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lunedì 4 settembre 2017

Posso dire la mia sulle elezioni regionali in Sicilia?

di Maurizio Alesi - CDX unitoDa sempre si dice – con qualche vena retorica – che la Sicilia è un laboratorio politico per l’Italia.
Se fosse vero, noi siciliani, avremmo sul groppone la responsabilità di aver rovinato il Paese, visti i risultati. Ecco perché sulle elezioni siciliane del 5 novembre si sono accesi i riflettori della politica nazionale e di tutti i quotidiani che raccontano i contorsionismi e le piroette dei due schieramenti impegnati a raggiungere il massimo dell’unità possibile, mica per governare ma per vincere (verbo da essi stessi abusato), e tirare a campare per i prossimi 5 anni.

Il Centrodestra ha fatto bingo riuscendo a mettere insieme, intorno al pizzetto di Nello Musumeci, praticamente tutti: da FI a Salvini, passando dalla Meloni e La Russa, all’Udc, al Cantiere Popolare dell’ex ministro Saverio Romano, ai satelliti dei movimenti sicilianisti, Rotondi, l’ex governatore dell’MPA Lombardo (condannato per voto di scambio), lo stesso Totò Cuffaro, l’avv. Gaetano Armao, l’ex rettore Roberto Lagalla (assessori entrambi, il primo con Lombardo, il secondo con Cuffaro).

Armao LagallaArmao e Lagalla erano fino a pochi giorni fa due potenziali candidati governatore, il primo voluto fortemente da Berlusconi il secondo da Cuffaro. Quando i suoi gli hanno spiegato che erano troppo deboli, l’ex cavaliere ha dovuto ripiegare su Musumeci. Ma siccome i due professionisti non volevano saperne di ritirarsi, sono stati intruppati nella mangiatoia costituendo un tricket Musumeci-Armao-Lagalla infilando i due ribelli in giunta come assessori in pectore. Armao farebbe l’assessore (in caso di vittoria), in quota al suo neocostituito movimento che ha chiamato – senza provare imbarazzo – “gli indignati”.

I siciliani pensavano che l’indignazione fosse un sentimento proprio dei cittadini massacrati e umiliati da una politica inetta, affarista e traffichina. Invece anche chi ha sguazzato nei palazzi del potere come Armao, che ha fatto parte di uno dei peggiori governi dell’isola, ha persino la pretesa di provare indignazione. Siamo alla farsa.

ANGELINO_ALFANONel redivivo Pdl manca (ancora), Alfano che chiede le primarie e gongola conteso com’è da destra e sinistra. In questi giorni campeggia sui giornali la foto di famiglia del vecchio centrodestra che sembrava archiviata dalla storia, resuscitata dall’immarcescibile Gianfranco Miccichè che non è un omonimo, è proprio lui quello di Publitalia, del 61 a 0 in Sicilia ed ex pupillo di B. in campo dal 1993.

Miccichè  Grande-Sud Globetrotter passato da Lotta Continua a FI, che ha abbandonato dopo il suo crollo elettorale e i guai giudiziari dell’unto del Signore. Il Pibe de oro, amico di Dell’Utri fondatore di Forza Italia e condannato in via definitiva per mafia, continuò a peregrinare tra una serie di aggregazioni, partiti, alleanze varie, la cravatta arancione di “Grande Sud” per poi fare ritorno alla casa madre e rimettere insieme tutto il cucuzzaro della prima Repubblica.

Ma nel cosiddetto centro-sinistra (ridotto ormai a centro-centro), le cose non sono più limpide e meno contraddittorie. Anche lì l’obiettivo è: allargare il campo senza stare a guardare chi si arruola né da dove viene. Venghino signori, venghino! E fu così che intorno al candidato di Leoluca Orlando, il rettore Fabrizio Micari (non ex, come Lagalla, ma in carica), benedetto da Matteo Renzi e dai generali del PD, si accasano Alfano, gli ex ministri Cardinale e Vizzini, i transfughi del centro destra riconvertiti. Chi invece si è tirato fuori dalla coalizione, sono paradossalmente i partiti della sinistra: Mdp e Sinistra italiana che non intendono allearsi con Alfano.

Orlando MicariA prima vista potrebbe sembrare una scelta meritoria e condivisibile, se non fosse che l’unico pregiudizio per la sinistra è costituito dalla presenza di Angelino (Alfano) mentre nessuno trova niente da dire sul PD. Evidentemente nella valutazione della sinistra il partito di Renzi, soprattutto qui in Sicilia, è cosa diversa da AP che fino a ieri si chiamava Nuovo Centro Destra. Io avevo capito che PD e Alfano stanno insieme da anni mostrando unità d’intenti, condividendo programmi, poltrone e votando le stesse leggi. Ecco perché la posizione di Mdp e SI appare fragile e incomprensibile, ma tant’è.

claudio-fava-Coerentemente alla loro tradizione autolesionista la sinistra si impegna subito a farsi del male per andare dritti dritti alla sconfitta. Infatti, non contenti di aver indebolito lo schieramento dove fino a ieri hanno inzuppato il pane, condividendo esperienze amministrative e di governo (a Palermo due mesi fa la sinistra era schierata col “campo largo”, alfaniani compresi), i bersaniani e quelli del SI, schierano Claudio Fava, dopo il passo indietro di Ottavio Navarra. E in quella magmatica area politica ronza un altro candidato Rosario Crocetta presidente uscente, che però è in trattativa avanzata con il capo del PD Renzi.
Manca solo il necrologio politico di Pisapia e il suo campo progressista, scomparso dai radar e non dà più notizie di sé da molti giorni. Alzi la mano chi pensa che in queste condizioni date ci possa essere una sola possibilità di vincere.

