di Salvatore Ugo Forello - Il fatto che l'Italia abbia dimostrato di essere capace di grande accoglienza, non legittima oggi a divenire insensibili o spietati con i migranti che si trovano "sequestrati" in mezzo al Mare Mediterraneo.
Il senso di umanità, che misura il grado di civiltà di un paese, viene sempre prima di tutto e non può essere temporaneamente sospeso con l’obiettivo di costringere l'Europa a far fronte alle proprie responsabilità.
La verità è che di questo clima salviniano non se ne può più. E non si può continuare a rincorrerlo sul suo terreno. Perché le sue non sono banali semplificazioni, ma pericolose mistificazioni che rischiano seriamente di rendere incendiaria la stessa aria che respiriamo.
Contando sulla mancanza di un confronto dialettico interno al Governo, Salvini continua imperterrito a sviluppare la sua azione di governo dando addosso alle Organizzazioni non governative che operano nel Mediterraneo. Cioè governa attraverso una retorica che individua un semplice capro espiatorio da sacrificare all'altare di un nazionalismo inconcludente.
È notizia recente quella dell’archiviazione disposta dai giudici di Palermo dell’inchiesta per associazione a delinquere finalizzata al traffico di uomini, che vedeva coinvolte la Ong spagnola Proactiva, con il natante Golfo azzurro, e quella tedesca Sea Watch, con Iuventa. Un fatto che fornisce un’ulteriore ragione per non fare generalizzazioni a discapito delle Ong che dovrebbe, come minimo, indurre a ripensare a come lo stesso Movimento rappresenta e comunica il fenomeno, a non brandire frasi come “chiusure dei porti”, che è una scelta al di fuori dei limiti della legalità nazionale e internazionale (come ieri ha precisato il Comandante De Falco).
Il ministro dell’Interno ignora allegramente il fatto, e si fa selfie sull'Arno di questo tenore: "Buona serata Amici, che fate? P.S. Tranquilli, le barche che vedete dietro di me non trasportano clandestini!". Possiamo continuare a derubricare tutto a discutibile “colore”? Salvini scrive di voler fare il Ministro insieme ai suoi follower. È vero, non gli interessa molto farlo con il Presidente del Consiglio e gli altri ministri, mi sembra abbastanza evidente: gioca una partita tutta sua. Frenetico e compulsivo, schiacciato sulla cronaca ora per ora, il linguaggio di Salvini si sta sostanziando in un clima che potrebbe precipitare da un momento all'altro.
Di post in post ha costruito un senso comune fazioso, esaltato, che dietro le posticce apparenze del buon senso del padre di famiglia, dietro i vuoti proclami della lotta agli scafisti, si concretizza in una cosa sola: fare la guerra alle ong che soccorrono le persone in mare. Cioè fare la guerra, da Ministro della Repubblica italiana a poche decine di europei che fanno ciò che possono per salvare delle vite in mare. Una guerra a colpi di diffamazione e porti chiusi, venduta, sì, venduta, come se fosse contrasto al traffico di esseri umani, che esiste per ben differenti ragioni.
Ma quelle delle migrazioni non è un fenomeno semplice, che può esser reso comprensibile e governabile attraverso una comunicazione superficiale e compulsiva. Nel Mediterraneo in quindici anni sono morti più di 34.000 persone. In questi anni gli Stati europei si sono e si stanno dimostrando incapaci di condividere doveri e responsabilità, cosa che invece, nel suo piccolo, ha dimostrato di saper fare la società civile europea, perché di questo parliamo quando parliamo di ong nel Mediterraneo, e certo non di complici di scafisti e trafficanti.
Come ha recentemente dichiarato il Presidente della conferenza episcopale italiana, il braccio di ferro sulla nave Aquarius ha rafforzato l’impressione “che i migranti siano un tema di distrazione di massa rispetto ad altri problemi dell’Italia, dell’Europa e del mondo occidentale.” Non potendo risolvere in tempi brevi un problema complesso si dà addosso alle Ong, che sono indebitamente accusate di favorire la tratta degli esseri umani. Secondo una ricerca dell’Istituto per gli studi di politica internazionale, i dati “in realtà mostrano che non esiste una correlazione tra le attività di soccorso in mare svolte dalle Ong e gli sbarchi sulle coste italiane. A determinare il numero di partenze tra il 2015 e oggi sembrano essere stati dunque altri fattori, tra cui per esempio le attività dei trafficanti sulla costa”.
