E, nella speranza di incarichi futuri, non si accorgono che a sfilare la poltrona dal sedere è proprio il Governo italiano.
Il DEF fissato a un rapporto deficit PIL al 2.4, in controtendenza con i passati orientamenti di sacrifici e austerity, ma soprattutto la barra dritta del governo di fronte alle fortissime pressioni dei vertici europei e dell’opposizione interna di Pd e FI, ha di fatto creato i presupposti per sostituire le pallottole della Commissione Europea in cartucce a salve.
Macron e Merkel, fiutando il pericolo, hanno seriamente intensificato i contatti bilaterali per mettersi in salvo con un patto franco-tedesco, in previsione di un fondato indebolimento molto prossimo dell’attuale governance europea. Un patto dove, comunque, sono i tedeschi a farla da padrone, perchè se è vero che la Germania ha in pancia una grossa fetta di titoli italiani, ne possiede altrettanto francesi.
Le prossime elezioni del parlamento di Strasburgo prevedono un massiccio ricambio dei parlamentari a favore di nuove forze politiche, che vedranno messi alla porta tromboni come Tajani. Che oggi, terrorizzati dall'imminente fine di privilegi, pagati con lacrime e sangue dai cittadini, annunciano quotidianamente disastri e pestilenze.
L’Italia, paese fondatore dell’Unione Europea, ha improvvisamente, ma non per caso, in mano la miccia che può far saltare il giocattolo messo in piedi dai banchieri, veri burattinai della Commissione Europea. Un’iniziativa che nessuno si aspettava, la rottamazione della riforma delle BCC di Renzi, che Matteo Renzi ha scritto sotto diretta dettatura di Bruxelles. La cancellazione dell’obbligo per le Banche di Credito Cooperativo di confluire in gruppi unici.
In pratica le BCC, non dovranno più contabilizzare in tempo reale le eventuali perdite, legate al differenziale tra i titoli di Stato italiani e quelli degli altri Paesi, liberandole da speculazioni di mercato e rendendole immuni all'andamento dello spread. Un vero e proprio un modello di sovranismo bancario che rende le BCC, di fatto, non più scalabili dalla finanza straniera, sottraendo alla BCE il controllo sulle ultime banche italiane che ancora prestano denaro alle piccole e medio imprese. Una mossa magistrale che sta già dando i suoi frutti.
Se Di Maio e Salvini da una parte, si affrettano a dichiarare, viva l’euro e viva l’Europa e siamo per il dialogo, mentendo sapendo di mentire, dall’altra, con questo atto, servono il piatto amaro con il quale dichiarano formalmente guerra alle lobby delle grandi banche speculative. La Commissione Europea, colpita al fianco, boccia la manovra italiana e minaccia ritorsioni, ancora prima di leggerla, avendone intuito il contenuto, pericolosissimo per la propria autorità.
Ma alla base della ostinazione dei commissari, ci sarebbe anche la questione migranti. Porte aperte per chiunque volesse arrivare sul territorio italiano grazie all'ex Presidente del Consiglio Renzi che, in cambio, aveva ottenuto l’approvazione del bilancio del suo governo, come ebbe a confermare la ministra Fedeli. E sulla stessa questione, male ci sono rimasti anche alle Nazioni Unite, che nel mese di Dicembre 2017 a Mogadiscio avevano siglato un provvedimento a favore dei migranti ritenuti una risorsa e portatori di sviluppo. Che andavano accolti obbligatoriamente da tutti i paesi senza limiti di numero e motivazioni. Provvedimento tra l’altro già disatteso dagli Usa in testa a tutti.
I motivi per mettere all'angolo il governo italiano sono tanti e ci provano. Ma l’Italia non è la Grecia e ha anche il miglior avanzo primario d’Europa. Reso vano dagli interessi sul debito, cavallo di troia, nato appositamente per creare indebitamento e assoggettare le sovranità nazionali alle banche finanziarie. Non a caso a distribuire l’euro è la BCE che, guarda caso, non presta denaro direttamente agli Stati, ma ad altre banche, che a loro volta lo girano a interessi maggiorati ai paesi che come il nostro hanno l’obbligo di utilizzarlo.
