di Giangiuseppe Gattuso - Festeggia lui e festeggia il PD. Ciò che ne resta dopo la “cura” che ha determinato la fuoriuscita di parti del partito e
personaggi di un certo rilievo come Bersani, D’Alema, Civati, Fassina, Speranza e compagnia cantando. E dopo la madre di tutte le sconfitte rappresentata dal referendum costituzionale del 4 dicembre 2016.
Una pagina importante sulla quale non si è mai fatta sul serio una profonda e adeguata riflessione. E che ha ha lasciato macerie. Una legge elettorale, voluta e imposta fino all’inverosimile, valida per una sola Camera e bocciata per l’ennesima volta dalla Corte Costituzionale. Un disastro di cui stiamo ancora pagandone le conseguenze.
Dopo quella rovente sconfitta, è vero, si è dimesso e lo ha fatto anche da segretario nazionale. Aveva pure promesso di ritirarsi dalla politica, ma ci ha ripensato. Capita.
Il 30 aprile 2017 ha stravinto le primarie: il 70% degli oltre 1 milione e ottocentomila votanti lo ha indicato come nuovo Segretario Nazionale per la seconda volta. Andrea Orlando, il mite e bravo Ministro della Giustizia, certamente l’antitesi del trascinatore, si è fermato a circa il 20% e il resto è andato all’esuberante e simpatico presidente della regione Puglia, Michele Emiliano.
Bisogna prendere atto del risultato e se anche inferiore al passato, rappresenta un significativo momento di partecipazione popolare. Le Primarie, pur con i limiti legati alla loro non regolamentazione, sono una delle massime espressioni della democrazia.
E quando si parla di Politica la partecipazione democratica e il coinvolgimento dei cittadini assume un ruolo necessario e fondamentale. Il Partito Democratico, non c’è dubbio, costituisce una realtà importante del sistema italiano con cui tutte le altro forze devono confrontarsi rispettandone la legittimazione popolare. Un principio che dovrebbe guidare ogni dirigente, a cominciare dal PD e da Renzi stesso, nel rapportarsi con gli altri concorrenti della battaglia politica.
Il suo arrivo nel Pd, quando vinse la pima volta contro Bersani, fu subito dirompente. Velocemente mise ai margini un’intera classe dirigente e con un’operazione da manuale che resterà nella storia, da Sindaco di Firenze si insediò a Palazzo Chigi. Sostituì in corsa il suo collega di partito e vice segretario nazionale Enrico Letta. Poi quasi tre anni di governo con una maggioranza condizionata fortemente da una forza politica che faceva parte di un’area che nel 2013 aveva partecipato alle elezioni in contrapposizione alla sua linea politica. E, non possiamo mai dimenticarlo, con un risultato drogato da una legge elettorale incostituzionale che determinò l’elezione di un numero di parlamentari abnorme per il PD che vinse per un soffio.
L’attuale governo è, di fatto, una prosecuzione del suo essendo costituito quasi interamente dagli stessi Ministri e sottosegretari, che sta proseguendo il lavoro iniziato nel febbraio del 2014 con i risultati che sono sotto gli occhi di tutti. Pur con qualche esito evidentemente positivo.
Intanto però restiamo nel guado. E restiamo una democrazia incompiuta anche per sua responsabilità. Un Paese che si dibatte per l’ennesima volta sulle modalità di elezione del Parlamento avendo come indicazione prioritaria quella di trovare il modo per bloccare una forza politica. E non, invece, quella di dotare una volta per tutte l’Italia di una legge elettorale condivisa e valida per oggi e per il futuro che consenta di armonizzare l’esigenza prioritaria della rappresentanza con l’altra, altrettanto importante, della governabilità.
Ma per raggiungere questo risultato bisogna smetterla di delegittimarsi a vicenda avendo pieno rispetto della volontà popolare. Non ci sono voti buoni e voti cattivi. E nemmeno voti di protesta, e quindi di poco peso, e voti “istituzionali” e quindi pesanti perché dati ai partiti tradizionali. Così come si continuano a tacciare come espressione dell’antipolitica forze capaci di rappresentare milioni di cittadini e con una consistente preponderanza di voto giovanile.
Renzi è tornato senza essersene mai andato veramente. E può piacere o meno è ancora al centro del panorama politico del Paese. La sua forza, paradossalmente, è inversamente proporzionale alla presenza del Movimento 5 Stelle ritenuto, a ragione, l’avversario del sistema partitocratico.
Quel sistema all’interno del quale la gran parte della classe dirigente, imprenditoriale e burocratica si sente protetta e a proprio agio. Ma anche tantissimi cittadini che pur con qualche sofferenza ritengono gli “altri” ancora un rischio troppo alto per il proprio futuro. Insomma, il “giovane” rottamatore per antonomasia è diventato la migliore garanzia per il mantenimento dello status quo.
Giangiuseppe Gattuso
01 Maggio 2017
Secondo me non è di vincita che si possa parlare, Renzi è stato confermato nel suo ruolo dai suoi seguaci e, stavolta, nemmeno tutti perché ne mancano altri 700.000......(70% di 1.000.000).....il resto degli italiani non l'ha nemmeno considerato!
RispondiEliminaSarebbero democratiche se ristrette ai voti della base. Così è solo una grande ammuina!!
RispondiEliminaPrimarie aperte a cani e porci per evitare che votarlo 4 gatti e solite cose di extracomunitari pagati per votare.Se questa è democrazia....
RispondiEliminaGiangiuseppe, quello che dici sarebbe vero se fossero primarie vere. Queste sono soltanto manifestazioni ridicole. Il fondamento delle primarie infatti è dato dal principio che sia la base a scegliersi i rappresentanti. La base significa iscritti da un certo numero di anni. Proprio per assicurare certezza di voto. Alle primarie del PD vota chiunque. Extracomunitari compresi.
RispondiEliminaSo di gente che è andata a votare Emiliano perché' non vincesse Renzi e di destri perché piace loro la sua politica. Quanto meno avremmo un numero di votanti veritiero se votasse solo la base.