Un serio studi del fenomeno, ad oggi, ci dice questo. Ma Salvini ha egemonizzato il discorso pubblico imponendo la questione in ben altri termini. I veri trafficanti operano impuniti negli stati africani e senza accordi con questi governi si può far veramente poco. Ma trasformare questa oggettiva difficoltà in un’opportunità per additare al grande pubblico un capro espiatorio è veramente meschino.
La Libia, poi, non è uno stato pacificato, instabile di fatto ci sono due governi. Ed è un paese dove i centri di detenzione sono sistematicamente controllati dalle milizie che contribuiscono al commercio di esseri umani.
Le Ong sono quindi sempre e comunque “buone”? No, ma calma e sangue freddo, c’è il diritto. Gli eventuali reati, le possibili irregolarità, i possibili errori devono essere accertati caso per caso, le responsabilità penali sono individuali. E’ un principio di civiltà e di legalità internazionale che non può naufragare appresso alle sparate di Salvini. Le Ong che dovessero risultare responsabili pagheranno, ma i porti devono restare aperti.
Certo non sarà un semplice consigliere comunale a poter indicare delle soluzioni, ma altre direzioni verso cui guardare, delle ipotesi da approfondire, ci sono. Il Movimento è post ideologico, ma se ha avuto un senso farlo nascere il giorno di San Francesco, come un tempo reclamavamo, non ci possiamo appiattire al sovranismo delle destra leghista.
Io guarderei alla proposta del Prof. Paolo Morozzo della Rocca, ordinario di diritto privato all'Università di Urbino e responsabile dell’area legale della Comunità di Sant'Egidio: «È tempo di reintrodurre una politica di ingressi legali così forte e numerosa e quindi non simbolica da porsi come misura efficace di contrasto all'immigrazione illegale o irregolare, davvero in grado di contrastare le morti in mare e nel deserto. A livello di Unione Europea occorre stabilire una quota d’ingresso tra motivi umanitari e di lavoro, quindi quote d’ingresso sicure legali per cinquecento mila unità l’anno, questo significherebbe una media di 18.500 persone per ogni paese, certo un po’ troppe per il Lussemburgo, ma mi sembra che l’Italia ne accolga ogni anno molti di più illegalmente attraverso gli sbarchi».
Ora, di certo non tocca a me elaborare ed attuare un’esaustiva ed articolata politica sulle migrazioni, ma da attivista sento l’imperativo morale di rivolgermi al Presidente Conte e al ministro Toninelli: non è chiudendo i porti che l’Italia potrà affrontare il fenomeno ed avere una più fattiva solidarietà dagli altri stati europei. Restiamo umani e fedeli ai nostri valori.
#ildirittodiaverediritti
Salvatore Ugo Forello
26 Giugno 2018
Ho voluto pubblicare questo articolo di Ugo Forello, capogruppo al Consiglio Comunale di Palermo per il M5S, perchè lo condivido interamente. E se le sue tesi scatenano reazioni vuol dire che il problema esiste. Non è tutto così semplice e non si può ridurre un tema così delicato e complesso con interventi compulsivi e urlati che il Ministro dell'Interno sparge continuamente. Siamo alle "salvinate" che però possono fare molto male. Io non mi lascio impressionare dai sondaggi e nemmeno dalla preoccupazione elettorale. Su questi principi fondamentali non transigo e ritengo utilissimo che ci siano posizioni diverse dal coro indistinguibile e pericoloso.
RispondiEliminaNon serve lanciare allarmi perché qualcuno devia dalla linea governativa. Anzi, non è giusto scagliare pietre e gridare al tradimento. La politica è confronto, è approfondimento, è scontro anche aspro specialmente sulle questioni che attraversano l’animo umano e i diritti fondamentali della persona.
Stiamo cercando di sensibilizzare un'Europa egoista,difficile comprenderlo?...I signorsi' che abbiamo avuto sino ad ora,hanno fallito,DEVONO accogliere i migranti tutti gli stati membri...................
RispondiEliminaMa quanti voti ha preso questo ?
RispondiEliminaE poi quali porti sono chiusi? I porti sono tutti aperti ai salvataggi effettuati dalla guardia costiera
Le ong non fanno parte di nessun accordo internazionale e farebbero bene a lasciare il mediterraneo che non sono di aiuto a nessuno se non a loro stesso.
