Elenco pagine statiche

sabato 1 luglio 2017

MIGRANTI. SIAMO ANCORA UNO STATO SOVRANO?

d1 migrantii Franco Gentile - Mi viene spontaneo domandarmi se è un rigurgito di razzismo il pensare che forse con questa storia dei "migranti" si è giunti ad una saturazione innaturale.
Nessuno può negare che la situazione è drammatica. Ieri m'è parso di leggere che addirittura una nave spagnola è entrata in un porto italiano per "scaricare" qualche migliaio di "profughi". Ma, è una mia fantasia o la Spagna fa anche essa parte dell'Unione Europea? Si? E, allora, in base a quale specifico diritto porta questa gente in casa nostra e non in casa sua?

Macron GentiloniLa Francia, che pure in parte si affaccia sul Mediterraneo, rifiuta di accogliere gli stessi profughi, e il giovane presidente Macron, tanto osannato, ce ne rispedisce indietro a Ventimiglia circa 400, e ci fa sapere che quelli sono migranti economici. Una importante scoperta! E così fa pure Malta. E quando osiamo parlarne oltre confine, i vertiti europei e i governanti degli altri paesi ci battono una mano sulla spalla, ci consolano con la loro compunta compassione e, alla fine, ci fanno, con molto stile: il “segno dell’ombrello”!

Mattarella 60 anni trattati di RomaIl Capo dello Stato, Sergio Mattarella, poco tempo fa nella ricorrenza dei Trattati di Roma, riferendosi a Luigi Einaudi, è tornato a mettere in dubbio, il concetto di ‘sovranità nazionale’: "Nessun Paese europeo può garantire, da solo, la effettiva indipendenza delle proprie scelte. Nessun ritorno alle antiche sovranità nazionali potrà garantire ai cittadini europei pace, sicurezza, benessere e prosperità, perché nessun Paese europeo, da solo, potrà mai affacciarsi sulla scena internazionale con la pretesa di influire sugli eventi, considerate le proprie dimensioni e la scala dei problemi." Belle parole.

Ciò significa che dobbiamo considerare l'Europa come la Nazione Sovrana. Gli Stati Uniti d’Europa. Anche se, oggi, credo sia una vera e propria utopia. Uno come me che ritiene siamo tutti "cittadini del mondo" dovrebbe gioire di tale principio. Ma, chissà perché, non sono affatto convinto che in questo momento storico tocchi a noi italiani rinunciare alla nostra sovranità mentre gli altri Stati non ne parlano nemmeno.

dc2f6bc95e02b0a065d6543895fb4924-kWoE-U11001653178008rTF-1024x576@LaStampa.itSarà che non sono più capace di comprendere ancora la mia lingua madre ma in me si insinua il pensiero che lentamente l'Italia, per la generosità del suo popolo e dei suoi governanti, concluderà la sua storia di Stato Sovrano, quello racchiuso nei confini naturali, compresi, come sempre saputo "Dall'Alpe a capo Passero". Diventerà, invece, la sola terra d'accoglienza, uno stabile insediamento della massa di "disgraziati" che cacciati dalla loro terra per l'avidità delle multinazionali debbono pur sopravvivere da qualche parte.

I profughi una volta sbarcati vengono accompagnati al Centro di Accoglienza e Primo Soccorso dove soggiornano fino al trasferimento in altri Centri di Accoglienza nel resto dell Italia. Attualmente il Centro ospita circa 1400 immigrati provenienti dalla Tunisia.
Lampedusa, 09 Marzo 2011. ANSA/INSIDEFOTO/SERENA CREMASCHIForse, ma sarà effetto della mia mentalità ristretta e forse vivo anche fuori dal tempo, mi viene spontaneo pensare che tanto vale l'Unione Europea ci dica a quale stato, tra quelli continentali, apparteniamo. Così potremmo anche risparmiarci la spesa di mantenere un governo, un parlamento e le relative strutture governative nazionali finora simbolo e necessità per giustificare l’esistenza di "stato sovrano". Che, unico eroe, vuole rinunciare alla propria sovranità.
Mi si scuserà la presunzione e l’impertinenza di certi pensieri ma mi viene spontaneo pensare che chi ci governa ha una sola preoccupazione: vendere l’Italia al migliore offerente. Ma facendo in modo che possano mantenere, per propria personale convenienza, le attuali strutture e prerogative.

