di Maurizio Alesi - Proviamo, a poco più di un mese dalle elezioni del 4 marzo 2018, a fare un ragionamento politico obiettivo, pragmatico, tenendo ben distinti i fatti dalle opinioni.
Essere obiettivi, naturalmente, presuppone libertà di pensiero e onestà intellettuale oltre che avere un rapporto con la politica non vincolato da “do ut des”.
È dunque sconsigliata la lettura a chi vive le elezioni come una chiamata alle armi e giustifica ogni nefandezza, anche quando “la mucca è nel corridoio”.
Il centrodestra, con la regia di Silvio Berlusconi, si è ricompattato, anche se solo come sommatoria di sigle. Breve memorandum: B. è un noto pregiudicato condannato per frode fiscale, plurinquisito e indagato da varie procure italiane. È cofondatore di Forza Italia insieme al suo braccio destro, Marcello Dell’Utri, portato al Senato da B., che si trova in galera col 416 bis. Su cui pende una richiesta a 12 anni, per attentato a corpo politico dello Stato, e per essere stato il principale interlocutore dei Graviano, accusati di stragi.
Questi sono fatti, sentenze passate in giudicato emesse nel nome del popolo italiano. Ma Dell’Utri non è l’unico caso di accertata connivenza tra politica e criminalità organizzata. L’elenco è lungo. Forza Italia, proprio in virtù della sua genesi, non si è mai posta problemi di candidare condannati, inquisiti, personaggi dai comportamenti immorali. Un partito che recluta chiunque senza porsi molte domande su chi si mette dentro perché i voti, come il denaro, non hanno odore.
Salvini, Meloni e tutto il cucuzzaro dei suoi alleati trovano normale schierarsi al fianco di chi ha una storia giudiziaria di quella portata, altrimenti si terrebbero lontani. Ecco cosa pensa B. dei magistrati: “I giudici di Mani Pulite vanno arrestati, sono un'associazione a delinquere con licenza di uccidere che mira al sovvertimento dell'ordine democratico”; "Fare i giudici è da disturbati mentali".
Questo è il linguaggio del moderato, dello statista a cui dovremmo affidare le sorti del Paese.
Ma anche il cosiddetto centrosinistra non scherza come dimostrano i frequenti casi di arresti di sindaci e amministratori del PD. Non certo per la nomina di un dirigente comunale o per aver addobbato un albero di Natale, ma per fatti di corruzione, voto di scambio, rapporti con mafia e camorra. E che dire sulla selezione dei candidati PD.
Renzi ha chiuso le liste tra pochi amici in un clima da rissa per la spartizione dei posti sicuri. Naturalmente i prescelti riflettono la renzizzazione del PD e un nuovo parlamento di lecchini e yes man. Ha confezionato vari pacchi postali con dentro i suoi schiavi, trasferendoli da nord a sud, per agevolarne l’elezione. Renzi si è poi rimangiato l’impegno assunto con la minoranza Dem a cui aveva assicurato una quota dei seggi in base ai voti ottenuti alle primarie dai vari big.
Ha messo dentro il figlio di De Luca e la figlia dell’ex ministro Cardinale, incurante della guerra scoppiata a Caltanissetta per l’arroganza e le scelte calate dall’alto. Leoluca Orlando, che fino a ieri è stato il paladino del “civismo” e non sopportava Renzi, oggi si è genuflesso ai sui piedi in cambio di un posto al Senato per il suo delfino.
Da uomo senza parola, “il bomba” scarica infine il povero Crocetta, sacrificato nonostante il suo passo indietro alla regione in favore del candidato renziano Micari. Ma la vergogna più eclatante è il caso Boschi. Respinta da tutte le regioni italiane, alla fine viene adottata dai trentini. E candidata pure in tre collegi della Sicilia. Lei che si interessava della banca Etruria per amore del suo territorio e per tutelare gli orafi aretini.
E Grasso? Neppure lui si sottrae ai vecchi vizi della politica. Il suo nuovo LeU, appena nato, si è già spaccato e molti si sono defilati. Il faccione tranquillizzante di Grasso si comporta come gli altri e usa il rosatellum nel peggiore dei modi. Ritaglia pluricandidature per i capoccioni raccomandati da Roma, mortificando chi lavora nel territorio.
Anche LeU, come Renzi, utilizza i paracadute per i raccomandati e i collegi lontani dalle città di provenienza. Tutto il gruppo dirigente si è poi blindato in più listini proporzionali. Il centrodestra addirittura riesuma Bossi il senatur, condannato insieme al suo cerchio magico e alla sua famiglia che campava con i soldi della Lega, e quindi degli italiani.
Mentre tutto questo accade, ben 16 milioni di italiani (uno su tre), non andranno a votare. E se la politica dei partiti tradizionali è ormai ridotta a un grande business, c’è qualcuno di buon senso che può dirsi soddisfatto di queste vicende? Come si può pensare che tutto questo traccheggiare e scannarsi per le poltrone viene fatto per il bene degli italiani.
