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lunedì 13 febbraio 2017

Roma. Paolo Berdini: Se questo è un uomo

Paolo Berdinidi Giangiuseppe Gattuso -  Non riesco a capacitarmi su come si possa arrivare a tanto. Non mi convince la linea espressa nella lettera al Fatto Quotidiano di oggi 13 febbraio 2017, e così l’intervista rilasciata a Repubblica di giorno 10.
Berdini a Otto e MezzoLo avevo pure visto a Otto e Mezzo il 22 dicembre 2016 e mi aveva lasciato perplesso. “...no non sono grillino, ho accettato questa sfida perché mi sembra una sfida importante per l’intero paese, cioè se tiene questa esperienza credo che sia un bene per tutto il paese cioè se si dimostra che c’è un modo di governare le città differente di quelle che hanno portato al fallimento perché Roma è sull’orlo del fallimento”. “Una città che è stata portata a 15 mld di deficit… “ e su Virginia Raggi sindaca: “molto decisa, certo con un mare di difficoltà quindi capisco le difficoltà del suo ruolo”. “Sulle decisioni importanti siamo perfettamente in sintonia con le scelte finora fatte e Cantone ha riconosciuto che gli appalti del Comune di Roma sono regolari, cioè la città che ha prodotto Mafia Capitale adesso fa le cose in regola”.

E tanto per capirci meglio, la sua collaborazione con il gruppo grillino risale al periodo precedente la sindacatura. Quando Virginia Raggi era una semplice consigliera comunale insieme a Marcello De Vito, Enrico Stefàno e Daniele Frongia. Una proficua collaborazione che in continuità lo ha portato a ricoprire l‘importante ruolo di assessore all’urbanistica. Settore strategico che ha nel nuovo stadio e nelle opere connesse, ma non solo, uno dei punti qualificanti dell’amministrazione capitolina.

La Stampa BerdiniPoi, come un fulmine a ciel sereno, la bomba delle dichiarazioni “carpite” dal giovane giornalista de La Stampa di giorno 8 febbraio 2017. Roba da battute al bar tra vecchi amici irresponsabili. L’immediato tentativo di mettere una pezza con l’intervista rilasciata nella stessa giornata a RAI News, durante la quale nega quasi tutto, fallisce miseramente subito dopo con la pubblicazione dell’audio che mette fine alla tragicommedia. E a completare l’opera l’intervista a Repubblica del 10 febbraio: "La verità è che mi vergogno. Ho combinato un casino, provocato un danno non solo a me stesso, quello ormai mi interessa poco, ma a Virginia e a una squadra che proprio non lo meritava. In tarda età scoprire di essere un perfetto idiota è davvero un brutto risveglio".

Infine la lettera al Fatto Quotidiano di oggi 13 febbraio 2017. Un capolavoro letterario dedicato alla strenua difesa di se stesso e dell’amministrazione di Virginia Raggi: “una sistematica azione di recupero di legalità e trasparenza che non si è mai fermata”. “Nessuno di noi pensava di dover affrontare ostacoli così giganteschi. Eravamo stati messi sull’avviso da una breve, quanto incisiva, relazione del prefetto Tronca: assenza di regole nel governo del territorio, lavori pubblici milionari affidati impunemente a imprese amiche. Ma la realtà è stata superiore ad ogni previsione. Decine le deliberazioni avviate in precedenza e viziate da pesanti ombre e interrogativi”.

Giunta romanaInsomma, una lettera per chiedere scusa, per denunciare “una criminosa macchina del fango che non riuscirà a scalfire di un millimetro una vita dedicata alla difesa della legalità e del bene comune. Una vita spesa in battaglie che rifarei non cento, ma mille volte, per rendere le nostre città più umane e giuste”. E per chiudere: “Oggi, il M5S, se vuole, ha la grande opportunità di continuare l’azione fin qui intrapresa per far cambiare passo a Roma. Se la Raggi vuole fare questa battaglia mi troverà al suo fianco”.

Per me, lo dico con tutta la sincerità di cui sono capace, questa triste vicenda dimostra che non bastano le lauree, le specializzazioni, le competenze e nemmeno 69 anni di vita. Spiace dirlo ma siamo in presenza di una personalità con qualche problema di equilibrio e, vorrei sbagliarmi, poco affidabile.

Peccato davvero. Un uomo maturo e competente come lui, libero da qualsiasi vincolo (?) avrebbe dovuto e potuto fare di più, molto di più. Per Roma e per la verità. Sarà ancora possibile? Non lo so e non vorrei essere al posto di Virginia Raggi.

