di Giangiuseppe Gattuso - Peccato. Sarebbe stata una grande conquista di civiltà.
Un segnale di giustizia sociale in un Paese culla del diritto, sede e centro della religione cattolica, di solide tradizioni cristiane. Si è consumata, invece, l’ennesima contraddizione. Una sconfitta in nome della paura, vera o presunta. Una visione limitata della realtà insieme a micragnosi interessi elettorali che hanno determinato uno stop sbagliato a una legge giusta, attesa da molti, e perfino equilibrata.
Su PoliticaPrima ne parliamo da oltre sei (6) anni. Si, da prima che spuntassero sulla scena politica i grillini. Così sgombriamo il campo da equivoci e sterili strumentalizzazioni. Abbiamo addirittura condotto, in attesa della nuova legge, una piccola battaglia per il riconoscimento, nella Città di Palermo, della “Cittadinanza Morale” ai bambini nati sul territorio italiano figli di extracomunitari. Un’idea che riuscimmo, nel Dicembre 2011, grazie all’impegno di due Consiglieri, Giuseppe Milazzo (FI) e Ninni Terminelli (PD), a fare approvare dal Consiglio Comunale una mozione per l’istituzione del “Registro delle Cittadinanze Morali”. Qui il testo della mozione.
Era certamente una semplice proposta per una materia non di competenza comunale ma moralmente e umanamente “molto vincolante”. Una certificazione senza valore legale, ma con un alto valore simbolico. Poco tempo dopo, a febbraio 2012, il Sindaco di Napoli De Magistris annunciò lo studio di una delibera proprio per la concessione della cittadinanza ai bambini nati in Italia figli di immigrati che superasse addirittura quella “onoraria”.
E abbiamo aspettato il 2013 perché Palermo si adeguasse a un’iniziativa, d'intesa con I'UNICEF e già portata avanti da tanti altri comuni, che ha portato alla concessione di 100 cittadinanze onorarie ai bambini stranieri.
Ecco perché avrei voluto che questo Parlamento di fine legislatura avesse chiuso definitivamente una grave questione di giustizia sociale che si trascina da troppo tempo. Per responsabilità di tutti. Nessuno escluso. Pure di quelli che hanno sempre affermato di volere la legge già approvata dalla Camera ma arenatasi, vergognosamente, per oltre due anni al Senato.
Una legge giusta, moderata, equilibrata, che era, in buona sostanza, la sintesi dei disegni di legge di varie forze politiche. A cominciare da quella a firma M5S, la N. 1204, che, come mi ha fatto notare il buon Sergio Bagnasco, è stata unificata insieme ad altre 25 e quindi confluita nella proposta ferma al Senato, il DDL N. 2092.
Una posizione, quella del M5S che non condivido, nonostante l’idea, giusta ma difficilmente realizzabile, del coinvolgimento delle istituzioni europee, perché l'acquisizione della cittadinanza in qualsiasi stato dell'Unione è, di fatto, una cittadinanza europea. Ma si tratta di temi, come l'immigrazione, che l'Europa non ha saputo o voluto affrontare con la forza necessaria.
Si è, comunque, voluto portare la questione all’ordine del giorno del Senato fuori tempo massimo. Quando sarebbe bastato porre la fiducia come è stato fatto innumerevoli altre volte. Mentre, invece, si à scelto di non mettere a rischio Gentiloni, pur sapendo che avrebbe potuto benissimo gestire le elezioni anche con un governo dimissionario. Effetti dei sondaggi elettorali.
Non giustifico nessuno. Anzi. C’è stata una indecorosa guerra psicologica mediatica portata avanti con caparbietà e oltre il buon senso. Una distorsione della realtà che ha indotto molti cittadini ad assumere posizioni radicali sulla base di informazioni esagerate se non false. Fino al punto che oggi la maggioranza degli italiani non condivide le nuove norme, mentre qualche anno fa i favorevoli erano il 71%. Una posizione che non mi piace. Antistorica.
Che senso ha avere paura di “bambini” nati e cresciuti nelle nostre città, che vivono, parlano, scrivono e pensano in italiano. Vanno a scuola insieme ai nostri figli, hanno genitori, arrivati nel nostro Paese a rischio della vita, che lavorano duramente, magari svolgendo compiti ingrati.