Questo è lo scenario, quasi definitivo, nel quale si svolgeranno le prossime elezioni regionali. Ora io apprezzo molto il sindaco di Palermo e lo considero uno dei più bravi ed onesti amministratori italiani ma, nonostante la mia stima, non riesco a capire perché si è messo accanto un partito come AP pieno di indagati, inquisiti, e addirittura condannati. Si è caricata la croce di regista di queste elezioni mettendo la faccia sulla candidatura di un personaggio come Micari, sconosciuto ai più, espressione della borghesia e dei salotti palermitani, già debole di suo e con l’aggravante di aver perduto il sostegno di una parte della coalizione che lo riconfermò sindaco a primo turno alle amministrative di giugno.

micari-renziMicari ce lo ricordiamo alla Leopolda sicula del superenziano Davide Faraone protagonista del disastro Crocetta, che impunemente si permette di attaccare ogni giorno, pur mantenendo i suoi assessori in quella giunta. E che cos’è questa cosiddetta “lista dei territori” di Orlando. Si tratterebbe di sindaci e consiglieri comunali sparsi per la Sicilia e, per favore, non domandate da dove vengono. Apposta si chiama campo largo, e dove c’è largo c’è posto per tutti, basta avere i voti. E nell’indifferenza generale è in pieno conflitto d’interesse mantenendo la carica di rettore di una delle principali università italiane, senza che nessuno degli alleati alzi un sopracciglio, 4.500 dipendenti tra docenti e professori che si recano alle urne.

Lui dice che si dimetterà solo se sarà eletto. Bell’esempio di etica in politica, così se non sarà eletto avremo un rettore non più di tutta la città ma espressione degli amici della Leopolda e della leopoldina all’amatriciana. Scusate, ma se lo scenario è questo e a me fa un po’ schifo, farei peccato se votassi per il candidato di 5stelle? Almeno per loro la coerenza e l’onestà sono un valore.

Maurizio Alesi
04 Settembre 2017

25 commenti:

  1. Mafia e cannoli per tutti.

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  2. In questo gruppo c'è di tutto e di più...non manca niente...

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  3. Sintesi perfetta dell'ennesima "tragedia annunciata"....

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    1. Comunque danno fastidio anche ai loro amici...

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  4. Poi, trattando trattando.....

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  5. marcello Panzica cittadino romano4 settembre 2017 alle ore 21:38

    Per voi 5 stelle è meglio cosi.tanto peggio tanto meglio è una vecchia storia.

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    1. Se ti riesce prova a fare qualche valutazione nel merito invece di cavartela con frasi fatte.

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  6. Mi è piaciuto veramente questo articolo di Maurizio Alesi. Hai ragione anche sul nostro amico Orlando, sindaco pigliatutto ed ottimo amministratore, che tiene a galla questa città gattopardesca per eccellenza. Il "sinnaco Ollando" ha messo la faccia sulla candidatura di Micari, un illustre sconosciuto senza voti, pertanto anche i voti della banda alfano, fanno brodo. Evviva il laboratorio siculo, avanguardia politica-intellettuale-poltroniera, fin dai tempi del milazzismo! Cmq condivido tutto delle tue tesi comprese il finale. W 5 stelle! Non hanno esperienza, sono incompetenti ? Almeno si spera siano onesti e poi peggio di cosi la politica siculo-italiota, non potrebbe andare! Forza ragazzi tagliate gli stipendi a questi cialtroni ladri e date un minimo di reddito di sussistenza ai poveri disgraziati, messi sulla strada dal capitalismo, dalla globalizzazione e dalla finanza assassina! Bravo M Alesi.

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    1. Toh!.... è risorto il nostro psichiatra Giuseppe, ma non stavi bene nella tua residenza? Beh... sono contento, così il quadro è completo.

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    2. E per manifestare questa profonda riflessione c'è bisogno di farlo in anonimato?

