di Giangiuseppe Gattuso - Pensavo di risolvere velocemente una questione a dir poco banale. Il rilascio di un certificato cartaceo di stato di famiglia del sottoscritto. Non ho purtroppo ancora provveduto ad attivare la (ostica) procedura per diventare un “utente certificato” per l’utile servizio on line.
Mi mancava da qualche tempo la frequentazione di un ufficio dell’anagrafe, una di quelle cosiddette postazioni decentrate che assolvono a una notevole quantità di servizi ai cittadini. Una per tutte il rilascio di nuove carte d’identità, la loro duplicazione, e i rinnovi. Operazioni importanti e necessarie che toccano da vicino ognuno di noi.
Mi ha sorpreso la folla e la coda di gente in attesa. Nessun sistema di ordinamento automatico. Coda “fisica”: chi è l’ultimo? L’orario mi ha subito preoccupato, erano quasi le 12.00 e il servizio viene interrotto alle 13.00, inderogabilmente senza eccezioni. C’è scritto a caratteri cubitali su tutte le pareti. Ho atteso speranzoso ascoltando nel mentre le voci degli astanti. Una signora era la terza volta che tornava per rinnovare la carta d’identità: “qui è sempre così, una vergogna”, un paio di ragazzi avrebbero dovuto farla per la prima volta. Una coppia con un neonato aveva esigenza del documento d’identità per poter partire, un’altra aveva l’aereo e l’urgenza di arrivare a Punta Raisi. Niente da fare, troppa gente e l’ora non lasciava scampo. Torniamo alle 15.00, il mercoledì il servizio riprende e si prolunga fino alle 17.00, sempre in punto.
Le signore allo sportello tutte molto gentili e impegnate si adoperavano per rendere l’attesa meno pesante e per soddisfare le troppe richieste. Dopo oltre 30 minuti d’attesa, arriva il momento. Vado allo sportello, presento il documento personale e la signora velocemente digita la richiesta, la stampante è pronta. Tutto si ferma. La linea con il server si è interrotta. Penso a un evento temporaneo, un attimo d’attesa e tutto riparte. No, non è una questione momentanea.
La signora mi guarda sconfortata e con un gradevole sorriso mi indica gli “avvisi” scritti con il pennarello affissi alle pareti con lo scotch. A voce mi dice che il problema persiste da marzo scorso (2016) “…per motivi tecnici si verificano frequenti interruzioni dei computers ci scusiamo per il disagio.” Praticamente si interrompe il collegamento con il server e ogni attività si blocca senza scampo. I cittadini sono avvisati.
Armati di religiosa pazienza attendiamo, tutti. Passano i minuti, 10, 20, mezzora e più. Si avvicinano le 17.00, l’ora dell’interruzione del servizio. Inderogabilmente. Un attimo e riparte. La postazione del mio certificato, però, non riesce a stampare, il sistema ha acquisito il pagamento di € 16,70, l’incantesimo non si placa. E per rimettere i conti in ordine bisogna fare una richiesta scritta di restituzione della somma e dichiarare di averla effettivamente ricevuta. La signora allo sportello, preoccupata, chiama la “responsabile” che mi prega di scriverla. Lo faccio immediatamente allegando la fotocopia della carta d’identità.
Nel mentre, come per miracolo, la postazione accanto partorisce il certificato, qualche difficoltà per il pagamento, manca il resto, solo contanti. Non esiste la possibilità di pagare con alcuna carta, troppo difficile. Una cosa del genere è ancora fantascienza. Sono passate abbondantemente le 17.00 e, a porte chiuse, finalmente ho il mio agognato certificato. Molta gente era già andata via delusa e sconfortata, qualcuno ha resistito. I dipendenti mi hanno fatto tenerezza, abbandonati al loro destino, vittime di un sistema obsoleto, fragile, malfunzionante e con strutture inadeguate.
Lo so che i problemi non si possono risolvere dall’oggi al domani e nessuno ha la bacchetta magica. Nessun sindaco ha questi poteri. Almeno di quelli che finora ho conosciuto.
