di Giovanni Caianiello - Come se non fossero già sufficienti i tanti cercatori di cassonetti sparsi nelle città italiane, ai 5 Stelle è bastato poco più di un mese per mettere in pratica la minaccia annunciata in campagna elettorale, creare nuovi poveri tra gli ex parlamentari.
Alla fine, nonostante le preghiere, invocazioni, pianti, annunci di disastri familiari, promesse di class action, non hanno proprio sentito ragioni. Il provvedimento cancella vitalizi è fatto, e tanti ormai derelitti ex onorevoli, ma anche numerosi onorevoli boiardi di Stato, con soli 5.000 euro al mese dovranno arrampicarsi sugli specchi per sfamare le loro famiglie, magari ricorrendo alla Caritas per il pranzo della domenica.
Eppure l’On. Gianfranco Miccichè, presidente dell’ARS, il parlamento siciliano, l’allarme l’aveva lanciato per tempo: “Senza sarei costretto a chiedere l’elemosina o tornare a vivere con mio padre”, poi in uno sfogo aveva detto: “Lo vogliono tagliare? Bene, finita questa legislatura mi farò mantenere, insieme ai miei familiari, da Cancelleri”. Cancelleri è del M5S e in fondo, oltre a restituire parte del suo stipendio, volendo, potrebbe anche farlo un sacrificio in più e provvedere ai suoi bisogni, chissà!
Di Maio sostiene che i vitalizi non sono il frutto di un lavoro realmente prestato e per i quali non è stato versato alcun contributo, dunque un “diritto rubato”.
Insigni giuristi per caso, affermano invece che il vitalizio è un diritto acquisito e quindi per questo intoccabile, mentre il provvedimento è un attentato allo stato di diritto. Come dire che se un ladro conserva la refurtiva, dopo un certo numero di tempo diventa sua. Il ragionamento non farebbe una grinza se non fosse che è vietato dal Codice Penale. Loro, gli onorevoli, che certo non sono dei rubagalline lo sanno perfettamente che è la legge a decidere cosa è giusto o sbagliato, infatti, tempo addietro hanno regolarizzato tutto, il vitalizio se lo sono accreditato e anche votato, perché è così che si creano i diritti per legge.
Ma questi ottusi grillini, pur di mantenere le minacce elettorali non si fermano davanti a niente e già promettono di aver pronta un’altra sforbiciata a quelli che loro definiscono “privilegi”, che invece non sono altro che sostegni per il mantenimento operativo dello stato psicofisico dei deputati, indispensabili per meglio operare e servire il paese.
Solo per citarne alcuni: Viaggi gratuiti in treno e in aereo e taxi, assistenza sanitaria, corsi di lingua, pedaggi autostradali, quotidiani, riviste e settimanali, tribuna d’onore negli stadi, tessere per cinema e teatro, assicurazione gratuita per i danni subiti per chi guida in stato di ebbrezza, per le punture di insetti e le insolazioni, morsi di animali, malattie tropicali, affogamento, ernie addominali, escursioni in montagna, colpi di sole, reversibilità della pensione al figlio, ma anche ai suoi genitori, plafond per la depressoterapia intermittente, idrochinesiterapia in piscine termali, mentre per chi tiene alla linea il drenaggio linfatico manuale, sedute gratuite di agopuntura, un infermiere in caso di bisogno, che può essere esteso anche ai genitori e se colto da attacchi d’ansia per non essere riuscito a consumare tutti i benefit, 5 mila euro l’anno per sedute dallo psicologo.
Ma non solo, nel loro mirino ci sono anche i dipendenti delle due Camere, che quanto a diritti acquisiti hanno anche loro di che preoccuparsi. Sino ad oggi al riparo della legge Fornero e dai rigori dell’art. 18, possono andare in pensione al compimento del 65° anno di età anziché 67, non possono essere licenziati, neppure se si assentano ingiustificatamente per un mese di seguito o cessa l’esigenza per la quale sono stati assunti. In questo caso vengono promossi ad assistenti d’aula, come è successo recentemente con i barbieri di Montecitorio.
Anche Mastella si unisce al coro dei diseredati, lamentando lo spettro della Caritas ed il dover ricorrere all’abbonamento autobus per spostarsi, roba da non credere.
I tanti ex parlamentari che dichiarano di non arrivare alla fine del mese senza vitalizio, non dovrebbero disperare. Se oggi sono quattro milioni gli italiani con loro famiglie a frequentare le mense per i poveri, di certo potranno trovare posto anche loro e persino sugli autobus. Provo ad immaginare Ilona Staller in arte Cicciolina, sugli autobus ed alla mesa del povero, a risollevare il morale di alcuni ex colleghi “romani” e non solo, lei che perderà ben 1700 euro mensili.
