L’assenza di visione si è associata a una estrema fragilità del governo che ha di fatto immobilizzato la macchina regionale.
Incapacità amministrativa da un lato, assenza di forza politica dall'altro hanno finito per lasciare troppo spazio alla burocrazia, che senza una adeguata guida ha preso un sopravvento asfissiante e in molti casi eccessivo provvedendo soprattutto a mantenere se stessa. Epilogo di questo disastro fu il Dicembre 2016 quando la Regione Siciliana ha restituito all’Europa oltre un miliardo di Euro di fondi europei non spesi.
Da questo punto di vista la situazione non sembra andare meglio, siamo quasi alla fine di questa programmazione Europea, e la spesa non parte. Ovviamente il governo si trova a che fare con una macchina regionale che, già sfibrata dalla gestione Lombardo, e definitivamente demotivata dalle turnazioni semestrali di Crocetta, necessita una riorganizzazione strutturale. A questo si aggiunge l’infausta legge 10 del 2000 che fu la condanna a morte dell’efficienza amministrativa in Sicilia, una legge sicuramente da rivedere, ma che non potrà essere modificata da un governo debole, considerati l’importanza e gli interessi che muove.
Il governo, suo malgrado, non sembra possedere quella forza necessaria a riavviare la macchina. Lo dicono le evidenze di questi mesi e anche i numeri. La maggioranza sarebbe 36 deputati, e ammesso che il governo possa contare su 36 voti, cosa che non credo sia, basterebbe comunque un raffreddore per bloccare tutto. Ancora una volta ci troviamo quindi a fronteggiare problemi epocali e strutturali con un governo debole, in pratica senza una maggioranza, e che nonostante le intenzioni dichiarate dal presidente, che ritengo in buona fede, rischia di sopravvivere come il precedente, rimandando in modo preoccupante le riforme di cui la Sicilia ha bisogno.
Dal parlamento mi giungono notizie di una forte inoperosità, connessa in gran parte alla fragilità della maggioranza, comunque divisa al suo interno, e che nel gioco dei veti incrociati di fatto ottiene solo immobilismo. Il movimento 5 stelle ha una pattuglia pesante all’ARS, ed esprime un consenso che alle elezioni regionali del 5 novembre 2017 è stato del 36%, e che alle recenti nazionali del 4 marzo scorso ha raggiunto livelli molto più alti. Di fatto questa pattuglia all'opposizione è uno spreco di risorse e di aspettative dell’elettorato. Il Movimento 5 Stelle ha un rapporto vero con i territori e i cittadini che potrebbero contribuire attivamente con idee e progettualità.
Un governo nazionale 5 stelle, come ormai varato, che sappia dialogare con un movimento 5 stelle forza di governo in Sicilia, potrebbe rappresentare una grande opportunità per la nostra isola. Io credo che Luigi Di Maio, smussando molte rigidità e integralismi, abbia dimostrato che è possibile e necessario dialogare per costruire, e il movimento ha capacità di dialogo, oltre che di denuncia, e senza dialogo non si costruisce nulla. Da osservatore delle attuali dinamiche, credo che una collaborazione costruttiva che dia spazio a interventi diretti in alcuni comparti strategici da parte di personalità competenti, sopra tutte la riforma della pubblica amministrazione, potrebbe rappresentare un importante momento di svolta per la Sicilia. E come sul piano nazionale dare avvio a quei cambiamenti necessari e non più procrastinabili.
Dato il contesto generale, e preso atto delle difficoltà del governo, credo che avviare un dialogo per la scrittura di un contratto anche in Sicilia su alcune cose importanti da fare, e provare a farle insieme, potrebbe essere una via.
Sembrerebbe che le diplomazie da entrambi i lati stiano provando a fare qualcosa.
Per riuscire è necessaria, da una parte e dall’altra, la capacità di venire meno a questioni personali e dare corso ad un programma concreto che possa essere un vero gesto di amore per una terra, diciamocelo, ormai allo stremo.
Un contratto di governo in Sicilia vorrebbe dire fare una nuova maggioranza, con un nuovo governo. Io non credo sia possibile, senza passare per nuove elezioni regionali.
RispondiEliminaSarebbe un'ottima idea...ma ormai è tardi...ora vediamo come andranno le votazioni siciliane dei nuovi sindaci se i siciliani hanno capito da che parte stare e se hanno veramente voglia di alzare la testa e liberarsi dai vecchi schemi...se saranno capaci di liberarsi dal voto di scambio per esempio.......