C’è speculazione e ci sono le bugie sul voto, per cui questi 800.000 ragazzi interessati alla cittadinanza saprebbero già chi votare. Ma lo potranno fare solo alla maggiore età per la Camera, e al compimento dei 25 anni per il Senato, e non certo prima. Una cavolata, quindi, come tante altre.
Resta un argomento importante e delicato per la prossima legislatura. Una questione sulla quale riflettere senza il pregiudizio delle appartenenze politiche e religiose che sono capaci di deformare il merito dei problemi. Così come l'identità nazionale, l’equilibrio sociale, la sicurezza e il terrorismo, l'integralismo, sono motivazioni che vanno aldilà di una questione di civiltà e giustizia come la cittadinanza. Per quei tantissimi bambini e ragazzi che desiderano e meritano un futuro da cittadini italiani.
Giangiuseppe Gattuso
26 Dicembre 2017
Condivido in pieno quello che hai scritto. Ignorare un problema è il solo modo per farlo incancrenire e, nel caso dello ius soli, favorire l'emarginazione che semina rancori e ostacola l'integrazione che è l'arma più efficace contro ogni forma di radicalizzazione
RispondiEliminaCaro Giangiuseppe, hai fatto bene ad affrontare, a ribadirlo ancora, il problema. Abbiamo perso un'occasione, come ben dici "sarebbe stata una grande conquista di civiltà"; ma questa è l'italietta che si dimostra, sempre più, un paesucolo di terz'ordine.
RispondiEliminaDobbiamo solo sperare che alle prossime elezioni nazionale si possa dare un segnale importante al sistema, uno vera scossa tellurica che possa mettere paura alle lobby sempre più bigotte e ipocrite, oltre che ossessionate dal potere ad ogni costo. Una formattazione del sistema, come si fa con i personal computer quando si impallano e non girano più.
Lo ius soli è un tuo chiodo fisso ormai da tanti anni. Io continuo a dire che la legge che abbiamo è buona e non toglie alcun diritto, né quello all'assistenza sanitaria, né quello all"istruzione o a qualsivoglia altro diritto che hanno gli italiani. Lo ius soli è soltanto un espediente del PD per arginare il calo di voti che si profila all'orizzonte.
RispondiEliminaGiangiuseppe, non sono d'accordo.Chi mai ha paura dei bambini...ci mancherebbe e infatti penso che questi bambini debbano e possano scegliere,questo è democratico, arrivati a 18 anni se diventare cittadini italiani.Una libera scelta...dato che molti,crescendo, non vogliono diventarlo,essendo radicati nei loro usi e costumi.
RispondiEliminaI dati, invece, ti smentiscono. Intanto molti di quegli immigrati in Italia non vogliono rimanere, ma non per tornare al loro paese, ma andare in altri paesi dell'Europa civile! La legge presentata in Parlamento, consentiva solo a ragazzi , raggiunti 5 anni di residenza, e finito un ciclo di studi avendo genitori con permessi di soggiorno, con un lavoro che pagano le tasse, e anche l'INPS, per le nostre pensioni, di poter scegliere se sottoporre ad un esame e chiedere la cittadinanza oppure no!
EliminaCHi rifiuta anche questo minimo di civiltà e di umanità, vuol dire avere paura anche della propria ombra!
E quei ragazzi se lo ricorderanno di questo rifiuto di umanità Cosa credi che penseranno del'Italia e quale considerazione avranno degli italiani. Italiani brava gente? Figuriamoci, E il futuro è nelle loro mani, Sono loro il futuro!!!
Eliminama cosa dici...i ragazzi si ricorderanno il rifiuto...ma quale rifiuto ...e solo rispetto della libera scelta. Parlo per esperienza...insegno da volontaria in una comunità tamil e sono certa di quel che dico, conoscendo anche i genitori di questi bambini. Non tutti vogliono essere riconosciuti cittadini italiani...
EliminaAspirano a diventare cittadini svedesi o danesi.
EliminaLi capisco pure..
E facciamola questa legge!!! Direi a tutti quelli che si ostinano ad essere contrari per ragioni di bottega elettorale.
RispondiEliminaE no, non cambiamo le parti in tavola. Sono quelli che vogliono questa legge ad essere favorevoli per ragioni di bottega, non scherziamo con le parole. E' sempre stato il PD a volere lo jus soli, per raccattare i voti delle famiglie dei nuovi italiani.
