di Giangiuseppe Gattuso - Quando qualche giorno fa ho scritto l’articolo dal titolo “CON AFFETTO SINCERO: MA RIANDATEAFFANCULO!” avevo poche notizie sulla situazione delle baracche di Messina.
Ne avevo parlato a margine per rafforzare il senso del ragionamento. Oggi ho documenti ufficiali: la Delibera di Governo della Regione Siciliana (cliccate per il testo completo) n. 343 del 19 settembre 2018 corredata degli allegati. E mi sento ancora più motivato e convinto nell'avere espresso il mio pensiero senza troppe delicatezze.
Insomma il mio "RIANDATEAFFANCULO", che poteva sembrare un'esagerata provocazione, adesso assume ancora più valore e significato. Pensate che nelle carte del Governo regionale siciliano è espressamente detto che, "a causa della gravissima situazione igienico-sanitaria-ambientale e di sicurezza impiantistica che insiste in diversi insediamenti abitativi ricadenti nel territorio del Comune di Messina, il Sindaco con propria ordinanza contingibile e urgente n. 163 del 6 agosto 2018, ha disposto lo sgombero di circa 10.000 persone entro il 31 ottobre 2018 e l'eliminazione, mediante demolizione, entro il 31 dicembre 2018, delle strutture malsane in evidente stato di degrado, realizzate a seguito del terremoto che ha colpito la città di Messina nel 1908 (non è uno scherzo!), e, da allora, utilizzate ad uso abitativo".
Non so se avete letto bene e fatto mente locale. Praticamente il Comune di Messina e la Regione Siciliana, nelle loro massime espressioni, Sindaco e Governo, certificano che dal 1908, l'anno del terribile terremoto che causò 100 mila morti, si perpetrano situazioni di incivile vergognoso degrado consentendo uno scempio che coinvolge ancora circa settemila persone e 2151 nuclei familiari. E la lettura della documentazione del Comune e le relazioni degli uffici e dell'Azienda Sanitaria sulle gravi condizioni igieniche e il precario contesto di vivibilità di quella gente non possono che suscitare sentimenti di sconforto e rabbia.
Nell'Ordinanza del Sindaco (n. 163 del 6 agosto 2018, clicca per il testo completo) contingibile e urgente, che avvia il procedimento regionale, viene espressamente detto, testuale: "per affrontare l'annoso problema del risanamento e sbaraccamento delle aree degradate che persiste dal 1908 nella Città di Messina, con la L. R. 10/1990 (la legge speciale per il risanamento delle aree degradate di Messina), sono stati previsti interventi… che, tuttavia, non hanno consentito nel corso degli ultimi 28 anni (esattamente così!) l'eliminazione delle strutture malsane in evidente stato di degrado, incompatibili con il requisito dell'abitabilità e del rispetto minimo delle condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza impiantistica".
E ancora, "VISTA la necessità di provvedere in merito con il carattere dell'urgenza, attesa la portata della gravissima situazione igienico sanitario, al fine di impedirne il perpetuarsi a danno della salute, dell'ordine, dell'incolumità e della sicurezza pubblica; RILEVATO, ancora di recente (questa è da scompisciarsi) sabato 4 agosto, che la RAI (TG2) ha trasmesso un servizio riguardante la gravissima situazione igienico sanitaria di una delle "baraccopoli" che insistono ancora nel centro abitato".
Cioè la cosa diventa ancora più urgente e grave perchè ne ha parlato la RAI! Cose da buttarsi a terra e ridere per ore se pensate che nel testo dell'Ordinanza del Sindaco c'è scritto che "tuttavia, (gli interventi previsti nella Legge regionale per Messina del 1990, che per una questione di dignità istituzionale il Parlamento siciliano non fece riferimento al terremoto del 1908) non hanno consentito di risolvere il problema nel corso degli ultimi 28 anni!”
Ora, ditemi voi se sia giusto o meno incazzarsi quando personaggi della partitocrazia ancora imperante in Italia e in Sicilia, e amici navigatori adoranti del “sistema”, gettano fango, denigrandoli in ogni modo, sui ragazzi del M5S che non hanno nessuna delle responsabilità a carico di quelle classi politiche. O, per fare un riferimento attualissimo, non mi devo incazzare nell'assistere a trasmissioni, più che quotidiane, sulla tragedia del crollo del Ponte Morandi a Genova, nelle quali i principali rappresentanti e responsabili di questo stato di cose si stracciano le vesti per gli “enormi” ritardi nell'approntare provvedimenti esecutivi, decisioni immediate, individuazione di soluzioni e avvio delle opere di ricostruzione dell’enorme infrastruttura collassata.