RispondiEliminaCon Berlusconi/Miccichè?
RispondiEliminaIl contratto di governo introdotto per la prima volta dal 5Stelle dovrebbe essere istituzionalizzato, imposto per legge, per evitare di prendere in giro gli elettori. Il problema è che il governo della Regione Sicilia è formato da forze politiche che non hanno mai brillato per trasparenza e per doti morali ed etiche. Se penso a Miccichè, a Forza Italia, alle frattaglie dei riciclati che sono stati eletti in coalizione col PD, e passano il tempo a fare pastetta con Musumeci, è “mission impossible”. Ci sono voluti circa 3 mesi per fare un contratto tra Lega e 5Stelle, figurarsi a “contrattualizzare” tutti i gruppi all’Ars. Diventerebbe solo una spartizione programmata. La burocrazia fa certamente pesare il suo potere ma, la politica sarebbe in grado di far valere la propria supremazia. Se solo lo volesse.
RispondiEliminaIl problema non è il dover riandare ad elezioni, non è necessario, non sarebbe la prima volta che le maggioranze governative siciliane cambiano. Il problema è il fatto che l'attuale maggioranza è frastagliata e non c'è un partito che concentri in sé un numero di deputati tale che consenta la formazione di un governo solido che operi sulla base di un programma-contratto composto da un numero limitato di partiti. Il M5S non potrebbe fare alcun percorso con FI, UDC e Popolari, espressione di un potere vecchio e di un modo vecchio di fare politica. Con ciò non è mia intenzione esprimere giudizi negativi sui partiti succitati, semplicemente prendere atto dell'inconciliabilita storica di queste forze di stare insieme al M5S senza che quest'ultimo non tradisca il proprio elettorato. Qualcuno potrebbe obiettare perché con la Lega Si e con FI, UDC e Popolari No? La lega ha in comune con il M5S un elettorato che ha una grossa voglia di cambiamento, i suddetti partiti sono espressione di un elettorato conservatore.
RispondiEliminaLa trovo un'ottima idea. Soprattutto per l'attuale governatore cadrebbe come la manna dal cielo. Di fatto l'attuale governo è impantanato, mettendo da parte le logiche di partito e gli interessi personali la spinta che snaturerebbe dalla trazione 5 stelle potrebbe avrebbe, a mio parere, un esito più che positivo
RispondiEliminaIl concetto "contratto di governo", è senz'altro una una novità rivoluzionaria nella politica italiana. Ad oggi è è sempre stata la spartizione di poltrone ed incarichi a determinare nel gioco di forze "il programma" di governo. "il contratto" ubbidisce ad una logica diversa, il governo si forma se gli attori convergono su sui punti da realizzare. Una nuovo solco per la politica, sul quale sono chiamati a convergere i partiti da oggi in avanti. Applicare lo stesso criterio a governi regionali e comunali con giunte già in corso d'opera, è sicuramente dei difficile e realizzabile solo attraverso la decadenza di attuali maggioranze, cosa che ritengo altamente improbabile. Troppi ancora i protagonisti presenti sulla scena politica legati alla poltrona e leadership e logiche di partito.
RispondiEliminaIn questo caso era auspicabile mettere il carro davanti ai buoi, un contratto oggi dopo che si è messo chiunque in coalizione per vincere, risulta un po’ più complicato, chiudere la stalla quando gli stessi buoi sono scappati e’, come dire, proverbialmente inutile!
