Elenco pagine statiche

mercoledì 25 aprile 2018

L'UOMO CHE SUSSURRAVA A SALVINI

berlusconi-e-il-sudore-di-salvinidi Giovanni Caianiello - Il vero problema nella difficoltà di formare il nuovo Governo del Paese è che sia il Pd che Forza Italia, con l'appoggio dei partitini sono pienamente responsabili dello stallo attuale.
Sapevano perfettamente che il 4 Marzo il M5S sarebbe stato il primo partito e pur di restare a galla si sono studiato a tavolino ed auto approvato il Rosatellum, l'ennesima legge elettorale, per la serie mi piace vincere facile.

http_%2F%2Fo.aolcdn.com%2Fhss%2Fstorage%2Fmidas%2F390163ecf3a1c65605bb4c3a0f4f53a9%2F206175616%2FRTX4ZXLTCosì hanno ottenuto che a vincere fosse il partito arrivato terzo, La Lega, quello arrivato quarto, Forza Italia, e persino quello arrivato ultimo, Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Mentre il M5S, arrivato primo, e il Partito democratico, arrivato secondo, avrebbero perso. Incredibile ma vero, grazie sempre, Rosatellum!

berlusconiDopo il risultato del 4 Marzo i grillini, non potendo andare da soli, per come avevano ripetuto fino alla nausea prima delle elezioni nel caso non avessero avuto la maggioranza in Parlamento, hanno insistito proponendo con forza a Salvini un accordo programmatico, un "contratto" del tipo realizzato in Germania, per formare un governo del cambiamento M5S/Lega. Ponendo però un limite invalicabile riguardo a Berlusconi e a Forza Italia, che poi sono la stessa cosa. Ragioni insormontabili di immoralità e per la sua storia che rappresenta il passato su cui mettere una pietra tombale.

Silvio sussurra a SalviniMatteo Salvini, alla fine, dopo una serie infinita di "ci penso io", ha deciso di stare dalla parte del finanziatore della mafia, come ha stabilito una sentenza passata in giudicato. Si è così tagliato fuori dalla trattativa per motivi ben chiari, o meno, costringendo i pentastellati a rivolgersi al Pd per un eventuale contratto sui temi da realizzare per il bene degli italiani.

fico-pd-675Scendere a patti con il Pd non è certamente la migliore aspirazione per Di Maio e per il M5S, ma si è costretti a farlo, perché diversamente, i grillini sarebbero stati ancora una volta accusati di non voler governare, di essere degli irresponsabili verso il paese, e, ovviamente, di incompetenza. Oltre all'accusa di essere come tutti gli altri, cercando ad ogni costo di omologarli ai partiti tradizionali. Le diversità, infatti, non piacciono a chi è abituato da sempre a una politica fatta di scambi di poltrone e accordi segreti.

Grillini in piazzaUna vera morsa, alla quale è quasi impossibile sottrarsi. Molti grillini, addirittura, sperano che il Pd continui nella sua posizione presa già all'indomani del voto da Matteo Renzi appena dimessosi così da costringere il Presidente della Repubblica a sciogliere le Camere di fronte all'impossibilità di formare un Governo sulla base dei numeri parlamentari.

Ma la situazione è tutt'altro che facile visto anche il continuo calo di consensi del PD e la contrarietà dello stesso Mattarella al voto anticipato. Forse l'unica àncora è proprio rappresentata da un serio accordo di governo, incentrato su pochi punti di programma condivisi che ricalchi ciò che, quasi nelle medesime condizioni politiche, Angela Merkel, in Germania, è riuscita a fare stipulando quell'ormai famoso "contratto" che qui si ha tanta paura a fare per ragioni che risulta difficile comprendere.

Buona Festa della Liberazione!

Giovanni CaianielloGiovanni Caianiello

25 Aprile 208

18 commenti:

  1. Io credo che questo articolo chiaro e lineare spiega benissimo la situazione politica italiana in questo momento... è stato organizzato tutto prima e Mattarella non si lamenti che nessuno ha la maggioranza...l'ha firmata lui la legge!