Però a tutto c’è un limite. A distanza ormai di quasi due mesi dal suo insediamento, non è possibile che non sia stato risolto un problema come questo. Adesso è davvero chiaro a tutti che la signora avvocata Virginia Raggi la “sindaca non la sa fare”. Non come lui. Il nostro Leoluca.
Giangiuseppe Gattuso
31 Agosto 2016
Andrebbe bene un bravo funzionario prefettizio accentrare i servizi ai ministeri e mandare a fare in culo oltre 8 mila sindaci compresi consiglieri comunali municipalità e altre amenità.
RispondiEliminanon è accentrando che si risolvono i problemi ma facendo ognuno il proprio dovere, infatti La Raggi solo andando sul posto ha potuto constatare che i rifiuti da soli non si spostavano e gli addetti si scaricavano la colpa tra loro
EliminaLo sa fare lui il Sinnaco che Palermo ha ancora munnizza in giro. Mettiamo pure limite di velocità ai tram, volete che continuo...
RispondiEliminaUn articolo che mette a nudo l'incolmabile arretratezza tecnologica che ci penalizza, siamo lontani anni luce da altre realtà europee.
RispondiEliminaMi spiace molto doverlo ammettere, ma spero che i miei figli vadano a vivere altrove,il nostro problema non è il Sindaco, ma la nostra terra, come recita la Nannini in una sua famosa canzone.....Bella e impossibile.
Forse ho letto male, ma la Raggi che c' entra?
RispondiEliminaIl paragone con la Raggi è evidente. Orlando amministra da anni, senza che nessuno grida alla inefficienza.. La raggi da due mesi e tutto il veleno possibile addosso...
EliminaIl M5S dà fastidio a tanti. Questa è la verità.
EliminaCaro Giangiuseppe, mi rifiuto di pensare che la situazione da te vissuta a Palermo sia diffusa nel nostro paese. Personalmente non mi è mai capitato nulla di simile. Anzi debbo precisare che con il passar del tempo i servizi per i cittadini, per la mia esperienza ,si sono velocizzati e semplificati. Le eccezioni ovviamente ci saranno e la tua sarà una di queste!
RispondiEliminaAntonella Albertini purtroppo, a causa dei Palermitani, Palermo non è ..... paragonabile
EliminaBeh, come dice il proverbio, cavalli buoni si vedono a tiro lungo. Ma i proverbi che una volta erano per tutti, verità provate, oggi si piegano alle convenienze, simpatie e antipatie di parte. L'Orlando "curioso", è da parecchio che tira, ma il carro era e rimane immobile. Quì, la forza equina non è paragonabile neppure a quella di uno "scecco, che però non suscita nessuna considerazione o iniziativa di mediazione con l'asino. Mentre tanti allibratori scommettono su Secretariat ancora fermo alla griglia, perdente perchè colpevole di avere le zampe bianche.
RispondiEliminaPenso tutto il peggio possibile, intanto ti dico che è davvero a dir poco ostica, la procedura per accreditarsi in modalità on line , ci ho provato tempo fa e ho rinunciato, dopo essere andata per ben due volte presso la mia delegazione al fine di ottenere fantomatiche password... ma niente... c'erano sempre problemi. Lo scenario che descrivi perfettamente, purtroppo ricorda e rispecchia una città allo sbando, in mano ad un sindaco (e alla sua corte, buono solo a fare il buffoncello presenzialista..., ecco in questo lui si che è bravissimo, LO SA FARE... IL RAGAZZO IMMAGINE, PERÒ.
RispondiEliminail paragone tra la Raggi e Orlando è una bella e significativa provocazione, che mette in risalto le incapacità, le inefficienze, il malessere, il degrado, il malaffare, le associazioni di incompetenti e incompetenze, in cui versa questa città. In pochi anni ha completato questa grande opera, sotto lo slogan IL SINDACO LO SA FARE. C'è da chiedersi guardandosi intorno fin dove si potrà spingere........