Giangiuseppe Gattuso
13 Febbraio 2017

18 commenti:

  1. Berdini, un uomo dal curriculun invidiabile. Uno dei più preparati ingegnieri, riconosciuto a livello europeo, che si comporta come uno sprovveduto in chiacchiere da bar, alla presenza di persone che neppure conosce. Le pensi o meno le cose dette, un uomo maturo, della sua esperienza e capacità, non può comportarsi così ingenuamente. Lui sostiene di essere stato vittima di un complotto, ma nessuno gli ha certo messo in bocca ciò che ha detto. Un elogio va al comportamento compassato della Raggi, nel non cedere alla tendazione di accettare immediatamente le dimissione dell'assessore e ponendo il bene dell'amministrazione, al di sopra delle quesioni personali. Ma credo comunque che la sua permanenza al Campigoglio sia solo questione di ore.

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  2. Caro Giangiuseppe, condivido ogni virgola. Hai tratteggiato questa triste storia come meglio non si poteva. La penso esattamente come te. L'avrei scritta tratteggiando gli stessi concetti da te efficacemente riferiti. Questa Raggi è proprio sfortunata. Chi poteva mai immaginare che anche una persona saggia e preparata come Berdini, potesse scivolare in una gaffe del tutto impensabile per un uomo attempato come lui. Continuano a farsi del male da soli.

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  3. In tutti i rapporti di lavoro,quando viene minata la fiducia con squallide dichiarazioni,di una bassezza inaudita,si viene allontanati...Nessuna giustificazione per me! E non trovo giuste le persone che stanno facendo pressioni sulla Sindaca per tenerlo al suo posto di assessore....Con quale faccia puo' guardare negli occhi il suo sindaco? Non sono forse state le sue "confidenze" a dare il via a Feltri e,a cascata,a tutti i giornali a un terribile chiacchiericcio sulla Raggi? Ci si dimentica che è ,oltre ad essere donna,è anche madre,figlia....No,no è imperdonabile l'assessore....

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    1. Hai ragione Raffaella. Un uomo che è stato capace di tanta infamia e cattiveria nei confronti di chi gli ha dato fiducia, è capace di tutto. Andrebbe allontanato senza se e senza ma. Se davvero aveva motivi di dissenso con la sindaca, come ha dichiarato subdolamente al giornalista, avrebbe dovuto avvertire la coerenza di andarsene. E invece è rimasto al suo posto, denigrando i suoi compagni e colleghi, impegnati in questa inverosimile avventura amministrativa.

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  4. Mi ritrovo e condivido questo tuo pensiero, anche se continuo a pensare che la parola magica sia: umiltà. Grande assente in quest'uomo.

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  5. Ottima riflessione che a mio avviso, restituisce alla Raggi, qualora ce ne fosse bisogno, tutta la fiducia e la credibilità che merita. Superlativo il tuo articolo che non mi sento di commentare stasera... ma mi sento di dire che in effetti il Berdini, con il suo mea culpa, non mi convince, anzi mi induce a pensare che sia contradditorio e che non ne esca bene ...

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  6. Bell’articolo, che sintetizza molto bene la situazione in cui si è cacciato Berdini. Uomo di grande spessore professionale, ma di basso profilo umano. Si dichiara non-grillino e lo ha ampiamente dimostrato, forse spinto da qualcuno a comportarsi come un ragazzino sprovveduto.
    Peccato, perché Roma avrebbe avuto bisogno di una persona preparata come lui, che sicuramente avrebbe potuto dare un contributo di altissimo valore nel risolvere i problemi urbanistici di cui lui ha grande conoscenza e competenza.
    Ma la Raggi e il M5S non possono più permettersi di fare passi falsi. A questo punto Berdini non è indispensabile per portare avanti le idee e il programma della sindaca che, come appare evidente, è destinata ad affrontare più le micro e macro vendette di mafia capitale che i veri problemi della città.
    Guai a mollare, comunque! Guai a cedere anche il minimo passo di fronte a questi episodi che purtroppo no sono gli ultimi, ma anzi si ripresenteranno e con sempre maggiore impatto.
    La Raggi è tutt'altro che stupida e queste cose le sa. Ha già dimostrato di avere nervi d’acciaio e di sapere reggere l’onda d’urto con grande temperamento e lucidità.
    Forza Virginia, siamo tutti con te!

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  7. Ma nessuno ha pensato all'ipotesi che era ubriaco?
    Io non vedo altra spiegazione

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    1. In effetti la faccia del beone ce l'ha. Chi può escludere che fosse ubriaco.

