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lunedì 31 ottobre 2016
I TERREMOTI FANNO PAURA. POI SI DIMENTICANO
di Giovanni Caianiello - Questo è un paese storicamente ad altissimo rischio sismico, a dirlo sono i fatti e le continue catastrofi.
venerdì 28 ottobre 2016
“SPAG”. SINDROME DA PSICOSI ANTI GRILLINA
di Giangiuseppe Gattuso - Si diffonde, senza distinzione di sesso, tra esponenti di partiti, attivisti e sostenitori, giornalisti e opinionisti, dirigenti e imprenditori. La sintomatologia è stata individuata a partire dalla primavera/estate 2013.
La prima codificazione, nell'ottobre del 2014, la descrive come sindrome da “psicosi antigrillina” confermata da ulteriori studi svolti a cavallo tra il 2015 e il 2016. Le fasce d’età maggiormente colpite vanno dai 40/50 anni fino ai 75/80. Risultano molto resistenti e quasi immuni i giovanissimi e i giovani fino ai 35 anni. Altro dato interessante riguarda la fascia d’età alta, gli ultraottantenni, per i quali pare si sia creata una particolare resistenza all'attacco. Forse dovuta all'acquisizione di una specifica difesa immunitaria, osservata su numerosi casi di anziani che hanno avuto la possibilità di una adeguata formazione culturale e consapevole.
La sindrome può essere molto contagiosa e la trasmissione del “disagio” si verifica maggiormente durante riunioni politiche e campagne elettorali, dibattiti, sondaggi, e dopo risultati elettorali non conformi alle indicazioni e alle aspettative.
Studi su un campione rappresentativo della popolazione, dai 18 anni in su, hanno rilevato che la sintomatologia, tranne casi di particolare gravità e resistenza alle terapie, tende a regredire naturalmente dopo circa 3/6 mesi.
La tabella analitica dei sintomi, la classificazione dei quattro livelli di gravità e la corrispondente terapia consigliata, è disponibile presso i servizi per la salute mentale, le organizzazioni sociali e di assistenza, e presso le sedi dei partiti interessati al fenomeno.
S.P.A.G. Sindrome da “psicosi antigrillina”. Tabella dei sintomi e della terapia.
Grado 1 lieve: I casi osservati riguardano soggetti di buona cultura, non impegnati in attività politiche, che seguono superficialmente, a volte con indifferenza, i fatti riportati dalle maggiori testate giornalistiche televisive e i programmi di approfondimento. I sintomi principali riguardano un disagio emotivo evidente ma sopportabile, nervosismo altalenante, leggero disturbo intestinale passeggero. Reazioni costituite da commenti pregiudizialmente negativi nei confronti del M5S e delle amministrazioni stellate per la loro incapacità a risolvere velocemente problemi incancreniti e sulla “loro” incompetenza. La terapia consiste in una breve disintossicazione televisiva e dai social network. Visione di programmi di intrattenimento leggeri senza rappresentanti del M5S, lettura di settimanali di moda e stile di vita. Consigliata la frequentazione di un "gruppo anti grillini" in rete.
Grado 2 acuta: Sono interessati cittadini, di solito in età matura, e anche giovani inconsapevoli; rappresentanti dei partiti, attivisti e sostenitori convinti e impegnati a sostegno dei propri beniamini e delle idee perseguite nel corso degli ultimi 40 anni. I sintomi sono marcati: palpitazione, rossore in viso, sudore, ansia e attacchi di panico lieve o moderato. Leggero nervosismo percepibile negli interventi e nelle risposte sui social ripetuti pedissequamente anche fuori tema. Attenzione quasi maniacale sulla democrazia interna del Movimento, la Casaleggio associati, gli enormi introiti del blog, Grillo pregiudicato, fascista e dittatore. Terapia consigliata: eliminazione accurata di letture contaminate, visioni di programmi di approfondimento politico sociale, dibattiti sui social, testate giornalistiche non in linea, blog politici liberi e intellettualmente onesti, che possano minimamente evidenziare differenze di trattamento dei media nei confronti del M5S.
