di Giangiuseppe Gattuso - “Il narciso di provincia e il bullo di quartiere” lo definiva nel suo editoriale del 15 febbraio 2015. E nel tempo ha coniato altri affettuosi nomignoli, ma mai prima d’ora lo ha veramente amato e apprezzato.
Sulla riforma costituzionale ha sempre detto che avrebbe votato no e sull’Europa ha sempre invitato il giovane fiorentino a farsi promotore dell’idea degli Stati Uniti d’Europa, rimproverandolo affettuosamente di non seguire i suoi consigli.
Da qualche tempo ha aggiustato il tiro, ne ha apprezzato sempre più la linea politica e le iniziative. Domenica 18 settembre ha toccato la vetta più alta. Anche se “Renzi ha fatto molti errori sulla produttività, sull’occupazione, sulla fiscalità”, “però li ha riconosciuti e almeno in parte li sta correggendo”. Meno male.
Ma anche la grande vittoria mediatica dell’incontro di Ventotene sulla portaerei Garibaldi, “parrebbe essere andato in pezzi nel giorno finale di Bratislava”. Infatti “Hollande e Merkel hanno concordato una linea ben diversa da quella del rafforzamento di un’Europa unita”. “Se però si deve dare un voto in pagella credo che Merkel e Hollande meritino un voto negativo, Renzi ne merita uno largamente positivo”. Un successone.
“Le spine di Renzi - però - sono il referendum e la legge elettorale”. “Finalmente ha capito il legame tra quei due argomenti e si è impegnato a modificare la legge elettorale prima che il referendum abbia luogo. Una cosa sappiamo, molti nel Pd e molti anche tra i moderati democratici: legare la legge elettorale al ballottaggio è un gravissimo errore, come è altrettanto sbagliato introdurre le preferenze, frutto marcio di lobby e clientele perfino mafiose (!). “Una legge elettorale democratica non può che basarsi sulla proporzionale e alleanze adeguate che consentano la governabilità e un programma comune”.
“La Democrazia cristiana”, ci ricorda Scalfari, “fu al governo dal 1947 al 1992, sempre con la proporzionale e le alleanze, variabili secondo le circostanze economiche, sociali, ideologiche: con i liberali, i socialdemocratici e i repubblicani; poi nel 1962 con i socialisti di Nenni; poi addirittura con i comunisti di Berlinguer che, dopo lo strappo con i sovietici, erano diventati pienamente democratici e costituzionali”.
Poi è arrivato Berlusconi e tutto è cambiato.
“Ma un fatto è certo ed anche la Corte costituzionale l’ha più volte affermato: i voti degli elettori contano tutti e non possono essere ignorati con premi concessi ad una maggioranza relativa, cioè alla più forte delle minoranze”.
Insomma, Eugenio Scalfari è per un sistema elettorale proporzionale puro. Quello di una volta, ma senza le preferenze. Un sistema “fermamente” democratico nel quale ogni capo partito sostanzialmente decide la composizione del Parlamento mediante la compilazione delle liste. Giusto così. In fondo il popolo deve ratificare con il voto le scelte “illuminate” dei professionisti della Politica che sanno cosa fare. E come farlo per preservare i cittadini dai loro stessi errori, dalle derive e dalle conseguenze disastrose che, altrimenti, potrebbero verificarsi.
Il problema infatti è soltanto uno, evidente e perfettamente identificato in ogni suo aspetto, anche più recondito. Il Movimento 5 Stelle. La bestia impazzita che bisogna fermare e “domare”. E, per chiarire meglio, Scalfari sottolinea: “Lì ci sono elettori che provengono da sinistra, dal centro, da destra e da chi si è fino ad allora astenuto. Quel movimento non ha alcun programma ma vuole soltanto conquistare il potere. Con il ballottaggio è possibile che lo ottenga. Questo è un risultato accettabile? E salutare per il paese? Per l’europeismo? Per la moneta europea? Ecco perché Renzi deve abolire il ballottaggio, accettare la proporzionale e costruire alleanze compatibili con il programma di governo d’un grande partito di centrosinistra. A mio giudizio dovrebbe aumentare la sua natura di centrosinistra e allearsi con movimenti di moderati, purché siano anche essi europeisti convinti e democratici”.
Bene. La situazione è molto chiara, le avvisaglie ci sono già tutte, e quella che chiamo io l’INTESA è nelle cose, è nei comportamenti, è nella linea del sistema mediatico, è ciò che si sussurra da tempo. Tutti insieme per fermarli.
