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sabato 4 novembre 2017

IL VOTO SICILIANO: CHIÙ PILU PI TUTTI

Partito du piludi Giovanni Caianiello - Già da mesi i partiti hanno tirato fuori dal cassetto il loro libro dei sogni. Quello che contiene tutte le promesse storiche che tanto piacciono agli elettori e parte la farsa del tutti contro, anime e core.
I Notabili della politica che non perdono mai occasione per disprezzarsi, decidono di correre insieme. Partiti che si vedono con il fumo negli occhi, si preparano invece alle coalizioni e la spartizione dei pani e dei pesci post-voto. All'ombra della scheda elettorale, nascono amori segreti e tradimenti, ma poi alla fine tutti assieme e volemose bene. Quasi tutti gli schieramenti sono imbottiti di impresentabili “all'insaputa dei capi lista”. Ognuno con i propri scandali, condanne ed inchieste a carico, prova a nasconderli sotto il tappeto. Sotto la regia oscura dei palazzi romani, nell'isola siciliana succede di tutto. Inciuci, alleanze e correnti, gli opposti si attraggono nel tentativo estremo di restare aggrappati agli scranni.

Mai come in questa tornata elettorale, sono a forte rischio le poltrone di sempre. I Cinque Stelle incalzano e seminano terrore. Per i partiti suonano come la calata degli Unni, dove a non crescere più potrebbe essere l’erba degli “onorevoli” giardini. Ma bisogna comprenderli, molti si giocano il posto di lavoro di circa 11.500 euro netti. E se presidente di commissione prende altri 3.316 euro netti mensili, i vice presidenti 829 euro in più e i segretari 414. I deputati questori hanno un bonus di 4.642 euro netti mensili in più. I due vice presidenti dell’Ars, invece, hanno altri 5.149 euro netti al mese e il presidente dell’Ars, poverino, ha un gettone aggiuntivo di 7.724 euro al mese. Oltre assicurazione per punture d’insetto, malattie tropicali e persino per guida in stato di ebrezza. Contro i soli 2500 euro degli sfigati grillini, che restituiscono, che stupidi, gran parte dello stipendio trattenendo solo le spese effettivamente sostenute.

Ma il fuoco della politica contro la disoccupazione incalza, la loro ovviamente. In fondo, di disoccupati ce ne sono già troppi tra i cittadini comuni, perché incrementarne il numero?
Ed allora arrivano in Sicilia i generali della politica nazionali, a sostenere la loro longa manus costituita dai tanti prescelti nelle oscure stanze romane. È tempo di sconti e saldi di fine estate. Le vetrine dei partiti sono allestiti di promesse e buoni propositi. Insomma una lunga gara a chi la spara più grossa vince.

Ritorna il ponte sullo stretto, le autostrade a sei corsie, le frecce Rosse, d’Argento e persino Blu, il turismo senza turisti, e magari un fiume artificiale che taglia l’isola per risolvere la siccità ed il mare a Carrapipa. Si rispolvera il solito copione di sempre: idee per il futuro, lavoro per tutti, sanità, turismo, scuola, sicurezza e benessere dei cittadini, tutte puntualmente accantonate dopo ogni votazione precedente e riproposte ad ogni tornata elettorale.

Renzi a Catania: “Il voto utile in Sicilia è quello a noi…”. Come non essere d’accordo… infatti, il voto al Pd è forse stato utile ai cittadini siciliani nella passata tornata elettorale? I fatti dicono proprio di no. “Meglio la saggezza al voto al buio”, annuncia in uno dei suoi soliti slogan ed i siciliani lo prendono in parola, tant'è che pare che non se lo sognano neppure di far vincere il suo Pd tanto disastroso finora.

Nel caos elettorale fa poi specie anche la presenza di certi personaggi, arrivati in Sicilia, dopo una vita di insulti ed offese nei confronti del Sud a sostenere il candidato del centrodestra. Ma Matteo Salvini, uno dei politici più longevi, c’era già prima di Berlusconi, sembra già aver dimenticato che recentemente è stato cacciato dalle piazze siciliane, da quelli che invece la memoria ce l’hanno eccome e che non dimenticano, le offese razziste e denigratorie ricevute per anni.
Silvio Matteo GiorgiaBerlusconi, a Catania parla persino di un piano Marshall per la Sicilia, ricostruzione, cemento e di quattro/cinque miliardi di euro, ma non è dato di sapere da dove arriverebbero, forse dai forzieri di Arcore, visto che le casse dello stato non si vede un euro da tempo. Ma Silvio non l’aveva già promesso nella campagna politica del 2001 quando il suo Polo delle Libertà fece il “cappotto” agli altri partiti conquistando tutti i 61 seggi siciliani?

