono sempre più convinto che per cambiare è indispensabile il contributo di tutti: della politica e della società civile. Aggiungo che un eventuale crisi di governo potrebbe essere superata dall’intesa fra il M5S e un PD rinnovato. Ci tengo a precisare che questa mia aspirazione non sottintende l’augurio di una crisi di governo. Lega e M5S hanno tutto il legittimo consenso per governare. Considero normale che una legislatura si concluda alla scadenza naturale. Sempre attento ai cambiamenti, quelli reali, non rinuncerò mai a giudicare i provvedimenti giusti o sbagliati che siano. Giangiuseppe, tu hai l’onestà politica di ammettere i limiti del M5S. Altri non lo ammettono, nulla di male, anzi sparano a zero contro tutti quelli che mostrano una visione diversa e a volte più ragionata degli eventi politici. Evitiamo di perdere il gusto del confronto. Dobbiamo ascoltare le ragioni degli altri e cercare di capire il perché delle differenze, se non riusciamo a condividerle siamo tenuti a rispettarle.
RispondiEliminaCapisco la tua scelta, Giangiuseppe, perché anch'io l'ho fatta, criticato non poco dai miei compagni di partito. Per me la svolta è avvenuta 40 anni fa, quando ho lasciato il MSI per seguire il percorso socialdemocratico. Puoi capire che per me i personaggi che tu hai enumerato rappresentavano gli "untori" disseminatori di peste. 1 anno fa ho lasciato il PD perché ritenevo i suoi Rappresentanti dei democristi e non socialisti o socialisti liberali. Ma non sono i partiti che m'interessano, come non interessano a te, perché il libero pensiero, scevro da pregiudizi non può mai essere legato indissolubilmente ad una "chiesa". La mia passione politica, come la tua, si è fatta sentire in modo prorompente quando finalmente nascono i 5S - pur riconoscendo a Grillo il merito di aver creato il Movimento, preferisco evitare di chiamare "grillini" - e nasce la speranza dunque di eliminare o migliorare il vecchio privilegiato e corrotto sistema costruito in tanti anni di obnubilamento politico da parte delle Masse. Come ho detto ieri questa è una lotta impari perché tutti i partiti politici e i media sono contro di loro, incluso Salvini. Ma che vogliamo rifiutare forse l'ultimo piacere che la vita ci sta concedendo? ...Combattero' insieme a questi giovani 5S l'ultima mia battaglia in nome della vera libertà e della giustizia sociale!
RispondiEliminaCaro Nino mi unisco al tuo, commento al post di Giangiuseppe al quale bisogna riconoscere il grande merito di aver affrontato il momento politico, etico e sociale che l'Italia sta attraversando con una sincerità d'intenti che giustifica pienamente il titolo dato all'intervento. Avanti così fino a che ci sia possibile godere di una sincerità d'intenti tesi a risollevare le sorti della civiltà stessa del nostro BelPaese!
EliminaEcco dal MSI al M5S In fondo c'è solo un 5 in più!
EliminaChi lascia l'attività politica ma ne rimane coinvolto nel senso della curiosità e dell'analisi della realtà circostante, trasmettendone significati, facendo dubitare e riflettere... è difficile da comprendere per chi sia etichettato politicamente e non libero di pensare e agire in contrasto con la linea di partito,anche se dovesse scoprirne la non primitiva genuinità, anche se ne rimanesse deluso... ciò che dimostra un certo fanatismo e un'ipocrita coerenza.Tu, Giangiuseppe, sei stato un incoerente intelligente e sensibile che ha saputo voltare pagina e trasmettere significati, valori,cause ed effetti dei cambiamenti politici. Appassionato della politica, acuto osservatore della realtà sociale... analista disinteressato ed equilibrato,tranne le poche volte che ti fanno perdere le staffe, ahahah... sono onorata della tua amicizia.
RispondiEliminaGiangiuseppe sai come la penso, ho letto il tuo articolo e ti faccio i complimenti per la tua sincerità e perché sei una persona troppo buona ed onesta, ma sui 5 stelle purtroppo ti sei radicalizzato; perdendo la tua obbiettività. La mia posizione è estrema e ne sono cosciente, avendo conosciuto i 5 stelle molto prima di te e sofferto la deriva destrorsa, cosciente che il comico non è geniale, ma è stato solo un comico prestato alla politica per creare questo fenomeno da stadio politico.