E allora, se malauguratamente non si avverasse l’auspicio di Scalfari e non si potesse approvare una bella legge elettorale proporzionale senza preferenze, prendo in prestito le parole di Marco Travaglio scritte l’indomani 19 Settembre, sul Fatto Quotidiano. “Facciamo così: se il ballottaggio lo vince il Pd, tutto ok; se lo vincono i 5Stelle, si rivota”.
E siamo tutti contenti.
Giangiuseppe Gattuso
20 Settembre 2016
Questi soggetti hanno vinto il ballottaggio non perché sono più bravi ma perché si sono presi tutti i voti dei fascisti democristiani sinistri sinistri ecc ecc ecc ma non succederà più........ La prossima volta prima di votarli ci penseranno due volte........
RispondiEliminaDite così ogni volta, è dal 2013 che dite sempre le stesse cose e guarda caso succede sempre il contrario, sembrate un Fassino qualunque.
Elimina#statesereni
Qualunque legge elettorale che non preveda l'elezione diretta del presidente della repubblica tipo governatore di regione o nella peggiore delle ipotesi francese con soglia di sbarramento al 5% due solo legislature consecutive credo che non sia qualcosa di valido per la guida di un paese oggi.
RispondiEliminaScalfari, oltre che individuo da non stimare, è uomo che da sempre è legato a circoli di potere massonico. Chiaramente ostile a tutto ciò che non sia funzionale al disegno generale. Quello di affermare soltanto la supremazia delle banche e della finanza. Per lui non si può derogare dal perseguimento feroce di tal fine. Che tra l'altro è il vagheggiato fine di dominio mondiale degli ebrei. Mi sembrava una leggenda ma da quando esiste l'Unione e comincio a crederci.
RispondiEliminaChe cavolo c'entrano gli ebrei? Ma come si fa a mettere sempre gli ebrei quando si parla di dominio mondiale? Ma per favore
EliminaNino Pepe, mi riferivo alla "Teoria del complotto giudaico". L'ho usata come battuta e dallo scritto da me postato risulta evidente l'ironia. Infatti la lego all'unione europea i cui effetti stiamo vivendo a caro prezzo sulla nostra pelle e alle incomprensibili decisioni dei governanti di questa ormai famigerata entità di stati.
EliminaScalfari si è giocata interamente la reputazione che aveva costruito in tutta la sua vita di giornalista indipendente.
RispondiEliminaC'è una avversione viscerale verso la "sovranità popolare" , intesa non come principio , bensi come effetto pratico a rendere un governo governabile . Ci hanno provato col sistema elettorale maggioritario , oggi Scalfari ripopone il sistema proprorazionale , senza ballottaggio , perchè per rendere possibile al governo di governare , necessitano indispensabili alleanze al fine di rendere una maggioranza relativa in maggioranza assoluta . Tutto ok ? Per niente , perchè l'unica maggioranza fattibile , condivisibile è quella di Renzi ! In questo viene sottintesa anche una cultura intellettuale perfettamente integrata alla nuova governance europea delle banche . Allora c'è da chiedersi se gli italiani , con un colpo di reni riusciranno a riprendersi lo scettro del comando e a decidere del loro futuro . L'alternativa sarebbe il caos o la definitiva sottomissione allo straniero invasore .
RispondiEliminaAbbiamo visto tanti politici, giornalisti, persino magistrati che, per far carriera, sgomitano per farsi spazio e scalare posizioni di potere ingraziandosi chi comanda. Pur deprecandone la scarsa etica professionale di costoro, si può concedere un’attenuante a chi è anagraficamente giovane e intende percorrere scorciatoie clientelari. Quello che per me rimane un mistero è conoscere da quali intenti sono mossi alcuni ultranovantenni come Scalfari e Napolitano che, dopo oltre un sessantennio passato a gestire il potere, si espongono a figuracce e a tristi prese di posizione come se aspirassero ancora chissà a quali nuovi incarichi. Napolitano, malgrado abbia ricoperto il massimo delle posizioni istituzionali, continua a gestire e condizionare la cosa pubblica, facendo da padrino al giovane neoberlusconiano che siede a Palazzo Chigi. Scalfari si automortifica sul suo stesso giornale, di cui è fondatore, svendendosi con vergognosi articoli che sconfessano le sue precedenti prese di posizione. Ma perché lo fanno? Dovrebbero pensare a concludere la loro vita con coerenza e decoro e, invece, dimostrano che la smania del potere resiste anche quando si deambula col bastone e col tremore nelle mani.
RispondiEliminaAndando per esclusione, mi viene da pensare che lo facciano per fedeltà a un giuramento fatto a organizzazioni occulte di cui fanno parte.
