di Salvo Castellese - Forse dopo 40 anni di voto, di tentativi vani per cambiare le cose, all'inizio per cambiare "il mondo", poi, pian piano, per entrare in Europa.
E cercare di cambiare anche con questa nuova veste, poi, per cambiare l'Italia, poi per cambiare la Sicilia, ed ancora per cambiare Palermo, ed infine per offrire il meglio si possa offrire ai nostri figli,... forse, dicevo, dopo 40 anni, sto davvero meditando di non andare a votare.
È una scelta per me durissima, perché ho sempre creduto nello strumento democratico delle elezioni. Ma stavolta sono veramente ad un bivio. E, francamente, la mia amarezza è tale che se dipendesse da me non mi limiterei alla astensione al voto, ma metterei a ferro e fuoco i luoghi istituzionali. La mia non è soltanto rassegnazione e disperazione per non essere riuscito in questi decenni (nonostante gli sforzi, e la passione politica ) a non riuscire a cambiare nulla, ma oggettiva presa d'atto, presa di coscienza che in Sicilia è negato qualsiasi tentativo di cambiamento.
Qui da noi vive e si nutre moltiplicandosi il "Gattopardo", è terra bruciata, nata politicamente con una autonomia che doveva servire da volano per tutto il sud, e invece guarda in che stato siamo ridotti. I giovani non hanno mai smesso di lasciare questa terra per cercare un futuro migliore altrove, anche in Italia stessa, non solo all'estero, che è meta ormai ambitissima da molti.
Ma facciamoci due domande, ogni tanto. Se non fosse per il nord e la sua economia, se non fosse per Milano, Torino, per l'Emilia, per il Veneto, non esisterebbe più non solo la Sicilia, ma nemmeno l'Italia. Guardiamoci negli occhi, qui l'economia non è mai partita, la vera economia, non quella drogata dal malaffare. E ogni volta che varco i confini dell'Italia mi rendo conto dei danni devastanti che ha fatto la politica all'intero Paese, e di quelli giganteschi e irrimediabili cagionati dalla politica Siciliana di quasi 80 anni di delirio di corruzione, mafia, favoritismi, nepotismo, egoismo, cinismo, insomma tutto l'equipaggiamento di un vero politico siciliano.
Basta! La misura è colma e sono davvero stanco di combattere contro i mulini a vento. Basta uscire dall'Italia ci si rende conto di come la politica di altri stati si prenda cura davvero della collettività. Possibile che qui a Palermo è sufficiente avere una altezza di 1 metro per pagare il biglietto dell'autobus, del tram, dei treni, mentre in altre parti (es. a Berlino ) mia figlia che è alta quasi quanto me, NON PAGA MAI DA NESSUNA PARTE PERCHÉ' HA 14 ANNI!?. E questo è solo un piccolissimo esempio di come la vita sia completamente diversa in altre parti del mondo rispetto a quello che viviamo in questa nostra realtà .
Dovrebbero affidare la gestione di questa isola a tedeschi, finlandesi, svizzeri, austriaci e giapponesi. Ecco, forse, dopo 10 anni potremmo vedere qualcosa di veramente stupendo e meraviglioso che neanche immaginiamo.
Avrei decine di cose da aggiungere, ma sono devastato dal panorama politico sia nazionale che siciliano. Forse, se deciderò di andare alle urne ho il sospetto che voterò l'unica persona che almeno apparentemente mi sembra degno di fiducia: Claudio Fava. Ma non lo so ancora.
Salvo Castellese
05 Ottobre 2017
Invece che servire da "volano" per il sud, è servita da... "mangiano" per alcuni...
RispondiEliminaFava è da venti anni che è in politica, ma ritirarsi e svolgere un semplice lavoro come tutti noi cittadini comuni no?
RispondiEliminaIl fascino della poltrona......vuoi che vada a lavorare come tutti i comuni mortali!!!
EliminaIo sono per votare, non per astenersi, per tentare di spezzare la continuità e la contiguità mafia-politica. I due candidati presidenti che rappresentano tale discontinuità sono Fava e Cancelleri.