EliminaSu 47 milioni di italiani, hanno votato solo mille e 800. Il 65% per Renzi che, quindi, ha preso il 2% dei voti. E lo chiamano "successo"....
RispondiEliminaDentro questo PD è destinato a restare solo il peggio del personale politico disposto a svendersi al partito della nazione, pronto ad ogni compromesso pur di mantenere il potere. Molti sono andati via ma l’esodo non si è fermato e chi ancora conserva un po’ di pudore, non potrà restare a lungo in questa palude. Il Renzi 2 sarà peggiore del Renzi 1 e avrà un Parlamento a sua immagine e somiglianza. Io non celebrerei tanto i due “antagonisti” Emiliano e Orlando (soprattutto il secondo che ha sempre votato tutto insieme ai renziani) perché, proprio la loro presenza ha fatto lievitare la quota degli elettori alle primarie. La loro partecipazione ha alimentato la speranza (direi l’utopia), che questo partito geneticamente modificato da un bulletto di quartiere, possa tornare ad essere un riferimento per la sinistra italiana. La verità è che il PDR ha un elettorato che non merita e che (con grande ingenuità), continua ad associarlo a Berlinguer e a Nilde Jotti invece che a Verdini e Alfano.
RispondiEliminaRenzi è di più della garanzia di mantenimento dello status quo. Renzi, fin dal suo insediamento ai vertici di comando, del partito e del governo, è il traghettatore dell'Italia dal vecchio sistema di potere nazionale, al nuovo sistema di potere europeo, al servizio delle classi dominanti, vecchie e nuove
RispondiEliminaHai concluso bene l'articolo Giangiuseppe: " Per il mantenimento dello "status quo" ovvero per il mantenimento di una classe politica anticostituzionale, formata da "nullafacenti" ben rimunerati e che ha come solo obiettivo quello di destabilizzare sempre di più il Paese, prendendo per fame la maggior parte della popolazione, illudendo i giovani di avere una occupazione anche se costituita da una sola ora di lavoro quotidiano e di vivacchiare coi Voucher's. Beh! Sinceramente credo che non possiamo dire di vivere nel paese di "bengodi" e neppure nella Terra Promessa......viviamo alla giornata, andiamo avanti sulle gambe dei vecchi e lentamente ci avviamo alla instaurazione di quella oligarchia autoritaria tanto cara ai "pidduisti" di Gelli, ambita da Berlusconi e impersonata con tanta vanità fasulla da Matteo Renzi eletto segretario in forza principalmente dei voti portati da forze antitetiche e fino a ieri avversarie acerrime del PD nato a suo tempo proprio per avviare riforme che avrebbero dovuto disattivare ogni incentivo da parte di determinati settori della vita economica e sociale del paese e impedite sul nascere con l'aazione truffaldina della compravendita di parlamentari da parte di quel Capo di Partito che oggi ha mandato, fingendo di essere nemico, i suoi ad eleggere Matteo Renzi segretario del PD! E si ha anche il coraggio si definire tutto ciò "democrazia"? Ma andiamo! Siamo seri. Io lo chiamerei senza mezzi termini "colpo di stato"! E se a qualcuno non piace ciò che affermo lo urli forte tanto io qua sono e qua resto con le mie convinzioni che sottopongo all'esame di ogni cittadino con animo sereno e senza ipocrisie di comodo!
RispondiEliminaRenzi ha rivinto e su questo non ci sono e non c'erano dubbi. Qualsiasi elucubrazione è inutile perché poco pregnante e significativa per quanto attiene il prossimo assetto politico e governativo. Egli sarà il prossimo Premier perché cercherà ed avrà l'appoggio dell'ineffabile Berlusca. Se la legge elettorale non cambia, come non cambierà, le Stelle staranno a guardare e, di certo, non avranno la stessa lucentezza che hanno adesso per gli anni avvenire. Mi dispiace che debba andare così, ma questa è la triste realtà. Emiliano cercherà in tutti i modi di avvicinare la Sinistra ribelle, ma non credo che questo tentativo potrà andare a buon fine. Vivacchieremo dunque per ancora molto tempo in questo Sistema insulso con pessimismo e rabbia.
RispondiEliminaNino, non credo che il PD ritornerà ad essere partito di maggioranza relativa e Renzi di nuovo Presidente del Consiglio. Alla brutta destra italiana, mi auguro che sarà il M5S ad avere il maggior consenso, solo così potremo avere un'esatta dimensione della loro politica ed una volta per tutte possiamo valutarli. Si dice che il test romano non è valido, allora è necessario vederli alla gestione della politica nazionale, attualmente il metro di misura sono soltanto i buoni propositi.
EliminaIn realtà, lo scopo di queste primarie non era quello di eleggere il Re d'Italia, ma semplicemente il segretario di un partito, dovremmo quindi analizzarne l'impatto sulla politica futura del paese. Allo stato, è indubbio che "il rottamatore", in effetti ha rottamato, ma buona parte della classe politica del suo partito e con essi anche una grossissima fetta dei suoi elettori, dissipando il patrimonio costruito nel 2013. Il 4 dicembre, oltre 19 milioni di italiani, hanno detto no non solo alla riforma costituzionale, ma in particolare una solenne bocciatura nei confronti di Renzi e delle sue politiche. Oggi, sempre gli italiani, in particolare quelli del PD, lo favoriscono con circa un milione e duecentomila voti, che dimostra come i suoi simpatizzanti si siano dimezzati rispetto al boom del 2013. Che peso politico potrà avere sul paese il neo segretario Renzi dopo le prossime elezioni politiche che secondo i sondaggi lo vedono perdente dietro i cinque Stelle, che invece continuano a salire nelle intenzioni di voto? Quale tentativo governo potrebbe mettete piedi mel caso che questo risultasse impossibile ai grillini che non si alleano? Un inciucio 2 con Berlusconi, porterebbe il PD ad essere una forza ormai conclamata della destra italiana, più di quanto non lo sia già stata e quindi rifiutata dagli elettori. Lo stesso Orlando, ha già dichiarato che in tal caso si farebbe promotore di una denuncia in seno al partito, fino a chiedere la sua decadenza dal PD. Insomma, quella di Renzi, sembra proprio una vittoria di Pirro.