RispondiEliminaCaro Giangiuseppe a mio modesto parere, se non vogliamo ritrovarci a diventare un satellite russo (e io,non so come la penso tu, non ci tengo particolarmente) la strada dell’alleanza tra un Pd rinnovato e un M5S rinnovato (o almeno quella parte che non si riconosce nelle posizioni Salviniane) e abbastanza obbligata. E lo affermo da appassionato della politica che come te non ha tessere e non milita in alcun partito. Però questo significa per il Pd abbandonare quella buona dose di realismo politico che lo aveva spinto ad imborghesirsi e per M5S imparare a fare esercizio di spirito critico e liberarsi dalla ingombrante eredità di Casaleggio (jr e Sr) e Grillo e crescere dal punto di vista politico e organizzativo. Un movimento in fase adolescenziale per crescere deve uccidere metaforicamente i propri padri. L’alternativa è andare verso una progressiva fascistizzazione... ops sorry, sono politicamente scorretto, diciamo allora sovranistizzazione del nostro Paese e l’ultima volta che ci e successo non è andata molto bene all’Italia.
RispondiEliminaSiete proprio certi che se dovessimo andare tutti al disastro gli elettori di lega e di grillo sarebbero contenti? Mi pare che si stia volutamente esagerando per spingere fino alla rottura. Salvini è legato a Putin a doppio filo e capisco i suoi interessi personali, grillo e casaleggio non so che idee abbiano ammesso che ne abbiano . Ricordo che tutti i ghigliottinatori finiscono gottigliottinati.
RispondiEliminaHo seguito con molta attenzione tutti gli interventi, mi complimento con tutti, nulla da aggiungere e inutile ripetere ma solo una riflessione: finalmente sono felice che oggi molti hanno il coraggio di dire basta a una politica molto marcia e non scoraggiamoci se il cambiamento avverrà lentamente e il motivo sopra è stato specificato abbastanza chiaramente e cercare di incoraggiare questo cammino; buona giornata a tutti.
RispondiEliminaCaro Giangiuseppe, premetto che ho apprezzato molto la semplicità con la quale hai voluto mettere in evidenza la tua vita politica e chiunque si “spoglia”, mettendo a nudo il proprio pensiero, è sempre un gesto nobile. Ho apprezzato anche la tua affermazione, che il M5S non rappresenta la panacea di tutti i mali, così come la tua voglia di partecipare a costruttivi confronti politici attraverso un blog appositamente costituito, libero e aperto ad ogni opinione. Però, in queste ultime parole sorge qualche piccola contraddizione di partigianeria, spesso “castigando” dissensi alla tua visione politica (vedi SPAG). In questo articolo, hai voluto riproporre il tuo excursus storico- politico per mettere in chiaro eventuali false interpetrazioni da parte di qualche commentatore di “Politicaprima”. Hai fatto bene. Sono convinto che la tua storia è identica a tante altre, compresa la mia, vissuta in quei partiti politici che hanno governato per decenni la situazione italiana, a partire dalla fine del secondo conflitto mondiale. Tutti, abbiamo creduto in quei principi, allora ritenuti giusti in quanto sovrapponibili alla nostra visione della vita. Inoltre, per onestà intellettuale, dobbiamo ammettere che non abbiamo, in quel periodo, solo condivise quelle politiche, ma addirittura in qualche occasione, abbiamo sfruttato quel “prodotto” che ci veniva offerto e da noi stessi apprezzato. Non sono d’accordo quando affermi che alcuni tuoi amici virtuali conosciuti su FB, non so se comprendi il mio nome, hanno una certa difficoltà a recepire concetti da te ritenuti abbastanza semplici. Caro Giangiuseppe, siamo abbastanza navigati, per capire che in politica non c’è nulla di “semplice”, perché governare non è mai stata una equazione matematica, ma una dottrina che rispecchia determinati principi o direttive per l'esercizio di un'attività decisionale, e sono davvero stupito che lo affermi proprio tu che puoi mettere in campo una lunga esperienza. Dalle tue stesse parole, si evince come la tua attenzione sia rivolta sempre al “NUOVO”e questo lo hai fatto, sicuramente, non per correre dietro al vincitore di turno, ma con la fiducia e la speranza che il nuovo fosse