RispondiEliminaLa differenza tra Fava e Cancelleri è che il primo non ha speranza di essere eletto, mentre il secondo si sta giocando la partita.
EliminaPeccato che Claudio Fava abbia dichiarato che come Pisapia il suo riferimento resta il PD, per cui probabilmente alla fine si alleerà proprio con uno dei partiti protagonisti dello sfascio siciliano. Anch'io, da comunista, avevo pensato a Fava ma poi dargli il voto per poi vedere il mio voto finire di fatto nel PD mi verrebbe la nausea. Ho già dato una volta con SEL e non sono più disposto a rifare lo stesso errore. Anche per me la tentazione è non votare (sarebbe la prima volta) ma poi riflettendo non votare vuol dire favorire proprio coloro che comunque i voti ce li hanno sempre perché derivanti da decenni di clientele, favoritismi, se non addirittura mafia, ecc. cioè quanto di peggio c'è nella politica e la peggiore classe politica siciliana è oggi nelle fila del centro sinistra (PD-Alfano-Crocetta) e destra. Proprio quest'ultima visti i sondaggi si avvantaggerebbe del non voto e quindi sto meditando seriamente di votare 5 stelle in funzione anti destra fascista di Musumeci-Salvini-Meloni... almeno lo riterrei un voto utile.
RispondiEliminaQuando la smettiamo col "fascista" è sempre tardi
EliminaLo sfogo dell'autore è comprensibile e condivisibile.
RispondiEliminaIn Italia si assiste a fatti che difficilmente non avrebbero suscitato sdegno popolare in Paesi in cui vige una democrazia matura; dove sarebbe inconcepibile che stragi, omicidi e suicidi eccellenti, corruzione politica, malversazioni e altre nefandezze non trovino mai un colpevole nonostante interminabili procedimenti giudiziari.
Così l'autore dopo 40 anni di speranza in un cambiamento in senso "civile" si sente avvilito e, con suo sommo rammarico, medita di disertare le urne.
A mio avviso l'astensione è una risposta che rafforza la deriva in cui le future generazioni stanno vedendo annegare ogni loro speranza di futuro.
La causa di questa deriva sta nella poca attenzione con cui i cittadini vivono la politica che, non dove limitarsi all'espressione del voto, ma deve proseguire in una continua attività di controllo e verifica degli eletti.
La situazione in cui ci troviamo è una logica conseguenza dell'allontanamento dei cittadini dalla politica che, anche grazie a un astensionismo di oltre la metà degli aventi diritto, ha trasformato gli appuntamenti elettorali in momenti per la cooptazione di personaggi "di fiducia" attraverso capi bastone che "garantiscono" voti sicuri in cambio di "favori".
Ovviamente maggiore è la quota di astensionismo e più facile è il gioco per "farsi eleggere" e tanto peggiore saranno i personaggi che si spacciano per rappresentanti del popolo.
In conclusione mi sento di invitare l'autore a scollarsi lo scoramento che prova e, non solo di andare a votare secondo la sua libera convinzione, ma anche a spronare gli altri, soprattutto i giovani, a esercitare questo diritto per cui in molti hanno donato la vita. E come disse Neruda "La speranza ha due bellissimi figli: lo sdegno e il coraggio.
Lo sdegno per la realtà delle cose, il coraggio per cambiarle."
Concordo con le tue conclusioni, cui pervenivo sempre nei momenti di sconforto, ma questa volta sono davvero nauseato e se, alla fine, andrò comunque a votare lo farò per dare un esempio e uno stimolo ai miei figli...
EliminaNon votare è una scelta infelice, si favorirebbe chi da venti e passa anni ha depredato la Sicilia, dai continui passaggi che vengono fatti negli schieramenti di Musumeci e Micari, si vede la loro intercambiabilità e la loro comune appartenenza al poltronificio, Fava è da tanto che è in politica, ma francamente che segno ha lasciato? Nel bene ha sfruttato il nome paterno dunque un Genovese positivo e nulla più d'altronde sembra un Caronte che trasporterà nel Pd il suo raccolto. Credo che l'unica opzione che resta sia Cancelleri
RispondiEliminaNon concordo affatto sul paragone Fava - Genovese.