RispondiEliminaSono d'accordo con il post.
RispondiEliminaIl voto c'è stato ed è stato democratico.
Poi se alla base è scappata la voglia di andare a votare, quello rimane un problema del PD.
Quelli che si troveranno Renzi senza averlo voluto... cambieranno partito o la prossima volta andranno a votare.
Quello che più mi stupisce rimane l'assurda voglia di supportare un mentitore seriale certificato ormai da anni pensando che possa addirittura riparare ai danni fatti fino ad oggi da lui stesso...
Questo si che lo trovo assurdo!!
Le primarie aperte a tutti non hanno senso per due motivi: 1) perché non sono espressione piena di chi vota quel partito; 2) perché può votare "contro" o "a favore" di un candidato chiunque abbia interesse a fare pura speculazione elettorale. Il fatto che vadano poi a votare cinesi, immigrati e quanti altri si possano immaginare, rende la cosa una pagliacciata.
RispondiEliminaLa primarie sono espressione di democrazia, su questo non c’è dubbio.
RispondiEliminaMa un conto sono le primarie finalizzate ad avere orientamenti certi sulla vera volontà degli elettori, un altro sono quelle per ratificare un consenso predefinito.
Si sapeva fin dall’inizio, infatti, che Renzi avrebbe stravinto. E allora quale significato può avere il trionfalismo manifestato attorno ad un esito scontato se non quello di “drogare” l’opinione pubblica di un risultato farsesco, espresso con il paradosso della conferma di un segretario che ha distrutto il proprio partito?
In termini concreti questo risultato è l’espressione della più classica “sindrome di Stoccolma” in base alla quale la vittima finisce per sottomettersi al proprio carnefice.
C’è da osservare, peraltro, che il meccanismo applicato a queste primarie, aperte a tutti e prive di ogni logica di regolamentazione, sono lo specchio fedele di un partito che fonda la propria forza sui numeri (qualunque sia la loro provenienza) e non sulla sostanza di un programma ben delineato e presentato ai cittadini in modo da fornirli di concreti punti di riferimento.
Il PD è sempre alla ricerca del consenso alimentato dal fumo di proclami e di ipotesi vaghe e impalpabili, galleggianti nel mare delle possibilità e delle promesse, che chiunque potrebbe mettersi a fare. Basta essere buoni comunicatori e possedere l’arte di vendere le proprie idee con artifizi mediatici degni dei migliori venditori commerciali. Qualunque ciarlatano sarebbe in grado di usare questa metodica.
Il PD è un partito che non è mai nato, essendo il risultato di un coacervo di forze eterogenee in eterno conflitto fra di loro, tenute coese soltanto da un unico collante: quello del desiderio sfrenato di potere fine a se stesso. Un partito saturo di contraddizioni e perfino suicida, visto che rinomina segretario colui che lo ha affondato.
Ci vuole una bella … coerenza per arrivare a questo.
Se ha vinto le primarie con una percentuale "lorda" del 75%,perderà le secondarie alle politiche...Renzi è assolutamente inaffidabile,un bulletto tronfio che si è creato la sua corte...non durerà.
RispondiEliminaGiangiuseppe, condivido la tua analisi e la tua pacatezza e obbiettività. Non condivido i commenti sopra espressi. Faccio mia la fotografia di Ino Mondino per dire quello che penso di certi commenti.
RispondiEliminaMah! Una brutta immagine, e non adatta alle osservazioni democraticamente espresse, visto che ci picchiamo di velleità di democrazia!!!
Eliminabene, votati all'autodistruzione. ha fatto perdere milioni di voti al PD e lo rivotano i superstiti. continuate così. aspettiamo.
RispondiEliminaPosso anche dire che, tutto il male non viene per nuocere! Alla fine dei conti la vincita di Renzi ci da un'altra speranza, con il suo carattere distruttivo cremerà un partito già morto!
RispondiEliminaCosi ci togliamo dalle scatole il PD e Renzi!!
Semplicemente "ridicole farsarie".....
RispondiEliminaOttimo lo strumento. Grande partecipazione (probabilmente non se lo aspettava neppure Renzi) ma le regolamenterei diversamente.
RispondiEliminaLa partecipazione popolare è molto importante quando è libera,convinta e motivata ;in questo caso sono perplessa.Non credo nel cambiamento di Renzi,da come ha parlato nel suo discorso dopo le elezioni ,perchè mi è sembrato sempre arrogante e supponente anche se ha parlato di una seconda partita e non di un secondo tempo della prima.Ha inneggiato alla bontà delle leggi fatte sino ad ora ( e sappiamo che non è così), il suo "noi faremo..." mi sembra semplicemente un plurale maiestatis.Forse sono cambiati i suoi direttissimi collaboratori (Serracchiani ed altri). Vedremo.....!!!
RispondiEliminaCiò che non sopporto é il denigramento dello strumento. A fronte di qualche caso isolato, subito bloccato peraltro, resta comunque il fatto che si tratta dell'unica forza politica che riesce ad organizzare ed a mobilitare sul territorio centinaia di volontari. Ed a muovere numeri che seppur in calo (ma non potete mettere a raffronto i 3 milioni di Veltroni e l'utilizzo delle primarie effettuato per la prima volta) sono sempre numeri consistenti. Piaccia o no, è altro dai clik. Punto. Non c'è storia. Ps rispondo al confronto e non agli insulti (tipo: complice, colpevole, ladra, ma non ti schifi et similia) Grazie.
RispondiEliminaCome al solito si guarda ai numeri e non alla sostanza. Organizzarsi per avere riscontro dei propri elettori è una cosa, organizzarsi per raccogliere schede son capaci tutti.