Elimina.....MA CON UNA LEGGE ELETTORALE DECENTE: Non mi sembra normale e legale che il Governo, espressione del Parlamento eletto col poco democratico e incostituzionale porcellum, modifichi la costituzione senza nemmeno aver proposto le modifiche in campagna elettorale agli italiani. Ed ha sostituito il porcellum con l'italicum, quasi un porcellum bis, ANZI UN CACATELLUM ! Questo Governo dovrebbe occuparsi S O L O degli affari correnti e darci una legge elettorale democratica. Quando boccio' il porcellum, la Corte Costituzionale disse che possiamo votare col proporzionale. Applicando al proporzionale il CORRETTIVO della sfiducia costruttiva si assicurano massima rappresentativita' democratica e stabilità di governo che evita frequenti e lunghe crisi di governo, al buio. Con sfiducia costruttiva, mentre si sfiducia il governo, simultaneamente si concede la fiducia al nuovo governo; se in Parlamento non c'è maggioranza per la sfiducia il governo rimane in carica.
RispondiEliminaLa stampa fa passare le vicende dei 5 Stelle come notizie di importanza nazionale mentre quelle dei piddini hanno un risuono mediatico marginale.
RispondiEliminaUn esempio è Raffaele Guerriero, consigliere del Pd eletto nel consiglio di Marcianise (Caserta) che il 30 giugno è stato arrestato per estorsione aggravata dal metodo mafioso (poi scarcerato ma rischia un rinvio a giudizio).
“Facciamo così: se il ballottaggio lo vince il Pd, tutto ok; se lo vincono i 5Stelle, si rivota”.
RispondiEliminaE siamo tutti contenti.Tanto andraì cosi ..tanto la colpa della politica corrotta e' di Virginia Raggi ..tutto il resto e' prmai ...noia assoluta !
Personalmente ritengo Eugenio Scalfari un ottimo giornalista ed attento osservatore; la sua lunga esperienza nel campo del giornalismo e l'entusiasmo con cui lo ha portato avanti sono indiscutibili e documentate dalla sua lunga carriera. Tutte le domeniche, da quaranta anni ormai, leggo con attenzione il suo articolo di fondo su Repubblica perché per me offre sempre validi spunti di riflessione. Scalfari non è stato mai tenero con Renzi e lo ha molto spesso criticato e pungolato sulle varie questioni. Ultimamente esprime apprezzamento perché indubbiamente Renzi si sta spendendo per un'idea di Europa che sia più sensibile verso i problemi dei paesi più deboli e verso l'imponente immigrazione. Sta insistendo anche sulla necessaria flessibilità per rilanciare l'economia, dato che stiamo vivendo tempi duri e difficili. Renzi ha fatto sua l'idea degli Stati Uniti d'Europa che abbiano un governo unitario con un ministro delle finanze unico. Scalfari insiste su questi temi da tantissimi mesi ed è soddisfatto che anche Renzi ci si stia avvicinando piano piano. Condivido il pensiero di Scalfari sulla necessità di modificare l'Italicum. Anche in questo blog la maggioranza dei commentatori si è continuamente lamentato che l'Italicum permetterebbe di ottenere una larga maggioranza a chi è in realtà minoranza. Per cui mi sembra una contraddizione sentirli ora lamentare se si modifica l'Italicum. Scalfari nel suo articolo auspica una modifica nel senso di assegnare il premio di maggioranza alla coalizione che prenda più voti e a me sembra accettabile. Scrive anche di auspicare un proporzionale che garantirebbe maggiore rappresentatività, ovviamente con una soglia di sbarramento; altrimenti torneremmo ad una miriade di partiti. Le considerazioni dette sul movimento 5stelle mi trovano d'accordissimo ed è ciò che io sostengo da tempo. Se dovessero finire al governo entrerebbero in dubbio la nostra permanenza in Europa e l’adesione alla moneta unica. In sintesi un movimento di cialtroni. Permettete a Scalfari di esprimere le sue idee?
RispondiEliminaPerché ti poni la domanda. Qualcuno può vietare a Scalfari o a chicchessia di esprimere il suo pensiero? O, invece, c'è qualche personaggio che non può essere criticato per ciò che dice? Non credo, e quindi facciamo esprimere tutti allo stesso modo e senza stracciarci le vesti per nessuno.