EliminaMa sul fatto che politicamente non ha mai fatto nulla di significativo? Sul fatto che esiste politicamente solo perché suo padre è stato una vittima di mafia?
EliminaNon sostengo Fava. Ma non concordo sugli argomenti addotti per sminuirne il valore. Cosa Hanno fatto gli altri candidati di politicamente significativo?
Eliminaè nostro dovere andare a votare per scardinare questo sistema clientelare,marcio fino all'osso e votare i 5 stelle,unica alternativa al visto e tristemente rivisto.MEGLIO il nuovo da provare che ripetere gli errori di sempre,restando invischiati per apatia o peggio per interessi presenti o futuri,in questa ragnatela di inciuci tra classe politica regionale e nazionale e fra politica e cittadini stessi.I siciliani si sono sempre adattati ai padroni di turno,fidandosi delle promesse di futuri cambiamenti e del salto di qualità che avremmo dovuto fare nel corso degli anni.anni ma secoli di dominazioni straniere hanno forgiato una mentalità di sudditi,difficile da scardinare.Cosa ci è rimasto oggi di quelle vestigia di splendore,cultura e civiltà se non le abbiamo immagazzinate nel nostro dna,se non ne abbiamo fatto nostro nostro possedimento e nostro bacino di speranza,di dignità, orgoglio.Continuiamo a essere schiavi e ad accontentarci delle briciole che dovevano essere pezzi di pane buono e croccante di un'autonomia calpestata e vilipesa .Cosa ne abbiamo fatto di questa autonomia che da schiavi avrebbe dovuto farci diventare artefici del nostro destino.E ora aspettiamo che si spartiscano di nuovo le poltroncine dei privilegi e del solito magna magna clientelare...seduti attorno al tavolo Sicilia,a cui sono invitati,non in qualità di amici,ma di padroni ,i signori della politica nazionale che ci suggeriscono chi dobbiamo votare,nella consapevolezza che i siciliani non vogliono libertà di decidre del loro futuro nè per sè nè per i loro figli.Sudditi siamo stati e sudditi rimarremo.Io andrò a votare e voterò Cancelleri,ultimo tentativo di salvare la Sicilia pulita
RispondiEliminaLei è chiaramente una militante,quindi fa politica,quindi è uguale a tutti gli altri se non peggio. Poi chi è questo cancellieri è un suo parente?
EliminaIo penso che bisogna dare fiducia ai ragazzi del m5s, perché sono fuori dalle mangiatoie politiche, fanno politica non per arricchirsi , ma per servire il loro paese, la loro gente, che abbiamo da perdere?vogliamo tenerci delinquenti certi e certificati? Che continueranno a prenderci per il culo , e continueranno con i loro sporchi affari? Io non ci sto.
RispondiEliminaSignora Maria, ma cosa ne sa lei sulla politica del M5S? Ma davvero è convinta che questi signori sono dei filantropi? Davvero crede che Grillo sia un ingenuo? Davvero crede che la Raggi è una donna per bene? Mi fate pena cari amici grillini, della vostra ossessione!! Parlate senza conoscere un grammo di politica. Poveri illusi!!!
EliminaAssolutamente VOTARE, con fiducia e speranza!
RispondiEliminaNonostante sia anch'io nauseato dai nostri pseudo politici, nonostante Fava mi sia solo moderatamente antipatico, nonostante le perplessità che nutro verso alcuni argomenti programmatici di 5S....io nonostante tutto voterò 5S. PERCHÉ non si può non mettere alla prova l'unica forza politica nuova ed anti sistema;perché non c'è altra alternativa; perché dopo questa elezione, il Movimento, se non vince, scomparirà ed io con lui perché schifato dalla politica e dal popolo siciliano, che nemmeno questa volta ha saputo prendere una decisione coraggiosa, disinteressata ed....antiberlusconiana.