EliminaCerchiamo almeno di non dire il falso.
Volevo dire: non cambiamo le CARTE in tavola
EliminaMa tu Salvatore pensi davvero che la legge non si fa perché non c'è maggioranza? Il problema è solo dentro il Pd perché tutte le leggi porcate che sono passate con la fiducia non hanno mai creato problemi!
EliminaCome mai non pongono la fiducia te lo sei chiesto?
io resto dell'idea che "essere (o diventare) italiani" non e' solo nascere in Italia. Molto probabilmente sara' sbagliata la mia idea, ma se prima non dimostrano un'"italianizzazione" i genitori (che non e' un fattore religioso ma sociale e civico) penso sia abbastanza inutile concedere la cittadinanza. E' un po' quello che succede in Francia dove "cittadini francesi" di seconda e anche terza generazione non si sentono per niente francesi.
RispondiEliminaSig. Vannuccio Zanella mi spiega cortesemente cosa intende lei per "italianizzazione"? Cioè vorrei capire cos'è che rende italiano un italiano
EliminaSe una persona nata e cresciuta in Italia, che parla la lingua italiana ed ha una cultura italiana desidera diventare cittadino italiano, dovrebbe averne il diritto, ( stessa regola vorrei in Svizzera) ma non dovrebbe essere forzata a diventare italiano ( o Svizzero) .
RispondiEliminaCreare un armata di eterni stranieri senza patria ne radici non è giusto ed è anche pericoloso, tanti non hanno più una loro terra, sono tagliati fuori dalla loro non terra madre ed in Italia ( o Svizzera) sarebbero costretti a vivere da eterni stranieri senza alternativa, dato che non possono più tornare o non conoscono nemmeno il paese d'origine è frustrante e disumano.
Visto il comportamento dei senatori e letti certi commenti comincio a vergognarmi della mia cittadinanza.
RispondiEliminaSi vergogni pure, è libero di farlo. <<<<<però prima, cerchi di rispettare le opinioni di chi non la pensa come lei, e poi, si stracci pure le vesti.
EliminaL’articolo 3 della Costituzione, al 1° comma, afferma: “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali.” Il punto debole di questo principio è che afferma la pari dignità sociale come prerogativa dei soli cittadini, ma quelli che cittadini non sono, in quanto esseri umani, hanno pieno diritto al riconoscimento dell’inviolabilità della dignità dell’individuo. Il diritto di cittadinanza legato allo “IUS SOLI” è quel tassello di conquista civile che manca per estendere i diritti a tutti. Tatticismi e meschini calcoli elettorali hanno affossato la possibilità di chiudere questa legislatura con una ulteriore conquista civile. Nella prossima legislatura l’impresa sarà difficile, quasi impossibile. Condivido quanto scritto da Giangiuseppe, sono convinto che su PoliticaPrima continuerà la battaglia per questa grande conquista di civiltà. Concludo proponendo il post che ho pubblicato il 24 dicembre: << È vero che non bisogna arrivare agli ultimi giorni della legislatura per approvare la legge sullo “IUS SOLI” ma far mancare il numero legale, al Senato, per evitare il confronto non è segno di maturità e responsabilità politica. Alla verifica del numero legale erano presenti: del PD, 69 su 98; di FI, 6 su 43; del M5S, zero su 35; di AP-NCD, uno su 24; della Lega Nord, 3 su 11; di MDP, 13 su 16; Autonomie-Psi, 7 su 18; GAL, zero su 14; ALA, zero su 12; Federazione della Libertà, 3 su 10; Noi con l’Italia, zero su 11; Gruppo Misto, 14 su 27. 800mila bambini e ragazzi nati e che crescono in Italia non hanno gli stessi diritti degli altri. Comunque la pensiate, lo “IUS SOLI” rimane una battaglia di civiltà che prima o poi vincerà contro qualsiasi pregiudizio>>
RispondiEliminaNo allo Ius Sola, non lo vuole quasi nessuno.
RispondiEliminaGiangiuseppe, sono totalmente d'accordo su quanto hai scritto.
