di Riccarda Balla - Va bene! Parrebbe che il nostro Crocetta molli tutto (tutto è un modo di dire) e lasci correre nel circuito gli altri levrieri.
Lascia una Sicilia con tutto perfettamente in ordine: lavoro, sanità, conti… bilancini vari. Insomma un’amministrazione proprio da buon padre di famiglia.
Ma il vero problema sono stati tutti gli altri che hanno agito impunemente, perché lui nella sua testolina avrebbe pensato di fare così e lo raccontava anche a Giletti, solo che, anziché bloccarlo nelle sue poi reali azioni, alla fine le approvavano tutte o quasi. E quindi lui che colpa ne aveva, diciamo che era un po’ dissociato… sognava meraviglie ed agiva all’opposto, che carogne tutti quelli che hanno approfittato di questa sua patologia. credo che si chiami dissonanza cognitiva.
Comunque lascia o raddoppia? Secondo le ultime notizie, come avevo ipotizzato io, lascerà in cambio di non certo bazzecole, e non solo lui ma tutti coloro che gli sono stati appresso. Si tratta del voto-merce, una buona sistemazione affinché non produca altri effetti… negativi. Ecco, dove? il che significa nonostante il finto esodo che questa Sicilia dovrà in ogni caso mantenere inutilmente e bene altri più o meno validi soggetti, i quali se fermi a chattare faranno in ogni caso meno danni se in movimento.
Il che non giustifica assolutamente un ulteriore aggravio sulle nostre spalle anche perché non sappiamo ancora cosa i nuovi ci porteranno in più, quindi oltre ai vecchi inamovibili, perché anche questo è un dato inconfutabile, ognuno deve qualcosa a qualcuno oltre ad avere parenti, ne aggiungeranno altri. Tanto a loro alla fine mica costa, dovremmo fare noi comuni mortali richiesta in massa di cambio cognome in Pantalone: nella commedia veneziana Pantalone è un gentiluomo molto dotto e molto avaro, che viene regolarmente messo in condizione di dover pagare gli errori e gli sprechi altrui.
In questo modo è divenuto simbolo della persona ricca e sciocca facile da sfruttare, e quindi anche del contribuente impotente nei confronti dello Stato, con il tempo però il contribuente è diventato povero, sciocco sempre, ma lo Stato nella sua avidità fa finta di non avvedersene.
Purtuttavia, non illudiamoci troppo. Ancora le idee potrebbero cambiare… le testoline frullanti di Renzi, Crocetta e compagni di merende vari non sono tanto affidabili e le loro alchimie sono alquanto misteriose. Imprevedibili, interessate ed ahimè nefaste.
Povera Sicilia e poveri noi.
Riccarda Balla
06 Settembre 2017
siaaa maaaiiiii !!!! Lascia ,lascia .....
RispondiEliminaOrmai il dado è tratto . Crocetta e Renzi si son visti han parlato e raggiunto un accordo di massima . Questo accordo prevedo non contenga la singola posizione di Zcrocetta , presidente uscente , ma di tutto l'ambaradan che si porta appresso , disposti a seguirlo anche nel bis alla candidatura presidenziale , si senatore compreso . Di solito quando si arriva a questi patti , la parte che deve concedere vuol pesare quanto vale la parte che deve ottenere . Crocetta disse di poter arrivare al 24% , ma visto che presenta liste del megafono in tre province , Palermo , Catania e Messina , a quanto pare , quella percentuale verrà ridotta , ma comunque avrà soddisfatto Renzi per aver dato via libera al patto di onore , tra persone che sconosce il significato del termine , perchè mai lo ha avuto in uso . Sta quindi alla generosità degli elettori che il patto vada in porto e partorisca gli effetti pattuiti , altrimenti...... Però adesso mi chiedo , dove avrà intenzione di candidare la Lo Bello e la Scilabra , visto che ambedue appartengono alla provincia di Agrigento ?
RispondiEliminaIntanto qui lascia e sparisci...vai dove vuoi,ma lontano da qui.
RispondiEliminaTanto esiste già un vincitore, ed è quello di Berlusconi
RispondiEliminaCrocetta e Renzi, due imbroglioni di razza, due pallisti D.O.C. che stringono accordi per il loro futuro. Viene da ridere, ricordano Stanlio e Ollio. Il primo promette di non ricandidarsi (promessa a costo zero, visto che non aveva speranze di essere rieletto), il secondo Giufà dispensa posti in Parlamento per Saro e il suo Megafono (ridotto ormai a un piffero). Vedremo, quando verrà il momento, se l'accordo sarà mantenuto o è scritto sull'acqua come tutto quello che esce dalla bocca del bischero. Personalmente mi auguro che pusillanimi come Crocetta scompaiano definitivamente dalla scena politica e, visto che Saro ama tanto il mare (fa il bagno anche d'inverno), venga portato via dalla corrente fino a sparire all’orizzonte.