EliminaSi da il caso che tutto questo lo faccia solo per mantenere le poltrone e non per governare bene il popolo, questo risulta del legiferare dell'attuale governo, disoccupazione, distruzione scuola e sanità, pensione ai minimi termini, povertà in aumento perenne ecc. ecc. ecc.
Eliminaalmeno nel PD si può mettere in discussione il vertice del partito e se ci sono i numeri si cambia nel movimento non è previsto
RispondiEliminaLe primarie cosi' come sono concepite non hanno senso. Mettessero delle regole serie e poi ne riparliamo.
RispondiElimina"Se vince il no lascio la politica" seee certo...
RispondiElimina"faccio un passo indietro anzi di lato" Beppe Grillo. Adesso non datemi del pdiota. non lo sono e in tutte le primarie non ho mai votato Renzi.
RispondiEliminaPiccola osservazione. Grillo, non ha e non ha mai avuto alcun incarico istituzionale. Sinceramente non vedo il paragone.
RispondiEliminaGrillo non ha avuto incarichi ma fino a prova contraria decide tutta la politica del movimento butta fuori chi vuole e sceglie pure gli assessori a roma,
RispondiEliminacortesemente non insultiamo l intelligenza di chi legge. Il movimento ha copiato il sistema politico iraniano con l autorità religiosa che sta sopra ogni esecutivo. Non è necessario avere una carica istituzionale per decidere la politica di chi occupa quella poltrona. Ne abbiamo avuto le prove nell'ultimo ventennio di chi ha deciso le politiche delle nostre care istituzioni
Come al solito vedo nei commenti molto tifo politico simile a quello calcistico.
RispondiEliminaA mio modesto avviso le priorità sono: LEGALITA' COSTITUZIONALE, ECONOMIA, LAVORO, TERRIFICANTE DEBITO PUBBLICO, SUICIDI DI DISOCCUPATI E IMPRENDITORI, GLOBALIZZAZIONE, STRANA MASSICCIA IMMIGRAZIONE PER MOTIVI ECONOMICI, e poi anche il tifo politico per i tifosi di questo o quel partito perché questo genere di tifo fa parte della democrazia.
QUALCHE RIFLESSIONE DI DIRITTO COSTITUZIONALE:
RispondiEliminaLe Camere non possono essere sciolte, se cade il Governo, sin quando in Parlamento c'è una maggioranza per formare un ' altro Governo perché la CENTRALITÀ DELLA NOSTRA DEMOCRAZIA E' NEL PARLAMENTO. Quindi non vedo il motivo per cui si deve scrivere nei simboli dei partiti, riportati sulle schede elettorali, il nome del candidato alla Presidenza del Consiglio. Sino ad ora non è successo niente di grave, ma potrebbe in futuro scoppiare il caos istituzionale se il Presidente del Consiglio, eletto direttamente dal popolo, dovesse sentirsi l 'Unto del Signore, un ducetto, un caudillino, un furherino, ed entrare in disaccordo col Parlamento. La nostra Costituzione fu elaborata dai nostri Padri Costituzionalisti dopo 20 anni di dittatura.
I partiti scelgano i loro segretari come meglio credono, anche con le primarie, MA NON INDICHINO IL NOME DEL CANDIDATO ALLA PRESIDENZA DEL CONSIGLIO NEL SIMBOLO DEI PARTITI CHE VENGONO RIPORTATI SULLE SCHEDE ELETTORALI. La prudenza non è mai troppa.
L'art. 92 della Costituzione non prevede l 'elezione diretta del Presidente del Consiglio dei Ministri:
"Il Presidente della Repubblica nomina il Presidente del Consiglio dei Ministri , su proposta di questo, i Ministri" CHIARISSIMO !
La Costituzione e' scritta in Italiano, non in politichese ne' in sindacalese.
Non avra' incarichi istituzionali ma detta la linea dal supremo blog e si e' presentato con la delegazione al Quirinale , o l'avete scordato? A quale titolo l'ha fatto? Di capo popolo? Poi qualcuno gli avra' detto meglio che ti defili, tanto puoi dirci comuque quello che dobbiamo fare . Ma robba da matti.....e poi puntano il dito contro l'uomo solo al comando.
RispondiEliminaNon come "capo popolo" ma come fondatore e garante del suo movimento cosa notissima ed acclarata!.
EliminaDopo alcuni anni ho ripreso la tessera del PD nel 2017.
RispondiEliminaHo accettato di fare lo scrutatore nel gazebo vicino casa mia. Conosco il territorio perchè ci vivo da quando ci sono nato, ci milito da sempre e in passato mi sono pure candidato per il consiglio di quartiere e per quello comunale.
Posso certificare che vi è stata una fila continua di votanti per tutta la giornata. Tutte persone serie e motivate. Nessun immigrato o prezzolato o infiltrato di destra. Una votazione svolta nella massima regolarità e trasparenza, nonchè sincera voglia di partecipare ad una scelta democratica determinante : eleggere il capo del maggiore partito politico italiano.
Posso certificare che l'elettorato dei circoli (alle cui consultazioni pure ho partecipato) è diverso da quello dei gazebo ( nel mio su oltre 500 votanti solo un 30 erano iscritti). Dunque non vi è stato nessun taroccamento e mascheramento di elettori e di voti.
Questa esperienza mi ha convinto definitivamente della bontà e della utilità delle primarie. Le istituirei per legge ed obbligatorie per tutte le forze politiche che vogliono presentarsi alle elezioni.
Sono sicuro che se le facessero tutti, allora all'interno di tanti forze politiche, a cominciare dallo stesso M5S, si sarebbero tanti terremoti interni e sorprese.
Nel bene e nel male, il PD rimane il maggiore partito politico di riferimento degli italiani. Fuori dal PD vi sono soltanto movimenti personalistici che cercano di ingrassarsi soffiando sulla bramosia di gogna mediatica e demagogica.
Auspico che in Italia si ritorni presto a comprendere che la politica non è urlare e insultare, nè credere che per governare si deve avere da soli la maggioranza assoluta (anche solo il 51%).