RispondiEliminaÈ una vergogna per tutti i Partiti politici. È un insulto alla ragione e alla morale. Era un semplice completamento della legge già esistente e meschine strategie politiche lo hanno affossato. Possiamo discutere di immigrazione e possiamo trovare soluzioni diverse da quelle adottate fino ad oggi, ma lo Ius Soli é una naturale presa d'atto del reale ed un passo avanti verso un progressivo riconoscimento dei diritti umani per quei bambini e persone che vogliono far parte, e ne fanno già parte, della nostra Comunità
RispondiEliminaCaro Giangiuseppe, le tematiche legate allo 'Ius Soli' sono tutte da interpretare in quanto, la stessa Legge prevede dei comma che potrebbero celare sorprese non tutte gradevoli o gradite qualora si dovessero manifestare nel concreto dei fatti...!!! A tal proposito, ritengo che l’approvazione o meno di tale Legge sia un fatto che tocca la sfera Etica soggettiva più che quella di stampo Politico..., tuttavia, spero che la Legge possa essere serenamente discussa dal prossimo Governo con la mia nutrita speranza che possa essere rappresentato dal M5s...!!! Sinceramente, perlomeno in questa fase, confiderei nel fatto che il M5s si astenesse da ogni polemica onde rischiare lo slittamento delle votazioni che, come è noto, sono previste per il 4 Marzo...!!! In tale direzione, svolgerà un ruolo fondamentale, al fine di comprendere meglio i fatti, se il Presidente Mattarella il 28 c.m. scioglierà le Camere. In tale direzione, Se il Presidente della Repubblica dovesse optare per lo scioglimento delle Camere sarebbe ovvio che la Legge sullo 'Ius Soli", per volontà "congiunta agli obiettivi dell'attuale Governo uscente, mantenuta eventualmente opportunamente riservata, sarebbe discussa ed eventualmente varata dal prossimo Governo così come da me sempre supposto e già in precedenza scritto. Tutto qua. Ad Onor del Vero, aggiungo che personalmente non ero e non sono a favore del fatto che l’eventuale approvazione della Legge sullo ‘Ius Soli’, quale ultima pratica di notevole impatto in ambito Sociale, fosse svolta da questo Governo che fortunatamente, ormai, risulta del tutto non più in carica per naturale scadenza dei termini....!!!
RispondiEliminaCondivido in pieno l'articolo scritto da Giangiuseppe, negare dei diritti è un passo indietro dell’umanità, gli stranieri che si trovano oggi in Italia e i loro figli, con un regolare permesso di soggiorno devono essere protetti dalla nostra Repubblica, anche loro devono acquisire i diritti di cittadini Italiani, poichè se vivono e lavorano nel nostro territorio e rispettano le nostre leggi hanno diritto all'assistenza sanitaria, all'istruzione, al voto, ma forse è proprio il diritto al voto che fa' paura ai nostri politici, perchè considerando la gran massa di immigrazione degli ultimi tempi se in Italia nascesse un partito islamico potrebbe turbare gli equilibri politici.
RispondiEliminaCome si fa a non condividere ciò che ha scritto il nostro Direttore?
RispondiEliminaHo letto tutte le argomentazioni contrarie, sono opinioni rispettabili, ma non certo condivisibili.
Le paure, così "ben" illustrate dalla lega, da F.I,, dai Fratelli d'Italia, e molto più ipocritamente dagli altri schieramenti, fanno semplicemente pena.
Ma ditelo chiaramente che si tratta di una posizione contraria per inseguire il prodotto "populismo". Elettoralmente il populismo rende una buona percentuale di voti. E allora chi se ne frega dei bambini nati in Italia e che hanno frequentato finanche (non solo le elementari e le medie, piuttosto che il liceo), ma anche l'università nel nostro Paese?
Conta la paura, l'ignoranza, la xenofobia, il razzismo fascista, ecco ciò che conta in questo Paese.
D'altra parte chi non legge un giornale, chi vede solo le TV regionali del Veneto, quelle di Berlusconi, per non parlare di tutte le tv e radio di quartiere, come farebbe a capire che lo ius soli è un argomento centrale e decisivo per l'integrazione sociale di chi è già quì da tanti anni, e per la convivenza pacifica tra persone che già convivono assieme, e, magari sono anche amici?
Tutto ciò non interessa assolutamente a coloro i quali predicano alla pancia della gente. Non interessa nemmeno a coloro i quali hanno votato addirittura contro la legge che istituisce il testamento di fine vita. Per intenderci a coloro che a suo tempo si erano dichiarati "atei devoti".