RispondiEliminaPer esempio, a proposito di cazzari, il vincolo di due mandati massimo
EliminaSig. Alesi, Lei non si stanca mai di ripetere che Renzi avrebbe dovuto ritirarsi per sua stessa promessa, perchè Lei non fa lo stesso riferimento al tuo amico e comico genovese che avrebbe dovuto ritirarsi dopo la batosta delle europee? Ma voi grillini sapete guardare solo verso una direzione. Stanlio e Ollio sono Casaleggio e Grillo, e smettetela di criticare tutti gli altri ad eccezione di questi due ciarlatani!!!E' tempo di democrazia ed ognuno si allea e fa la politica come meglio crede.
EliminaPerche? Stanno facendo il terzo mandato per caso?
RispondiEliminaPer esempio a proposito di cazzari. .."tagliero' le accise"..."gli stipendi dei parlamentari"..."sono per le preferenze in lista"..."via tutti i partiti dalla rai" (tranne il pd)..."investite in Mps che è una banca solida"..."il PD e' estraneo a mafia capitale". ..."gli italiani si stanno arricchendo"...."via i ladri da Roma". ..DEVO CONTINUARE?
Piacevole la tua ironia, Riccarda. D'altronde non si possono trattare con garbatezza certi argomenti e certi personaggi senza usare la sempre gradita ironia. Non capisco dove Crocetta possa trovare i voti di scambio con il principino. Io ho votato per lui e mi sono sentito ingannato come tantissimi altri. La clientela? Sì, può darsi! Io, nei panni d Renzi starei attento: quel tipo di clientela è logico sia inaffidabìle. Ma di cosa ci preoccupiamo? In Sicilia nulla cambia: uno vale l'altro; anche se c'è qualcuno da cui vorrei essere preso per i fondelli per l'ultima volta nella mia vita e nel mio impegno politico e democratico. No, non è un Partito è un Movimento.
RispondiEliminaRaddoppia di sicuro! dato che in cambio del suo passo indietro (vile! a un passo prima della clamorosa sconfitta che sarebbe avvenuta a novembre) gli hanno promesso un posto in senato o in parlamento! con la sua poltrona comoda comoda e calda calda che gli assicuri i piedi caldi per l'eternità!
RispondiElimina"Povera Sicilia e poveri noi", dice bene la chiosa. Il vento di cambiamento, che pareva alitare intorno alla figura del rinnovamento che Crocetta sembrava impersonare, ha smesso di soffiare una volta che si è insidiato sullo scranno più alto della regione. Credo che la stessa sorte toccherà a tutti coloro che pretendono ingenuamente di potere cambiare un sistema controllato da sempre da mafie e poteri occulti assortiti. Se non si scardina quel potere, la Politica (da chiunque sia rappresentata) non potrà mai espletare la propria funzione. Viviamo e continueremo a vivere di piccola politica e di scelte decise in sedi diverse da quelle preposte. Crocetta o non Crocetta, la Sicilia non cambia. Troppo alti gli interessi in gioco e troppo mediocre l'intera classe politica per concepire un progetto lungimirante.
RispondiEliminaE chi e come potrebbe scardinarlo questo sistema controllato da mafie e poteri occulti?
RispondiEliminaI politici? Non credo!
I cittadini onesti insieme a politici onesti e non compromessi?
Siii, siii! Credo proprio di si!
Loro, nessun altro
Pensavo che foste malati di grillismo ora invece penso che siete a stipendio di grillo
RispondiEliminaRosario Crocetta lascia o raddoppia, cosa cambia per i siciliani? Nulla! Stiamo per entrare nel vivo della campagna elettorale, quella ufficiale, e di che cosa si parla? Di candidati e di alleanze, ad eccezione del M5S che corre da solo, ma nessuno parla di programmi, quelli veri, privi di demagogia che affrontano i problemi del popolo siciliano a cominciare dalla povertà. Crocetta rappresenta l’ultima delusione, non ha nulla da invidiare ai suoi predecessori. Ho lasciato la Sicilia nel 1966. Da allora, V legislatura, ad oggi, XVI legislatura, sono passati 27 presidenti, 17 della Democrazia Cristiana e 10 di formazioni politiche diverse. NULLA È CAMBIATO!!! Possiamo affermare che tra eventi del passato e del tempo presente è rimasto immutato lo spirito siciliano gattopardesco: “Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi”. Riccarda Balla usa il termine “dissonanza cognitiva” che nella psicologia sociale si traduce in “mentire a noi stessi”. I politici mentono quando rendicontano positivamente le loro azioni e ne promettono altre, mentiamo anche noi quando, privi di spirito critico e per partito preso, neghiamo l’evidenza continuando a dare fiducia a chi ci ha ingannato. Chi si ravvede difficilmente è intenzionato a subire altre delusioni tanto da preferire l’astensione che attualmente, in Sicilia, viene stimata oltre il 50%. Gli astensionisti potrebbero facilitare il cambiamento, ma quale forza politica saprà convincerli? Da quello che vedo e sento, nessuna. Anche Nino Risitano, malgrado la sua convinzione di dar la fiducia non ad un partito ma ad un movimento, afferma che “In Sicilia nulla cambia: uno vale l’atro”. Povera Sicilia e poveri quei siciliani costretti a rimanere ai margini della società mentre ai candidati che saranno eletti è garantito un lauto stipendio e rimborso spese, ai trombati un posticino negli enti inutili.
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