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  8. Sebbene la competenza tecnica non implichi necessariamente maturità, il fatto che abbia fatto carriera nell'Università è illuminante che non gli si possa attribuire l'attenuante di "sprovveduto".
    La scalata nelle Università italiane, infatti, non è solo frutto di meriti scientifici bensì di capacità di saper tessere alleanze funzionali agli scopi.
    Pertanto sospetto che il suo comportamento non possa essere ascritto a ingenuità o leggerezza e non mi meraviglierei se in un prossimo futuro venisse alla luce il vero motivo per cui si sia offerto di fare il kamikaze

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  9. Bah, se la politica è cambiata, è diventata molto brutta da far schifo.
    Diciamo che non ci sono più regole, nemmeno quelle del bon ton. Se Virginia Raggi resisterà malgrado tutto ciò che ci ha messo di suo, ma molto di più, per gli sgambetti di tutti gli altri hanno tentato di farle.... beh, significa che è una donna forte e un buon sindaco. Direttore, condivido tutto ciò che hai scritto.

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  10. Berdini ha detto la verità, da intellettuale , non sapeva che in politica la verità può fare male.

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  11. L'articolo è chiaro, preciso, coerente con la linea di Politica Prima.
    Cosa dire dell'uomo?
    Per me personalmente "illustre ignoto" saltato all'onore della cronaca con un comportamento da "pettegolezzo" da casalinghe al mercato che certamente non depone a favore della serietà della persona, del ruolo ricoperto, dell'età e della presumibile cultura del medesimo. Ovviamente queste impressioni vengono dalla realtà di ciò che è accaduto. E' del tutto fuori discussione che l'ultima parola spetta alla Sig.ra Raggi che, bisogna riconoscerlo, ha affrontato la faccenda con serietà e senso altissimo di responsabilità. L'augurio che si può fare è che, con saggezza, si eviti uno scadimento dell'immagine del Movimento di fronte all'opinione pubblica e sta ai % Stelle dimostrare che al disopra delle beghe personali esiste una vera dedizione al bene della comunità.

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  12. Forse si è spinto troppo oltre...

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  13. Ad un uomo che ammette di avere sbagliato e "mortifica" se stesso con un linguaggio duro, per me, va data la possibilità di continuare il suo lavoro. Credo che lo abbiano inguaiato proprio per togliere alla Raggi un valido aiuto e continuare la campagna di denigrazione nei suoi confronti. Sono molti gli uomini che, quando parlano di rapporti anche di lavoro tra un uomo e una donna, la buttano sul sesso... niente di nuovo sotto questo sole.

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  14. a questo punto, e dopo le sue parole, ha dimostrato grande carattere e tanto amore per la sua città, penso che meriti un altra possibilità, tenendo conto che la pressione mediatica è costante, ogni cosa detta viene poi riferita etc. etc. capisci a mè

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  15. Giangiuseppe, il tuo servizio l’ho letto con attenzione e posso affermare senza tentennamenti che mi ha soddisfatto in pieno. La mia visione non vuole essere retorica e nemmeno un complimento ma una presa d’atto nella quale l’obiettività prevale su una verità inequivocabile. Vorrei aggiungere, forse con un pizzico di ironia, che sei riuscito perfino a saper celare le tue simpatie politiche. Hai saputo descrivere un tuo personale cruccio verso un comportamento umano travolto da una spaventosa ingenuità. Tuttavia caro direttore, almeno secondo un mio punto di vista, nelle parole dell’ing. Berdini non sono riuscito a carpire alcuna cattiveria verso la sindaca di Roma, anzi, al contrario è stata proprio la spasmodica voglia di tutelarla e difenderla che gli ha fatto “sfuggire” quella inutile dichiarazione. Evidentemente si riferiva a qualche soggetto che la stessa magistratura ha posto sotto indagine. Non sono mai stato favorevole ad una colpevolizzazione a prescindere, sono circostanze particolari in cui, il più delle volte, si commette un errore dando esprimendo un giudizio affrettato. E’ necessario analizzare il contesto nel quale sono maturate e declinate certe parole. Capisco il tuo stupore, Giangiuseppe, ma io, nei panni della Raggi, avrei accettato le scusa dell’ing. Berdini lo avrei esortato ad essere più attento e lo avrei lasciato al suo posto. Questa, è la competenza di cui parlavo nell’articolo e qualcuno ha voluto contrapporre una sterile polemica. Se un sindaco ritiene competente la persona nel ruolo da svolgere, deve ignorare e lasciare “starnazzare” una stampa serva e cialtrona. Vorrei aggiunge, caro direttore, che non condivido affatto, esternando tutto il sdegno verso alcuni commenti espressi su Berdini. Sono i soliti tenditori di un indice sempre pronti a mettere alla gogna trascurando il rispetto della dignità umana. Questi, sono commenti che preferirei non leggere perché appartengono a chi della critica ne fa un deliberato e volgare insulto alla persona.

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  16. Primo Levi e politicaprima su un medesimo concetto.
    Non ci si può stupire più di niente.

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