di Giovanni Caianiello - Credo che per comprendere il valore e l'importanza della Costituzione italiana, sia indispensabile capire come nacque e il contesto storico che ne imposero la scrittura.
Si erano da poco tenute le elezioni in cui si affermò la Repubblica e bocciata la monarchia, anche se di misura, in un paese reduce dalla seconda grande guerra che doveva fare i conti con le macerie lasciate dal regime fascista. La ricostruzione fisica del territorio, ma anche di una società democratica con tutti gli strumenti e regole per difendersi in futuro, da altre eventuali ulteriori derive autoritarie.
Questo il compito affidato all’Assemblea Costituente, fra il 25 giugno 1946 ed il 31 gennaio 1848, costituita dai rappresentanti dei partiti eletti: Democrazia Cristiana, Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria e Partito Comunista Italiano. Al suo interno, una Commissione composta di settantacinque membri, per la stesura del progetto generale, suddivisa a sua volta, in tre sottocommissioni, di cui facevano parte tutti gli schieramenti politici.
Una macchina complessa e articolata, i cui membri si misuravano sulle proprie idee, le necessità contingenti del periodo, e i rappresentati dei vari schieramenti poterono sentirsi Padri Costituenti. Che, prima di iniziare i lavori, si riunirono in preghiera per chiedere l'ispirazione divina, perché nella stesura della Carta Fondamentale fossero giusti e responsabili.
Entrò in vigore il 1° gennaio 1948, ma già tre anni dopo, Guido Gonella e l’ex-fascista Tesauro, ormai democristiani, chiedevano che venisse riformata perché giudicavano il ruolo del popolo troppo preminente. E così pure per la legge elettorale, in pratica prologo di quella che fu la legge Scelba, passata alla storia come «legge truffa», per fortuna poi bocciata dai cittadini. Per molti nostalgici ex fascisti diventati democristiani l'idea di un esecutivo con più poteri era quasi un dogma, non avevano mai metabolizzato, infatti, non solo molti dei principi fondamentali, tanto meno, il fatto che la Costituzione sancisse la prevalenza sociale rispetto al diritto di proprietà.
Qualche anno dopo qualcuno avrebbe voluto riformare l’articolo 1 perché la definizione “Repubblica fondata sul lavoro” era intollerabile. E Togliatti, invece, voleva l’Italia come una democrazia popolare modello Urss.
Insomma, nel corso degli anni, i tentativi di cambiare la nostra Costituzione non furono pochi, e, nel frattempo, fu anche copiata da altri paesi.
L'ultimo tentativo arriva dal governo Renzi, che prova a modificarla sostituendo i rappresentanti degli altri schieramenti politici, con Boschi e Verdini, elevati al rango di padri costituenti. Un'eresia, consumata a colpi di maggioranza e senza la partecipazione delle forze politiche più rappresentative.
Questa la cronaca ufficiale, ma la domanda è: A chi da fastidio la Costituzione?
Per la legge neoliberista, il mercato è tutto, il sociale e il concetto di eguaglianza invece, sono privi di significato, mentre la democrazia e la libertà sono prerogativa esclusiva dei mercati e mai delle persone. Il fatto che sia la sinistra di questo paese a sostenerlo ha qualcosa di incredibile e impensabile fino a qualche anno fa.
Ma questo stato di cose, è frutto di una mera deviazione politica tutta italiana? Proviamo a scoprirlo.
1. La JP Morgan assieme alla Goldmans Sachs bank, detiene un fatturato superiore a molti paesi sovrani. E per queste banche, hanno lavorato personaggi come Romano Prodi, Mario Draghi, Mario Monti e altri nomi eccellenti, capaci delle peggiori nefandezze ai danni della sovranità nazionale e dei cittadini. In un documento della JP Morgan del 2013 si parla della riforma del Senato, della Costituzione e della democrazia in Italia. In questo documento viene affermato che le “Costituzioni antifasciste” sono un ostacolo da eliminare… (la Costituzione Italiana è antifascista), e che i paesi europei devono liberarsene, in particolare quella italiana “perché ostacola lo shopping a buon mercato”. Ovviamente lo shopping che intende, non è quello di via Condotti o via Monte Napoleone.
2. Nel “Piano di Rinascita Democratica”, il programma del fu “venerabile” e della P2, trovato casualmente nel sottofondo di una valigia della figlia, all'aeroporto di Fiumicino durante un casuale controllo, (facilmente reperibile in rete), è descritto nei particolari il nuovo Senato da realizzare, che guarda caso, coincide perfettamente con la proposta del senato di Renzi, praticamente un copia e incolla.