Sulla nave si sta tutti, e in democrazia reale nessuno mai avrà da solo l'unanimità dei consensi. I governi efficienti sono solo quelli che hanno una maggioranza fatta di alleanze responsabili e rispettose di sè stesse e delle opposizioni.
Fuori da questo quadro c'è solo degrado e palude.
bisogna prendere atto che gli.... itagliani sono masochisti...... manca solo che vinca le elezioni e poi siamo apposto.... l'alta finanza ringrazia
RispondiElimina"itagliani" scritto apposta
Vorrei intervenire per sottolineare meglio il senso della mia riflessione riguardo lo svolgimento delle Primarie di domenica 30 aprile 2017. E, a prescindere dalla simpatia o meno nei confronti del vincitore, bisogna sul serio dare atto che oltre un milione mezzo di cittadini italiani hanno espresso democraticamente il loro voto per decidere la guida di un partito. E questo è un fatto importante e apprezzabile, pur con tutti i limiti e le manchevolezze che vogliamo.
RispondiEliminaNon serve soltanto criticare aspramente e, magari, denigrare un sistema perché non ci piace o non ci piace quel partito e quei personaggi politici che vi militano. Il rispetto prima di tutto e di tutti.
Avremo modo, prossimamente di capire come si muoverà il riconfermato Segretario Nazionale e la dirigenza che verrà eletta. Le scelte da fare sono tante e molto importanti per il futuro del nostro Paese. Buon lavoro e Buona PoliticaPrima.
SCUSAMI MA PARLARE DI DEMOCRAZIA E' RIDICOLO... GIA' IL FATTO CHE FOSSERO APERTE A TUTTI SFALSA IL RISULTATO.. POI SE CI METTIAMO LA SOLITA GENTE PAGATA PER VOTARE O CHE HA VOTATO VARIE VOLTE... PIU' CHE DEMOCRAZIA E' UNA PAGLIACCIATA..PURE I MINORENNI POTEVANO VOTARE.....
EliminaLE PRIMARIE SERIE X IL SEGRETARIO DI UN PARTITO,QUALSIASI ESSO SIA, SI FANNO CON GLI ISCRITTI A QUEL PARTITO, NON CON TUTTA ITALIA, PERCHE' HAI PAURA CHE VOTINO 4 GATTI. PRIMARIE APERTE A TUTTI, E' COME SE I CITTADINI DI UN ALTRO STATO POTESSERO VOTARE PER LE POLITICHE ITALIANE!!!..
Luciano Bianchi Mi trova completamente d'accordo" Il problema centrale della faccenda sta nello statuto del partito che prevede che per l'elezione del segretario possa votare chiunque a prescindere se è iscritto o meno al partito. E' chiarissimo che in tale situazione e con lo scopo preciso di orientare le scelte di un futuro possibile governo guidato da quel partito i partiti d'opposizione si facciano sotto per assicurare la vittoria di un candidato a loro simpatico è nel caso di Renzi, visti i precedenti è stato chiarissimo che quei partiti, fino a ieri avversari feroci del PD, si siano fatti sotto per assicurare la vittoria del candidato a loro simpatico. Avrei voluto davvero vedere il risultato se avessero votato solo gli iscritti al PD. Renzi sarebbe ben lontano dal godere o forse sarebbe del tutto davvero scomparso dalla scena politica. Mi dispiace Giangiuseppe ma per questa volta non concordiamo sulla definizione di "atto democratico" perché non mi sembra davvero che si possa definire "democratica" una elezione del genere che falsa completamente ogni più credibile realtà!
EliminaSono del parere che un personaggio non cambia, tanto e' vero ha detto di ritirarsi dalla politica, ma ha messo becco nella politica del paese anche quando non rappresentava un bel niente, vedasi affare Alitalia. Non credo che si possa parlare di democrazia in queste votazione chiamate primarie, per il semplice fatto che in tutte le democrazie che si rispettino il segretario del partito e' eletto dalla base e non da destra, destra estrema, sinistra, anachici, liberali e via dicendo. Che nello statuto del partito stia scritto che possa votare chiunque non toglie niente al dato di fatto che questo articolo dello statuto del partito sia antidemocratico. Come non toglie niente al dato di fatto che, le leggi fatte da questo personaggio, come primo ministro, di un partito che si fa chiamare di sinistra e tiene ancora la foto di Berlinguer attaccata alle pareti delle loro sezioni, non abbiano niente a che fare con leggi di sinistra....e adesso chiedo, quale democrazia vedete in queste primarie e quale democrazia vedete nel futuro della nostra Nazione governata da lui? Quale democrazia c'e' da rispettare in questa insulsa farsa per abbindolare gli ingenui? Giangiuseppe io non riesco a vedere democrazia nemmeno se prendo la lente d'ingrandimento!
EliminaSarà un caso che anche in altre nazioni del mondo alle primarie possono votare tutti? Se il PD ha almeno 10 milioni di elettori, perché limitare la scelta del segretario solo agli iscritti tesserati? Dovrebbe essere etica di chi è di parte avversa, non andare a votare!!
