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lunedì 20 febbraio 2017

Sindaco… Sindachiamo sul Sindaco

Orlando listedi Riccarda Balla - A passi di gigante si va verso le elezioni del Sindaco, un Sindaco come fa la sua campagna elettorale? Semplice prendendo per i fondelli la gente e promettendo prodigi,

principalmente posti di lavoro temporanei (magari poi definitivo) con graduatorie ed indicazioni precise... a chi porterà più voti… non è difficile da capire.

orlandofranceschini2-535x300Orlando e la sua città: Capitale italiana della Cul…tura (gentile omaggio di Franceschini), riceverà un po’ di quattrini per allestire la “cul...tura”, ovviamente avvalendosi della consulenza di propri amici dai sicuri voti.

Finita, per il momento, l’epopea dei precari dalle sigle improbabili, che hanno un po’ le scatole girate, eterni precari piazzati ovunque ed ultimamente anche non pagati (chi li pagano? Il comune in dissesto, la ex Provincia con acqua alla gola? la Regione? che per loro non ha il becco d'un quattrino?).

palermo-capitale-culturaPalermo… come far capire che “cultura” non è panelle, crocchè, il percorso arabo-normanno, Kebab… arance tunisine e Ballarò dove puoi trovare merce rubata... queste sono caratteristiche di una città, ma cultura forse è altra cosa, la cultura forse è un complesso di comportamenti, servizi, strutture, attrattive , organizzazione e rispetto, tutto l’anno e per tutti, Palermo è una città che strangola i cittadini,  una città di caos, sporcizia, dimentica completamente di un passato suggestivo, di storia, di mondanità, raffinatezza, ricerca del bello, molto di questo non esiste più, distrutto e  aveva il tram!

Oggi ha la più grande vergogna dai costi stratosferici, lavori che hanno devastato piazze, abbattuto alberi secolari e con tutti i diavoli dell’inferno che fanno ciao con la manina dalle trincee. Palermo saltano i tombini, le fontanelle delle fogne… Palermo, luogo di svago: i grossi centri commerciali, tutto il resto sta chiudendo. Palermo e la spiaggia di Mondello, praticamente o paghi, è tutta un lido privato, o ti accalchi sulla battigia.

Spiaggia della BanditaLa “bandita” altra zona potenzialmente fruibile come spiaggia, un inizio di tentativo di risistemazione della zona, soldi spesi, tanti… tutto poi abbandonato e distrutto perché cultura è anche il comportamento dei cittadini, a Palermo ogni cittadino dovrebbe essere guardato a vista da un vigile urbano, il quale dovrebbe essere guardato a vista da un carabiniere.

Palasport distruttoComunque caro Sindaco, la città avrebbe bisogno di amore,  più che di consulenti a capocchia o promesse di precariato o cura solo di quello che può tornare utile per la campagna elettorale, incluse le cittadinanze onorarie a chiunque, o  beni affidati ad associazioni inutili ma utili al fine dei voti, Palazzetto dello sport, totalmente distrutto e pericolante per la colpevole ignavia del Comune, ogni tanto cade una pioggia di soldi per una finta ristrutturazione, costerebbe meno abbatterlo, il campo di diamante, già si… appassionati di baseball e il velodromo, regolarmente devastati da raid di delinquenti.

Palermo, il Parco della Favorita, si, un po’ rivalutato ma non scatena l’invidia di altri parchi, perché si poteva fare di più e meglio, che peccato, con tutti i soldi che si sono rubati, mangiati e regalati, con tutte le baggianate consentite solo a scopo di benefici personali, senza alcuna cultura…

Con Di MatteoPovera città che da sola cerca di difendersi da amministrazioni devastanti e cittadini che se ne infischiano. Piccolo, modesto ed inutile consiglio, Piazza Pretoria e sentire i turisti dire (era lo scorso gennaio c.a.): “Ma quello striscione, che senso ha!” Rovina la piazza. Si Sindaco che senso ha lo striscione? sa anche un po’ di beffa… è un pugno nello stomaco, l’antimafia e o Di Matteo forse hanno bisogno di altro non di uno striscione, ecco Palermo, la cultura le manifestazioni scendono poi sempre nel politicizzato”, quindi nel torbido.  Eppure, malgrado tutti loro, sei sempre bella ed affascinante, ma non Capitale Italiana della cultura e non per colpa tua.  Vi parlerò di una Palermo estremamente particolare… quella che ci conquistò 50 anni fa.  Alla prossima puntata.

Riccarda Balla okRiccarda Balla
20 Febbraio 2017

12 commenti:

  1. PALERMO E'

    Palermo
    è
    al di là
    del bene e del male;
    è
    l’ombelico del mondo
    un pozzo senza fondo
    concreta e surreale
    mafiosa e nobiliare:
    è
    più di quanto
    mente umana
    possa immaginare.

    (24-ottobre-2014)
    Di salvatore r. mancuso

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  2. a Orlando la cultura non manca ...