A loro, mi piacerebbe ricordare che alla fine, la cocciutaggine dei 5 Stelle potrebbe essere anche la loro salvezza, infatti, si sono messi in testa di realizzare il Reddito di Cittadinanza. Che prevede di non lasciare nessun cittadino indietro, male che va, potranno partecipare a dei corsi di formazione e accettare uno dei tre posti di lavoro che la legge metterà a loro disposizione e tornare così a sorridere.
Giovanni Caianiello
14 Luglio 2018
In effetti Sabino Cassese è un giurista per caso...mica come il vostro sottosegretario alla giustizia che "minaccia" i parlamentari per le dichiarazioni espresse.
RispondiEliminaClaudio Ferrante, Sabino Cassese è un giurista largamente asservito alla casta ed i suoi giudizi, facilmente smentibili. Voglio ricordare che Cassese, è lo stesso "giurista" che ha definito il veto di matterella su Savona al Ministero dell'economia, definendolo sfacciatamente rispettoso della Costituzione, facendo finta di dimenticare che Padri Costituenti, cioè quelli che la Costituzione l'hanno pensata e scritta, tra i quali Aldo Bozzi e Costantino Mortati, hanno affermato e scritto esattamente il contrario. "Istituzioni di Diritto Pubblico.
EliminaPerché metti in mezzo Cicciolina, che a modo suo è stata una benefattrice ed è stata perseguitata da un giudice fascista e leghista...
RispondiEliminano, Claudio Ferrante, da wikipedia: Sabino Cassese: ministro per la funzione pubblica, durata mandato 28 aprile 1993 – 10 maggio 1994.
RispondiEliminaDiciamo che, più che altro, è "interessato"
Signora, Cassese è stato presidente della Corte Costituzionale.
EliminaLa prego!!
E poi un ministro non ha diritto al vitalizio.
EliminaProprio informarsi è così difficile?
Il paragone con il ladro è improponibile.
RispondiEliminaNon hanno capito niente!!!
EliminaE soprattutto gli spieghi che non è una legge ma una delibera...ma che lo dico a fare.
RispondiEliminaMolto probabilmente i ricorsi potranno essere accolti così invece di risparmiare tutto questo ci costerà di più. Però gli allocchi continueranno a considerarla una riforma importante.
RispondiEliminadetto con il massimo rispetto, ma in quest'ultimo periodo non ti riconosco più, esprimi concetti assurdi e proponi semplificazioni banali. Paragonare, poi, un regolamento parlamentare o una legge alla refurtiva di un ladro, è il massimo.
RispondiEliminaMa se si sentono lesi, perché non ricorrono?
RispondiEliminaSono già pronti i ricorsi con molta probabilità di essere accolti.
EliminaGilberto Marchi, difficile: "... perché nessuna norma nei codici italiani stabilisce il diritto al vitalizio e ne regola il calcolo.
EliminaHanno voluto fare tutto in segreto, all'interno di un comitato ristretto degli uffici di presidenza del Parlamento a metà anni Cinquanta, e non hanno mai reso pubblico cosa avevano deciso per se stessi. Chi scrive ha chiesto mille volte di potere vedere quegli atti (che non hanno valore di legge), e la risposta è sempre stata negativa. In ogni caso se l'ufficio di presidenza poté dare i vitalizi, l'ufficio di presidenza oggi può cambiare la sua decisione, e gli unici ricorsi possibili sono al buon cuore di chi ha fatto quella scelta perché la magistratura ordinaria non può sindacarla." (cit.)
Silvana Arrichiello si informi prima di scrivere inesattezze
EliminaSono convinto anche io che il taglio dei vitalizi sia fondato.
EliminaSilvana, perfettamente giusto. Ma anche in passato i tribunali di sono espressi a favore del ricorrente. Io temo che vinceranno. La riduzione dei vitalizi è sacrosanta e giusta ma deve essere considerata per il suo ottimo e positivo significato simbolico. I veri problemi dell'Italia non sono in fase di discussionestà mafie,corruzione, bassa scolarità, numero eccessivo di pubblici dipendenti, scuola e sanità sempre più privata a scapito di quella pubblica ( i cui costi comunque si dilatano) Fare politica solo per simboli potrebbe diventare un boomerang.
EliminaSemplice propaganda non perderanno un euro!!! Suoi diritti acquisiti per legge non rubati.....non si discute!!
RispondiEliminaBene o male, lui, Gianfranco Miccichè, ce l'ha un padre che può mantenere figli e nipoti! C'è chi si è cresciuto senza avere neanche il padre! Mi riservo ad essere più prolisso e compiuto.