Come se ci avessero abituati ad ammirare ricostruzioni immediate di opere distrutte per cause naturali, realizzazioni delle necessarie infrastrutture in tempi umani. Come, per fare ancora qualche esempio, il Viadotto Imera dell’A19, 270 metri di campata, danneggiato il 10 aprile 2015 e ultimazione prevista se va bene a settembre 2019, a oltre 4 anni dall'evento. O il famoso Viadotto Scorciavacche 2 sulla Palermo/Agrigento aperto il 23 dicembre 2014 e chiuso immediatamente per uno smottamento. Lavori fermi da quasi quattro anni. E via discorrendo. Insomma come le baraccopoli del terremoto del 1908 di Messina e le altre numerosissime cattedrali nel deserto sparse in giro per l’Italia, mentre si arricchiscono i concessionari delle autostrade alla faccia degli ignari cittadini.
Ecco perché, con vibrante convinzione e rinnovato affetto lancio verso amici, politici, intellettuali, opinionisti e giornalisti, un "RIANDATEAFFANCULO DUE". Un sentimento sincero che spero possa scuotere coscienze assopite e obnubilate da sterili pregiudizi e colpevoli connivenze. Senza offesa.
Giangiuseppe Gattuso
26 Settembre 2018
C'è molto poco da dire se non che quei ragazzi vanno sostenuti a qualunque costo!
RispondiEliminaMandare quelli che spalavano la neve a ricostruire?
RispondiEliminaLa nonna di mia moglie viveva a Messina nel quartiere Giostra. Quando andammo da lei, quasi 30 anni fa, mi capitò di fare il giro intorno a quella specie di casbah.
RispondiEliminaSinceramente, nonostante fossi curioso, non mi sono azzardato ad entrare in quel budello di stradine (avevo la tessera da maresciallo in tasca..) e ho avuto l'impressione che fosse un "fortilizio" della malavita.
Se dopo 30 anni non hanno ancora demolito quell'area, vuol dire che qualcuno non vuole che venga toccata..
Quando non si riesce a spalare la merda che si ha in casa e si va a guardare in casa d'altri, questo movimento è "meraviglioso"
RispondiEliminaSignora Maria, interessante concetto, ma come si applica a chi ha cagato per decenni sul tappeto del salotto, e ora ha la merda che cola dai davanzali, ma la sua prima preoccupazione, è la merda in giardino lasciata dal cane del vicino?
EliminaLa mancanza di argomenti ti porta alla volgarità ed all'inconcludenza. Su messina durante l'era Cuffaro e Lombardo non hai fatto ruflessioni malgrado la tua vicinanza fisica e politica?
RispondiEliminaDurante quel periodo non facevo il blogger e l'osservatore politico. Ero perfettamente integrato nel sistema e mi piaceva pure. Quello che probabilmente tu continui ad adorare.
EliminaTi piaceva l'azione politica dei passati governi che sostenevi o ne avevvi anche vantaggi e responsabilità?
EliminaDa qualche tempo assistiamo ad un crescendo di rabbia e di ribellione da parte di Giangiuseppe, nei confronti del vecchio sistema (secondo me una rabbia sacrosanta e condivisibile), al punto da non riuscire più a tollerare parole a difesa del passato regime. Pur rimanendo nei modi e nello stile un moderato, usa sempre più spesso toni ed espressioni esplicite e poco diplomatiche. Credo che questo suo modo sanguigno di scrivere così come pensa conferma la sua genuinità e la sua convinta adesione al 5Stelle. Penso anche che si debba riflettere sul fatto che, se la politica tradizionale, quella dei soliti esperti e dei falsi rottamatori, ha fatto perdere le staffe ad un inossidabile, inscalfibile uomo di centro come Giangiuseppe, vuol dire proprio che la misura è colma e che questo governo del cambiamento va sostenuto per il suo valore realmente innovativo che, per la prima volta, ha invertito un percorso che ha sempre tutelato le lobby, i poteri forti, l’alta finanza e le banche, e sta adottando misure a favore della gente comune, e degli ultimi da sempre bistrattati dalla politica.