EliminaCaro Giangiuseppe, condivido in pieno la tua riflessione, sono le parole che vorrei sempre leggere quando si intende discutere di politica seria. Pare molto evidente notare come, nel momento in cui si decide di interpretare civilmente una volontà espressa, scatta immediatamente da parte dei “pasdaran” della tifoseria politica, una reazione violenta e sconclusionata. In questi tifosi della partigianeria politica prevale l’istinto e non la ragione, in sintesi c’è il totale rifiuto al ragionamento o la voglia di far prevalere a tutti costi la propria opinione. Fino a quando sarà questo il metro di misura, l’Italia ed il suo popolo resteranno sempre ai margini di una società che si definisce civile e democratica. Ho apprezzato tantissimo il tuo servizio, in particolare quando hai voluto mettere in rilievo l’opportunità di rispettare qualche milione o centinaia di migliaia di persone che si recano a deporre nell’urna una propria scelta giusta o discutibile che sia. Pare che prevalga, caro direttore, la volontà a tutti i costi, di difendere quelle che rispecchiano il proprio pensiero ed abiurare tutte le altre, non rilevando nello stesso momento, che si dia ragione a coloro che non condividono le nostre. Tuttavia, caro Giangiuseppe, non sono del tutto convinto della tua idea di proporzionalità inversa tra la personalità Renzi e la presenza del M5S, ma solo una fredda volontà di colpire, probabilmente, una figura, quella di Renzi che continua ad avere un seguito che controbatte quella di Beppe Grillo. Renzi, secondo una certa logica, sarebbe dovuto sparire, innanzitutto per mantenere fede ad una sua esternazione televisiva, ma soprattutto per soddisfare la voglia di antipatia dei grillini nei suoi confronti. Il risultato sarebbe stata l'incontrovertibile dimostrazione del totale fallimento della politica renziana. Ora resta un punto interrogativo al quale è difficile rispondere, ovvero, fare delle debite previsioni: come si comporteranno tutti coloro che si sono coalizzati in quella eterogenea maggioranza che ha bocciato il referendum? Ai posteri, l’ardua sentenza.
EliminaSto cercando ancora di riprendermi dalla delusione. Ho cercato di convincere i miei colleghi professori e maestri affinchè anche loro esercitassero la democrazia contribuendo a esprimere il dissenso su Renzi visto il disastro piovutoci addosso con la Buona scuola. Abbiamo sprecato un'occasione ma tuttavia non canti vittoria Renzi perchè i prof. non dimenticheranno certamente quel che è accaduto. Presumo che ci sarà la resa dei conti alle URNE piuttosto che alle Primarie.
RispondiEliminaConsiderati i successi conseguiti quand'era leader del governo , dal jobs act , ai voucher , al referendum sulla Costituzione , in attesa dei numeri sui prepensionamenti , é giusto che l'intero gota del PD ne rilanciasse la candidatura , prima rieleggendolo capo indiscusso del partito , poi candidato alla Presidenza del Consiglio . Per la serie , anche se questo film lo abbiamo già visto , lo rivedremo nuovamente!
RispondiEliminaNon volevo ma temo di morire democristiano o peggio.
RispondiEliminaScusate se riprendo la parola sulla regolarità delle primarie.
RispondiEliminaHo letto che parecchi continuano a sostenere che alle primarie hanno votato persone di tutti i partiti, o addirittura pagati non si sa bene da chi e perchè.
Cari amici : siete in errore clamoroso. Continuate a credere a baggianate eclatanti messe in giro da politicastri del nulla che si divertono a sollevare polveroni sperando così di acquisire visibilità e credibilità.
Evidentemente queste persone non sono andate a votare, ma si compiacciono di vivere di fantasiose e leggendarie "bufale" e, purtroppo, di credervi.
Scusate i miei toni polemici, ma io non solo ho votato ma sono stato uno degli 80.000 volontari addetti ai gazebo. So di che parlo. Sono testimone delle procedure seguite ma che costoro sconoscono clamorosamente. Ogni gazebo accettava solo gli iscritti alle Sezioni Elettorali del proprio territorio. Ogni votante firmava negli elenchi già predisposti. Chi non risultava iscritto nelle sezioni comunali del gazebo veniva respinto ed inviato nel gazebo di competenza.
La prova del nove per non avere dubbi almeno sulla regolarità delle primarie è che è evidente che queste persone non sono andate a votare, però asseriscono di conoscere la verità. Ma rendetevi conto che neanche il M5s nega tale regolarità, anzi tacciono, e secondo me lo fanno perchè hanno compreso che avere portato realmente 2 milioni di elettori sui 10 che hanno votato PD nel 2013 è un segnale forte ed inecquivocabile: alle prossime elezioni politiche il PD non soffrirà per nulla o quasi la scissione di Bersani e suoi sodali.
Il segnale preoccupante, invece, è che degli "addirittura minorenni" se ne è presentato uno solo, e che di giovani votanti se ne sono visti pochi.
Ma di questi ed altri aspetti politici dell'esito delle primarie non interessa parlarne a chi ancora si compiace di "complotti e brogli" inesistenti.
Pazienza.
Quindi tutti i brogli fin qui scoperti e denunciati dagli stessi sostenitori del PD, per esempio a Napoli sulla Valente dove veniva elargito l’euro per il voto o i falsi iscritti a Battipaglia e in molte città campane, i seggi annullati a Gela e le polemiche a Caltanissetta, il boom di iscrizioni all’ insaputa dei tesserati. Tutto inventato. Solo malelingue antirenziane.
EliminaResta da vedere se quasi due milioni di votanti alle primarie (i dati parlano di 1.840.000 persone affluite nei gazebo quest'anno, che sono meno della metà rispetto a quelle precedenti) su dieci milioni che hanno votato PD nel 2013, sia un segnale incoraggiante o preoccupante.
EliminaDipende sempre dallo spessore delle lenti con cui si guarda questa proporzione.
Considerando che Renzi è stato rieletto segretario con circa 1.300.000 preferenze e che gli italiani aventi diritto al voto sono pressapoco 50 milioni, non bisogna essere dei gufi per alimentare forti dubbi sulla tenuta del PD alle prossime elezioni politiche.
Può farmi piacere scoprire che nel gazebo di Pasquale Nevone le cose siano andate lisce. Ma è tanto sicuro che presso altri gazebo le cose siano andate nello stesso modo? Mentre lei conserva le sue granitiche certezze, forse perché non le va di constatare ciò che non le piace, a Gela, per esempio, sono intervenuti i Carabinieri per sequestrare pacchetti di schede già pre votate e chiudere quelle primarie. In altri "seggi" c'erano in coda extracomunitari ai quali venivano consegnati i due euro da restituire con l'indicazioni su chi votare, in altri è avvenuto lo stesso per gli italiani. In rete, se vuole può verificare video interviste ai votanti presso i gazebo che lo dimostrano. Diversamente, può continuare a fidarsi della santità del neo partito di destra chiamato PD.