    RispondiElimina
  2. L'uomo che sussurrava a Salvini e che tanti hanno contribuito a rendere importante. Ogni riferimento NON è puramente casuale.

    RispondiElimina
  3. Non ci sarà un governo M5S-PD.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Sono d'accordo con Salvatore! Il PD non è più un partito politico con cui colloquiare è una circolo privato di Matteo Renzi che ha chiuso le porte a qualsiasi alito di costruzione di una società migliore per il trionfo neppure poi tanto esaltante delle megalomanie di un certo Matteo Renzi!

      Elimina
  4. Ottima disamina Giovanni. L'unica osservazione che mi sentirei di fare è che nel nostro Paese delle banane, i confronti con Germania, Francia e altre realtà europee, rischiano di essere sempre inappropriati poichè, in quelle realtà, la politica è una cosa seria. La Merkel non è Renzi o Verdini o B. Non c'è nessun Paese che è stato governato da condannati, amici dei mafiosi, puttanieri e corruttori. E che, ancora più grave, ottengono milioni di voti. In nessun Paese il capo dello Stato avrebbe conferito dignità politica a gentaglia come Berlusconi che non verrebbe neppure fatto arrivare al cortile del Quirinale. Questo segna la differenza culturale con l'Italia. Altrove si dimettono senza bisogno di avvisi di garanzie, basta un comportamento riprovevole come aver copiato qualche riga della tesi di laurea o aver pagato in ritardo i contributi alla colf. Ecco perché il contratto di governo, mentre trova piena applicazione in Germania, rischia di naufragare nel Paese che ha conosciuto il degrado di un 20ennio caratterizzato da leggi ad personam e conflitti di interesse. Io mi auguro solo che non avremo mai motivi di pentirci di un accordo forse necessario, ma certamente indigesto. Chissà se basterà il Maloox.

    RispondiElimina
  5. Firmeranno l'accordo programmatico chi vuole il cambiamento è il benessere dell'ITALIA.

    RispondiElimina
  6. Temo che un accordo alla tedesca con il PD sia pura utopia. Troppe le cause che potrebbero fare abortire il progetto in corso d'opera. Il m5S non è mutato , i suoi obiettivi sono sempre quelli spiegati in tutti gli incontri. Anche la scelta del Leader sarà problematica e se Di Maio dovesse cedere , perderebbe già consensi. Ma anche il PD non è cambiato, anche se Martina fa buon viso a cattivo gioco, dovendo recuperare credibilità e soprattutto consensi da una sinistra che si è sentita tradita. Ora, Martina con tutto il rispetto, non mi pare un politico talmente di spessore, da rifare una sorta di PCI . E' più facile che il programma di governo, venga contrastato dalle varie anime del PD, dai Renziani e da Renzi stesso , che anche se non sembra, ha ancora seguito all'interno del partito. Voglio vedere come reggerà l'accordo quando si parlerà di vitalizi ! Insomma l'inciucio rischia di palesarsi in tutto il suo bluff, da parte di un PD che nonostante le buone intenzioni di Di Maio sembra fatto apposta per screditare un'altra volta il Movimento 5Stelle agli occhi dei poco informati.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. anche secondo me, Marco...i renziani lo contrasterebbero solo perché così tutta la loro prosopopea delle riforme crollerebbe (ed e' tutto ciò che gli rimane): non solo per non averle fatte, ma soprattutto perché' gli italiani gliele hanno sonoramente bocciate.

      Elimina
    2. Ci resta solo di sperare che la gente si decida a non votare più il sistema e scelga qualcosa di diverso che non ha mai governato . indipendentemente dal tipo di legge elettorale. In fin dei conti nessuno ci garantisce che il Movimento abbia la capacità reale di realizzare il suo progetto, ma credo che la buona fede ci sia. E in un mondo dove regna l'inganno e la corruzione dilaga senza limite, la buona fede mi pare già un ingrediente importantissimo.

      Elimina
    3. anche in questo sono d'accordo.Non mi ritengo un "aderente al movimento", ma credo che vedo un po' di impegno e un po' di ideali li vedo nel 5S. Poi resta sempre il fatto che dell'incapacità degli "altri" le prove sono evidenti, per non parlare delle sentenze passate in giudicato..