RispondiEliminaE' a dir poco scandaloso che non si apprezzi il valore dello scambio conviviale: nell'era in cui si usano gli smartphone per tutto, perfino per sapere quanti respiri dobbiamo fare nell'arco di 24 ore, si ha la possibilità di fare delle interessantissime conversazioni in fila e invece niente, tutti assorbiti dalla frenesia del "tutto e subito". Bei tempi quando non c'erano queste diavolerie tecnologiche e la gente riscopriva il piacere di una sana chiacchierata. Ci vorrebbe un bel blackout che bloccasse le linee telefoniche ed elettriche di tutto il mondo e riportasse tutti all'epoca delle macchine da scrivere. Anzi che dico, dei piccioni viaggiatori.
RispondiEliminaQuanto poi alla Raggi, trovo oltraggioso questo suo voler rimettere in piedi una città disastrata come Roma, senza ricorrere a corruzione e clientelismi. Andrà a finire che le gare d'appalto vedranno concorrere solo gente competente e preparata. E i regali scelti con cura per gli amici degli amici, quell'emozione nello scartare il pacchetto che fine farà, la confiniamo solo ai compleanni e a Natale? Ma scherziamo?
C'è da dire inoltre che la scelta di spostare le Olimpiadi da Roma a Milano costituisce l'ennesimo schiaffo al Meridione che si vede strappare di mano l'ennesima occasione per sfruttare le proprie bellezze. Le strade di Palermo ad esempio, si prestano benissimo alle discipline più disparate: dal salto ad ostacoli ai 400 stile libero (quando piove) senza contare che, al posto del tiro al piattello, i numerosi sacchetti di rifiuti costituiscono una più che valida alternativa, oltretutto pittoresca e sicuramente attraente per i cittadini e i numerosi turisti che, passata la frenesia per l'inaugurazione dell'avveniristico tram, ormai fanno picchetto sotto Palazzo delle Aquile perché la città sia sempre più "eccitante". Resta solo da sperare che la Ztl, tanto agognata dal sindaco - che misteriosamente ignora però il fatto che gran parte dell'inquinamento derivi dalle grandi navi da crociera ferme al porto che, lasciando i motori a diesel accesi, rilasciano grandi quantità di agenti inquinanti nell'aria che ben poco hanno a che spartire con le marmitte di auto e mezzi pesanti tanto additati come la radice di tutti i mali – che la Ztl dicevo, si riveli all'altezza delle aspettative. Che ne so, al posto di chiamarle "Zone a traffico limitato" si potrebbe rinominarle "Zona tributo legittimato". Non è meravigliosamente eccitante? Roba da brividi sulla schiena...
Ma quanti sono a Palermo gli uffici anagrafici decentrati? Il problema del server che a volte si blocca è questione tecnica e prima poi verrà risolta. Ma le code cronache non si risolvono se non si adeguano al bisogno gli uffici anagrafici decentrati. E questo è compito del Sindaco e della sua Giunta. Quindi Orlando il Sindaco non lo sa fare così come Crocetta non sa fare il Presidente della Regione. I due hanno in comune la presunzione e hanno il coraggio di ricandidarsi.
RispondiEliminaA San Giuseppe Jato, 9000 abitanti, un stato di famiglia si ottiene in 5 minuti e la carta di identità in 10 - 15 minuti con qualsiasi sindaco.