EliminaSignora Albertini, confesso che fino ad un certo punto l'ho seguita nel suo diiscorso, seppure con molti ma, su Scalfaro, che non mi sento di lodare per aver spuntato tropp spesso la penna nei confronti di personaggi che in un paese normale andrebbero a processo per alto tradimento. Poi, la sua solita stoccata offensiva nei confronti dei cinque stelle, definendoli addirittura cialtroni, perchè a suo dire metterebbereo a rischio la permanenza dell'Italia nell'Europa. Domanda: Perchè a lei piace questa Europa a guida bancaria-finaziaria, che disprezza i cittadini e la loro democrazia? Parla anche di moneta unica come se fosse stata un successo e del quale questo paese, non dovrebbe fare a meno. La inviterei a leggere di più da economisti premi Nobel per l'economia come Krugman e non da accomodati faziosi pseudo professoroni di casa nostra. Ma forse per lei, non significano nulla 2224 miliardi di debito pubblico, accumulati quasi interamente dagli interessi sul prestito da parte della BCE? Per lei è forse normale che un paese sovrano, abbia smesso di produrre in proprio la sua moneta, da far circolare sul proprio territorio, a costo zero per farsela prestare ad interesse da una banca privata come la BCE? Moneta utilizzata come cavallo di troia oer indebitarci e costringerci ad accettare di consegunza le poilitiche della troika. Ma forse, a questo non ha mai pensato perchè in tv non ne parlano oppure perchè è un concetto troppo difficile da comprendere? Però è attenta alla richiesta "flessibilità" elemosina di Renzi che, (forse neppure questo le hanno spiegato), non è un regalo, ma un ulteriore prestito sempre ad interessi, che va a fare comulo con quello già esistente.
RispondiEliminaIo non sarei così severo nel giudicarli. Sono vecchi, come l'ambiente in cui sono vissuti e da cui non possono più allontanarsi perché indissolubilmente legati. Napolitano, che ha ricoperto cariche pubbliche importantissime, ha maggiori responsabilità perché, nel porre rimedio ad un problema politico ed istituzionale, ha usato metodi da prima repubblica precari ed accomodanti: era il sistema che glielo imponeva ed egli è uomo del sistema. Con Scalfari non mi sono trovato in sintonia diverse volte, ma non lo reputo un cattivo elemento. Non portano più bene la vecchiaia e sono un po' lunatici. Sarebbe bene per noi e per loro stessi che uscissero di scena.
RispondiEliminaNINO RISITANO ,GIORGIO NAPOLETANO UNA BRAVA PERSONA MA DOVE VIVI SULLA LUNA ?
EliminaSalvatore Talio, leggi bene i commenti prima di blaterare. Io non faccio parte della maggioranza, nemmeno di quella silenziosa.
EliminaSalvatore Talio, cerca di leggere bene i commenti prima di blaterare.
Eliminaallucinante e vergognoso...Scalfari è un ipocrita al servizio del potere...l'ho sempre detestato per la sua assenza di onestà intellettuale..".Facciamo così: se il ballottaggio lo vince il Pd, tutto ok; se lo vincono i 5Stelle, si rivota”,il pensiero di tutti questi poiticanti da strapazzo,di questi lecchini dei governo...
RispondiEliminaIl M5S, dopo aver visto numerosi sondaggi che lo danno vincente con l'Italicum, ha presentato una mozione per tornare al proporzionale puro.
RispondiEliminaPronta la conferenza stampa della Taverna. Voci di corridoio anticipano il contenuto del suo intervento: "Il complotto contro di noi continua! Ora vogliono farci governare anche il paese! Non glielo permetteremo!"
Concordo con Scalfari...lo è.
RispondiEliminaScalfari nel suo editoriale di domenica 18 settembre:
RispondiElimina“Una legge elettorale democratica non può che basarsi sulla proporzionale e alleanze adeguate che consentano la governabilità e un programma comune”. (senza preferenze)
Il M5S oggi:
“Siamo per una legge elettorale proporzionale con piccoli collegi” (con le preferenze)
Come Antonella Albertini leggo gli editoriali di Scalfari da quando esiste “La Repubblica”.
Molte volte ho apprezzato il suo pensiero e alcune volte ho riportato stralci del suo editoriale su FB. Ha ammorbidito il suo giudizio sul “bullo di quartiere e il narciso di provincia”? verità lampante . Ammira Renzi per le ultime posizioni di quest’ultimo sull’Europeismo? Coerenza di Scalfari. E’ stato sempre un europeista convinto.
Non condivido affatto il nuovo giudizio morbido sulla politica economica de “giovin fiorentino”
Non capisco il perché, da entrambi le parti, alcuni commentatori giudicano i vecchi a secondo la linea politica che seguono. Scalfari e Napolitano elogiano Renzi? "sono vecchi rimbambiti che non dovrebbero più aprire bocca". Dario Fo che alla sua età annuncia di voler venire alla festa nazionale dei pentastellati? “vecchio bacucco perché non se ne sta a casa”
Ma vogliamo confutarli per quello che scrivono e non per la loro età?