È ormai opinione diffusa che se lo scontro dovesse portare il governo italiano e quello europeo su posizioni senza soluzione, l’Europa che conosciamo oggi potrebbe implodere su se stessa. Lasciando sul campo, da una parte l’asse franco-tedesco, con alcuni paesi a rimorchio come Lussemburgo ed Olanda e forse l’Austria. E paesi nazionalisti probabilmente Uk, Usa ed Italia e forse la Spagna, Grecia e Portogallo dall’altra, con una piccola Europa dei burocrati, delle banche, FMI a cercare di riconquistare il ruolo perso.
A questo punto, la cacciata dalla moneta unica, sarebbe inevitabile, proprio perché essa fonda il suo valore sulla fiducia riposta da tutti i paesi che la utilizzano.
Intanto i babbi della Commissione Europea con l’alcolista, poco anonimo in testa, hanno già fatto sapere che scriveranno la letterina in stile mafioso all’Italia, per la verità già pronta dal 5 Marzo. Se non fate come diciamo noi, vi multiamo con cinque miliardi, guarda caso la stessa cifra che il nostro paese già gli versa ogni anno. Poi però, temendo il peggio, visto che il governo gialloverde, nonostante le minacce, intimidazioni e le opposizioni interne italiane, non arretra di un millimetro, apre al dialogo ed aspetta di incontrare il premier Conte per tentare un ultimo affondo, che stando ai fatti non raggiungerà il suo scopo.
Intanto personaggi politici nostrani e loro stampa di partito, TV, Tg5 e altre reti Mediaset di Berlusconi in primis, non si pongono scrupoli nel tifare contro il paese, appoggiando le motivazione della Commissione Europea. La paura della definitiva perdita dello statu quo, del quale hanno finora goduto a spese dei cittadini, fa novanta. Meschinerie destinate a esaurirsi e a essere confinate nelle lacrimose stanze dei reali decaduti.
Nel frattempo, i cittadini, per lo meno la maggioranza di essi, sta con il governo giallo verde, che al di là dei colori, ha finalmente tagliato i lacci e i fili con i quali, il cartello dei babbi natali di Bruxelles manovravano gli esecutivi precedenti.
L'EUROPA PROCESSERÀ IL GOVERNO CONTE PER IL DEBITO LASCIATO DA PADOAN CHE ERA STATO ASSOLTO!
RispondiEliminaBravo Giovanni Caianiello, analisi perfetta!!!
RispondiEliminaLa partita è esclusivamente politica, si tratta di capire se siamo in grado di svincolarci il cappio dal collo messoci da un pugno di traditori, o soccombere ad un destino peggiore della Grecia. Questo non significa che necessariamente si debba uscire dall'euro, ma è sufficiente cambiare la maggioranza politica per cambiare le regole di questa Europa assassina di diritti. Maggio è vicino, l’Italia, son certo, farà la sua parte. La posta in gioco è talmente altra che le uscite di Berlusconi o Renzi fanno ridere i polli. Gli interlocutori di Salvini iniziano ad essere i leader degli stati europei come la Le Pen, così anche del M5Stelle!
RispondiEliminaLA LETTERINA DI RISPOSTA DELLA BUROCRAZIA EUROPEA, GIA' SCRITTA PRIMA DI LEGGERE LA PROPOSTA DI BILANCIO, GLI SI STA RITORCENDO CONTRO, MOTIVAZIONI SCIOCCHE E PRETESTUOSE CHE EVIDENZIANO LA LORO VOGLIA DI DANNEGGIARE L'ITALIA, ASSOLVONO CHI HA FAVORITO IL DEBITO E CONDANNANO CHI SI PROPONE DI PORVI RIMEDIO. INDEGNI
RispondiEliminaOttime le riflessioni di Giovanni Caianiello che punta il dito su un aspetto che sfugge sempre alle riflessioni dei commentatori "esperti e competenti": quello della Banche di Credito Cooperativo che hanno visto, ope legis, stravolta la loro missione di sistema finanziario periferico al servizio del territorio e, quindi, elastico rispetto alle esigenze di credito e sviluppo del territorio servito.