EliminaL'etica deve essere di chi organizza le votazioni.... un partito che si rispetta non si affida all'etica degli altri ma la impone lui! Le primarie di partito sono fatte per eleggere il segretario del partito stesso, quindi interne a un partito.. ..Il Presidente americano e' di tutti gli americani. In Germania l'SPD fa le primarie e il segretario lo votano solo chi ha la tessera del partito.
RispondiEliminaPrimarie, pur con i limiti legati alla loro non regolamentazione, sono una delle massime espressioni della democrazia.
RispondiEliminaLa democrazia senza regole o con regole a pelle di testicoli non è democrazia. O è autoritarismo o demagogia populistica
Cortesemente, diciamo le cose come stanno e non come piace raccontarle. Grillo è il garante del regolamento dei Cinque Stelle e non decide un bel niente. Le politiche del Movimento sono scritte e sottoscritte in precedenza da tutti i suoi rappresentanti e quando si è trattato di dover decidere qualcosa di nuovo, anche Grillo si è piegato alle decisioni degli iscritti.
RispondiEliminaMa chi vogliono darla a bere che siano stati veramente 2 milioni di voti "genuini"? Ma veramente sono convinti che gli italiani siamo tutti dei coglioni?
RispondiEliminaLeggo tanti commenti ambigui su renzi ma non ne percepisco il senso...anzi il buon senso. Tra i cittadini Italiani che hanno votato le primarie e hanno dato la preferenza a Renzi (1.300.000 circa) non troverete neanche a pagamento, un disoccupato, un precario, un esodato, un lavoratore partime, un pensionato al minimo, un disabile, un senza tetto, un imprenditore sull'orlo del fallimento, un commerciante costretto a chiudere l'attività, un familiare di un imprenditore che si è suicidato, un aspirante suicida, un correntista truffato dalle banche.....e potrei continuare . Quindi chi ha votato pd, renzi compreso, non è sfiorato minimamente da nessuno dei problemi sopra menzionati, perchè evidentemente sono benestanti, o hanno un lavoro ben retribuito, o una buona pensione ecc...ecc... e se qualcuno sfugge a queste categorie, beh.... mi spiace dirlo ....ma è un emerito COGLIONE !! Senza offesa.
RispondiEliminaesatto, sintesi perfetta...sono i clientes del potere partitico... il PD è la massima espressione dell'ipocrisia politica fatta di demagogia e propaganda fasulla.
Eliminaio sto con la Meloni... le primarie x tutti i partiti x legge .. allora il popolo, nelle varie idee, si riprende la capacità di esprimere la sua volontà
RispondiEliminaChe lo vada a dire a Berlusconi, che di primarie non vuol sentir parlare.
EliminaIn tutti i casi le primarie per legge non sono fattibili se prima non sono regolamentate. Che senso ha far votare gente non iscritta al partito da almeno un anno o immigrati con permesso di soggiorno o cinesi o chiunque altro non abbia la minima consapevolezza del proprio voto?
La lettura di questi commenti mi convince sempre piu'che l'Italia avrà un futuro politico peggiore del presente.
EliminaLa responsabilità sarà tutta degli elettori che invece di ragionare con pacatezza, discernimento e rispetto per gli interlocutori, invece si lasciano trascinare dalla diffidenza più totale verso tutto e tutti, salvando solo se stessi e bacchettando,e spesso pure insultando, gli interlocutori.
In una parola : nessuno salva nessuno.
Siamo in quella che Polibio chiamava "oclocrazia" , cioè la degenerazione della democrazia in una moltitudine disordinata e senza identità. Le persone credono di esercitare la propria libertà di pensiero ed azione, ed invece sono preda delle macchinazioni di singoli personaggi o gruppi che li seducono con ragionamenti, proposte o promesse che solleticano gli impulsi più negativi,dall'invidia all'egoismo e alla vanità.
Il libero confronto tra visioni diverse della società é degenerato in un bieco tribalismo verboso e vegetativo.
Se qualcuno ancora non avesse compreso la visione democratica del PD, questo commento ce ne offre la percezione plastica. Ognuno potrà valutare l'insofferenza e il fastidio che trasudano da queste parole, verso le opinioni altrui, nel tipico stile renziano. Dio ci protegga.