Michele, io ho 67 anni e sono un vecchio. Ho visto in Napolitano e Scalfari, negli ultimi tempi, un comportamento strano, non limpido e deciso. Quando capiro' che i miei anni possono essere di nocumento a me stesso ed agli altri, io certamente mi allontanero', specialmente dai posti di grande responsabilità. Sono d'accordo su Scalfari, ma nelle ultime interviste l'ho visto incerto e frastornato. La cosa più brutta per una persona anziana - e mi capita spesso di appurarlo in TV - è di essere additata come PATETICA. In ogni caso Scalfari ha sempre scritto bene e lealmente, anche se io diverse volte ho dissentito. Si dovrebbe solo fare intervistare un po' meno.
EliminaCaro Direttore, ho letto il servizio con singolare attenzione, sforzandomi di entrare nell’ottica di quello spirito critico che ti ha spinto alla stesura. Hai fatto le tue legittime osservazioni e le implicite condanne ad opinioni spesso mutevoli di alcuni personaggi di rilievo, sia nel campo politico che in quello dell’informazione. Per un verso apprezzo la tua caratteriale moderazione, anche quando le mie analisi non sono sovrapponibili al tuo pensiero. Credimi, Direttore, mi scoraggiano i commenti che seguono, dove alcuni commentatori si fregiano del diritto di critica al limite dell'ingiuria e di arbitrari attributi. Non condividere l’atteggiamento di Eugenio Scalfari è assolutamente legittimo, si possono condannare i repentini cambiamenti di opinioni quando non coincidono più con le nostre, ma mai mettere in discussione, come si è commentato, sulla figura di un grande giornalista. Non penso che a 93 anni si abbia ancora voglia di carriera o peggio di servilismo politico, il ventennio trascorso, quando il mondo dell’informazione gravitava intorno alla “stella” berlusconiana, Scalfari non ha mai temuto la sua potenza economica. Ognuno è libero di esprimersi come vuole, finché ci viene concessa la libertà di parola e poter esternare il nostro libero pensiero, però, come ho letto in qualche commento, non è corretto definire con troppa semplicità, due personaggi che coprono circa 180.
RispondiEliminaCondivido le tue sagge parole. In questo blog troppo spesso si leggono accuse ingiuriose a personaggi di statura morale e ideale come in questo caso Scalfari e Napolitano. Sono certa che molti di questi commentatori non conoscono neanche le loro biografie.
EliminaGrazie, cara Antonella, io affermavo ciò che tu hai spiegato ancora meglio con parole che chiunque (volendo) è in grado di interpetrare. Non credo sia possibile immaginare che la situazione in cui versa l'Italia sia colpa di questi due "signori", il malaffare e la corruzione è diffusa su larga parte del popolo italiano, è totalmente assente la cultura della legalità. Tutti noi siamo convinti di risolvere i gravi problemi attraverso il diritto di critica che, seppure legittima, sterile per la risoluzione. Dobbiamo convincerci che nessun generale è in grado di vincere una battaglia se l'esercito non ha voglia di combattere. Le alchimie politiche e le demagogie finiscono nel bidone della spazzatura se non si hanno sani principi anche da chi dovrebbe osservare le leggi. La Raggi, se non è seguita da atteggiamenti responsabili del popolo romano, potrà vendere solo aria fritta.
Elimina..."in questo blog..., in questo blog si leggono...", e così via. Scusatemi se mi permetto. Ma credo che PoliticaPrima sia un luogo tra i più seri e moderati dove si parla di Politica. Ciò non toglie che possono esserci eccessi come ce ne sono ovunque, anzi, posso affermare senza tema di smentita che questi eccessi di cui qualcuno parla sono delle carezze se paragonate con ciò che si legge altrove.
EliminaE, come ha detto Maurizio Alesi, nessuno può ritenersi immune da critiche anche feroci su ciò che propone. Niente di scandaloso e niente di preoccupante. È il sale del dibattito e della democrazia.
Ma si.....il caro vecchio proporzionale. Talvolta il partirono dallo 0,04 ti può anche tenere sotto scacco ....ma che vuoi che sia di fronte alla salvaguardia del pluralismo.
RispondiEliminaMi piace la tua ironia, Claudia. Il pluralismo di cui si parla lo conosciamo già e da giovane scommettavamo sulla durata dei governi in carica; ridavamo sarcasticamente sugli inciuci che la DC faceva con partiti dello 0,04% e con le correnti della stessa. Chi è adesso lo scellerato che vuole proporre questo "pluralismo"? E' inattuabile financo in uno Stato grande come la R.di San Marino, figuriamoci in un Paese di 60 milioni d'abitanti come l'Italia.
