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martedì 13 febbraio 2018

I CONGIUNTIVI LE VECCHIE VOLPI E GL’ITALIANI

Silvio Renzi Di Maiodi Maurizio Alesi - Il 4 marzo tutti compatti a votare contro il pericolo populista del 5stelle. Una loro vittoria sarebbe la rovina del Paese, la fine della grammatica italiana, l’anarchia dei congiuntivi.
10-cesa-casiniAttenzione a non mandare alle ortiche il proficuo lavoro di quegli statisti che hanno reso forte il nostro Paese e la nostra economia. Non si può rinunciare all’esperienza di Berlusconi, Renzi, Boschi, Salvini, La Russa, Cesa, Casini, Santanchè.

Qualcuno, certamente in mala fede, potrebbe obiettare che li abbiamo già provati tutti questi scienziati ed è proprio per colpa loro che l’Italia è in mutande. Per favore, non facciamo i disfattisti e, soprattutto, rispettiamo quei servitori dello Stato ognuno dei quali, per il bene nostro, si è sacrificato candidandosi in tutti collegi d’Italia facendo su e giù per la penisola, rischiando le coronarie per l’eccessivo stress.

Questi scansafatiche dei grillini, invece, si candidano in un solo collegio vicino casa. Ha ragione Berlusconi quando dice che Di Maio mette in lista gente che non è abituata a lavorare. Destra e sinistra, poveretti, non hanno neppure il tempo di partecipare alle sedute in Parlamento, ecco perché non si vedono mai, stanno sempre in giro ad ascoltare gli elettori più bisognosi soprattutto quelli che chiedono più condoni, più libertà di evadere il fisco, meno condanne e meno controlli. Berlusconi non li ha mai delusi, ha messo tutto nel suo programma.

Silvio e dudùPovero cristo, alla sua età avrebbe diritto di godersi i suoi nipotini, dedicarsi alle sue cene eleganti e al suo povero Dudù che ha dovuto trasferire a casa della Brambilla per mancanza di tempo. Ma mentre quel benefattore di B. si sbatte per la sua gente quei terroristi dei magistrati, invece di occuparsi di Spelacchiotto, rompono le scatole a lui per le sciocchezze sui suoi rapporti con la mafia, lo stalliere Mangano ospitato nella sua villa, la corruzione di testimoni.
Adesso si permettono anche di indagarlo per le stragi di mafia. Ora ditemi voi se è giusto che un galantuomo come B. paladino della legalità, capo carismatico del centro destra, deve essere perseguitato in questo modo. Ma lo sanno quelle toghe rosse che Forza Italia è stata fondata da Marcello Dell’Utri il più famoso bibliofilo d’Europa che, solo perché ha preso qualche caffè con i fratelli Graviano, gli hanno dato 7 anni di galera.

Di BattistaBene ha fatto l’ex cavaliere a querelare Di Battista che ad Arcore si è permesso di parlare delle sentenze che lo riguardano. Si dirà: ma Dibba ha solo letto ciò che è scritto negli atti giudiziari. Embè, ma che vuol dire, quelle sono condanne politiche emesse ad orologeria, non valgono. Questa è la fine dello Stato di diritto a cui bisogna porre un argine votando compatti per i garantisti, gli unici che di fronte ad un’autoconfessione al telefono, aspettano il terzo grado e le manette dei carabinieri che se lo portano. Nel frattempo, giustamente, lasciano i condannati in primo e secondo grado a fare i ministri, i sindaci e i sottosegretari.

È la Costituzione bellezza! Sono i grillini che la calpestano cacciando chi si comporta male, senza neppure un avviso di garanzia. Loro non hanno il coraggio di mettersi in tasca un solo euro, anzi si permettono di umiliare il prestigio e il decoro del parlamento rinunciando al parte del loro stipendio, umiliando gli altri chi tengono tutto per sé. Hanno la presunzione di contribuire a finanziare con i loro soldi il microcredito per aiutare la piccola impresa invece di salvare le banche serie come l’Etruria. Ma dove si credono di stare in una Onlus, in un ente morale?

Fondi versati dal M5S al microcreditoMa in fondo, però, i grillini sono come gli altri. Qualcuno fa il furbo e non effettua il bonifico che si era impegnato a versare. Sono proprio scemi e, anche quando qualcuno di loro si decide a rubare, si mette in tasca i propri soldi, quelli che gli spettano, mica come i politici di lungo corso che si fottono quelli nostri. Questi pischelli non hanno esperienza, per questo dobbiamo mandarli a casa. Sempre a parlare di onestà e di giustizia come se i delinquenti non avessero diritto di cittadinanza.