Allora, dovremmo chiederci seriamente, a chi da fastidio la nostra Costituzione?
Intanto, ai poteri finanziari, gli stessi che stanno dietro ai componenti della Troika, e per certo, alla massoneria del fu “venerabile “Licio Gelli.
La domanda è spontanea quanto legittima: Per quale motivo, questo governo scrive una riforma costituzionale, senato compreso, che corrisponde esattamente (casualmente?), alle richieste dei poteri finanziari e quelle della massoneria, tanto da mettere in gioco persino la propria sopravvivenza politica, pur di vederla approvata a tutti i costi?
Così stante le cose, è ancora corretto discutere nel merito una riforma e non degli interessi che la dettano? Una riforma che tra l’altro, anziché portare benefici e chiarezza nella vita dei cittadini, la complica enormemente. Presso la facoltà di giurisprudenza de La Sapienza, è stato chiesto agli studenti anche prossimi alla laurea, di commentare alcuni articoli della riforma costituzionale. Tutti hanno impietosamente dichiarato di non aver capito cosa volesse dire, giudicandola, incomprensibile a raffazzonata.
Non dovremmo cominciare a prendere coscienza di tutto questo, anziché continuare discutere di beghe “rionali”, che ci allontanano dal vero obiettivo di chi ci vuol privare della democrazia e della libertà?
Spesso nei commenti in rete, si legge che non importa se la riforma sia fatta male, l'importante è votarla, perché questo sarebbe già un passo avanti rispetto ad una presunta inerzia di questo paese.
Mi chiedo e chiedo, un passo avanti verso che cosa? Una riduzione dei diritti e dell'unico strumento democratico, ultimo baluardo a difesa dei cittadini?
E, come è possibile immaginare che ciò che è predicato da chi distrugge il nostro futuro, come il potere bancario ed associazioni segrete mafiose, possano mai fare gli interessi dei cittadini?
La verità, è che da tempo abbiamo perso l'abitudine di pensare in proprio, di riflettere, e non ci accorgiamo che ce la stanno facendo sotto il naso, mentre masochisticamente, continuiamo a tifare per i nostri aguzzini, fermi nelle nostre posizioni, spesso a difendere persino l’indifendibile.
Credo infatti, che molti italiani, preferiscono continuare a discutere di quisquilie, di sindaci o di immondizia, piuttosto che prendere sul serio il proprio avvenire. Un comportamento, che rappresenta il pieno successo dei costruttori di coscienza, come RaiRenzi, Mediaset e in particolare, la quasi totalità dei giornaloni, asservita, che quotidianamente ci bombardano di notizie distorte e tendenziose, secondo chiari indicazioni di partito. Uno per tutti, Filippo Sensi, Capo ufficio stampa dal Pd e portavoce di Renzi, che prende il telefono e digita un messaggio: “Proviamo a menare Di Battista sul discorso della Libia ricordandogli l’Isis”.
Prenderemo mai coscienza dello squallore di questi personaggi e di quanto condizionano la nostra vita ed il futuro dei nostri figli? Io non smetto di sperare.
Mai come in questi giorni la Costituzione Italiana e' sotto attacco Il piano di rinascita democratica (detto anche programma di rinascita nazionale o il Piano)[1] era una parte essenziale del programma piduista e consisteva in un assorbimento degli apparati democratici della società italiana dentro le spire di un autoritarismo legale che avrebbe avuto al suo centro l'informazione.
RispondiEliminaIl piano è stato ritrovato e sequestrato nel 1982 in un doppiofondo di una valigia di Maria Grazia Gelli, figlia di Licio Gelli, Maestro venerabile della loggia massonica P2, assieme al memorandum sulla situazione politica in Italia. È stato pubblicato negli atti della Commissione parlamentare d'inchiesta sulla loggia massonica P2[2]. Nel 2010 è stato reso disponibile on line[3] dal giornale italiano Il Fatto Quotidiano. La sua materiale redazione da parte di Francesco Cosentino[4] è stata la ragione per cui si è voluto definire quest'ultimo come la mente istituzionale della compagnia
Basta infatti leggere i principi si trovano su Wikipedia ..per capire quanto sia pericolosa la legge sul Senato e' scritto chiaramente ..guardacaso tutti i personaggi che oggi ruotano in quel giro sono Toscani ..sara' un caso? Non sono contro i toscani .ma gelli lo era verdini pure i renzi lo sono ..coincidenze non lo so pero' leggete e poi mi direte cosa c'e' di diverso dal piano eversivo della P2 ..