EliminaQuando manca la scelta, diventa difficile votare. Io,personalmente, vedo solo un gruppo politico, di numero rilevante, che potrei votare , se fossi cittadino italiano, ed è il M5S, e questo malgrado il mio orientamento chiaramente di sinistra.......
RispondiEliminaSe questo movimento d'origine liberale e borghese resta l'unica scelta per un marxista moderato come me, allora , vuol dire che manca una sinistra che merita d'essere chiamata tale!
Poco servono le sofisticherie ed i gruppi grillofobici e seminatori d'odio, la sinistra ha una gravissima colpa...... ha aperto la strada a diverse destre, alcune fascistoidi, tradendo i propri ideali.
Vergogna!
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminaC'è chi si schiera sempre, inguaribilmente, in difesa degli indifendibili. Con mille sfumature, con qualche concessione alla critica ma sempre e comunque a favore di chi ha un torto incontrovertibile e lapalissiano come direbbero quelli che parlano bene. Sulle giravolte di Scalfari e sulle sue contraddizioni non può esservi alcun dubbio. Sono una verità inconfutabile. Non serve ricordare i suoi 93 anni o il suo atteggiamento nei confronti della potenza economica berlusconiana (come se lui non fosse il fondatore di un giornale la cui proprietà era anch’essa una potenza economica). Tutto ciò non toglie nulla all’inversione di marcia consumata a favore delle riforme e del giovane fiorentino: bisogna solo prenderne atto. Poi ognuno esprimerà il giudizio che vuole su Scalfari e sul suo passato, ma senza tentare di giustificare una caduta di stile avvenuta nel presente. Non sarebbe il primo caso di revisione della propria storia e della propria identità. Vorrei solo ricordare il caso di Giampaolo Pansa, un altro giornalista coetaneo di Scalfari che scriveva per Repubblica e L’Espresso; uno dei più autorevoli e validi giornalisti e scrittori di sinistra oltranzista che, nella vecchiaia, passò il guado rinnegando la sua appartenenza politica e schierandosi col centro destra. Oggi scrive per il “Foglio”. Non c’è nessuno che non possa essere criticato e giudicato per i suoi comportamenti, anche se si chiama Scalfari o Napolitano.
RispondiEliminaMaurizio devi convincerti che ogni opinione, ogni analisi è legittima, purché non si entra nel campo delle scienze, dove sono i valori numerici, fisici o chimici a dimostrare ciò che tu definisci con troppa facilità : inconfutabile..incontrovertibile… ovvero di fatto talmente ovvio da definirlo lapalissiano. Probabilmente tu hai un metro di valutazione diverso dal mio, bisogna solo stabilire quale misura sia corretta. Secondo il mio modesto parere, potrebbero essere esatti o sbagliati entrambi nel momento in cui andiamo a sovrapporli al nostro pensiero. Nei limiti della nostra amicizia, che io non ritengo affatto virtuale, starei molto attento a facili enunciazioni di aggettivi, come quelli citati se siamo intenzionati a valutare la vera essenza della politica. Non aggiungo altro, rispetto ogni espressione, soprattutto quelle diametralmente opposte alla mia, ma non posso trattenermi dalla non condivisione di facili giudizi.
EliminaScusa Franco, la tua teoria vale solo quando si esprimono opinioni, valutazioni, considerazioni personali. Poi ci sono i fatti. I fatti sono testardi e molto spesso si rifiutano perché disturbano le nostre opinioni. Nel caso in specie, quando io posso documentare, attraverso dichiarazioni pubbliche, che nei mesi precedenti il pensiero di Scalfari su referendum e su Renzi era opposto a quello attuale, stiamo parlando della descrizione della realtà, non di “facili giudizi” come tu cerchi di liquidare un fatto acclarato. Puoi giudicarlo e/o valutarlo in un modo piuttosto che in un altro ma non puoi negare che quello sia un fatto sulla cui certezza non ci sono dubbi. Continui a mettere tutto sul piano delle opinioni. Per te tutto è opinabile come se non esistessero punti fermi. Con questo criterio si potrebbe discettare e mettere in discussione anche la constatazione che di notte c’è buio e di giorno c’è luce. Dovresti rassegnarti all’idea che intorno a noi accadono anche cose che non ci piace sentire, ma delle quali è impossibile negarne l’esistenza.
EliminaParafrasando Pirandello...le opinioni sono come i sacchi bisogna metterci i contenuti (fatti) perché stiano in piedi.
EliminaQuindi i giudizi sulle persone non possono prescindere da i fatti che li caratterizzano.