RispondiEliminaNon solo antiberlusconiana, anti - sistema dei partiti fondato sulle ruberie e furbastrerie, per non dire altro.
EliminaNon sono siciliano e pertanto non posso valutare bene la situazione ma da quello che continuo a leggere pare che anche stavolta la Sicilia sbagli qualche cosa, o per lo meno si pensa che saranno commessi gli errori valutativi della classe dirigente di sempre, ma non posso non essere d'accordo con Te Nino! Ma quando si capirà finalmente in Italia che le forze politiche che l'hanno governata quanto meno da quaranta anni a questa parte, l'hanno ridotta a pezzi , hanno succhiato il sangue dei cittadini e pretendono di continuare a succhiarlo e che, quindi, è tempo di cambiare musica? Il mio augurio è che sia il M5S a farcela!
EliminaCondivido le affermazioni di Nino Risitano
EliminaMi preoccupa il fatto che questa posizione non sia per me nemmeno soltanto moderatamente condivisibile. Vado dicendo da tempo che sarebbe giusto che alla prova del governo vadano i 5 stelle. Almeno ci togliamo stu dubbio. E vediamo se questa terra si può salvare o se non ci sono più speranze.
RispondiEliminaMi sembra una riflessione ragionevole e di buon senso, scevra da ogni pregiudizio.
EliminaLa situazione siciliana non è paragonabile a nessuna altra regione italiana. A nulla è valsa la speciale autonomia riconosciuta dalla Costituzione (art.116). Una autonomia speciale, paragonabile quasi all’indipendenza, che doveva essere di stimolo per sviluppare una economia basata: sul turismo, per le caratteristiche ambientali; sulla cultura, per il patrimonio archeologico e museale; sull’agricoltura, per le caratteristiche naturali. Nulla è stato fatto. I governi siciliani hanno brillato per l’immobilismo e la totale inefficienza salvo tutelare le clientele e il nepotismo praticato da tutti i membri dell’ARS. Mancanza totale di etica politica e connivenza o subalternità al malaffare hanno ridotta la Sicilia a vivere di assistenzialismo statale con l’aggravante che le risorse stanziate non sempre vanno ai bisognosi. Ogni anno 20mila persone lasciano la Sicilia, paragonabile alla cancellazione di un paese. La Sicilia detiene il primato della povertà: il 55,4% della popolazione vive in famiglie in difficoltà. Ha ragione Salvo Castellese: LA SICILIA È IRREDIMIBILE, al popolo siciliano è mancato l’orgoglio del riscatto. Vista la stima sull’astensione, 56%, l’orgoglio per il riscatto tarda a venire. I sondaggi parlano di una partita a due: Musumeci (36/38%) contro Cancelleri (30/32%). Vuol dire che con il 44% dei votanti chi vince rappresenterebbe meno del 20% di tutti gli elettori e, malgrado il premio di maggioranza, al futuro governatore non è garantita la maggioranza in Aula a sostegno della propria Giunta. La bassa base di rappresentanza, una patologia letale per la qualità della democrazia, produce due situazioni, entrambe, negative: se vince la coalizione di destra il sistema rimane inalterato e, malgrado le promesse di rinnovamento, non cambierà nulla; se vince il M5S non ci saranno i numeri sufficienti per un cambiamento radicale, cambieranno alcune cose ma si procederà con difficoltà anche nell’esercizio di una ordinaria amministrazione. Davanti al dilemma: VOTARE O ASTENERSI? È meglio andare a votare. Anch’io, per i miei ideali e coerenza politica, potendo voterei per Claudio Fava. Se la Sicilia non vuole più incarnare l’immobilità del personaggio del Gattopardo deve ribaltare la sua affermazione: “Il sonno, caro Chevalley, il sonno è ciò che i siciliani vogliono, ed essi odieranno sempre chi li vorrà svegliare”. Occorre un sussulto di orgoglio per una rivoluzione democratica con la più ampia partecipazione al voto. Lottare per il cambiamento è un impegno per i giovani e le future generazioni.