"Presso la facoltà di giurisprudenza de La Sapienza, è stato chiesto agli studenti anche prossimi alla laurea, di commentare alcuni articoli della riforma costituzionale. Tutti hanno impietosamente dichiarato di non aver capito cosa volesse dire, giudicandola, incomprensibile a raffazzonata." E Giangiuseppe mi "tagga" pi commentari na cosa runni mancu cu è quasi laureatu ci capisci nenti? Marrennu.
RispondiEliminaSig. Michele, neppure io son laureato ma, forse per istinto, e partendo dal modo come questa "riforma" è stata presentata,"ex abrupto" da un governo formato in seguito a quello che io definisco senza tema di smentite "un colpo di stato incruento" ma certamente scorretto e nato da forze politiche che la storia quotidiana ci presenta ogni giorno di più come espressione di "cosche mafiose" ed innominabili "logge massoniche" mi fa dire "NO"! Non è possibile. E, giorno dopo giorno, viene fuori da chi è voluta, sostenuta e, direi quasi, pretesa e cioè da ambienti e persone che, o per dritto o per traverso, hanno a che fare con la giustizia per la violazione della legge naturale di rispetto del "cittadino" quale l'evasione fiscale, la corruzione della carica pubblica ricoperta e via dicendo non può che sempre di più rafforzare il mio convincimento di persona civile e onesta che non può essere accettabile perché fondamentalmente contraria al principio di quella Carta Costituzionale rispettosa all'estremo del volere del cittadino e nata dalla sofferenza e dall'esperienza di venticinque anni di "deviazione obbligata" dal diritto naturale della gente, nel pieno rispetto della dignità e della libertà dell'"UOMO"! Detto questo direi di si... direi che non solo la Costituzione è sotto attacco delle forze del male ma che se gli italiani non si svegliano lo stravolgimento prodotto dall'acquiescenza alla volontà dei potenziali eversori rischia di cancellarci dal consesso delle nazioni civili.
EliminaBeh Signor Gentile Mi scusi Io voto SI alla riforma ma sicuramente mi sentirei offeso a leggere il suo commento e potrei pensare d'altra parte che a lei l'attuale situazione fa comodo mantenere 940 nulla facenti 154 partiti e soprattutto non contare nulla così non ci assumiamo responsabilità Ma conoscendola non faccia di tutta l'erba un fascio Non credo che lei volesse proprio dire quello che ha detto ma solo di un pensiero contro l'attuale governo pensiero che io rispetto e posso anche condividere.
EliminaSig. Magrini di quello che dico e scrivo io sono "assolutamente" convinto e non voglio mantenere in piedi l'attuale struttura istituzionale e se lei m'avesse letto in altre occasioni si sarebbe risparmiato la fatica di scrivere quello che ha scritto sulle mie intenzioni. Sono sempre stato del parere e lo sono ancora che il Senato va a abolito e prima di tutto vanno aboliti i senatori a vita,e rifatto come una sorta di Camera Alta per la cura di un federalismo correttamente instaurato e regolamentato, ho sempre sostenuto che le prebende dei parlamentari, che dovrebbero essere la metà di quelli che sono, vanno dimezzate ma che tutto deve essere suffragato da un voto popolare decisivo e globale. Come vede ho la mia teoria sulle "riforme" da effettuare ma esse devono essere fatte in favore della Dignità e Libertà dei cittadini e non da quattro scalzacani perseguenti fini criminali a danno della comunità. Sa cosa le dico infine: sono contenta di non averla fra i miei amici.
EliminaPerdonami caro Franco Gentile,non possono essere inanellate tante inesattezze in un commento del genere. Basta con queste logge massoniche, complotti, cosche mafiose... basta. Stai dipingendo l'Italia come una nazione di idioti ed imbecilli che si fa governare da gente di pochi scrupoli. Scusami Franco, aboliamolo questo sistema, tanto è inutile spendere soldi per le elezioni. Scegliamoli con il bussolotto gli uomini che ci devono governare, e se non ci riusciamo facciamo la rivoluzione, ma non si può andare avanti con accuse di mafia senza avere la minima cognizione di sorta.