Maurizio, io non ho assolutamente detto che è tutto opinabile ho detto :"ogni opinione, ogni analisi è legittima, purché non si entra nel campo delle scienze, dove sono i valori numerici, fisici, ecc..." Io non ritengo valori matematici il comportamento di una persona, ritenuti da me elementi caratteriali difficilmente valutabili. Tuttavia, scusami non voglio fare un discorso filosofico, ma devi consentirmi che il mio giudizio su Napolitano e Scalfari non è negativo, se qualcuno ha cambiato parere avranno le loro ragioni. Questi signori dovevano arrivare a 90 anni per essere messi alla berlina? Non dobbiamo dimenticare che alcune forze politiche sono andate con il cappello in mano da Giorgio Napolitano affichè prolungasse il suo il suo mandato. Abbiamo anche dimenticato che non eravamo nemmeno capaci di eleggere il nuovo presidente della repubblica?. A questo signore spesso deriso, dileggiato e ritenuto un monarca, si rivolse anche il Beppe con una sua lettera spedita il 30 luglio 2011…..” Sig. Presidente.. in questa situazione lei non può restare inerte. Lei ha il diritto-dovere di nominare un nuovo presidente del Consiglio al posto di quello attuale. Una figura di profilo istituzionale, non legata ai partiti, con un l'unico mandato di evitare la catastrofe economica e di incidere sulla carne viva degli sprechi….” Ed ancora continua…..” in un altro mese di luglio, nel 1943, i fascisti del Gran Consiglio, ebbero il coraggio di sfiduciare il cavaliere Benito Mussolini, l'attuale cavaliere nessuno lo sfiducerà in questo Parlamento trasformato in un suk, né i suoi sodali, né i suoi falsi oppositori”. Successe ciò che chiedeva Grillo, caduto Berlusconi venne nominato Monti, uomo apparentemente lontano dai partiti. Perciò, caro Maurizio, io non parteggio con nessuno, ritengo non corretto “sfottere” quest’uomo e ritenerlo capace di tirare le redini della politica. Poi… alle varie dietrologie e teorie messe in campo ognuno esprime il suo pensiero.
EliminaQueste tue valutazioni su Napolitano sono legittime e, proprio perché rientrano nell’ambito delle opinioni personali, ognuno può avere le proprie, anche opposte alle tue. Però non è che dovevamo aspettare i 90 anni per giudicare Napolitano. Questo signore all’interno del suo partito, il PCI, si è sempre collocato su posizioni consociative iscrivendosi nella corrente dei “miglioristi”. Ti ricordo che ha sempre osteggiato Enrico Berlinguer, simbolo di onestà, moralità ed etica politica. Da ministro dell’interno, di fronte al dilagare di molte imprese mafiose legate alla politica, invece di contrastarle usò quella infelice frase consegnata alla storia: “non possiamo fare l’esame di sangue agli imprenditori”. Quella frase lo bollò definitivamente come personaggio pavido e distratto nella lotta alla mafia. Stava in buona compagnia, insieme a personaggi come Mirello Crisafulli (ras di Enna considerato impresentabile dal suo stesso partito che non lo ha candidato alle politiche) ed Emanuele Macaluso (altro avversario di Berlinquer e Pio La Torre). Da giovane dirigente di partito ha appoggiato i carri armati russi contro la primavera di Praga e andava a riscuotere personalmente i finanziamenti dall’Unione Sovietica. Nella vecchiaia ha tenuto un atteggiamento indegno sulla trattativa Stato Mafia, attaccando i PM e rifiutando di essere ascoltato come test prima, e imponendo la cancellazione delle registrazioni che lo riguardavano nei colloqui con Mancino che cercava tutela sulla sua posizione giudiziaria. Napolitano ha sempre gravato nella zona grigia della politica. A Napolitano riesce di mutare opinione – sostenere tesi opposte – ed avere, miracolosamente, sempre ragione. Ha piazzato il figlio Giulio nei salotti che contano, come documentano le intercettazioni sul progetto per scalzare Letta in combutta con i vertici della Finanza. Napolitano junior oggi è considerato il naturale erede di Gianni Letta nel compito di tessitore delle relazioni tra sinistra e destra, in nome di quelle larghe intese che sono state un segno distintivo del regno di papà Giorgio. Questo è il curriculum dell’ex presidente della Repubblica che prima considerava impossibile un secondo mandato e poi si riaccomoda al Quirinale come se nulla fosse. Rappresenta il peggio della politica italiana e chi lo seguiva dagli anni 60 lo conosce bene. E basta con la sciocchezza che è stato pregato per tornare al Quirinale. Lo sanno tutti come è andata. Il progetto era di eleggere lui (con l’aiuto dei famosi 101 traditori del PD che pugnalarono Prodi), per favorire l’ascesa di Renzi e sigillare il patto del Nazareno.