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  7. Ringrazio Maurizio Alesi per aver tracciato in modo chiaro il complicato quadro della politica siciliana che senza troppi veli rispecchia quella nazionale.
    Vista la dinamica delle alleanze, mobili e improbabili almeno sulla carta, sembra proprio che lo scopo della competizione elettorale sia appunto "vincere" per mantenersi a galla, cosa ben diversa dal governare per il bene dei cittadini.
    Insomma, cade a fagiolo la famosa frase ... chi non muore si risiede

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  8. Maurizio non pote va fare un'analisi più approfondita e realistica. In questo ecumenico groviglio di personaggi scialbi, in cui molti raggiungono l'acme della depravazione politica, noi siciliani dovremmo servire da tendenza alle prossime elezioni nazionali? Un sorriso amaro si staglia sul mio viso perché capisco quanto la nostra Italia si possa nutrire del più amaro e mefistico fiele: la Sicilia oggi rappresenta infatti il peggio. Noi abbiamo una piccola grande speranza, che é avvalorata da quel 30% di Siciliani adulti, maturi e responsabili che in questo marasma hanno scelto di votare per un sostanziale cambiamento, scegliendo di seguire uomini che fanno politica all'insegna dell'onesta' e dell'etica politica. Crediamo in Loro e votiamoli, magari guardando in faccia nostro nipote o nostro figlio...sì proprio quella effigiata sulle foto che campeggiano sui vostri mobili e sulle vostre scrivanie; e finalmente senza vergogna cerchiamo di fare questa unica possibile scelta.

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    1. Caro Nino, come ha recentemente detto qualcuno: il problema dell'Italia sono gli italiani. Ma ti sembra razionale che la resuscitata formula del Pdl, dopo i guasti e le schifezza che ha combinato, sia avanti nei sondaggi?

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    2. Davanti a tutto questo l'ottimismo della volontà si fa sempre più labile, Maurizio

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  9. E poi hanno fatto un casino a Ferrandelli che era appoggiato da Cuffaro...gliene hanno dette di tutti i colori...ma state zitti, cosazze inutili!

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    1. Altro eccellentissimo pupo mosso da chissà quale puparo... Mi viene il voltastomaco vedere tutti questi "indignati speciali" recitare questa farsa mediatica su chi ottiene cosa... V E R G O G N A

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  10. Armando Pupella Care, carissime regioni, nel senso di costose, costosissime, inefficientissime (salvo qualcuna più o meno virtuosa) ci costate? Ma quanti cabasisi ci costate?
    Non sapete nemmeno proteggere il territorio da incendi boschivi e frane, ad Agrigento nonostante 71 anni di speciale regione siciliana l' acqua è razionata ma l' acqua della sorgente di Santo Stefano di Quisqina (Prov. di Agrigento) è imbottigliata dalla multinazionale Nestlé ! ! !

    E con questo scassamento di cabasisi dovrei votare alle elezioni regionali? Se voterò, indipendentemente dal partito, lo farò tirandomi il naso e tutti gli altri origini, specialmente quello posteriore.

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  11. Giusto! Votiamo il Geom. Cancelleri che, con la sua grande cultura ed esperienza, risolverà tutti i problemi della Sicilia!

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    1. quello che farà il geom. Cancelleri ancora nessuno può dirlo. Quello che invece tutti sappiamo è ciò che hanno fatto fino ad ora, quelle facce di bronzo che hanno la sfacciataggine di ripresentarsi agli elettori.

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  12. Conosco Armao e Lagalla e per quello che ho avuto modo di apprezzare penso che la loro professionalità e disponibilità potranno portare benefici al Governo Regionale e li metterò alla prova.

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  13. Io non escludo che i due candidati presidenti siano persone perbene e professionalmente attrezzati per governare la Sicilia. Il problema, per tutti e due, sono i rispettivi schieramenti, la compagnia che si sono scelti. Ma davvero pensate che personaggi come Miccichè, Romano, Cuffaro o un partito come FI o Udc possano lasciare campo libero al loro candidato? Sarà inevitabile che Musumeci diventerà ostaggio di chi lo ha fatto eleggere. Stessa cosa vale per Micari che si accompagna con l'ex ministro Cardinale, Angelino Alfano, Castiglione . Può realisticamente considerarsi libero nella sua azione di governo?

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  14. Il limite alla creatività e professionalità amministrativa lo porrà il pareggio di bilancio posto in Costituzione , chiunque vada ad amministrare ! Non illudiamoci che un Armao o un La Galla possano fare miracoli perché avranno le mani legate e se dovranno operare a delle scelte non penso proprio che le faranno a favore dei più , in termini di assistenza sanitaria , di ticket ribassati o recupero di lavoro diffuso per gli attuali disoccupati . Occorre essere disincantati , perché l'agenda del nostro futuro governo la dettera la Banca Centrale Europea , e già sarà tanto se non ci obbligano un commissario ad hoc , come è stato l'assessore Baccei . Potremo riiniziare a respirare solo quando saremo capaci di sviluppare una politica autenticamente autonomista o , quantomeno , alternativa all'attuale trend europeo . Avete sentito qualcuno dei candidati esprimersi in questo senso ? Allora se non siete parte direttamente vicina ed interessata alla futura amministrazione , tanto da poterne ricavare benefici diretti , rassegnatevi , saranno altri cinque anni di polemiche e sofferenze , che si aggiungeranno alle sofferenze elaborate dal governo nazionale , perchè quelle politiche tendono ad allargare la base dei poveri e restringere quella dei sempre più ricchi !

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  15. Io lo voterei Cancelleri ma soltanto per in posto di...cancelliere e non di più !

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