costoro vivono in un mondo completamente avulso dalla realtà che sono chiamati a gestire
EliminaPenso sia corretto tenere separati il ruolo di un qualsiasi sindaco dal normale funzionamento dell'ufficio dell'Anagrafe. Questo non esonera il primo cittadino a intervenire per eliminare il disservizio che penalizza tutti i suoi concittadini. Il buon funzionamento dei vari servizi amministrativi di un comune è affidato alla responsabilità dei dirigenti e della corretta attività dei funzionari a qualsiasi livello. Tecnologie all'avanguardia, professionalità e efficienza degli operatori e un orario di apertura degli sportelli che tiene conto dell'esigenza dell'utenza sono i presupposti per garantire un ottimo servizio. Mi dispiace ma non si può non ammettere la differenza culturale, fra Nord e Sud, di concepire la fruibilità di un servizio pubblico: tutta l'organizzazione deve essere impegnata a garantire il servizio. Sono troppe le disparità territoriali. In moltissime realtà oltre all'efficienza tecnologica e operativa è garantita la massima accessibilità agli sportelli, con orario continuato compresa l'apertura del sabato, e la consegna a domicilio dei certificati. In alcune realtà le obsolete tecnologie non sono compensate da una ampia durata di apertura e da un servizio di consegna a domicilio. Purtroppo queste realtà si concentrano nel Sud. Una città come Palermo dovrebbe essere all'avanguardia e di esempio per tutto il comprensorio metropolitano, ma non lo è. Perché!? E' troppo diffusa la concezione che ciò che elargisce la pubblica amministrazione è una gentile concessione. Questa teoria giustifica l'arroganza di alcuni funzionari e la rassegnazione dell'utente, ovvero il cittadino è considerato un suddito. Un Sindaco dovrebbe essere considerato "Primus inter pares" (Primo fra persone di pari dignità), il suo compito consiste nell'intervenire per eliminare qualsiasi disfunzione che impedisce o limita l'accesso ai servizi. Dai fatti e il tempo trascorso, Leoluca non lo sa fare. I problemi dell'Urbe e i primi passi del Sindaco Virginia Raggi non possono essere paragonati a quelli del capoluogo siciliano e del suo sindaco che ha beneficiato di lunghi tempi per risolverli. Fermandoci alla questione dell'anagrafe, non so come funziona quella romana ma sono convinto che in presenza di inefficienza la Raggi interverrà per farla funzionare.
RispondiEliminaSe dobbiamo essere sinceri, non possiamo paragonarci a nessun'altra città per disservizi, noi siamo ancora all'epoca della dinastia Ming .......
Eliminaconcordo con Lorenzo Romano, qualsiasi organizzazione, oltre alla tecnologia, ha bisogno di uomini con la giusta mentalità che sia coerente dal vertice alla base
EliminaConfesso di avere esitato un po’ prima di intervenire per evitare conflitti d'interesse, essendo lo scrivente politicamente vicino al sindaco di Palermo. Mi asterrò pertanto dal tessere le sue lodi, affidando ai cittadini il compito di giudicare il suo operato alla scadenza del suo mandato, ricevuto dal 75% degli elettori. Quello che è stato segnalato da Giangiuseppe è certamente un disservizio fastidiosissimo che mette a dura prova la pazienza dei cittadini. Ritengo tuttavia che disfunzioni come quelle in argomento, proprio perché causate da problemi nella rete informatica, accadono anche in uffici regionali o ministeriali piuttosto che nel servizio sanitario. Quando la rete fa le bizze non bada al livello istituzionale in cui agisce. Va detto, peraltro, (per chi non è di Palermo), che nella nostra città è possibile ottenere e stampare qualunque tipo di certificato stando comodamente seduti a casa, a qualsiasi ora collegandosi col sito del Comune, senza fare più code agli sportelli. Quando Orlando si è insediato nel 2012, ha trovato una città devastata, sull’orlo del default e con l’azienda per l’ambiente tecnicamente fallita. Giangiuseppe ricorderà le migliaia di operai gettati sul lastrico dalla precedente amministrazione che facevano guerriglia urbana bruciando i cassonetti della spazzatura. Oggi, grazie ad Orlando, questi soggetti hanno un reddito sicuro e un futuro per le loro famiglie. Questa era la situazione fino al 2012. Oggi Palermo è l’unica città da Roma in giù (Roma compresa), ad avere i conti in ordine e sta ricominciando ad avviare nuove assunzioni. Quasi tutto il centro storico è diventato patrimonio dell’umanità sotto l’egida dell’Unesco. Ha il sistema tranviario più tecnologico d’Italia e scoppia di turismo. La mobilità urbana ha fatto passi da gigante e in ogni angolo di città si trova un servizio car sharing e bike sharing. Pregherei pertanto di evitare esagerazioni facendo diventare un pur spiacevole inconveniente, paradigma di un ingiusto, quanto affrettato giudizio di cattiva amministrazione.
RispondiEliminaMi spiega la ragione per cui per i politicanti e la gente di partito le città amministrate da loro diventano dei paradisi e per la gente la vita è un inferno? Quanto costano le municipalità palermitane 20 milioni di euro l anno?