EliminaCaro Francesco Salvatore commento anch'io in forma ermetica.Verissimo le opinioni sacchi che per tenersi in piedi occorre riempirli (con i fatti) per mantenersi in piedi. D'accordo... ma, a sua volta i fatti anche sacchi saranno vuoti se misurati con il metodo della propria opinione.
EliminaCaro Maurizio mi congratulo con la tua lunga dissertazione, hai fatto tutto tu, hai descritto uno scenario politico a sfondo dietrologico e tu stesso hai tirato le conclusioni. Hai tracciato un excursus storico-politico dell’ex Presidente della Repubblica Italiana, senza porre in evidenza, nulla di nuovo, oltre le tue convinzioni e notizie che quasi tutti gli organi di stampa e social network ne hanno fatto una sonora scorpacciata. Non sto qui, a voler fare l’avvocato difensore d’ufficio di qualche personaggio che per volere del popolo ha dovuto esporsi per anni alle sferzate del pubblico ludibrio o ai giudizi che definisco “avvilenti avversità”. Quando si opera in politica, o come si dice in questi casi, quando ci si mette la propria faccia, la si espone a qualunque tipo di giudizio, sempre di parere diverso, c’è solo da stabilire se il parere viene espresso per “partito preso”. In quest’ultimo caso i peli diventano travi e viceversa. Vorrei solo ribadire che liquidare con poche parole un personaggio che il popolo lo ha votato per tantissimi anni, e mostrando sempre imparzialità nelle funzioni da lui assunte, beh.. ci sarebbe da riflettere. Che abbia parteggiato con la Russia, durante la “Primavera di Praga” è un’enorme falsità riportata sui giornali a lui contrari, mentre al contrario il comunicato stampa emesso dal PCI che condannava l’intervento fu scritto proprio da Giorgio Napolitano, tanto è vero che fu accusato di essere troppo vicino a Bettino Craxi. Caro Maurizio, il mio intento sin dal primo commento, era quello che mi porta ad abiurare valutazioni cosiddette incommensurabili, ma validi solo a soddisfare i propri principi assolutamente legittimi. Non mi interessano né i 101 franchi tiratori e nemmeno il loro partito di appartenenza, sono giochi loschi che la politica dei disonesti dà la possibilità di perpetrarli. Affermerei il falso oltre ad essere sciocco se giudicassi tutta positiva l’intera vita politica di Giorgio Napolitano, certamente avrà commesso i suoi errori, ma tutto ciò, per chi conosce “quel mondo”, rientra nella normalità, viceversa se qualcuno ha intenzione di convincermi che ci sono politici puri, io mi ribello.
Elimina"La solita storia che ( ormai) sanno a memoria i bimbi di un anno"...a quando mai Scalfari è stato coerente con qualcosa? Ed oggi al passato s'aggiunge l'età.
RispondiEliminaLa si finisca una volta per tutte di dar retta a certi "oracoli" della chiacchiera buoni per tutte le stagioni e si abbia il coraggio, giovanile, di intraprendere nuove e più concrete strade tenendo però aperto anche un occhio sul passato e, se necessario, riprendendo qualche esempio eticamente positivo degli inizi dell'avventura, sempre attuale, repubblicana e democratica: L'unica legge seria fu quella che elesse la Costituente e che era strettamente proporzionale. Si abbia il coraggio di tornare alle origini quando le successive sperimentazioni danno prova concreta di essere incancrenite. Io, personalmente, e, ovviamente, per quel che vale, sono per il proporzionale puro e chi vince governa. Questa è la base della democrazia il resto è alchimia speculativa e negativa perché limita in ogni caso la volontà del singolo elettore il che non è democratico. Ma tanto, purtroppo, finirà, come al solito...........a tarallucci e vino!"...e. tanto rumor per nulla!
Condivido il puntuale intervento di Franco Gentile, sempre più lucido di taluni scalmanati più giovani (ma solo per l'anagrafe.
EliminaHo cercato il commento di Franco Gentile, ero sicuro che avrei condiviso tutto. Grazie Franco.
EliminaPersonalmente ritengo che ci voglia anche la preferenza come già affermato dalla Corte Costituzionale con sentenza n. 203/1975 e ribadito con sentenza n. 1/2014.
RispondiEliminaE sarebbe anche ora che si approvasse una legge per introdurre democrazia, partecipazione e trasparenza nella selezione dei candidati da mettere in lista.
Perché le elezioni iniziano con la definizione dei programmi e l'individuazione dei candidati da sottoporre al giudizio degli elettori.
Riguardo al proporzionale, se ne può discutere. A me non dispiace nemmeno il sistema uninominale secco all'inglese.