EliminaLa vittoria o il ritorno di Renzi con le Primarie del 30 aprile abbassa il sipario su alcuni aspetti politici e istituzionali rilanciando prepotentemente la questione della governabilità, si ritorna alla questione del sistema elettorale bilanciato. Intanto non possiamo negare che le Primarie del PD, anche se rispetto alle precedenti registrano un calo dell’affluenza, con 1,8 milioni di elettori rappresentano un valore importante per la democrazia che dovrebbe spingere il mondo politico a perfezionare ed allargare questo metodo di partecipazione invece, da più parti, vengono derise e liquidate in tanti modi: è inutile riportare la vergognosa rassegna degli appellativi ingiuriosi. Io, non iscritto al PD e non renziano, ho osato votare alle primarie esprimendo la preferenza a Andrea Orlando. È inutile spiegarvi il perché della mia scelta visto che da taluni sono ritenuto una pecora e da altri traditore della patria nonché difensore di interessi inconfessabili. Beh, tutto questo non riesce ad impedirmi di esprimere tranquillamente il mio parere, oggi come ieri e fino all’ultimo. Con una affermazione del 70, Renzi sostiene che non trattasi di una rivincita ma l’inizio di una pagina nuova. È evidente che intende riconquistare Palazzo Chigi passando per le elezioni. Elezioni che potrebbero risultare un nulla di fatto se non si mette mano alla legge elettorale. Se l’attuale sistema rimane invariato, oltre a prospettarsi due diverse maggioranze nelle due Camere le possibili coalizioni non avrebbero i numeri sufficienti per governare. La governabilità potrebbe essere garantita potrebbe essere garantita solo da larghe intese. Non ne parliamo, è praticamente impossibile e, allora cosa fare?! Semplice: le forze politiche, tutte, devono accordarsi per una seria legge elettorale al servizio del Paese. Purtroppo esiste uno scoglio insormontabile, uso le stesse parole di Giangiuseppe Gattuso: “Ma per raggiungere questo risultato bisogna smetterla di delegittimarsi a vicenda avendo pieno rispetto della volontà popolare”. Chiaro?! A tutti e a nessuno! Il termine più adatto per descrivere la politica che va in scena è affermare, chiedo scusa, che gli attori recitano il copione dello sputtanamento di tutti e di tutto. La medesima aria tira fra molti simpatizzanti delle varie forze politiche: per sostenere le loro tesi ricorrono al dileggio di chi la pensa diversamente. È difficile prevedere chi avrà la meglio fra i due antagonisti PD e M5S, dal loro perenne e pretestuoso conflitto il Paese rischia l’immobilismo. Secondo il mio modesto parere, Il sistema tripolare, dai sondaggi, non vede prevalere nessuno. In attesa di un accordo a destra la distanza fra M5S e PD si sta accorciando: il primo al 28,6% e il secondo al 27,4%, se si tiene conto della scissione nel PD i dati non sono trascurabili anche se quelli reali potrebbero mostrare molte sorprese: qualsiasi sorpresa non garantirà la governabilità e in un sistema di alleanze, pur di governare, possono nascere accordi fra forze opposte: con quali risultati? Nessuno ne parla, intanto si aggrava il conflitto sia politico che sociale. Rimango aggrappato al mio sogno: per uscire dalla crisi è indispensabile la convergenza di tutte quelle forze politiche che hanno a cuore il bene del Paese. Ripeto, da soli si va a sbattere.
RispondiEliminaLa via di mezzo e' sempre la migliore... ma non si puo' non denunciare certe mancanze di democrazia in tutti i partiti del momento e in special modo nel PD, che al momento deve interessare tutti visto che e' al governo
RispondiEliminaAl di là degli aspetti numerici del risultato ottenuto da Renzi (positivi per alcuni, insignificanti per altri), rimane comunque Il problema della regolamentazione delle primarie. Attualmente non è garantita la trasparenza e l'incombenza delle irregolarità è troppo evidente.
RispondiEliminaQuesto vale per tutti, ovviamente, perciò servirebbe una legge in proposito. Ma per farla occorre un Parlamento legittimato, che oggi non abbiamo.
Come molti hanno commentato oramai il PD è un partito della buona borghesia... di chi è benestante... di qualcuno che prima votava a dx (leggi Berlusca)... e se qualche esodato o dipendente o insegnante... o disoccupato... o... lo avesse votato... scientemente... definitelo voi stessi... non avrei epiteti adeguati
RispondiEliminaRenzi è il vincitore e sarà il leader del suo partito. Scontatissimo e prevedibile. Personalmente non ho visto un vincitore più perdente. Il suo regno sarà fatto di macerie. Continuerà la rottamazione con gli scissionisti. Non credo alle primarie ogni volta viene fuori un inciucio. Sono d’accordo che il voto debba essere limitato agli iscritti del PD. Che stanno significando tanti voti?veramente dobbiamo pensare che gli italiani possano sperare solo in lui e che lo vogliano ardentemente? Tra i commenti dei tuoi post Giangiuseppe è venuto fuori che molti andavano a votare solo perche erano contro i 5S. Altri, pur essendo di destra, solo per evitare la sua vittoria. Vincere le primarie poi non vuol dire vincere le elezioni. La legge elettorale che è stata ardentemente voluta è stata incostituzionale Mi domando Noi abbiamo un presidente esperto in costituzione che ha aspettato la consulta che dicesse che la legge era incostituzionale. Tutto ciò mi pare un po’ troppo astruso. Non capisco queste logiche. Adesso? A parte le sue ruote pavonesche quante renzate ci propinerà? Riferendomi al disastro Alitalia.ebbe a dire che sarebbe decollata come sarebbe decollata l’italia. renzata doc, ma che porti pure sfortuna? La partita è tutta da giocare. L’alleanza con Berlusconi gli costerebbe cara. Se ci sarà dato modo di votare,probabilmente resterà a terra con gli aerei Alitalia.Comunque si muova. Niente status quo. Sono sicura che tutto può succedere.
RispondiEliminaC'è una vecchietta che va dal medico. "Mi dica signora - le chiede il medico - quale è il suo problema?"
RispondiElimina"Guardi - risponde la vecchietta - In generale sto benissimo. Ho solo un piccolo problema all'intestino: faccio moltissime puzzette, praticamente in continuazione. Per fortuna - aggiunge la vecchietta con un sorriso furbo - sono tutte molto silenziose, e non fanno nessun odore. Pensi, da quando sono qui ne avrò fatte almeno una ventina, e lei non si è accorto di niente".
Il medico la visita accuratamente, e poi le prescrive una medicina. "Prenda questa - le dice il medico - e torni fra una quindicina di giorni".
Dopo quindici giorni la vecchietta torna dal medico a farsi visitare. "Come andiamo signora?" le chiede il medico. "Sto bene - risponde la vecchietta - ma adesso c'è un piccolo problema: continuo a fare tante piccole scoreggine, però adesso sono diventate molto puzzolenti".
"Benissimo - risponde il medico - La sinusite è stata curata. Adesso mi prenda quest'altra medicina, così curiamo anche l'udito".
Matteo Renzi è come la vecchietta della barzelletta. E' andato al governo scoreggiando a destra e a manca, furbetto furbetto, convinto che nessuno sentisse l'odore delle sue puzzette. Invece la gente lo ha sgamato, e gli ha regalato una prima "cura", legnandolo duramente al referendum del 4 dicembre.
Speriamo che alle prossime elezioni il popolo italiano voglia dargli anche una cura per le orecchie, altrimenti saremo condannati a convivere con le sue scoregge per i prossimi 5 anni.