Chi deve rappresentare e dar voce alla categoria degli evasori, dei corrotti e dei ladri. Non si può lasciare tutto il peso sulle spalle del povero Berlusconi, da solo non ce la fa ma, per fortuna, adesso gli dà una mano l’Udc (pardon ora si chiama Noi con l’Italia) che conosce bene la tematica. Quelle ricottine dei grillini dopo appena due legislature crollano e si ritirano dalla politica. Prendi Di Battista per esempio. Questo codardo già fugge dal parlamento dopo il primo mandato mentre i politici, quelli veri, continuano a dare il loro sangue da 25, 30 anni senza interruzione. A me piace la serietà del Pd. Renzi, Boschi e Carbone del PD, dopo aver giurato di ritirarsi in caso di sconfitta del Si alle riforme, per senso di responsabilità, hanno rinunciato alla promessa e sono rimasti a combattere.
Questa è la politica che vogliamo ed è per questo che occorre votare chiunque, non importa quale schieramento, tanto in caso di vittoria staranno tutti insieme (naturalmente per il bene del Paese).

L’importante è sconfiggere quei populisti, ignoranti, disadattati del 5stelle che non li fanno lavorare. Hanno stufato col moralismo. Bisogna riprendere il lavoro delle larghe intese nell’era Napolitano, con F.I., Verdini, B., Renzi, Monti. Stavolta col sostegno dei renziani, gli amici tornati all’ovile e della destra estremista, ce la possiamo fare. Avremo la flat tax per i ricconi al 23%, condono edilizio esteso anche alle ville e castelli, riforma della giustizia (per massacrarla), difesa della razza bianca, armi per tutti e libertà di uccidere a casa propria, senza processo.

alessandro-di-battista-con-i-colleghi-del-movimento-5-stelleChe nostalgia delle vecchie leggi ad personam, il legittimo impedimento per farla franca, l’immunità per le alte cariche dello Stato, i lodi Alfano, Schifani, Biondi. Bei tempi quelli e come si stava bene senza i grillini. Certo c’è ancora la Corte costituzionale che dà fastidio bloccando tante giuste riforme, ma con FI al governo si può pensare di abolire questo inutile fardello, basta e avanza Palazzo Chigi che decide tutto. È gente pratica: hanno un solo programma firmato Renzusconi & C, per andare dritti alla meta.

Scusate, dimenticavo un’ultima cosa. Se domenica 4 marzo, chi pensa di astenersi volesse ripensarci sappia che, grazie a loro, il gioco si farebbe più emozionante e, siccome gli italiani amano le emozioni, lo spettacolo potrebbe riservarci qualche sorpresa. Proviamoci.

Maurizio AlesiMaurizio Alesi
13 Febbraio 2018

8 commenti:

  1. Maurizio Alesi? Un mito per me...non entro nel merito dell'articolo perchè con ironia,ha fotografato perfettamente il rischio che corriamo,non entro nel merito dell'articolo perchè questi attacchi inauditi e surreali verso il M5S,mi fanno star male davvero...

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  2. Bravo Maurizio, hai sintetizzato in un articolo quanto l'informazione main stream al guinzaglio del sistema va pubblicando ai 4 venti.

    Una rassegna di slogan che (complice il fatto che 80% della gente è analfabeta funzionale e, perciò gli slogan bastano e avanzano) ancora si dimostra efficace anche se l'incognita dell'astensione pesa come un macigno sulle certezze dei difensori del sistema (cioè di loro stessi).

    Il bacino di astensione è circa la metà del corpo elettorale e, tra questi, una parte significativa sono coloro che sono "delusi" dal comportamento di chi, negli ultimi decenni, si è succeduto al governo e che ora, sotto la minaccia di una forza estranea ai giochi, stringe spudorate alleanze per mantenere le poltrone.

    Pertanto è a chi sei è finora astenuto che occorre rivolgersi per risvegliare le coscienze e indurli a dimostrare ilo sdegno recandosi al seggio, imbracciando la matita e votando.

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  3. Sono totalmente d'accordo. B. è un perseguitato, che nonostante le tribolazioni, condanne, la cancellazione del titolo di Cavaliere, nove processi in cui è dichiarato colpevole, fortunatamente presctitti, l'interdizione dai pubblici uffici e molto altro, lui forte della sua incrollabile fede nel prossimo e nei Tg5, resiste e chiede al popolo di pregare per lui. Il santuomo, forse sarà ricordato come il martire Silvio da Arcore e Cesano Boscone.

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  4. Tolleranza buonista, conformismo e trasformismo hanno finito per consegnare questo paese alla mafia che nella trattativa, ha trovato capacità di sintesi e compenetrazione. Quale democrazia? Un tossico dell'evasione fiscale, ineleggibile, guida una coalizione politica che rischia di diventare maggioranza nel paese, l'altra da un falsario della realtà, un bugiardo seriale al soldo dei poteri bancari. Occorre rifondarla questa politica, partendo dai valori popolari di base che furono di De Gasperi e Gramsci!

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  5. Complimenti Maurizio, l'ironia è l'unica arma efficace contro i venditori di cravatte.

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  6. Ottimo articolo,quasi sullo stesso livello di Gattuso. Imparziale e profondo.

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  7. Li meritate per la vostra onestà intellettuale.

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