RispondiEliminaNel commento al precedente articolo ho detto che i cittadini della baraccopoli di Messina hanno il sacrosanto diritto di gridare con rabbia: “Andate tutti affanculo!” - Tra il 1908 e il 2018 corre una distanza di 110 anni. È il tempo, incredibile ma vero, che ci è voluto per far capire al Governo della Regione Siciliana la gravità della situazione della baraccopoli della città di Messina. La delibera della Giunta Regionale del 19/09/2018, nel richiedere lo stato di emergenza, finalmente ha riconosciuto la gravissima situazione igienica sanitaria e ambientale che si è determinata, nella città di Messina, a seguito del terremoto del 1908. Riconosce, altresì, che la situazione si è protratta nel tempo e mai risanata. Questa delibera dimostra la totale inefficienza secolare del Governo della Regione Siciliana. Se non vogliamo mandarli a quel paese, possiamo tranquillamente gridare che è una “vergogna” lunga centodieci anni.
RispondiEliminaÈ straordinario leggere commenti degli adoratori di personaggi, che per la loro inezia, strafottenza e cupidigia hanno portato questo paese dall'essere una potenza mondiale, la quinta, al baratro del fallimento sociale, economico e morale, con condizioni di vita, in molti casi, da fare invidia al Burundi. Certo, si può decidere di farsi piacere chi si vuole, ma pretendere di cercargli ragioni, persino di fronte a fatti assolutamente oggettivi ed incontestabili, attaccando quelli che niente hanno a che vedere con i fatti in discussione, ci vuole veramente tanta faccia tosta od essere mentalmente ottenebrati. Il ghetto di Messina, è inqualificabile e lo è stato per ben 110 anni, in cui si sono alternati innumerevoli governi nazionali, regionali, provinciali e Sindaci sordi,muti e ciechi. Oggi si ricordano delle baracche malsane e decidono di abbatterle solo perché ne ha parlato Rai uno! Incredibile. Meriterebbero pedate sul sedere per altrettanti altri 110 anni.
RispondiEliminaCon i vaffanculo ti sei messo in una strada scivolosa, perchè sono come le ciliegie, un vaffa tira l'altro. Anche se le occasioni comunque non mancano, il grillo è irraggiungibile
RispondiEliminaL'articolista non mi sembra tipo da strade scivolose o in salita. I vaffanculo che oramai sono il suo modo di porsi danno l'idea di quanto sia furbo e magari calcolatore.
RispondiEliminaFACCE DI BRONZO.
RispondiEliminaQuando si è colpevoli di qualcosa, quando si è fatto qualcosa di sbagliato e per cui ci si dovrebbe pentire, o quantomeno vergognare.
Ed invece le persone che hanno la faccia di bronzo no! Loro sono persone “sfacciate“. Notate bene questo aggettivo: “sfacciate” significa senza faccia, cioè prive di faccia. Ovviamente si tratta di una immagine. Queste persone sono “spudorate“, cioè senza pudore, senza vergogna, senza ritegno. Queste persone sono “sfrontate” cioè senza fronte – anche questa è un’immagine. La sfrontatezza è quell'atteggiamento o quel comportamento insolente, impudente.
Cari tutti...il movimento era nato proprio per sovvertire tutta una serie di incrostazioni e per stritolare un sistema dannato e scellerato.
Purtroppo...non hanno tenuto in considerazione le FACCE DI BRONZO...e temo...che l'infezione stia per diventare setticemia
Di professione faccio il commercialista, il mio studio in corso calafimi a palermo. Detto questo sostenere che il
RispondiEliminaè un altro discorso. Ho votato per grillo ma ne sono pentito mi sento colpevole.debito pubblico non conta e che non conta lo spread e neppure il mercato è una cosa demenziale e senza alcun senso. Se poi come comincio a sospettare sotto ci sia malafede
trattato come uno straccio il ministro tria da dimaio e salvini non ha più nessuna autorevolezza.Mattarella gli ha impedito di dimettersi lui è rimasto perchè è un galantuomo ma oramai non ha alcuna credibilità. Errore di mattarella farlo rimanere suo malgrado.
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