RispondiEliminaLa Sicilia ha bisogno di interventi urgenti, è impensabile e da incoscienti aspettare fino alle prossime elezioni regionali. Anche se l’opposizione non governa non vuol dire che debba stare a guardare, ha il preciso compito di vigilare sull’azione governativa e facilitare, quando necessita, l’approvazione di normative di interesse generale. La precarietà dell’attuale maggioranza dell’ARS non permette di avviare, sempre che se ne abbia la volontà, il rinnovamento. Però, comunque la si pensi, non si può far finta che nulla sia accaduto: la nuova situazione politica nazionale genererà una spinta propulsiva di miglioramento su quei governi regionali che operano bene e di trasformazione su quelli inefficienti. La Sicilia brilla per sua atavica inefficienza. È inutile perdere tempo ad individuare i colpevoli. In Sicilia, a differenza di altre regioni, i colpevoli sono tutti i vecchi partiti ma soprattutto i politici che, per mantenere le posizioni di privilegi, sono passati, nel tempo, da un partito all’altro. Dobbiamo analizzare i mali e trovare la giusta cura: maggioranza ed opposizione sono chiamati a collaborare. Giovanni Callea sostiene che bisogna superare i personalismi per "dare corso ad un programma concreto che possa essere un vero gesto di amore per una terra”, la Sicilia. Necessita un accordo fra maggioranza e opposizione, non di governo, ma di corretta e trasparente amministrazione. La legge 10 del 2000 genera inefficienza, la si cambia. La programmazione 2014/2020 dei fondi europei non convince, si riveda il coordinamento per accelerare l’utilizzo e che siano effettivamente indirizzati per il raggiungimento della coesione economica, sociale e territoriale: per la Sicilia significherebbe tanto. In questa prospettiva, le forze politiche di minoranza, consistente, dell’ARS potrebbero essere determinanti per una svolta siciliana. Il M5S per la sua consistenza numerica ma soprattutto per la novità che rappresenta dovrebbe assumere l’iniziativa.
RispondiEliminaSotto l'aspetto puramente teorico, concordo con te e sono anche convinto che Musumeci e FdI sarebbero disponibili ad una collaborazione con il M5S, ma purtroppo tu dimentichi che Diventerà bellissima e FdI insieme al M5S hanno solo 29 deputati. Tu pensi che Miccichè, Francesco Saverio Romano e Cesa, possano smantellare il loro potere politico basata su un atavico clientelismo di marca democristiana per far partire questa terra? Sei un sognatore ( non è detto con disprezzo al contrario). Questi detengono il potere da 70anni e ora che sono a lumicino ed hanno necessità di consolidarsi nel loro piccolo orticello ritieni che si accorderebbero a spartire con il M5S?
EliminaLillo, questo è il momento propizio per spezzare questa catena che si salda, non nei partiti, ma negli uomini che detengono il potere. Bisogna approfittare nel momento in cui molti di loro soro fuori giuoco. Se non ora, quando?!
EliminaLorenzo Romano, leggo sempre con interesse i suoi commenti, ma questa volta sei andato contro ogni possibile logica, noto un desiderio di mettere insieme maggioranza e opposizione ad escusivo giudizio dei capibastone. Nessuno più parla di inciuci, un lessico sparito completamente nei commenti. Mi dispiace per lei, sig Romano.
EliminaMa pare che i 5stelle hanno messo una pregiudiziale su Forza Italia, e quindi i numeri non ci sarebbero lo stesso.
RispondiEliminaSig Costanzo ma lei crede alle pregiudiziali dei 5 stelle? lei è evidentemente giovane e inesperto.
EliminaLa pregiudiziale su Forza Italia andrebbe messa nel non statuto del M5S
EliminaGiovanni Callea chi ha la sfortuna di vivere in Sicilia e godere (si fa per dire) dell’autonomia, sa che con qualunque presidente regionale e con qualunque governo abbiamo avuto solo persone mediocri che non hanno amato questa terra.Parliamo di una corruzione dilagante, con privilegi incredibili e assurdi. Stipendi di autisti e portacarte da superare molto persone che occupano posti di grande responsabilità. L’attuale governo è stato frutto di masochismo siculo. Loschi personaggi indagati prima di iniziare e politici noti per strafare?NOOOOOOO ma per essere strafatti. Ormai spesso in televisione siamo protagonisti e non certo per le nostre bellezze.346 portaborse e guadagni spropositati. Niente lavoro e vedere lo spreco assoluto mi fa male. Tutti i presupposti di rinforzo alla mafia. Non si può più rimandare Musumeci si è screditato per i personaggi scelti. Il M5S dovrebbe rappresentare il Cambiamento. Mi rendo conto che 5S non basta deve fare ricorso a tutto il firmamento e a Santa Rosalia. Intanto si smuovano loro. Un contratto?Va bene se ci riescono, ma penso pure che anche i siciliani dovrebbero iniziare a protestare.
RispondiEliminaSe non è in Grado di fare qualcosa Musumeci può sempre rassegnare le sue dimissioni...Mai con FI...perché in Sicilia la dirigenza di quel partito è marcia
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