Sono certo, e lo voglio sperare, le mie possano essere solo fantasie dovute alle lunghe ore insonni portate dall'età. Ma penso sul serio che, alla fine, rifletterci un po’ su non farebbe male a nessuno. Si tratta del nostro futuro, e, per ovvie ragioni, del futuro delle nuove generazioni. Quelle che da troppi anni ormai patiscono i morsi di una crisi economica e che rischiano di continuare la serie delle “generazioni perdute”.

Franco Gentile profiloFranco Gentile
01 Luglio 2017

21 commenti:

  1. lo siamo mai stati?

    RispondiElimina
  2. Siamo uno stato di merda! Contiamo zero!

    RispondiElimina
  3. Nulla da aggiungere a questa analisi lucidissima di Franco Gentile. Ho letto ogni parola condividendone l'uso e il contenuto. Non capisco neanch'io cosa hanno in mente e a quali strategie mirano i nostri politicanti guidati dagli infingardi di PD e Forza Italia. Non ne trovo il senso.

    RispondiElimina
  4. Negli ultimi vent'anni abbiamo fatto sempre la figura degli accattoni con il cappello in mano, ma nell'ultimo quinquennio con una mano abbiamo tenuto il cappello l'altra l'abbiamo allungata a chiedere l'elemosina.

    RispondiElimina
  5. bellissima analisi..mi e' particolarmente piaciuto questo passo: "Ma, chissà perché, non sono affatto convinto che in questo momento storico tocchi a noi italiani rinunciare alla nostra sovranità mentre gli altri Stati non ne parlano nemmeno."

    RispondiElimina
  6. L'ho scritto piu volte, l'immigrazione nel nostro paese è programmata, così come lo era già per tutta l'Europa. Solo che mentre gli altri paesi, dopo aver inizialmente accettato di tutto, si sono poi tirati indietro, con vari distinguo, adesso, alcuni si limitano ad accogliere solo i rifugiati ed a respingere invece i migranti economici, altri neppure i primi. I nostri governanti, ignavi e supini ai lori burattinai di Bruxelles, hanno continuato imbecillemente con il piano di porte aperte per tutti, con lo scopo di rimpiazzare la carenza di nascite, causata dalla loro incapacità, con nuovi italiani importati dall'Africa e medio oriente, senza tener conto delle possibilità del paese e della capacità dei cittadini residenti, di offrire una ospitalità appena dignitosa, oltre ai problemi legati alla difficilissima integrazione, cultura, religione, usi e costumi. Dovremmo avere il coraggio di dirlo senza remore, almeno gli ultimi governi, quelli dei non eletti, imposti, come si fa in dittatura e questa classe politica, è composta da incapaci ed inetti incoscienti su tutti i fronti. Dopo aver distrutto l'economia della 5^ potenza mondiale, continuano imperterriti a pontificare come unti del Signore. Ma peggio di loro i cittadini bue, che continuano a votarli e difenderli con masichistico spirito autolesionistico. È incredibile il livello raggiunto dalla stupidità umana.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. applauso scrosciante

      Elimina
    2. La criminalità umana, Giovanni, non la stupidità, detta legge.

      Elimina
    3. 10 E LODE AL COMMENTO DI GIOVANNI CAIANELLO.
      Su questi argomenti: migranti, profughi, ius soli, decadenza economica-morale-sociale-demografica ho molte volte commentato post simili e mo' MI SON STUFATO ! Su immigrati (non profughi che fuggono da guerre e persecuzioni politiche e religiose) ci sono ingenuità, buonafede, malafede, cinismo, lacrime coccodrillesche per i migranti annegati nel Mediterraneo, bisinissi. Italianizzo business in bisinissi solo per indicare uno sporco affare molto fituso. È un gran pericoloso kasino ben organizzato!