Però aveva detto: “prenderò un appartamento a Palermo e farò campagna elettorale porta a porta”. Proprio come per Lampedusa, dove aveva dichiarato di voler comprare una villa per stare più vicino ai problemi degli isolani, che però non acquistò mai. Forse si accorse di essersi allargato troppo.
Ed i Cinque Stelle? Loro che in campagna elettorale ci stanno sempre e le promesse le fanno già da mesi, ma non fanno testo, dal momento che il loro copione non ha riscontri passati di governo, ma solo di opposizione. Però nel loro caso, i chiaroveggenti e sensitivi con capacità divinatorie fanno previsioni sul loro futuro lavoro. Infatti, i Cinque Stelle sono colpevoli di “futuro”, mentre tutti gli altri partiti che contano ripetuti fallimenti al loro attivo, sono solo colpevoli del passato, perché essendo capaci e preparati, per loro non fa testo e rimangono comunque affidabili.

Al gioco della balla contro balla, si aggiunge quello del Pd che accusa la Destra, che accusa i Cinque Stelle, che a loro volta annunciano i nomi degli impresentabili nelle liste degli avversari. Tanto da far dichiarare a Francesco Vozza, referente siciliano di “Noi Con Salvini”: “Vedo tanto schifo in questa coalizione, questo centro-destra è sporco. Sono davvero impresentabili”. Scagliandosi contro la coalizione di Nello Musumeci, di cui il suo stesso partito fa parte. Come dire non votateci!
Rincara la dose Crocetta dicendo che non è credibile che “Musumeci non conosca i cosiddetti impresentabili presenti alle elezioni siciliane…”

Di Maio Di Battista CancelleriMa i siciliani sono brava gente, fanno quasi tenerezza, non hanno malizia, si fidano del prossimo, anche se questi sono del PD, di FI e loro affiliati. Dei Cinque Stelle, forse, chissà. Sul loro futuro gravano fortemente le previsioni dei tanti discepoli del mago Oronzo.

Nel frattempo continuano a sognare, come sempre, “chiù pilu pi tutti” con il finale già scritto da anni e riproposto del "occhi pieni e mani vacanti".

Giovanni CaianielloGiovanni Caianiello
04 Novembre 2017

19 commenti:

  1. A giudicare dalle piazze piene, i Cinquestelle dovrebbero vincere le elezioni siciliane.Questa volta potrebbe non valere il detto:"piazze piene urne vuote".

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  2. I siciliani si mostrano sempre entusiasti di tutto, anche dei cinque stelle, a quanto si vede. Ma HO VISTO ENTUSIASMO, anche per il cavaliere al Politeama... e da chi poi Non mi fido... sono quelli che odiavano Salvini e ora lo amano.La speranza è l'ultima a morire...spero nelle persone che ho visto intorno a Di Maio e Di Battista e di chi si ricorda bene di tutti i nostri illustri e no...morti ammazzati per sotterrare le politiche dei clientelismi, del malaffare, dei pizzi e degli inciuci. La parata delle maschere... Berlusconi, se non fosse venuto qui a Palermo ,per fare la sceneggiata ,mi farebbe pure pena...sembra uno mummificato

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  3. Ricordo una frase di Borsellino che tutti conosciamo ma che spesso ci dimentichiamo: "La rivoluzione si fa nelle piazze con il popolo, ma il cambiamento si fa nella cabina elettorale con la matita in mano. Quella matita più forte di qualsiasi arma, più pericolosa di una lupara e più affilata di un coltello."

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  4. Caro Giangiuseppe io e tu possiamo parlare di tutto, ma l'espertu di pilu è Berlusconi. Sulu iddru po' permettirisi u lussu di prumettiri chi pilu pi tutti. Puru Renzi, nonostanti i sforzi da Boschi, un po' cumpetiri.

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  5. Signora o signorina scesi le domando se grillo non le sembra mummificato? la veritò è che sapete solo odiare chi non la pensa come voi.vedremo dove ci porterà tutto il livore che avete nel sangue.

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  6. Amico anonimo non hai ancora capito che sono unna setta.

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    1. Amici anonimi, difficile comprendere che vi consideriamo soltanto degli stupidi?

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    2. Ecco!!!è arrivato Gattuso il manipolatore delle marionette grilline. Eppure prima non era così, era più corretto, entrava nella competizione per placare gli animi, ora, oltre a preoccuparsi di difendere i suoi lecchini...offende pure chiamando stupidi gli anonimi. Bravo gattuso... complimenti...goditi i contributi del blog. Sai ... mi dispiace a renditi conto a che basso livello è giunto il tuo blog. Non sapevo che definendo stupidi gli anonimi e chiamandoli amici, sei anche amico degli stupidi.

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    3. Confermo il definirvi stupidi ed elimino l'amicizia.

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  7. I cinque stelle non sono la calata degli Unni a non fanno paura a nessuno. Alla prova dei fatti dove amministrano stanno facendo male solo a se stessi e si stanno dimostrando perfettamente integrati nel sistema.

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  8. Il 5 novembre in Sicilia, più che di elezioni regionali si tratta di votare un vero e proprio referendum sul mantenimento dell'attuale sistema dei partiti che, a turno, hanno dato prova del loro fallimento e della loro immoralità, oppure provare a cambiare radicalmente, dando fiducia a chi non ha mai avuto alcuna responsabilità sul disastro e il malaffare dei governi precedenti.