EliminaLei ha descritto una palermo fantastica da fare concorrenza alla napoli da bere città nella quale a detta di De Magistris non c'è più nessun problema di camorra o gomorra c'era solo prima che arrivasse lui sti cazzi che miracoli che riuscite a fare peccato che li vedete solo voi.
Senta lei non dia lezioni. Io ho descritto semplicemente dei fatti che lei non può confutare. La città fantastica e i miracoli li ha citata lei. Se poi era contento di chi c'era prima di Orlando dica pure.
EliminaLeggo con piacere questo commento di Maurizio Alessi che mette in luce le tante positività dell'amministrazione Orlando. Conosco Palermo da turista piuttosto bene e ogni volta che sono andata sono rimasta piacevolmente sorpresa dalla sua bellezza, dal calore dei suoi abitanti, dal folklore, dall'arte e dalla cultura che sprigiona da ogni angolo. Ho visto dei quartieri recuperati come per esempio la Zita. Ho sempre avuto fiducia in Orlando perché per me rappresenta e ha rappresentato la lotta per la legalità anche se certamente avrà fatto qualche errore come tutti.
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EliminaOrlando, lo dico da anni, è appartenente al sistema generale di comando che vige a Palermo da tempo immemorabile, alla cui testa c'è la borghesia mafiosa, della quale lui è una delle componenti storiche.
RispondiEliminaPensavo che con l'autocertificazione questi problemi fossero stati risolti . Così è nel mio comune , se vai all'anagrafe per un certificato , ti viene risposto che non sono abilitati a produrlo e ti consegnano dei modelli vuoti per essere compilati , però , di contro , tra le stanze noti parecchi addetti , dicono precari , che stazionano senza nulla fare , che graveranno sicuramente sul bilancio pubblico .
RispondiEliminaPaese che vai , sindaco che trovi ? E dire che Leoluca Orlando è sindaco di lungo corso ! Non direi che il sindaco non lo sa fare , magari per rispetto di quell'elettorato che lo ha rieletto a distanza di anni ,per il buon funzionamento di certi servizi pubblici non è una questione di sindaco più o meno bravo , spesse volte dipende dalla cultura civica del senso di servizio che è carente negli addetti ai lavori .
Sorge spontanea una domanda...magari banale, ma spontanea. Come mai non parlano piu di spazzatura da quando la Raggi ha ripulito Roma? Ecco, in questa domanda c'è il mio commento.
RispondiEliminaNon mi sembra che questo sia un metro di misura per dare un giudizio su un'amministrazione o su un Sindaco. Se questo stato è perdurante nel tempo e nel luogo, vuol dire che, a prescindere dall'innovazione tecnologica, quel settore ha un problema che deve essere rimosso ed il problema si chiama dirigenza. Se poi Leoluca non è all'altezza di risolvere questo semplice avvicendamento, che si faccia aiutare dall'Appendino o dalla stessa Raggi. Ciò che non potrebbe fare la Raggi: per esempio chiedere consiglio a Leoluca per il problema della spazzatura. Sarebbe anche imbarazzante perché noi sappiamo che "a munnizza" è gestita dalla mafia. I veri problemi di un comune sono: l'assenza di un PRG, l'onesta' dei propri dirigenti, la tassazione iniqua, l'efficienza della rete idrica e fognaria, l'attuazione di un adeguato controllo del territorio. Il problema della spazzatura, con relativa differenziata l'abbiamo sottolineato prima. Cosa dire ancora? Niente, o le stesse cose che abbiamo detto sempre e che riguardano la Regione ed il territorio siciliano, da Palermo a Messina, passando dal mio piccolo paese Giardini Naxos. Siamo immaturi e ci meritiamo quello che abbiamo. È triste avere saltuaramente bisogno di eroi per farci ricordare che potremmo essere un grande popolo
RispondiEliminacAPISCO l'articolo e' chiaramente provocatorio ..intanto un DISTINGUO tra le due figure di sindaco Orlando e' sindaco da quanti anni ?? La raggi da quando e' SINDACO da quanti MESI ..ripeto per chi non lo capisse ..il 7 di SETTEMBRE 2016 compie DUE MESI DI GOVERNO DELLA CAPITALE ..due mesi ! Non aggiungo altro e' chiarissimo il concetto ..poi ognuno pensi e dica cio' che vuole lo posso accettare fino ad un certo punto ma non lo condivido questo e' ovviamente il mio parere come ..SEMPRE criticabilissimo ....