      Elimina
  7. Raffaella Schiavone2 luglio 2017 alle ore 10:06

    Finalmente il buon senso affiora dopo tanta ipocrisia pelosa....

    RispondiElimina
  8. Stato servo dal dopoguerra in poi.

    RispondiElimina
  9. Ancora non lo avete capito che i politici italiani fanno finta di non sapere che i trattati europei sono chiari nessun migrante economico può entrare. possono entrare solo i profughi dei paesi dove c'è la guerra, ma da quei paesi ne escono pochi.

    RispondiElimina
  10. Un governicchio che prende ordini da Bruxelles ha trovato un originale equilibrio , tra l'utile dell'accoglienza a chi fuggiva dalle guerre , ed il dilettevole trasformando in business un esodo di massa pilotato sin dalla partenza . Altri paesi , sia pur appartenendo alla stessa Europa , ma mantenendo quel minimo di ragionevolezza che inorgoglisce la sovranità di una nazione , Francia in testa , informa l'Italia e gli italiani a non essere interessata al dilettevole , quindi a non essere interessata al business della tratta umana e visualizza uno stato "quelli non sono profughi , ma migranti economici!" , quindi non è gente che fugge da guerre , ma persone attratte dal luccichio di una vita migliore . Noi cittadini in verità , di questa differenza , ce ne eravamo accorti , ma succubi delle decisioni di questi mercanti , e di un buonismo astratto che ci contraddistingue , non abbiamo reagito , ci siamo persi in polemiche e diatribe oziose , abbiamo lasciato fare . La Francia , no ! E ce li respinge. Tutto qua! Juncker, ci dà una pacca sulle spalle apostrofandoci come eroi, che suona molto di coglioni!

    RispondiElimina
  11. Dal 10 giugno 1940 non siamo più uno Stato sovrano, prima la Germania nazista, poi gli USA ai quali si è aggiunta questa strana Europa che, tra tante euro minchiate come la curvatura dei cetrioli e delle banane, ci vuol far produrre anche formaggi e mozzarelle senza latte ma con farina di latte.
    Prima del 10-6-1940 non avevamo basi militari straniere sul Territorio Nazionale. Ho sempre auspicato un ' Italia economicamente e militarmente forte, amica di tutti, alleata di nessuno. Si può fare ma non con politici e sindacalisti seri e responsabili.

    RispondiElimina
  12. Apprezzo il tuo articolo, Franco, ed ho anch'io perplessità e dubbi; non solo sulla questione diretta che riguarda lo Stato sovrano: quello infatti lo stiamo spartendo con i potentati e la mafia. Il Popolo sovrano di questo Stato sovrano ormai é impotente o acquiescente. L'Europa? Da quando, circa 50 anni fa, ci hanno fatto studiare la sua lingua, dal punto di vista "politico" non si è fatto alcun passo avanti e credo che tutti cercano di fare i propri egoistici interessi, compresa e soprattutto l'Italia: sui migranti, chi in questo momento, come abbiamo detto, fa le veci dello Stato e del popolo sovrano...fa i suoi sporchi e lucrosi introiti, oltre ai sostanziali aiuti europei.Soluzioni? Accogliamoli, ma pensiamo di aiutarli soprattutto nei loro paesi senza esportare in essi armi o mezzi di distruzione e pensando alla più sana direttiva del mondo moderno: la non ingerenza nelle questioni politiche, a prescindere da Dittatura o Democrazia. In questa società qualsiasi cosa diventa complicata...eppure basterebbe fare un semplice e risolutivo ragionamento.