Il sig Fiorello si rivolge al ministro Conte ed al ministro Toninelli, praticamente a nessuno. La smetta di prendere per il culo gli elettori, se lei è sincero lasci il suo partito che è fatto da fascistoni peggio o uguali a Salvini.Il sig gattuso non avendo il coraggio di scriverle lui queste cose, da bravo funzzionario di partito le ha fatto scrivere a lei, mentre lui da topone sta ben rintanato.
RispondiEliminaLa sua stupidità non ha limiti
EliminaLa colpa è tua che continui a pubblicare i commenti anonimi. IL blog dovrebbe essere democraticamente aperto a tutti tranne agli anonimi
EliminaIo non vedo nessun principio se non una immane ipocrisia.
RispondiEliminaCosa stiamo a rimpiangere? 15 mila morti nel mediterraneo? In 5 anni?
Tanti causati da questa politica folle e criminale oltre all' arricchimento di sfruttatori di ogni tipo
L'accoglienza va fatta nei limiti delle condizioni da poterla fare decente.
Non declinando tutto ai privati
Cooperative o ong che siano.
Salvini è lo specchietto delle allodole, è un falso leader pompato dai mass media per contrapporlo al vero leader che è il M5S.
RispondiEliminaSono daccordo con Salvatore! Salvini ha fatto le sparate che sono nel DNA della Lega perché altrimentui perde la segreteria ma La faccenda Aquarius ha solo fatto esplodere il caso ed è servita come presa di posizione perché venissero alla luce i misfatti e le incongruenze dell'Unione Europea e gli ormai palesi interessi di Francia e Germania. Sono sicuro che il Premier Conte incanalerà il tutto su una decisa presa di posizione dell'Italia nella materia riportando a più miti consigli l' imndirizzo dell'Unione. Se non erro non è stata sospesa nessuna iniziativa di soccorso e anche accoglienza per cui a me pare che anche i passeggeri dellìAcquarius non abbiano corso seri pericoli di abbandono. In breve sono del parere che attaccare per odio di parte una componente del Governo ne indebiolisce l'azione e finisce col peggiorare le cose. Ovviamente la mia è solo una opinione.
EliminaHa fatto bene Ugo Forello a fare questa riflessione libera e coraggiosa. Ci si aspetta dalla direzione centrale del Movimento una presa di distanza dalle posizione salviniane. Tutto ciò mi conforta, bisogna frenare questa pericolosa 'onda salviniana; questa sorta di tzunami che alimenta l'odio nei confronti di chi, coraggiosamente, si adopera per il prossimo. A tutto c'è un limite e penso che l'intento di Forello sia proprio quello di stemperare gli animi focosi degli intolleranti.
RispondiEliminaLeggendo questo articolo un elettore del 5Stelle non può che andare in tilt e provare un senso profondo di smarrimento. Chi ha ragione il consigliere Forello che si dichiara a favore dell’apertura tout court dei nostri porti, o il governo nazionale che avalla, condivide e persegue la linea oltranzista di Salvini. Se da un lato è umanamente condivisibile lo spirito umanitario di Forello che pensa giustamente a chi è costretto a stare in balia del mare, tra gli stenti in attesa di un attracco, non può sottacersi il menefreghismo dell’UE che, non contenta di alzare muri e lasciare arrostire al sole i poveri migranti sugli scogli di Ventimiglia, si permette pure di darci lezione di umanità e di offendere il governo italiano. E’ proprio la tolleranza e la sudditanza che abbiamo sempre dimostrato verso l’Europa che con prepotenza ci ha lasciati da soli, scaricando sul nostro Paese ogni dovere di accoglienza, gestione, cura e finanziamento del fenomeno migratorio, che ha prodotto i recenti atti di forza. Prima del pugno duro di Salvini, nessuno è mai riuscito a costringere l’EU a prendere coscienza del problema. Ci sono voluti comportamenti muscolari, atti di forza, rischi per i poveri disperati tra cui bambini e donne incinte. Ecco perché non ci si può limitare a stigmatizzare le intemperanze della Lega (che pure sono da respingere), senza contemporaneamente disconoscere le ragioni che hanno, se non legittimato, reso plausibili lo stop alla nave Aquarius, a quella di Pozzallo e chissà a quanti altri ancora. E’ impensabile che Di Maio e il gruppo dirigente del 5Stelle non avessero calcolato i rischi di un alleanza improbabile (ancorchè limitata ai punti di contratto), con Salvini. Adesso, se non si vuole continuare a donare il sangue alla Lega, bisogna smetterla di contestare chi, a ragione o a torto, sta cambiando registro in tema di sbarchi, senza impegnarsi a trovare soluzioni alternative. Tutto possiamo dire e fare tranne che continuare ad accettare il comportamento pilatesco dell’UE. La gente non ci capirebbe e darebbe ragione a Salvini, come sta già facendo. Noi, se ci siamo, battiamo un colpo.