Lor signori sono gli stessi che, senza sentirsi ridicoli, hanno il coraggio di contestare il criterio di selezione dei candidati del 5stelle, scelti dagli iscritti sulla base del loro curriculum e della loro fedina penale. Ognuno viene candidato nel proprio territorio e non ci sono collegi sicuri. Si vince o si perde a casa propria senza fare i piccioni viaggiatori.
Se conserviamo ancora un po’ di amore per il nostro Paese, siamo ancora capaci di indignarci e pensiamo che sia necessario e urgente un mutamento profondo e radicale, recuperiamo un po’ di memoria il 4 marzo.
Per quale ragione mai non dovremmo dare fiducia a chi non si è mai sporcato le mani mostrando onestà, coerenza e impegno. Non costa nulla e possiamo stare tranquilli e sereni sul fatto che, neanche se i grillini si impegnassero a governare male, riuscirebbero a fare peggio dei lor signori sopracitati.
Maurizio Alesi
30 Gennaio 2018
Sottoscrivo.
RispondiEliminaMaurizio Alesi,ti ho riletto 2 volte.....Bravissimo!Una legge elettorale fatta per fregare gli italiani e mettere al riparo i partiti,uno spettacolo indecente e indegno di liste sporche e inquinate,dovrebbero spianare ancor di piu' la strada ai 5 stelle....se cosi' non dovesse essere,ha ragione Beppe.....dovremmo eleggere un nuovo popolo!
RispondiEliminaNon si può non essere d'accordo.Maurizio Alesi ha citato fatti obiettivi: sottoscrivo in pieno
RispondiEliminaVeramente un articolo ben scritto e non di parte.Lei ed il sig gattuso siete sempre obiettivi e non parteggiate per nessuno. L'onestà materiale e morale sono le qualità che vi rendono veramente credibili.
RispondiEliminaInfatti l'articolo è certamente di parte. Dalla parte della verità e dalla parte della ragionevolezza. Provi lei a scrivere qualcosa superpartes, provi a negare quello che ho scritto. Giusto per rompere la monotonia del sottovuoto spinto che caratterizza i suoi illuminati commenti.
EliminaSig. Alesi, è mai possibile che lei non sa parlare con un linguaggio diverso? Ripete sempre le stesse cose, non riesce ad uscire da questa deleteria ossessione che sono tutti ladri, disonesti ad eccezione dei suoi beniamini grillini. Inizia l'articolo dicendo:"Proviamo, a poco più di un mese dalle elezioni del 4 marzo 2018, a fare un ragionamento politico obiettivo, pragmatico, tenendo ben distinti i fatti dalle opinioni".... e poi cade sistematicamente nello stesso errore:IL TIFO. Usa termini come CUCUZZARI ed afferma di essere obiettivo e pragmatico? Non spenda troppo tempo e nemmeno a far finta di riflettere nuove concezioni della politica, può benissima fare "copia" ed "incolla" in quanto ripete sempre le stesse cose. Anche Salvini e Meloni danno fastidio alla sua "fissa" opinione. E' proprio il caso di dire sii più ragionevole ed abbandoni la nenia della sua antipolitica.
EliminaC'è un altra alternativa: smetti di leggere i miei commenti se disturbano le tue incrollabili e solide verità. Resta da capire se tu abbia delle idee, oltre ad un gusto irrefrenabile di manifestare il vuoto che ti circonda
EliminaIl mio era un sincero complimento.
RispondiEliminaAnche il mio
EliminaNon possiamo non essere d'accordo con l'ottimo Alesi: una descrizione lucida delle forze in campo, che toglie ogni dubbio sulla scelta che dovremmo fare il 4 Marzo. Io non ho fiducia nella maturità del popolo siciliano ed ho sempre dichiarato che per il 70% esso è solo Massa. Le ultime regionali me ne hanno dato prova. Spero adesso che l'italia tutta abbia un sussulto di orgoglio e pensi soprattutto al futuro delle nuove generazioni. Dobbia infatti usare la testa e con onestà intellettuale separare il buono dal cattivo; prendere atto di tutte le malefatte del Sistema ed individuare chi non ne ha mai fatto parte. Sono convinto che queste elezioni siano importanti per tutti, perché metteranno in forse la stessa esistenza di molte aggregazioni politiche e metterano in crisi molti cittadini, che decideranno definitivamente di non interessarsi più di politica e di usare un cinismo qualunquista e poco democratico.
RispondiEliminaConcordo in toto con quanto scrive l'amico Alesi, con la sua onesta, lucida, precisa analisi e non posso che confermare, altresì le mie speranze sono per il movimento degli onesti... Quanto meno ci proviamo..., mi sembra anche doveroso.
RispondiEliminaIn un recente post ho scritto "cosa devono anche fare perché gli Italiani li mandino a casa?" e con piacere Maurizio con il suo contributo ha elencato una serie di buoni motivi che dovrebbero indurre le persone di buon senso ad imbracciare la matita e recarsi alle urne per cancellare, con un sol colpo di matita, gli autori dei ripetuti sfregi alla democrazia e dello smantellamento del senso dello Stato, a partire dai suoi più alti rappresentanti e a scendere giù.