RispondiEliminaCaro direttore non hai fatto altro che passare un giorno di ordinaria follia,anzi più giorni. Un palermitano lo sa bene!Ogni giorno si alza e affronta mille problemi. Il tram ha fatto sospendere molte linee di autobus e dunque interminabili attese; marciapiedi dissestati che sono vere trappole; Immondizia a perdere; Strade larghe che sono diventate strettoie a causa del tram; traffico impazzito; piste ciclabili che s’interrompono all’improvviso o collocate per eventuali suicidi e altro ancora……E’ forse un caso che Palermo, in uno studio di Confartigianato risulta capitale dell'infelicità. Lo studio interessa il grado di soddisfazione dei cittadini sulla qualità della vita connessa ai servizi pubblici locali. Non c’è da stare tranquilli Palermo all'ultimo posto, mentre primeggiano Verona, Bologna e Torino.Orlando risponde che siamo lagnoni e che tutto va bene. Lui il Sindaco lo sa fare anzi lo vuole fare sempre. Capisco che avrà tante difficoltà e che ha ereditato situazioni difficili ma la sua professione non è fare il Sindaco a vita. Io non l’ho mai votato perché non riesco a dimenticare come si è scagliato contro il Giudice Falcone (tra l’altro suo amico) Forse Falcone disturbava i suoi interessi?Parlate tanto di Roma e delle sue difficoltà, della Raggi. Se a Roma si discute,Palermo è già alla resa. Molti palermitani scambierebbero un Orlando,che il Sindaco lo sa fare,con una contestata Raggi. 5 stelle bastano? NOOOO ci vuole tutto il firmamento!Grazie direttore per averci fatto sorridere anche se amaramente.
RispondiEliminaAhaha ahaha. Diciamo che ridere delle disgrazie altrui non mi appartiene ma come ben sai la tua ironia mi mette buon umore. Certo il nostro signor Sindaco non la penserà come noi e magari come ben sottolinei darà la colpa alla signora Sindaca. Il fatto è che mentre ridiamo, oggi, domani, e dopodomani ci sarà altra gente che aspetterà la grazia da orlando che a sua volta si rivolgerà a Santa Rosalia. Parliamoci chiaro, qui serve un miracolo.
RispondiEliminaCaro Sig. Gattuso,
RispondiEliminasecondo me non esistono persone in grado di fare il sindaco o il politico amministratore. Io penso che queste figure sono tutte da rivedere.
I politici vengono (dove ormai eletti) eletti dal popoli per rappresentare il popolo e di esserne tutori verso gli errati meccanismi della burocrazia costituita.
Quando un cittadino inciampa con la burocrazia, deve potersi rivolgere ad un politico che vada a verificare per quali ragioni il cittadino inciampa e rimuovere ostacoli se ci sono.
Invece, dopo il voto, i politici sono controparte dei cittadini, e pensano solo a calare le mani nelle pentole dove ci sta il cibo da distribuire al popolo sotto forma di servizi.
Sulla base di queste premesse si potrebbe continuare all'inverosimile.
Io non capisco come fa Alesi ad affermare che il 75% degli elettori hanno affidato a <orlando il mandato di sindaco.
RispondiEliminaIo dico soltanto che una legge elettorale infame ha permesso a Orlando, candidato nell'Italia dei Valori, con soltanto il 10,24% di preferenze raccolta dalla sua lista, di fare il sindaco di Palermo.
Se poi aggiungiamo che al ballottaggio c'è stata un'astensione del 60,2%, non vedo proprio come il 75% dei palermitani abbia affidato a Orlando il mandato di sindaco.
Questa bugia colossale mi colpisce dato lo spessore di Alesi come autore e commentatore in POLITICA PRIMA.
Suvvia Alesi, raccontaci la verità.