RispondiEliminaNon afferro perfettamente la tua posizione.
EliminaCredo sia una posizione che intende completare l’analisi di Forello che a me sembra non tenere conto del contesto in cui tutto questo avviene.
EliminaCi dispiace per Forello ma la posizione del M5S di chiusura alle Ong è giusta. Abbiamo 5 milioni di poveri in Italia di cui il 33% sono stranieri ed è di loro che il governo si deve occupare o alle prossime elezioni scompare il M5S.
RispondiEliminaMa che scompare e scompare... il M5S non sta affatto perdendo consensi... ed ha uno zoccolo duro ben resistente alle intemperie.............
EliminaSulla questione “migranti” non ho mai cambiato idea che ho avuto modo di esternarla in varie occasioni commentando i diversi articoli, sul tema, pubblicati in questo blog. Non voglio ripetermi perché condivido totalmente quanto scritto da Salvatore Ugo Forello. Politicamente, questo “semplice consigliere comunale” esprime le preoccupazioni di tanti militanti ed elettori del M5S, e tanti altri me compreso, che sentono “l’imperativo morale” di rivolgersi al presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al ministro delle infrastrutture e dei trasporti Danilo Toninelli: “LASCIAMO APERTI I PORTI E SCRUTIAMO ALTRI ORIZZONTI”. L’esigenza di sostenere la coalizione di governo non può costringere il M5S a rinunciare a quei valori che lo distinguono dalla Lega. Il Governo non è nato come palcoscenico per il protagonismo del ministro degli interni Matteo Salvini, è nato per rispondere alle tante aspettative dei cittadini che si riassumono nella battuta finale dell’articolo: “IL DIRITTO DI AVERE DIRITTI”. Vale per tutti!
RispondiEliminaVa da sè che non condivido nulla dell'articolo di Forello. Tutto questo livore contro Salvini produce battaglie di retroguardia nate destinate alla sconfitta. Ancora non qualcuno non capito che il popolo italiano va esprimendosi giorno dopo giorno,e non è il popolo ad identificarsi nelle proposte di Salvini ma esattamente il contrario. Ripeto un concetto già espresso; Salvini non è spuntato come un fungo nella politica italiana, ma è il prodotto dello stesso popolo che non ne può più di immigrazione incontrollata, di unioni gay, di eutanasia mascherata, di genitori 1 e 2, di gay pride, di educazione gender, del crocifisso tolto dai luoghi pubblici, del prosciutto e del presepe proibiti negli asili e nelle scuole e di tutte le porcherie proposte negli ultimi anni. IL popolo si sta ribellando sempre più e giorno dopo giorno si ritrova sempre più a dare ragione a Salvini. Anche i comunisti alle feste dell'unità parlano bene e danno ragione a Salvini e al governo. In Toscana quasi tutti i comuni sono passati alla destra. E potrei continuare Riflettiamo bene su quello che dice una persona moderata e intelligente come Alesi nel suo commento, non facciamo finta di non capire. Ma soprattutto non commettiamo l'errore di continuare a demonizzare Salvini, dimostrando poco rispetto per quelli che lo hanno votato e per quelli che lo voterebbero adesso se ci fossero le elezioni. E per ultimo, il racconto secondo cui Salvini sarebbe fascista e xenofobo è una propaganda nata morta cui non crede nessuno.
RispondiEliminaProprio perché siamo umani non vogliamo più la tratta degli schiavi
RispondiEliminaUmani devono essere anche gli altri stati europei che a tutt’oggi mi sembrano disumani.
RispondiEliminacontraddizione...l'immigrazione di massa è un grosso problema perché mette a rischio vite umane...l'articolista è diabolico...perché è come dire: "state attenti la peste (traslato gente che muore sradicata dalla propria terra sfruttata) è un falso problema per distrarre dai veri problemi.
RispondiEliminaLa mancanza di umanità e di cristianietà è sconfortante. Non bisogna però arrendersi e lottare ancora di più.
RispondiEliminaGli immigrati x me devono essere: bambini , donne, anziani e malati, non tutti questi palestrati con telefonini , venuti x fare la bella vita.
RispondiEliminaSecondo lei tutti quelli che hanno un telefonino fanno bella vita? se è così l'Italia è un paradiso terrestre,altro che crisi.
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