EliminaMi dispiace sig. Magrini, ma spesso i suoi commenti sono davvero superficiali in quanto non dicono altro che la sua contentezza nel diminuire il numero di senatori. Le SCHIFORME apportate non trattano solo la falsità su tale riduzione, vanno ad intaccare articoli ridotti a fanfarate prive di totale comprensione.
EliminaSignora Santussa non credo che lei abbia letto i miei commenti. Vero dico che almeno perdiamo 215 nulla facenti e potrebbe essere la prima mossa per eliminare completamente una camera Inoltre se lei avesse letto veramente i miei commenti avrebbe capito che a me l'attuale costituzione in moltissime parti non mi piace e la cambierei profondamente pensi quindi come io sia superficiale.
EliminaConcordo col commento di Gentile che non è affatto inesatto come ho letto in altri commenti.
EliminaIn altri addirittura si dice che ci farebbe comodo mantenere questo status...ancora qualcuno dice che ci piace mantenere e pagare i senatori..e qualcuno dice anche scegliamo gli uomini migliori.
Un assurdo come questo è intollerabile..queste riforme in primis l'italicus come è strutturato toglie agli elettori una vera possibilità di scelta...dando pieni poteri all"esecutivo con premi di maggioranza a mio parere anticostituzionale.
Il senato ridimensionato sarebbe accettabile se si ridimensionasse anche la camera...si parla di risparmio...è molto semplice...basterebbe anche solo che si abbassassero gli emolumenti di tutti i rappresentanti...é un calcolo semplicissimo.
Qualcuno dice...almeno ci liberiamo di 154 nullafacenti...ma se questi non vengono scelti dagli elettori...bensì occupano già poteri politici a danno si aggiunge danno...avrebbero dei vantaggi che non hanno da avere..
In ultima analisi se il cambiamento non è migliorative non è un reale cambiamento..non si può tanto per fare o solo per prendersi un merito .
Concordo col commento di Gentile che non è affatto inesatto come ho letto in altri commenti.
EliminaIn altri addirittura si dice che ci farebbe comodo mantenere questo status...ancora qualcuno dice che ci piace mantenere e pagare i senatori..e qualcuno dice anche scegliamo gli uomini migliori.
Un assurdo come questo è intollerabile..queste riforme in primis l'italicus come è strutturato toglie agli elettori una vera possibilità di scelta...dando pieni poteri all"esecutivo con premi di maggioranza a mio parere anticostituzionale.
Il senato ridimensionato sarebbe accettabile se si ridimensionasse anche la camera...si parla di risparmio...è molto semplice...basterebbe anche solo che si abbassassero gli emolumenti di tutti i rappresentanti...é un calcolo semplicissimo.
Qualcuno dice...almeno ci liberiamo di 154 nullafacenti...ma se questi non vengono scelti dagli elettori...bensì occupano già poteri politici a danno si aggiunge danno...avrebbero dei vantaggi che non hanno da avere..
In ultima analisi se il cambiamento non è migliorative non è un reale cambiamento..non si può tanto per fare o solo per prendersi un merito .
Questo è il punto: siamo davanti al più grosso tentativo di strasvolgimento della costituzione repubblicana in senso fascista, contrabbandato per riforma progressista.Tentativo che passa attraverso il lavaggio del cervello del popolo trattato come soggetto passivo, o da passivizzare con gli strumenti del marketing usati da Renzi.
RispondiEliminaProprio così, Sig. Mancuso.. proprio così!
Eliminaconcordo anche io e' un colpo di stato indolore ben mascherato e con l'ausilio di gentaglia come DENIS VERDINI ..
EliminaConcordo in pieno con l'articolo di Giovanni, c'è un perchè in questa riforma e non è a vantaggio né della democrazia né del popolo a cui appartiene la sovranità.
RispondiEliminaI Padri Costituenti la hanno stesa affinché non si ledesse questo principio è si conservasse una pluralità nel parlamento in modo che l'esecutivo non abbia pieni poteri per evitare derive dittatoriali come il fascismo che gravi danni aveva prodotto in termini di opposizione. ..non esisteva...gli oppositori si elimina vano, un pò come sembra stia facendo Erdogan in Turchia...ma torniamo al nostro tema.
A mio avviso vi sono poteri forti..vedi finanza e mercati dietro questa fretta di approvazione di questa che io chiamo schifo ma...così come credo che Renzi sia bellamente manovrato da essi...oltretutto dire di Renzi come statista mi sa di offesa alla parola e a chi lo è o lo è stato davvero.