Che schifo!!! Ed è con queste premesse che in marzo andremo a votare. Che scelte faremo? Voi forse lo sapete, io non sono proprio sicuro di niente.
In linea teorica e posizionandoci su un altro pianeta, lo ius soli sarebbe una conquista di civiltà, per tutta una serie di motivi che sono evidenti anche a chi è contrario.
RispondiEliminaPurtroppo chi è contrario è la maggioranza della popolazione.
La stragrande maggioranza di chi è contrario pensa che la legge attuale sia equilibrata e che dare la cittadinanza italiana a 18 anni significhi dargli il diritto di voto, che non potrebbe comunque esercitare prima.
La mia impressione è che la "discriminazione" nei confronti degli immigrati non cambierebbe con lo ius soli.
La dimostrazione è che ci sono intere categorie di bambini e ragazzi italiani che vengono discriminati quotidianamente.
Dai Sinti (italiani da una decina di generazioni) ai POVERI più in generale.
Il figlio dell'ambasciatore nigeriano o il nipote del cardinale sudamericano NON vengono assolutamente discriminati, anche senza cittadinanza.
Nella scuola tedesca o in quella modello Oxford non c'è alcuna discriminazione.
A mio parere, lo ius soli è solo una fake news che serve per "fare propaganda" e accaparrarsi il voto dei 18-22enni figli di immigrati CHE VOTERANNO COMUNQUE.
Nelle migliori intenzioni serve per "mettere allo scoperto" il razzismo dei movimenti politici o dei singoli cittadini.
In questo hanno raggiunto il loro obiettivo.
Ormai, in rete come altrove, è un continuo denunciare il "razzismo", l'"ignoranza" e l'"inciviltà" degli italiani o dei singoli partecipanti alle discussioni.
Non è l'approccio giusto: fa sentire buoni, civili, umani in contrapposizione al fascismo, razzismo e sessismo degli altri.
Ma gli altri non ci stanno a tenere la parte che viene loro assegnata.
E hanno in tasca qualche buona ragione..
Bisogna essere veramente ottusi per continuare a perorare una questione che con i diritti civili non ha nulla a che vedere. Per non parlare poi degli aspetti economico-sociali.
RispondiEliminaCITTADINANZA E IUS SOLI. QUESTIONE IRRISOLTA
RispondiEliminaMARTEDÌ 26 DICEMBRE 2017
Articolo interessante come sempre Tuttavia non sono d’accordo sul contenuto
La legge attualmente la trovo inutile per alcuni motivi
Primo il periodo attuale non permette di analizzare una proposta del genere con mente scevra dall’attuale situazione che vivendo il paese, situazione che nasce sicuramente dall’incapacità dei ns governi di gestirla, e quel che è più grave di far rispettare le ns leggi e le ns regole Dal comportamento assurdo della ns magistratura, dal peso costante delle pressioni del Vaticano e dei vari buonisti. Aggiungerei anche dall’incapacità dell’UE a fronteggiare il problema mostrando tutti i suoi limiti in situazioni gravi
Poi direi che di legge ne abbiamo una esistente, valida, che permette a chi vuol divenire italiano di prepararsi a tale passo con cognizione di causa e con convincimento Visto anche che ne gli altri stati europei leggi simili presentano ognuna le sue diversità e le sue regole che tuttavia non sembra aver dato i risultati sperati. Francia, GB, Belgio, Olanda, ne sono un esempio abbastanza chiaro Quindi non capisco quale segno di civiltà dovrebbe assegnarci questa proposta.
Iniziamo a far rispetatre con rigore le ns leggi e se non sono d’accordo rientrino nei loro paesi dove per l’80% dei casi non esistono guerre, quindi non ci sono ragioni di una loro fuga. Vedi Egitto Tunisia Marocco Algeria Paesi della fascia sub sahariana
Ci sono cose più importanti da affrontare, Quando saremo preparati se ne potrà riparlare
Gli illegali clandestini che DEVONO AVERE ZERO DIRITTI IN ITALIA (!!) debbono essere presi ad uno ad uno e rovesciati in Africa,Afganistan,India ,rimpatriati coattivamente e alla svelta!! Ecco quel che la maggioranza degli ITALIANI e il buon senso portera' a fare al prossimo governo !! FUORI TUTTI !!
RispondiEliminaSig. anonimo con il massimo rispetto della sua persona, devo dire che quello che lei scrive fa vomitare e spero non solo me.
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