Non riesci proprio a sviluppare un pensiero senza impartire lezioncine e distribuire insulti. E' il tuo stile. Sappi che io dico sempre la verità rifuggendo dalle bugie. I tuoi argomenti sono speciosi e ti servono solo per evitare di affrontare la sostanza del mio commento e, cioè, le cose realizzate dal sindaco di Palermo e da me elencate. La tua è una inutile precisazione poiché è del tutto evidente che il 75% dei consensi va collocato nel contesto e nei meccanismi della legge elettorale esistente. Ma questo vale per tutti i candidati e il dato riportato è quello. A me la polemica piace, è sintomo di vivacità intellettuale e non mi sottraggo al duello. Ma anche la polemica prevede una soglia di qualità minima, altrimenti si chiama arroganza.
EliminaiNSULTI E LEZIONCINE?
EliminaMa cosa dici.
Io non dò lezioni a nessuno, specialmente a gratis.
E' semplicemente falso che il 75% dell'elettorato palermitano abbia scelto Orlando come sindaco. Non ci sono alchimie, i numeri sono numeri.
Se dire una verità elementare come questa significa offendere o dare lezioncine, mi pare che ti siano saltati i nervi.
Pensa a dire la verità, invece di incazzarti come un bambino cui viene rubata la nutella.
Evidentemente sei stato punto in una parte sensibile, ma è un problema tuo.
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EliminaMi hai dato del bugiardo, ma forse per uno come te non è offendere. Se pensi che un qualunquista del tuo rango possa farmi saltare i nervi, sei uno che si sopravvaluta. Da te si ascoltano solo argomenti da bar Sport. Ecco perché trovo inutile tornare sull'argomento del 75% che ti è ostico.
EliminaL'articolo dell'amico Giangiuseppe, mi fa venire alla memoria certi racconti di Gogol sulle vicissitudini dei cittadini che per amore o per forza devono confrontarsi con la burocrazia e le amministrazioni locali.
RispondiEliminaL'arretratezza tecnologica in cui versa la città di Palermo è quasi paradossale in un mondo in cui tutto è tecnologico e quasi virtuale, dove si intrecciano relazioni tra persone che abitano in continenti diversi, conosciutesi in facebook o chattando in whatsapp.
Noi a Palermo abbiamo il problema di computer che ogni due per tre si imballano, dove i server non rispondono e non c'è un'alternativa a quegli strumenti, nemmeno quella di scrivere a mano i certificati.
E' come trovarsi in autostrada, col traffico bloccato e non avere alternative perchè le prossime uscite sono a chilometri di distanza.
Io comunque, pur non avendo alcuna simpatia verso quello che sa fare il sindaco, non gli addebito, se non in minima parte, questa arretratezza tecnologica, perchè la cosa deriva da decenni e decenni in cui quelli che il sindaco non lo sapevano fare non si sono minimamente curati di rinnovare il cosiddetto "parco macchine" (non le autovetture, ovviamente), cioè tutto quello che serve per fare rimanere l'amministrazione al passo con i tempi e con le nuove tecnologie.
Per sanare questa situazione, l'attuale sindaco non è all'altezza. Mi dispiace, ma, alle strette, Orlando non ci riuscirà nemmeno se lo volesse. Oltretutto, mi pare che questo sia l'ultimo dei suoi pensieri.
Lui e la sua amministrazione malefica e vessatoria stanno pensando soltanto a come fare per spremere più soldi al palermitani. Hanno messo il limite di 50 km orari dalla rotonda di via Oreto a quella di viale Lazio; in una settimana oltre duemila multe. Stanno pensando di mettere gi autovelox nel centro cittadino, il tutto per spremere ancora le tasche dei palermitani.
Ma di che cosa stiamo parlando?
Ogni imbecille è capace di mettere tasse e balzelli.
L'intelligenza sta nel cercare vie alternative per raccogliere soldi senza "rubarli" ai cittadini.
Fortunatamente l'anno prossimo dovrebbero esserci le elezioni comunali, e quindi anche la possibilità di cambiare sindaco, nella speranza che il prossimo sappia fare questo "mestiere" meglio di Orlando.
Divertente,......se non fosse lo specchio di una amara realtà.
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