Altra incongruenza e assurdità è il pensiero di alcune persone che auspicano il cambiamento è non l'inerzia.
Il cambiamento è si necessario ma se è sbagliato o addirittura peggiorativo e a tutto serve ma non certo a semplificare o migliorare non va bene...non può essere purché sia.
Come bene afferma l'autore io non smetto di sperare che la stragrande maggioranza degli italiani prenda coscienza di quanto deleteria e di parte sia questo obbrobrio di riforma e dica un sonoro NO.
...poi commento ancora, ma lasciatemi porre una domanda ai ragazzi dell'università della Sapienza. L'attuale nostra bellissima costituzione parla di "un popolo sovrano" ecco sarebbe interessante sapere di quale popolo si parla visto che quello italiano non conta nulla.
RispondiEliminaCaro Eugenio, la sovranità di un popolo non si misura sulla base di quanto conta. E' un valore assoluto, voluto dai padri costituenti che l'hanno posta a fondamento della nostra Costituzione. Qualcuno cerca, ciclicamente, di cancellare questo principio per piegare l'Italia al volere del dittatorello di turno. Prima c'era Berlusconi e i suoi, adesso c'è il suo allievo fiorentino. Basta dire NO al referendum e lo mandiamo a casa a comandare la sua famiglia. Se ci riesce.
RispondiEliminaComplimenti a Giovanni Caianiello per l'articolo. Come le Amiche e gli Amici che seguono il blog di Giangiuseppe sulla deforma della Costituzione ho scritto un sacco di commenti a precedenti articoli. Ma, come ricorderete, non sono per lo status quo; la Costituzione nel suo impianto strutturale va bene ma ha solo bisogno di qualche lieve ritocco, per risolvere i problemi di oggi COME LA GLOBALIZZAZIONE della quale si parla poco, e di qualche chiarimento per I finti tonti.
RispondiEliminaArticolo 4 della Costituzione : "La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro E PROMUOVE LE CONDIZIONI CHE RENDANO EFFETTIVO QUESTO DIRITTO". Ma per tanti motivi compresa la GLOBALIZZAZIONE subita invece di fronteggiarla, come ho scritto in tanti commenti di altri articoli, il lavoro dal Bel Paese è stato mandato a.............quel paese. Ma, dopo il risorgimento post catastrofe seconda guerra mondiale, un altro miracolo economico è possibile ed urgente.
La legge elettorale italicum, quasi un porcellum bis, e tutte le riforme costituzionali in corso sono da rivedere serenamente perché devono mirare a realizzare uno Stato snello, poco costoso, efficiente per far competere il made in Italy nella globalizzazione, eliminando l'enorme spesa asociale ed improduttiva che, gravando anche su lavoratori ed aziende, danneggia la loro competitività con conseguente disoccupazione, cassa integrazione, miseria, ipertartassamento, devastante debito pubblico, aumento di truffe furti rapine, SUICIDI DI DISOCCUPATI ED IMPRENDITORI, decadenza economica-occupazionale-sociale-morale-demografica. Dopo il risorgimento economico, post catastrofe seconda guerra mondiale, un altro miracolo economico è possibile.
CHE CI AZZECCA?
EliminaLa Ministra per le riforme, Maria Elena Boschi, con grande sprezzo del ridicolo, ha detto che la riforma costituzionale è necessaria per difenderci dal terrorismo! E, ben sapendo che la riforma è una schiforma, ha tentato un'altra arrampicata sugli specchi dicendo che chi è contrario alla riforma costituzionale offende il lavoro del Parlamento! Ad onor del vero, gli offesi siamo noi italiani perché questo Parlamento è costato eletto col poco democratico ed incostituzionale porcellum, che questo Governo ha sostituito con l'Italicum quasi un Porcellum bis! Solo nella repubblica de bananas (non nella Repubblica Italiana) la Costituzione viene modificata da un parlamento incostituzionale senza nemmeno aver proposto, le modifiche agli elettori durante la campagna elettorale!