RispondiEliminaLa mossa del governo di svincolarle dalle regole che ne impongono accorpamenti e procedure proprie delle grandi banche ha ridato vita al tessuto periferico del Paese, in effetti le BCC sono il sistema venoso e capillare della circolazione sanguina che si distingue da quello arterioso, proprio per la diversa finalità a cui serve.
Lo spauracchio del debito che un giorno si e l'altro pure ci viene agitato davanti agli occhi è il dito che indica la luna; infatti se l'ammontare del debito fosse di importanza vitale allora ci si dovrebbe strappare le vesti anche per il fatto che il debito del pianeta sia 5 volte il PIL prodotto.
Invece nessuno lo fa perché allo strozzino interessano solo due cose: che il debitore non muoia e che il debito non venga restituito.
Ci hanno abituato a indottrinarci di regole, principi, indicatori come se si trattasse di verità assolute additando di dietrologia i tentativi di analizzare la realtà a un livello superiore a quello che ci viene proposto.
Basterebbe riflettere, appunto, che il debito del pianeta è 5 volte superiore a quanto produce per cominciare a farsi e fare domande scomode
Resistenza ad oltranza contro questi tromboni che sono in malafede e non si sono comportati cosi con chi quel debito ha procurato.Basta essere tappetino....
RispondiEliminaMentre possiamo affermare che questa Europa deve essere rifondata, la tesi che i membri delle varie Commissioni non sono eletti ma nominati non regge. La nomina dei Commissari passa dai Capi di Stato e di Governo di ogni Stato Membro, successivamente dal Parlamento Europeo. Quindi non vengono eletti dal popolo europeo e nemmeno dai parlamentari europei. Questo dimostra che malgrado il Parlamento Europeo viene eletto a suffragio universale, non detiene la piena sovranità e nemmeno la centralità del sistema Europa. Per cambiare bisogna partire dall’affermare sovranità e centralità del Parlamento Europeo. Cambiare non dipende dalle forze politiche che potrebbero scendere in campo ma dalla volontà degli Stati, in poche parole dovranno essere rivoluzionati tutti i Trattati. Intanto bisogna seguire le regole che ci sono. Forse la decisione della Commissione europea di bocciare la manovra finanziaria è stata tempestiva ed eccessiva. Però dal comportamento irridente di alcuni membri del Governo si direbbe che la bocciatura è stata cercata. Dopo aver capito l’impossibilità di mantenere le promesse, avrebbero potuto dare la colpa all’Europa. Ma quando ti accorgi che l’asta dei Btp Italia è stata un flop si incomincia a capire che qualcosa non va. Allora incomincia a sorgere il dubbio che la manovra va riscritta, mentre il ministro Savona risponde che “non basta riscrivere la manovra ma bisogna cambiare il Governo”. Visto che l’unico provvedimento significativo del M5S, il Decreto Dignità”, come il Jobs Act è stato smontato dalla Consulta, il M5S, fin dall’inizio, avrebbe dovuto puntare sulla esclusiva realizzazione del “Reddito di cittadinanza”. Non si doveva parlare né di flat tax né della Fornero, i due provvedimenti sono, per assorbimento di risorse, incompatibili con la realizzazione del “Reddito di cittadinanza”. Analoghi strumenti sono già esistenti, variano da Paese a Paese e sono concepiti non solo per offrire sostegno a chi è disoccupato ma anche per garantire maggiori risorse a chi, nonostante il lavoro, vive ai limiti della sicurezza. Il modello danese, ispirato ai principi dell’universalismo, è tra i più avanzati ed è basato sul pilastro dell’assistenza sociale. Il sussidio è tra i più ricchi: la base per un singolo over 25 è di 1.325 euro (escluso l’aiuto per l’affitto, che viene elargito a parte), che arrivano a 1.760 per chi ha figli. I beneficiari che non hanno inabilità al lavoro sono obbligati a cercare attivamente un’occupazione e ad accettare offerte appropriate al loro curriculum, pena la sospensione del diritto. La proposta del 2013, quella originaria del M5S si avvicina a quella danese. La sua realizzazione, nella versione originale, doveva essere il cavallo di battaglia del M5S. Il “Reddito di Cittadinanza” è un provvedimento in fondo giusto che deve essere abbinato a quello del salario minimo. Chi passa dall’assegno di sostentamento al mondo del lavoro deve avere uno scatto salariale, che possa spingerlo a cercare di migliorare la sua situazione. Un paese capace di dare un giusto stipendio ai suoi lavoratori e, contemporaneamente, di garantire un livello minimo di sostentamento a chi è senza lavoro sarebbe senza dubbio una nazione all’avanguardia. Se queste due strade però non saranno percorse di pari passo, il rischio concreto è quello di un sostanziale assistenzialismo che sarebbe controproducente, oltre che per le casse dello stato, anche per il fine del Reddito di Cittadinanza: creare nuovi posti di lavoro che andrebbero a coprire così i costi del suo mantenimento. C’è il tempo per rimediare! Se non si corre ai ripari la letterina a Babbo Natale la dobbiamo inviare noi chiedendo, per tutti, un solo regalo: “Un augurio che tutto vada bene!”