      Elimina
  7. Pd e Cdx stanno per implodere, manca poco....

    RispondiElimina
  8. Abbiamo perso le elezioni. Tra governi Tenici governi del Presidente governi di Emergenza nazionale siamo sempre in ballo. Abbiamo bisogno di Riposo Istituzionale. Siamo stati bocciati nessuno capirebbe perché siamo ancora al Governo. A riposo per ripartire.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Perso le elezioni? E perché mai?
      Il M5S è il primo partito, che solo per poco non ha doppiato tutti gli altri, e a pochi punti dall'ammucchiata più clamorosa.
      Stare in disparte è proprio l'ultima cosa da fare: abbiamo più eletti di qualunque altra forza politica, saremo dei pazzi a tornare a casa.

      Elimina
  9. Il Rosatellum è il frutto dell'accordo per ostacolare il M5S sia favorendo le coalizioni - visto che il M5S si sarebbe presentato da solo - e sia introducendo il proporzionale che, com'è noto, impone negoziati per definire un programma di governo "di compromesso" rispetto a quelli presentati dai partiti prima del voto.
    Non avendo potuto contare sul risultato sperato - una maggioranza Pd-Centro Destra - gioco forza si è dovuto trattare con il M5S e, a questo punto, si sta adottando la tattica del cerino acceso per farlo bruciare senza preoccuparsi del prezzo che il Paese deve pagare trovandosi senza un governo con pieni poteri.
    Ancora una volta, il pericolo rappresentato da una forza esterna al "sistema" che, come un double face, governa mostrando di volta in volta il lato centro-destra e centro-sinistra, prevale sugli interessi degli Italiani e, ancora una volta, non si è compreso che l'interlocutore, questa volta, non è il rappresentante che si vuole bruciare politicamente, ma una parte non trascurabile del corpo elettorale che ha preso consapevolezza della sua forza.
    Si è sperato che il M5S fosse una replica in chiave moderna dell'Uomo Qualunque...un fuoco fatuo che si è spento nell'arco di una sola legislatura e, questa speranza, ha portato a sottovalutare il fenomeno del Movimento al punto da far dire a un politico navigato come Fassino quello che disse e che oggi rappresenta una macchia per cui sarà ricordato.
    Continuare in questa tattica dilatoria avrebbe senso se anche il M5S avesse interesse a mantenere in vita la legislatura e considerasse il ritorno al voto una sciagura per chi è stato eletto e i loro “sponsor”, invece proprio per la sua natura di forza “anomala” il ritorno al voto peserebbe assai più ai partiti del sistema.

    RispondiElimina
  10. Articolo di una chiarezza direi lampante. Di Maio ha sempre detto che avrebbe parlato con gli altri partiti per trovare punti comuni ed è ciò che sta facendo coerentemente. Se Salvini avesse voluto il bene del Paese, come sbandiera ovunque, avrebbe potuto fare il Governo con i 5 Stelle ma non ha voluto o, probabilmente, potuto. Questo Pd fa orrore a qualunque persona sana di mente :D ma Di Maio non può far altro che trattare con loro. Che poi riescano ad andare al governo è quasi impossibile, la vecchia politica ha troppo da perdere!