RispondiEliminaSig. Lorenzo, ogni suo commento è una lezione vera di politica. La leggo volentieri perchè sono certo, alla fine, di aver appreso ed imparato, una parte di quell'etica civile e morale che dovrebbe fare la differenza tra chi ama la dignità e chi la calpesta. I commenti sono spesso oggetto di ingiurie ed offese alla persona.Sono un assiduo lettore di questo blog e di altri a sfondo politico,ma essendo persona conosciuta per le sue funzioni, preferisco presentarmi in forma anonima. Chissà, se il responsabile di questo blog faccia tesoro delle sue espressioni chiare e sobrie, vista l'enorme ignoranza che regna in alcuni commenti. Giangiuseppe è certamente un galantuomo, per questo mi dispiace che ha ridotto un mezzo di dialogo ad una misera propaganda pro o contro il M5S. Tuttavia, lui è il responsabile ed ogni sua decisione è sempre legittima. Quello che lei afferma, sig. Lorenzo è l'esatta fotografia della nostra Sicilia. Ho apprezzato un'altra grande verità: avere fiducia nel M5S, significa non voler governare questa bellissima regione, a meno che, il nuovo dirigente del movimento non capisce che la politica non può essere unilaterale. Buona fortuna, sig. Lorenzo, stia pur certo che non perderò una sola parola di quello che pubblica.
EliminaIntanto non mi piace il nome che hanno dato alla lista...Cento passi per la Sicilia...questo dice tutto...Crocetta si fece appoggiare dalla Borsellino e voti ne acchiappo'...a queste facciate antimafia non crede più nessuno...Fava,sarai sicuramente una bella e brava persona,ma questa l hai sbagliata...i Cento passi lasciali a chi li ha fatti...
RispondiEliminaSfida tutta a destra tra cancelleri e musumeci.Li divide solo l'età ma per il resto sono uguali. non saprei chi votare tra i due. sono più orientato però verso l'originale cioè musumeci.
RispondiEliminaAzzurra Cancelliei deputata nazionale ha dichiarata che sosterrà il fratello. la conversazione è stata definita cordiale. Anche il fratello ha dichiarato che sosterrà il fratello alle prossime elezioni nazionali. I valori della famiglia sono un nostro punto di forza questo è bello e commovente.
RispondiEliminaIl nostro articolista ha dato voce a una situazione che viviamo praticamente ma anche psicologicamente. La politica attuale non convince più. Nessuno s’identifica con politicanti indagati, clientelari pieni di privilegi alla faccia nostra, che si fanno leggi ad personam e sistemano parenti e amici. Noi siciliani subiamo due volte il male di vivere, come tu hai giustamente detto, perciò portiamo un fardello troppo pesante, insostenibile, che influisce pesantemente sul futuro dei nostri giovani. Vorrei vedere i nostri studenti scendere in tutte le piazze d’Italia a protestare. Si tireranno i lavoratori e poi tutto il popolo. I politicanti allora capiranno. Io ci spero La nostra involuzione risale all’unità d’Italia che trasformo la Sicilia in una colonia, distruggendo un benessere e un progresso come quello del Regno delle due Sicilie Mi chiedo la scelta di non scegliere è una scelta? SI lo è ma non sarà la mia. Io voglio scegliere e, se pur amareggiata come il nostro articolista, voglio votare combattere apatia e indifferenza per esserci sino in fondo. Come il solito, ci saranno il gioco delle promesse e gli inciuci vari. Mi orienterò VERSO CHI NON CEDE A NESSUN COMPROMESSO. Noi siciliani viviamo così!Emergenza traffico, immigrati allagamenti traffico. mezzi pubblici, cimiteri Sono siciliana, palermitana e mi chiedo “lo spirito dei Malavoglia è più forte della fierezza con cui tante rivolte popolari, hanno fatto sentire la loro voce?”
RispondiEliminaViva Re Ferdinando.
RispondiEliminaBeppe Grillo invia in sicilia diecimila attivisti per sostenere il candidato presidente. Più di 20milionid di euro il costo della mega trasferta. Tutto a spese del suo blog.
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