migliore del precedente. Perciò la tua appartenza al M5S rappresenta, come hai fatto in passato, la tua irrefrenabile voglia di credere e dare fiducia ad un nuovo progetto politico dove poterti rispecchiare, cancellando il vecchio. Tutto ciò, caro amico mio, è legittimo da parte tua, ma non possiamo dichiarare ex abrupto, che è sbagliato tutto ciò che è ormai alle nostre spalle e che qualcuno continua ancora a credere …. sbagliando. Non possiamo di colpo esserci accorti che fin’ora abbiamo commesso soltanto degli errori. Purtroppo, il passato è una grandezza irreversibile, il presente è sotto i nostri occhi, il futuro non lo conosciamo ancora, e siamo spinti dalla curiosità di poterlo scoprire. Che dire, caro Giangiuseppe, la storia ci dice che non sempre il popolo sia stato protagonista di scelte oculate, ma non per questo non si debba sperare in un futuro migliore. L’importante, per ognuno di noi, è scegliere un punto di osservazione per posizionarsi e poter scrutare il panorama politico in tutti i suoi anfratti. Tuttavia, con tutti i suoi limiti, dobbiamo sperare che il popolo, nei suoi continui sussulti, si comportasse come il mare, luogo in cui si spegne tra i flutti, la forza e la tensione dei venti. L’augurio è che il ritmo del mare si presenti ai nostri occhi come onde che lambiscono la spiaggia e MAI come una burrasca.
RispondiEliminaFranco, nel grande rispetto per te, il signor Gattuso, persona deliziosa, e tanti altri commentatori, vorrei sempre leggere questi tipi di interventi, seri, pacati, e fatti da persone preparate, che parlo per me, ha tutto, e tutta la voglia di imparare, grazie
EliminaIl ministro Tria si dice preoccupato per lo spread. Ma non dicevano che lo spread non conta niente cosl come il debito pubblico? E allora andiamo avanti con il motto glorioso ME NE FREGO, poi come finisce finisce.Certamente per lei comunque vada andrà bene caro sig Gattuso.
RispondiEliminaDimenticavo ma come da contratto di governo non si era preso l'impegno sacro di togliere le accise sui carburanti? Non solo non è stata fatta ma addirittura il prezzo è aumentato e peggio non ne parlano più. Facciamo come in Francia.
RispondiEliminaSicuramente nel leggere questo dibattito intravedo persone ..semplicemente deluse..ripeto deluse dalla "vecchia "politica ..e anche io ..non ho mai militato in nessun partito ma ho sempre votato a sinistra ..rimanendone doppiamente "deluso " pero' sono fuori tema si parla di "passione " per la politica cosa rara direi anzi rarissima vedendo in che modo e' stata fatta negli ultimi decenni .senza "passione" ma solo per "interesse e sopratutto ECONOMICO " ALLORA PERCHE' MERAVIGLIARSI di una scelta del Movimento Cinque Stelle SI E' SENTITO parlare di ...CITTADINI ..ripeto di Cittadini ..ma va mi sono detto avevamo tutti dimenticato questa parola .finalmente eravamo al centro dell'interesse politico ..questo governo in pochi mesi ha fatto molte cose forse sbagliando ..usare ONESTA' e' un po complicato in un paese in cui e' forse piu' la DISONESTA' a fare la parte del leone ..mi chiedo ma uno che dichiara passione per le idee di un nuovo movimento e' credibile ?Secondo me si' se queste idee sono per il bene del cittadino ...
RispondiEliminaSe in 5 mesi ha fatto quello che ha fatto non oso immaginare cosa farebbe in 5 anni. Ma sono certo che dopo le europee con numeri diversi Salvini li prenderà a pedate nel culo.
RispondiEliminaCaro Direttore la tua passione politica non è mai stata messa in dubbio.Capire perché sostieni il M5S è comprensibile proprio perché hai fatto politica attiva e hai deciso di ritirarti.Chissà quanto ne hai visto! Io protesto per il danno fatto a me.Ero una tranquilla signora con tanti interessi ma non certo politici.Non ho mai rinunciato al mio diritto al voto e cercavo di darlo con una certa convinzione.Poi il tuo contagio non ha avuto limiti.Mi sono appassionata anch’io.Ora seguo tutti i dibattiti,compro a turno,giornali con testate diverse. Dico la mia e difendo il mio sentire.Ascolto certi discorsi e la bile sale.Com’era bello quando il mio interesse politico era limitato!
RispondiElimina