    RispondiElimina
  13. La truffa più grossa rifilata agli italiani da questa classe dirigente è quella di far credere che la nostra economia, per crescere, abbia bisogno di mano d’opera straniera e non selezionata.
    In condizioni di povertà sempre più incombente, di aumento costante della disoccupazione, di quasi la metà dei giovani senza lavoro, dell’eliminazione dei diritti dei lavoratori, dei salari sostituiti con i voucher e con un PIL in perenne “zero virgola”, invece di creare lavoro stabile per i nostri connazionali in modo da permettere – in un secondo tempo – di darne anche a chi proviene da altri Paesi per cercare una vita migliore, si sceglie di elargire una momentanea sistemazione a chiunque entri in Italia senza offrire veri progetti di integrazione. Non ci può essere alcun futuro se ci si ferma all'accoglienza.
    In questo modo non si aiuta nessuno: né gli italiani né gli stranieri. E si determinano situazioni sempre più preoccupanti di disagio sociale.
    L’aspetto peggiore, poi, è quando si scopre che parte dei flussi migratori è controllata da organizzazioni interessate esclusivamente al lucro.

    RispondiElimina
  14. Franco Gentile, da come viene affrontata, a livello europeo, la questione dei “migranti” si pone la domanda se “se siamo ancora uno Stato sovrano”. A prescindere dall’argomento in esame, la sovranità della nazione è già abbastanza compromessa per motivi interni ed esterni. Tralasciamo i motivi interni e affrontiamo quelli esterni: la crisi ideale e istituzionale dell’Europa. Del manifesto di Ventotene: “PER UN’EUROPA LIBERA E UNITA”, è rimasto ben poco. Un Europa che doveva essere dei popoli e delle persone è dominata dalla finanza i cui interessi prevalgono sui bisogni delle persone, tutto da rifare. Dobbiamo tornare alle origini, a quell’idea dei Padri Fondatori che avevano prospettato una federazione degli “Stati Uniti d’Europa”. Per la realizzazione di una simile prospettiva valeva la pena di sacrificare un tantino di sovranità con il principio che, in certe situazioni, nessun Paese Membro doveva agire da solo e che, in situazioni difficili, nessuno doveva rimanere da solo. Nulla di tutto questo! Abbiamo un Parlamento europeo eletto a suffragio universale privo di sovranità mentre siamo amministrati da burocrati in balia delle lobby di interessi finanziari. Quanti vincoli assurdi: dai centimetri delle banane alla grandezza delle vongole, dall’olio di olive al tipo di agrumi e così via di ridicolo in ridicolo, ne risente la nostra economia con perdite di fatturato e di occupazione. Questa situazione, di fatto, limita la sovranità degli Stati. Possiamo dire che l’Unione non si basa sulla solidarietà ma sull’egoismo. In questo quadro si inserisce il problema dei “migranti” che per l’Italia sta diventando insostenibile. L’Italia è stata abbandonata al suo destino e malgrado le tante promesse continua a rimanere sola, intanto il flusso non si ferma ed aumenta. Quando si parla dei “migranti” non penso alla loro classificazione, li considero dei disperati sia che fuggono dalle guerre o dalla miseria. Il futuro dell’Unione Europea e delle nuove generazioni dipende da come, insieme, riusciremo ad affrontare l’emergenza “migranti”.

    RispondiElimina
  15. La francia, minuscola voluta, una delle, disgustosa politica disonesta. Cause tal problema..... La vendita d'armi in cambio a materie prime malpagate

    RispondiElimina
  16. Maria Luisa Cosentino2 luglio 2017 alle ore 22:41

    I migranti economici mi ricordano i nostri nonni e fanno il paio con i giovani cervelli che lasciano la nostra casa

    RispondiElimina
  17. Dal 10 giugno 1940 non siamo più uno Stato sovrano, prima la Germania nazista, poi gli USA ai quali si è aggiunta questa strana Europa che, tra tante euro minchiate come la curvatura dei cetrioli e delle banane, ci vuol far produrre anche formaggi e mozzarelle senza latte ma con farina di latte.
    Prima del 10-6-1940 non avevamo basi militari straniere sul Territorio Nazionale. Ho sempre auspicato un ' Italia economicamente e militarmente forte, amica di tutti, alleata di nessuno. Si può fare ma non con politici e sindacalisti seri e responsabili

    RispondiElimina
  18. A volte sfugge un particolare che è la situazione geografica dell' Italia che sommata agli interessi dei nostri e al disinteresse del resto della UE sta creando una situazione a dir poco esplosiva

    RispondiElimina