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  3. Spero davvero che Ugo Forello abbia non una sola marcia in più ma dieci marce in più....abbiamo bisogno di persone di cui fidarsi e abbiamo votato M5S per questo...siamo noi cittadini e di noi stessi ci fidiamo.La città è indietro di trent'anni...sporcizia e malcura delle cose,niente servizi e fumo negli occhi...Se Ugo Forello è quella persona che speriamo ,saremo tutti con lui e cambieremo questa città.I palermitani si sono adattati fino ad ora a quello che ci hanno offerto perchè siamo un poco apatici,ma se vediamo che il nostro sindaco lavore per migliorarci l'esistenza,lavoreremo con lui e rinascerà anche quella coscienza civica che purtroppo,in quest'adattamento,ci èp mancata...tanti auguri a Ugo Forello e noi

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  4. Condivido il Giudizio di Riccarda Balla sulla Palermo attuale. Per quanto riguarda il degrado non è solo colpa del sindaco attuale e da quelli passati. Secondo me gran parte dei cittadini "collabora" al degrado con un comportamento incivile e a volte mafioso. (quando in certi rioni si aiuta il delinquente a sfuggire alle forze dell'ordine.) Questo non esime i sindaci a cercare di migliorare le condizioni della città in tutti i campi. Fino adesso non mi sembra che ci siano riusciti. Se fossi palermitano voterei per il candidato dei pentastellati poichè lo ritengo la vera novità. Ferrandelli con la sua alleanza con chiunque, basta che porta voti alla sua candidatura non è più una novità.

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  5. La citta'ricevera' 1 milione di euro,che fanno gola a molti...e qui mi fermo.

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  6. L’articolo dipinge un quadro desolante del pur sempre attraente capoluogo siciliano. Un vero peccato che Palermo sia amministrata con avvilente miopia.
    Una città dalle tradizioni storiche di riguardo, dotata di bellezze architettoniche di primissimo livello e circondata da affascinanti bellezze naturali non può essere abbandonata a questo degrado.

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  7. Non conosco i canditi a sindaco di Palermo. Solo Orlando è un eterno presente nella mia memoria perché lo è stato nel panorama politico italiano. Riccarda però ha tratteggiato in modo impeccabile l'immagine triste e vilipesa della città. La Capitale della cultura rappresenta bene quella che è l'attuale situazione economica, morale e culturale della nostra Sicilia, del Sud e dell'Italia tutta. Le promesse non dovrebbero ingannare più nessuno ma la massa sicula, che rappresenta almeno il 70% del popolo, state pur certi che saprà scegliere, come ha sempre fatto, l'uomo del Sistema; l'uomo avvezzo ai compromessi, al pressapochismo, all'utilitarismo personale ed all'insano reciproco rapporto del "do ut des". Se fossi un palermitano darei il mio voto solamente a chi non risulti minimamente scalfito od inficiato da torbidi rapporti con la mafia; a chi si sia dimostrato propenso a togliere i privilegi vergognosi di cui godono i "parlamentari"; a chi mi dia un briciolo di affidabilità sul lato della corruzione e del malaffare. Tre requisiti che dovrebbero rappresentare il normale "status" per un uomo politico, ma che qui da noi sono doti eccezionali. Scegliete dunque palermitani e non dimenticate che il vostro voto potrebbe apportare un cambiamento radicale al futuro dei vostri figli e delle nuove generazioni.

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    1. Il voto non serve a nulla...in Italia...perché il Sistema è fine a se stesso...non lo avete ancora capito?! Di cosa ci si lamenta? Di recente feci un brevissimo ma emblematico ragionamento induttivo: pensate per esempio al mancato sviluppo ferroviario in Sicilia (ma in tutta Italia, più o meno) da dopo guerra a oggi, mentre durante il Fascismo (80-90 anni fa) i trenini arrivavano in ogni paesino della Sicilia, funzionarono fino al 1956...dunque processi involutivi, secondo voi perché (non è difficile da capire)...Orlano che cosa fa a Palermo il TRAM inutile e ha rovinato letteralmente una città, basta pensare via Notarbartolo via Leonardo da Vinci! La classe politica Italiana è parassitaria e distruttiva...Bisognerebbe abbattere il sistema

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    2. Bene Silvio, d'accordo al 100%. Riguardo ai trasporti ferroviari poi, nel mio post di pochi giorni fa, ho o scritto quello che tu hai detto.

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  8. Ugo Forello è l'uomo giusto per Palermo. Votiamolo!

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  9. Ugo Forello è l'uomo giusto per Palermo. Votiamolo!

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  10. Riccarda Balla, con ironia, descrive l'amara situazione di Palermo nel pieno della passerella dei candidati alla carica di Sindaco che promettono di tutto e di più. Dal lontano Nord è difficile fare dei pronostici non conoscendo i candidati. Nel Sud il prestigio personale è più importante del programma e delle formazioni politiche che hanno il solo compito di catturare voti per il signorotto di turno. Tanti elettori votano con empatia più attenti agli interessi personali che a quelli generali. Palermo, per la sua storia e la sua cultura, merita particolari attenzioni in primis l'amore dei propri cittadini. Penso ad un candidato Sindaco di rottura che mette al primo posto il decoro della città. Decoro vuol dire: le strade pulite, un servizio di trasporto pubblico efficiente e pretendere più educazione dagli automobilisti. Da non sottovalutare l'accesso ai servizi, sia amministrativi che culturali, garantendo e ampliando gli orari di apertura. Per la riuscita dell'evento "Palermo Capitale della Cultura 2018" è indispensabile rendere la città più accogliente. Una città più attrattiva, oltre a renderla più vivibile per i residenti, facilita il turismo fonte di ricchezza che crea occupazione. Palermo c'è la può fare con la consapevole scelta del giusto candidato: tutto dipende da una rivoluzione culturale dei palermitani. I palermitani lontani e tutti quelli che amano questa città saluteranno con gioia il cambiamento.

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