RispondiEliminaCaro Lorenzo, sottolineare che questa Europa non è governata dal Parlamento Europeo, che ha solo una funzione consultiva, ma dai membri della Commissione, nominati dalle banche con la partecipazione di capi di Stato, arrivati a tale traguardo, spesso proprio grazie alle influenze del cartello finanziario, è sempre bene ricordarlo, perchè non tutti lo sanno o se ne ricordano. Riguardo il ministro Savona, avevo già letto già letto, ma si tratta di una bufala, riportata da Quifinanza e ripresa dai soliti giornalini di partito, che tra l'altro, ne preannunciava anche le imminenti dimissioni. Il ministro Savona, appositamente interpellato, ovviamente ha smentito seccamente. Quanto al decreto dignità, la consulta ha smantellato il Jobs Act stabilendone l'illegittimità sugli indennizzi. In particolare, ha ritenuto illegittimo l’articolo 3, comma 1, del Decreto legislativo n.23/2015 sul contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti, ma non ha smontato affatto quello di Dignità. limitandosi semplicemente a ritenere infondata anche la parte del Job Act che Di Maio non aveva cancellato nel suo Decreto legge n.87/2018. Io dico sempre: prima di leggere un giornale o una notizia online, bisognerebbe sempre chiedersi chi ne è l'editore ed a quale corrente politica è legato.
EliminaLa UE sa che la manovra italiana è fatta per non morire. La UE tira la corda, ma non la farà spezzare. Già oggi, Moscovici ha voltato pagina, parla di voler arrivare a soluzioni concordate. Il negoziato vero e proprio, deve ancora cominciare.Come ha detto Fitoussi, lo scontro non conviene a nessuno, l'Italia è troppo importante per essere trattata male.
RispondiEliminaParrucconi… tromboni… burattinai …. alcolisti. Chiedo, a chi giova ripetere, gli stessi attributi detti, ripetuti e dispensati con la massima disinvoltura. Insomma, la solita solfa adottata per avvelenare un ambiente politico, già ai limiti della respirabilità. Un articolo, che oltre all’abbattimento del D.L. Renzi sulla BCC che condivido, è arricchito esclusivamente di dietrologia e di manovre occulte difficilmente dimostrabili con i fatti. Credo che sia convinto lo stesso autore che quei giochi politici di cui parla non porteranno ad alcun risultato positivo, fino a quando tra i governanti italiani ed i commissari europei non si stabilisce un equilibrio di dialogo serio e costruttivo. Le prove di forza o enunciare lucubri scenari e giochi politici di poteri sovranazionali, per mettere in ginocchio l’Italia, sono convinto che non faccia bene a nessuno e lo stesso dicasi, quando si va alla ricerca forsennata di ipotetici nemici verso cui puntare l’indice. Io sono convinto che il premier Conte, che ho l’onore di conoscere, sappia trovare la quadra se i due vice glielo consentono e non facciano troppo baccano per accontentare le due tifoserie. Cerchiamo di stare alla larga da quelle tecniche di manipolazione psicologica atta a distrarre le masse e caricare sui nemici eventuali errori commessi, e come affermava qualcuno, nell’impossibilità di negare le cattive notizie, se ne inventano delle nuove, per distrarre l’opinione pubblica. Sono certo che la bocciatura dell’Europa, non faccia paura come la bocciatura degli stessi italiani che hanno ritenuto pericoloso non comprare i Btp Italia. Beh… a rigor di logica le scelte degli italiani vanno rispettate anche quando non ci piacciono. Non riesco a capire perché si è parlato tanto dello spread e della bocciatura dell’Ue e non ci siamo resi conto che gli italiani che votano un governo che spenderà 18 miliardi in assistenza con la finanziaria, sono gli stessi italiani che non comprano i titoli di Stato. Probabilmente ha ragione il prof. Aldo Giannuli, penso molto vicino al M5S, quando dice che alla Camera, il governo non è andato sotto solo per mano della Lega, ma anche