RispondiEliminaScusate i diritti acquisiti dei lavoratori prima della legge Fornero dove stanno?
RispondiEliminaQuindi l'ex deputato sarebbe un ladro perchè titolare di vitalizio ?
RispondiEliminaQuesta è una sua deduzione, ma se si riferisce al vitalizio come diritto acquisito, sulla base di un corrispettivo contributo mai versato, o per un servizio non adeguatamente prestato, lascio a lei la corretta definizione.
Eliminail mancato adeguamento (perequazione) pensionistica hai comuni pensionati non era un diritto acquisito?
RispondiEliminaQuanti diritti acquisiti ci hanno tolto , per esigenze di programmazione politica economica . Per equità sociale , proprio perchè ogni cittadino é uguale dinanzi alla legge , non possono essere più ammessi privilegi rubati alla collettività !
RispondiEliminaE' fantastico leggere la difesa ad oltranza di personaggi parti integrante del sistema casta. Claudio Ferrante, parla di Sabino Cassese, che io non avevo neppure nominato, come un giurista libero e che per me invece rientra perfettamente nella casistica degli asserviti. Già, proprio quello che ha definito il gesto di Matterella di porre il veto su Savona, come legittimo e previsto dalla costituzione, "dimenticando" che i padri costituenti affermavano l'esatto opposto. Giuseppe Zagarolo, quasi rimproverando Giangiuseppe Gattuso, Gattuso per aver condiviso il mio articolo, perchè secondo lui i vitalizi erano già stati aboliti nel 2012, dimenticando anche lui, che la la riforma del 2012 ha invece solo mutato il metodo di calcolo da retribiutivo a contributivo, infatti, è stato sostituito dalle "pensioni da parlamentari". Norma comunque non retroattiva e non applicata a quelli che vennero considerati scorrettamente "diritti acquisiti", oggi messi in discussione dali 5 Stellle al governo. Infatti è su quest'ultimi che si è concentrata la mannaia, cancellando ciò che era imporopriamente percepito. Documentarsi prima di commentare per partito preso è sempre cosa buona e giusta!
RispondiEliminaCaianiello, perchè si esprime con un giro di parole che non cambiano la sostanza? Nel 2012 i vitalizi sono stati aboliti e sostituiti con un assegno pensionistico da corrispondere al limite di vecchiaia di 65 anni. L'importo come in tutti gli altri casi è corrisposto in base ad un normale calcolo previsto dalle tabelle. Bene ha fatto il M5S ad andare a ritroso, per quei "soggetti" sfuggiti alla riforma del 2012. Ora il timore c'è per coloro che hanno beneficiato di alcuni privilegi, oltre ai parlamentari, come ad esempio i tanti 40enni ferrovieri, ed i dipendendi dello stato. Qui a Foggia un sottufficiale dell'aeronautica andò in pensione a 36 anni.
EliminaDemagogia da quattro soldi data in pasto ad un popolo di rancorosi ed ignoranti.
RispondiEliminaSe anche non dovessero perdere un euro, con le loro reazioni hanno perso assai di più...la faccia
RispondiEliminanon per fare polemica, ma giusto per informarvi. Marco Pannella uno dei grandi D'Italia è morto. Solo il cattivo gusto e la sciacallagine di qualcuno poteva postare la foto dell'articolo.
RispondiEliminaDopo aver messo in atto questo provvedimento di giustizia e aver portato un minimo di moralizzazione della vita pubblica, diventa indispensabile e indifferibile mettere mano ai vitalizi dei consiglieri e, soprattutto, dei deputati regionali che cumulano indegnamente due o tre pensioni istituzionali, oltre che quella di lavoro (per chi ce l'ha). Non ci si può fermare ai vitalizi dei parlamentari, alla faccia di Miccichè.
RispondiEliminaSacrosanto quello che lei afferma sig maurizio. Personalmente ritengo che attraverso una legge il provvedimento vada esteso a tutti i pensionati, specialmente a quelli che sono andati in pensione con 15 anni di lavoro. Mi rifersco agli insegnanti ed al altri pubblici dipendenti veri parassiti e cancro dell'italia.
RispondiEliminaComplimenti a Caianello per il taglio dato all'articolo...condivisibele e ironico sulla presunta povertà dei politici cialtroni. Spero che questo provvedimento sia solo l'inizio!
RispondiEliminaSapete l'ammontare delle retribuzioni e delle pensioni delle migliaia di dirigenti e funzionari regionali? soldi interamente rubati, a parte quelli che poi rubano o rubavano in servizio. di questo vogliamo parlarne? altro che tagli, in galera dovrebbero andare.
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