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    1. Maurizio, non ti fidi più del popolo? che cosa è successo, hai cambiato idea? Se il popolo vota M5S lo ritieni valido? Ne hai fatto di strada con i tuoi principi malsani!!

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  9. Il fatto è: c'è bisogno di onestà o no? Dobbiamo continuare a vedere questo schifo? Una regione abbandonata a se stessa, dove gli interessi personali, presidenze e ricche prebende, agganci e parentati non sempre leciti, colazioncine varie che "danno un certo tono", solo spesucce da poco..!
    Alla fine il Crocetta una certa lotta alla mafia l'ha fatta...o per lo meno ha tentato di dare una ripulita! Ma adesso era di disturbo "alla lista"; e, diciamolo, aveva pestato i piedi a qualcuno...
    Così è stato invitato a far fagotto con promesse di un posto nel conclave romano! Povero illuso!
    Intanto i magnati della politica fanno alleanze varie, comunque e con chiunque; invitano persino a far votare l'avversario purché non vincano i 5S: fanno paura!
    E il dopo? O bè, non c'è problema, troveranno un accordo: in comparati e inciuci sono maestri!

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  10. Certo i 5 stelle mettono paura per la loro inconcludenza arroganza ed ignoranza.

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  11. La vigilia di ogni tornata elettorale per la regione siciliana è piena di tante aspettative. Tutti si domandano se questa è la volta buona, più per scaramanzia che per convinzione. Quante delusioni nel passato: dal 61 a zero berlusconiano a Crocetta non è cambiato nulla, anzi povertà e disoccupazione sono aumentate con tutte le conseguenze negative, quasi di disperazione, per il 50% dei siciliani. Quale sensibilità ci si può aspettare dalla classe politica siciliana quando un parlamentare dell’ARS si lamenta che con 11mila euro fa fatica ad arrivare a fine mese? Questi politici, più che dei problemi del popolo siciliano, sono preoccupati di essere sfrattati dal Palazzo dei Normanni per l’incertezza del risultato e la diminuzione dei posti da conquistare, passati da 90 a 70. Alcuni rinnegando il loro passato politico, sempre che ne abbiano avuto uno, hanno abbandonato la vecchia coalizione per agganciarsi al carro del probabile vincitore, voltagabbana per esigenze familiari. Il guaio, nella realtà siciliana, è che questi candidati si portano il pacchetto dei voti che andrà ad alimentare il bottino della coalizione alla quale si aggregano. Questa è la dimostrazione di come viene concepita la politica: massima preoccupazione per la propria sorte e scarsissima considerazione per i problemi dei cittadini. I big della politica che si sono presentati nell’isola non lo hanno fatto per promuovere un nuovo modo di far politica, sono preoccupati dalla ripercussione che potrebbe avere il sistema politico nazionale da una eventuale affermazione siciliana del M5S. È una pagina che, per il rito procedurale del sistema elettorale siciliano, leggeremo nel tardo pomeriggio di lunedì. Cosa accadrà? È una previsione difficile, a mio avviso dipende moltissimo dalla consistenza dell’affluenza. Nel frattempo “chiù pilu pi iddi e nenti pi l’àutri”. A meno che!!!!!

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  12. Lei, Giovanni Caianiello, scrive sempre le stesse cose, probabilmente non si sforza nemmeno con quella piccola testolina di trovare altri argomenti. Sei davvero convinto che il M5S incalza ed incute terrore? I voti dati al tuo amato movimento appartengono al popolo sovrano, mentre i voti dati al galantuomo Musumeci appartengono ad un popolo ignorante e corrotto. Sembra che il lavoro fatto per anni lo fa volare con la fantasia. Cambi musica per favore, continui a suffragare il suo Mo-Vi-Mento .. frena la sua collera e la smetta di insultare gli altri. Impari la correttezza.

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    1. Lei invece, si nasconde dietro la corazza dell'anonimato per evitare di mostrare il rossore delle guancia e che con l'audace coraggio del valoroso coniglio in fuga dalla realtà, affibia appartenze politiche e difende il "galantuomo" neo presidente, che dall'alto della sua millantata moralità, pur di arrivare alla ambita poltrona, nessuno scrupolo si è posto nel mettersi a capo di una accozzaglia di riciclati, tra i quali anche personaggi ben noti alle Forze dell'ordine ed alla magistratura, compreso qualcuno con ben 22 procedimenti a carico. Insomma dei galantuomini. Quindi, impavido anonimo, potrà serenamente continuare a tifare i suoi tanto amati beniamini dall'alto del suo genio politico e dalla sua evidente affezione da sindrome di Stoccolma, ma lasci i commenti sulla disastrosa realtà a chi, diversamente da lei, non sta dietro il pietrone a lanciare anatemi mascondendosi per il timore di mostrarsi, ma ci mette la faccia come fanno tutte le persone degne di rappresentare un pensiero e se stesse. Perché da che è mondo, l'anonimato e sempre sintomo di falsità finalizzata al maldestro tentativo di astuta codardia.

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