a causa dei dissidenti M5S. Io temo, che questo governo è nato con un’opposizione all’interno delle due forze, e la serie degli incidenti in parlamento continueranno. E’ qui che dobbiamo spendere le nostre energie per evitare qualche brutta sorpresa che penalizza il popolo italiano. Esiste toppa eterogeneità tra le due forze al governo, e quel “Contratto” non è sufficiente a distogliere ciascuno dei contendenti a remare contro l’altro. Il mio auspicio è quello di non lasciarci trasportare da distrazioni che vanno oltre i confini dell’Italia, ma spendere le nostre energie a rafforzare quella interna, se cerchiamo davvero il cambiamento.
RispondiEliminaFranco Luce, a lei potrà anche sembrare la solita solfa, dispensata con disinvoltura, arricchita esclusivamente di dietrologia e di manovre occulte difficilmente dimostrabili con i fatti, che viste le sue considerazioni, evidentemente non conosce nemmeno alla lontana, . Poichè però, commenta un articolo basato non su opinioni, ma esclusivamente sui fatti, tra l'altro ben documentati, se oltre a disquisire secondo il suo personale pensiero, seguisse gli avvenimenti ed andasse a leggersi la documentazione a corredo, eviterebbe di bollare come non dimostrabili cose invece incontestabili. Se andasse a leggersi cosa si sono detti la Merkel e Macron sia davanti davanti le telecamere che dietro le quinte ed il patto bilaterale di Meseberg tra loro stipulato, probabilmente si sarebbe risparmiato molto di quello che ha scritto.
RispondiEliminaGiovanni Caianiello rispetto la sua opinione, ma non avere la presunzione di essere il depositario di ogni verità e conoscenza dei fatti, non vuole mica farmi credere, che lei era addirittura dietro le quinte ad ascoltare ciò che si dicevano la Merkel e Macron? Questi due personaggi, che mi fanno schifo come a lei, se devono imbastire dei patti segreti, non li fanno certamente alla luce del sole?Non è una enorme esagerazione da parte sua? Vede nemici dappertutto,minacce e indimidazioni di parrucconi, alcolisti, tromboni, burattinai, tutti a tramare contro l'Italia. Se ne faccia una ragione, è del tutto inutile minacciare di non arretrare di un millimetro, questa è pura utopia perché gli accordi non si sono mai fatti ne con le minacce e nemmeno con gli steccati. Sono contento che sia Conte il premier, altrimenti con quei due bulletti non si arrivava da nessuna parte. Tuttavia, se siamo in grado di restare in Europa, di saper dialogare con gli altri e rispettare alcune regole fondamentali, altrimenti si proceda ad una Italexit, se ci sentiamo talmente forti da fregarcene di tutti, dei parrucconi e degli alcolisti. A me dispiace che a furia di alzare i toni della voce e ironizzare, come fa Salvini, sulle cose serie, non vedremo quel cambiamento tanto promesso. Mi dispiace anche che lei non ha letto attentamente il mio commenti o perchè dall’alto della sua cattedra è sempre convinto di essere il conoscitore di ogni verità. Sulla demolizione del decreto Renzi, circa le BCC le ho dato ragione, in quanto il sottoscritto è stato negli anni '80 un fondatore di una "Cassa Rurale e Artigiana"(non a scopo di lucro), iscritta all’ICCREA pertanto ritengo giusto che restino a disposizione del proprio territorio. Io mi sono permesso di commentare il suo articolo perchè ritengo la situazione sia davvero grave, non per il DEF, ma per l'enorme confusione che regna e si continua ad amplificare, forse per distrarre l’opinione pubblica dalla realtà della nostra situazione economica. Ho la vaga impressione che l'attuale maggioranza non ancora si sia calata nelle vesti di responsabili dell'economia italiana, giocando e scherzando su documenti seri, come fa il capo della Lega. Lo slogan: "Lo vogliono gli italiani"... è la più grande menzogna che possa essere detta., perche gli italiani votano ma non decidono.