Grado 3 severa: La sindrome è a carattere altalenante in prossimità di risultati elettorali sfavorevoli e può assumere la sintomatologia tipica delle psicosi, anche se adeguatamente gestibili. Sintomi predominanti: insofferenza e ansia, attacchi di panico, intolleranza, principio di manie di persecuzione e difficoltà di percezione della realtà. Organizzazione e animazione di specifici gruppi di contrasto ai 5Stelle attraverso la denigrazione e ripetuti attacchi ai rappresentanti eletti, anche oltre il senso del ridicolo. Pubblicazione di articoli pervasi da livore e faziosità che contrastano con il senso minimo del “giornalismo”. Ricerca forsennata di improbabili ipotesi di reato, anche di collaboratori, per la loro attività nel decennio trascorso, omissioni, errori, dimenticanze e marachelle di gioventù fin dalle elementari. Terapia prevista: letture di giornali e saggi di autori di partito o di idee molto vicini alla linea del “capo”. Partecipazione a incontri e dibattiti concordati moderati da “giornalisti” di stretta osservanza. Eliminazione di programmi di approfondimento politico non allineati e della visione di sindaci grillini con la fascia tricolore. Partecipazione quotidiana a gruppi social di sostegno incondizionato al proprio partito, alla maggioranza e al governo.
Grado 4 conclamata: Il “disturbo”, in forma grave, può colpire indistintamente tutto il personale politico, gli attivisti e i sostenitori di ogni estrazione sociale, giornalisti e opinionisti di lungo corso. I sintomi del grado 3 si fanno più accentuati con predominanza dello stato ansioso, disturbi del sonno e dell’umore; forte preoccupazione per il proprio futuro, per i figli e per la società. Attivismo compulsivo atto a scongiurare eventuale vittoria dei grillini mediante “adeguata” modifica delle leggi elettorali, elaborazione di strategie e alleanze “A5S” (Anti 5 Stelle). Comportamenti al limite dell’aggressività e intolleranza. Aumento del senso di sé e disprezzo degli “altri”. Eliminazione dall'elenco delle amicizie sui social di quei soggetti non allineati, liberi e intellettualmente onesti. Rapporti sociali difficili con chi manifesta attenzione e/o simpatie nei confronti di “quelli”, fino alla possibile compromissione di antiche amicizie. Terapia necessaria della durata di almeno 2 mesi da ripetere dopo 30 giorni. Eliminazione accurata di ogni contaminazione politica, abolizione di qualsiasi lettura e/o visione di programmi infetti o condotti da personale giornalistico non conforme, partecipazione ai social con attivazione automatica delle esclusioni delle presenze potenzialmente dannose, incontri settimanali di gruppo coordinati da esperti di partito e adeguatamente formati alla bisogna.
Il dato più evidente riguarda il carattere benigno della sindrome che può tendere alla guarigione veloce se adeguatamente trattata. Gli agenti patogeni, inoltre, tendono a ridurre la loro potenzialità infettiva in presenza di un numero di cittadini sempre più consapevoli dei loro diritti e delle loro capacità politiche fino al punto di una naturale immunizzazione della società.
Il trattamento dei casi gravi e resistenti ai protocolli standard deve necessariamente essere affidato a specifiche shock terapie elettorali. Risolutive in ogni caso.
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* P.S. I dati riportati nell’articolo sono stati gentilmente forniti dall’ISPS (Istituto Studi Politici e Sociali).
28 Ottobre 2016 - aggiornamento giugno 2017
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di Maria Pia Labita - “LA GRANDE FREGATURA della LEGGE 107 per la tutela dei PRECARI STORICI!” Siamo ormai giunti alla data del 15 ottobre 2016, un sabato pomeriggio come tanti, che utilizzo per riflettere più a lungo sulla triste vicenda che riguarda il precariato storico del quale facevo parte fino a 1 anno fa.