    RispondiElimina
  11. Dopo il referendum costituzionale è emersa la necessità di elaborare una legge elettorale adatta al sistema Paese Italia. Era meglio il sistema maggioritario, proporzionale, misto o a doppio turno? Giovanni Sartori diceva che nessun sistema elettorale è migliore in assoluto e per tutte le stagioni. Resta il fatto che quel fronte del 60% che aveva vinto il referendum non è stato capace di partorire una legge elettorale. Poi è arrivato il Rosatellum, una pessima legge alla quale non può essere imputata la situazione di stallo che regna da più di 50 giorni. In un sistema prevalentemente proporzionale per vincere bisogna conquistare il 51% dei consensi, da soli o in coalizione. Al di sotto della maggioranza assoluta nessuno può dichiararsi vincitore. La forza politica che ottiene più consensi ha, rispetto alle altre, una maggiore responsabilità: cercare di aggregare, su temi programmatici, altre forze politiche alla ricerca di quella maggioranza necessaria per la costituzione di un Governo. Nel nostro caso la forza politica più votata è stata il M5S, da subito si è mossa con la pretesa di essere indispensabile per qualsiasi soluzione. Salvo la velocità, con l’accordo della Lega, di procedere alla spartizione ed elezione delle cariche istituzionali, per il resto una serie di veti hanno prodotto lo stallo in cui siamo. Qualcuno mi deve dire se la politica, da Prima Repubblica, dei due forni può essere sostenibile? È possibile, al di là delle valutazioni politiche personali, condividere l’idea che un accordo, indifferentemente, può essere fatto con la Lega o con il PD? Queste domande meritano delle risposte! La prospettiva di un possibile accordo M5S-PD sta facendo emergere alcune inconsce verità fra i sostenitori dei due patiti. Da ambo le parti si sussurra, si argomenta, si impreca: “Questo matrimonio non s’ha da fare, né domani, né mai”. Io mantengo la mia posizione originaria, cioè: il PD, anche con il solo appoggio esterno, deve favorire la nascita di un Governo targato M5S. Se poi su un accordo programmatico o stipulando un “contratto”, chiamatelo come volete, nasce una collaborazione di Governo per il bene del Paese, preferibile. Se invece preferite un accordo Lega-M5S, Lega e parte della destra-M5S o Centrodestra-M5S ditelo con chiarezza e una volta per sempre. Ricordate, comunque, che la campagna elettorale è finita e corre l’obbligo di dare un Governo al Paese. Nuove elezioni devono essere considerate extrema ratio con la consapevolezza che la situazione potrebbe rimanere invariata o addirittura ribaltata, gli elettori sono volubili.

    RispondiElimina
  12. pIU' CHE MAI IL CAIMANO TIENE PER LE PALLE I DUE MATTEO LO STALLO RIMARRA' STALLO ..SOLO NUOVE ELEZIONI POTREBBERO DARE ..FORSE UN DIVERSO RISULTATO MA PRIMA SI CAMBIA LA LEGGE E FIGURIAMOCI SE TUTTO L'ARCO DEI PARTITI CORROTTI LO DESIDERA ..PURA UTOPIA ..VEDERE IL CONDANNATO DA MATTARELLA TOGLIE LE SPERANZE ANCHE AD UN SANTO IN TERRA ..LA STRETTA DI MANO A MATTARELLA E' COME UNA BOMBA ATOMICA CONTRO IL POPOLO ITALIANO ..ONESTA' PAROLA VUOTA E VANA...

    RispondiElimina
  13. Sig. Caianiello, il suo articolo contiene molte inessattezze e contraddizioni, anche se devo ammettere che ha fatto passi da gigante verso la moderazione. Ogni partito che è coerente con le proprie idee politiche non può all’improvviso abbandonare quanto precedentemente affermato, solo perché faccia comodo ad un signorotto spinto dalla smania di fare il capo del governo. Io non ho mai votatto PD, ma perché vuole buttare la croce addosso ad un partito che non intende litigare con la propria base? Perché ingiustamente afferma che l’attuale legge elettorale è stata studiata appositamente per punire il M5S? Se fosse passato il referendum, i suoi amici erano al governo, inoltre, ti risulta che i grillini volevano il proporzionale puro? Se fosse stata accolta la loro proposta il risultato sarebbe stato identico, anzi se Lei riesce a fare i colcoli in base al suffragio raccolto avrebbero preso qualche parlamentare in meno. Sig. Caianiello, quel “contratto” di cui lei parla e sbandiera, bisogna prepararlo durante la campagna elettorale, non dopo. Per il M5S e tutti i suoi seguaci, le altre forze politiche sono rappresentate da ladri delinquenti e mafiosi, perciò tendere loro la mano, vuol dire sporcarsi. Sono finiti i tempi delle scatolette di tonno, e delle epurazioni di massa, tutti dobbiamo darci una calmata mettendo da parte gli insulti e le accuse.

    RispondiElimina