EliminaFranco Luce, lei deve essere convinto che gli altri pensano ed agiscono come lei. Niente di tutto questo, infatti, non ha ancora compreso che io non esprimo mai opinioni, che non mi divertono e che lascio volentieri ad altri, lei compreso, ma solo mera descrizione dei fatti, che è chiaro, nel suo pensiero occupano un ruolo secondario. Non sono depositario di alcuna verità, quella ce l'hanno sempre e comunque le cose reali, quelle contro le quali, ha la presunzione di puntare il dito solo perchè non le conosce. Quando scrivo "che Macron e la Merkel hanno discusso anche dietro le quinte ", è perchè esistono delle registrazioni video, che chiunque abbia un minimo di dimestichezza con la ricerca e con le lingue ed interesse a conoscere può liberamente consultare, ma capisco che non è il suo caso. Non sto a contestare il resto delle sue farneticazioni su ciò che scrivo, perchè capisco, che ad un chiaro amante della polemica, come lei mostra di essere, non portano niente di più di ciò a cui piace credere. Per questo, considerato che i miei scritti non sono di suo gradimento, nessuno la obbliga a commentarli, cosa che può anche evitare di fare. Sono sicuro che nessuno ne sentirà la mancanza, ne io ne sarò addolorato.
Elimina"Io puntare il dito?", ma Giovanni Caianiello questo non lo sta facendo lei? Si scaglia contro le banche, contro l'Europa, ecc. ma soprattutto contro chi non condivide la sua opinione, anche se li definisce fatti reali. Sig Caianiello, mi creda, io non ho alcuna volontà ne di offenderla e neppure di contraddirla, ma soprattutto non amo assolutamente la polemica, affermo ed ho sempre affermato che la politica deve avere il dialogo ed il confronto come valore fondamentale e civile. Se non consente di dissentire tutto ciò che scrive, lo faccia presente a GIANGIUSEPPE GATTUSO, che non mi condivida i suoi "capolavori" ed io eviterò di commentarla così lei non prenderà visione delle mie "farneticazioni". Ecco vede che non mi sbaglio? Vede come si esprime? O non conosce il significato di questo sostantivo? Questa è stata la critica al suo articolo ma nello stesso tempo ho condiviso alcune scelte squisitamente di natura politica. Egr. sig. Caianiello, scenda dalla sua cattedra e qualche volta cerchi di guardare anche con gli occhi degli altri, non si affidi soltanto ai suoi. Lei ha il vizietto di sentirsi un superuomo e di essere l'unico detentore al mondo del "verbo". "....sono sicuro che nessuno ne sentirà la mancanza".... Vede a che punto arriva la sua arroganza? Addirittura è in grado di interpetrare cosa ne pensano gli altri. Bravo Giovanni Caianiello, me ne farò una ragione. Buon appetito.
EliminaPerché non protestiamo anche noi come i francesi contro le tasse sui carburanti? Era al punto uno del programma di questi pagliacci.
RispondiEliminaSignora Puccio non speri di avere risposta alla sua domanda. Qui è tutto a senso unico.
RispondiEliminaSignora Puccio, ha ragione. Ma noi italiani siamo molto distanti dalla cultura francese, da noi la Bastiglia non l'avrebbe mai assaltata nessuno.
RispondiEliminaAi francesi, che non amo particolarmente, invidio comunque la loro capacità di popolo che a noi difetta totalmente.
E poi mi spiegate perché non hanno tolto gli 80 euro di renzi? Questa è mancanza di serietà dopo tutto quello che è stato detto.
RispondiEliminaGiuseppe Conte oppure Giuseppe Nappa per gli amici Peppe.
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