RispondiEliminaIl fatto che l'astensione sia prevista al 30% è, da un lato, preoccupante perché maggiore è il numero di chi rinuncia la voto e più è facile vincere le elezioni comprando i voti e, dall'altra, rappresenta una pur debole speranza che, nonostante abbiano fatto una riforma elettorale su misura, possano essere sconfitti sul piano democratico e il popolo possa ribadire la sua sovranità.
Tuttavia, non bisogna dimenticare che l'informazione a cui si abbevera gran parte dell'elettorato sono i canali di più facile e rapida fruizione, radio e televisioni che all'unisono tuonano contro le "incertezze del nuovo"; proprio questo deve indurre chi spera in un cambio di passo a farsi parte attiva per spiegare le cose a chi lo circonda, dire loro che quando chi ha governato promette di cambiare le cose, significa che non ha saputo governare o che promette il falso.
La battaglia va giocata sul campo, impegnandosi in prima persona con i mezzi a disposizione, con toni pacati e seri, senza mai scendere alla polemica perché fa il gioco di chi scredita l’avversario perché all’ultima spiaggia o è incapace di confutare quello che viene detto.
Considerato il livello politico attuale, i personaggi che ne sono protagonisti ed il loro operato, essere di parte è quasi un obbligo, almeno per chi gode di un livello di intelligenza nella media. Le riflessioni di Maurizio Alesi, dovrebbero invece essere alla portata di tutti, ma mi rendo conto che per tanti è un'impresa davvero ardua. Di fronte al disastro economico e sociale in cui versa ormai il paese, dovuto ad inettitudine, incapacità, incompetenza, collusione, conflitti di interessi, corruzione e carrierismo ad ogni costo, solo un popolo politicamente ignorante cone il nostro, può vantare amore per i suoi stessi carnefici.
RispondiEliminaDi Maio ha smentito totalmente quello che aveva sostenuto a Londra. Ha detto che è stato mal compreso dall'agenzia giornalistica.Io gli creo perchè certamente avrà usato male congiuntivi e condizionali. Altri pensano invece che la casaleggio srl lo abbiano tirato per le orecchie. COQ accadrà tantissime altre volte su tutti i temi.
RispondiEliminaE tu hai un modo semplicissimo per evitarlo. Fai campagna elettorale per i tuoi beniamini. Sforzati di più. Avrai motivo per farlo e nessuno potrà accusarti di nulla.
EliminaHo settanta anni e non ricordo di averle mai dato dei tu.
RispondiEliminaIo ne ho qualcuno in meno, ma il senso non cambia di una virgola.
EliminaInfatti non cambia .é solo una questione di educazione.Non credo che le nostre conversazioni grafiche avranno un seguito .
Eliminane soffrirò in silenzio
EliminaGrazie per aver cancellato il commento a Giovanni Caianiello, che tutto ciò che scrive è solo per mettere in evidenza la sua presunzione di uomo colto. Cancella pure Giangiuseppe, sappi che non ti fa onore tutto questo, il tuo comportamento serve a mettere in evidenza la tua falsa personalità di politico e amante della politica. A te piace solo la tua politica (se può essere definita tale). Tieniti al fianco i superuomini come Caianiello, una persona viscida e superba.
RispondiEliminaDipende soltanto da te. Se hai da scrivere qualcosa nel merito va benissimo anche in forma anonima. Se continui a personalizzare insistendo su questioni che non c'entrano nulla il risultato sarà quello che sai.
EliminaBravo Maurizio!hai scritto un articolo che invita a guardare ciò che è lapalissiano. Invochi, giustamente, Onestà intellettuale. Io ho votato Berlusconi.Sono pentita e non lo farei mai più. Non può difendere e combattere contro l’evasione fiscale chi è condannato per tale reato. E, ancora, come si può votare un minestrone acido che presto verrà ai ferri corti?Ricordare i tanti rivoli in cui è ormai ridotta la sinistra, i comportamenti renziani i tanti abusi e soprusi, in certe teste è segatura. I sostenitori della sinistra sono delusi, frustrati, pronti a riconoscere lo schifo, la parentopoli, la corruzione, gli immorali comportamenti del rottamatore, del "Stai tranquillo Rosario" per poi finire “Ma chi c’è da votare?Siamo costretti a votare per Renzi”All’anima dell’obiettività e dell’onestà intellettuale.Voterò i 5S e non come voto di protesta ma convinta che il cambiamento ci vuole. Se il movimento vincerà tutta la politica, cambierà. Sarà la salutare sberla per tutti i partiti. Molti politicanti andranno a casa, chi resterà perderà tanti privilegi e forse avrà come obiettivo l’Italia e gli italiani. Un ascolto attivo verso un popolo che da troppo tempo va alla deriva.
RispondiElimina