..........MA CON UNA LEGGE ELETTORALE DECENTE: Non mi sembra normale e legale che il Governo, espressione del Parlamento eletto col poco democratico e incostituzionale porcellum, modifichi la costituzione senza nemmeno aver proposto le modifiche in campagna elettorale agli italiani. Ed ha sostituito il porcellum con l'Italicum, quasi un porcellum bis, ANZI UN CACATELLUM! Questo Governo dovrebbe occuparsi S O L O degli affari correnti e darci una legge elettorale democratica. Quando boccio' il porcellum, la Corte Costituzionale disse che possiamo votare col proporzionale. Applicando al proporzionale il CORRETTIVO della sfiducia costruttiva si assicurano massima rappresentativita' democratica e stabilità di governo che evita frequenti e lunghe crisi di governo, al buio. Con sfiducia costruttiva, mentre si sfiducia il governo, simultaneamente si concede la fiducia al nuovo governo; se in Parlamento non c'è maggioranza per la sfiducia il governo rimane in carica.
EliminaL'articolo di Giovanni Caianiello, molto opportunamente, sottolinea con quale accortezza e spirito di condivisione fu scritta la nostra Costituzione (quella originale non quella dei giuristi della domenica), alla quale hanno partecipato statisti passati alla storia, per competenza, moralità, valori ideali e onestà intellettuale. Se penso alla leggerezza con la quale la signorina Boschi (la cui precedente attività era quella di fare la madonnina nei presepi animati), mette mano a cambiare un quarto degli articoli della nostra Carta, mi viene da piangere. Siamo passati da De Gasperi, Achille Grandi, Umberto Terracini a Verdini e Boschi. Basterebbero le identità e la storia dei suoi autori, per comprendere il livello e la qualità di questa infinita schifezza, che si ostinano a chiamare riforma costituzionale.
RispondiEliminaURCA SI è MOSSA PURE LA MASSONERIA? non lo sapevo e d'altronde avere 300 senatori magnafranchi dai quali mendicare improbabili favori in meno capisco che sia un colpo allo sport principe italiano la ricerca "dell'aiutino" peraltro ormai improbabile. Comunque è in crescita l'altro sport nazionale , quello del salto in corsa sul (presunto) carro del vincitore, Auguri.
RispondiEliminaMi rifiuto di avallare con il si, la riforma Boschi-Renzi-Verdini, anzi, su affermazione dello stesso Renzi,voluta e forse dettata da Napolitano, il peggior PdR... Una riforma assolutamente incomprensibile... Quello che mi lascia perplessa è che ci sono quelli che pur non comprendendola voteranno si... gira sul web un video fatto a una festa dell'unità, dove i partecipanti, intervistati, ammettevano di non averci capito nulla, ma avrebbero votati si... Dò ragione a Camilleri, il primo partito in Italia è l'ignoranza, per tutto il resto ci sono tv e giornali asserviti alle ragioni del si... E Renzi è tornato a promettere mari e monti, ai poveri, ai pensionati... Questo è un motivo in più che mi convince che è un trappolone... La Costituzione si può certo cambiare ed è stato già fatto, ma non in questa maniera raffazzonata e incomprensibile, fatta come un vestito a misura di premier e non di cittadini...
RispondiEliminaInfatti e' prorpio L'IGNORANZA .il grande problema
EliminaUna riforma costituzionale non può spaccare prima il parlamento e poi il paese. Deve essere ampiamente condivisa altrimenti meglio non farla perché servirà solo a peggiorare le cose. Così fu per la riforma del tit v fatta dal csx a maggioranza. Mentre quella del 2006 anch'essa approvata a maggioranza fu bocciata dal popolo.o
RispondiEliminaCon l'attuale riforma vorrei ricordare non si elimina il senato e non si elegge ne il premier ne gran parte dei deputati. Il governo potrebbe essere messo in minoranza e sostituito così come succede da 50anni.
Vorrei ricordare ai valenti commentatori, alcuni anche ben informati e mi complimento, che ho volontariamente evitato di entrare nel merito della riforma, visto anche che già se ne parla tantissimo, volendo puntare l'attenzione sul perchè è stata voluta, nell'interesse di chi, e da chi è ispirata, formnendone anche le fonti di prova. Nel frattempo mi chiedo, se è mai possibile che nessuno trovi vergognosamente scandaloso, quanto allucinante, il fatto che questa riforma è assemblata con Denis Verdini, ex della P2 e P3, già condannato per corruzione, rinviato a giudizio per bancarotta fraudolenta, giro di fatture false, e cosa straordinaria, per " ASSOCIAZIONE SEGRETA P3, (l’erede della p2), «VOLTA A CONDIZIONARE IL FUNZIONAMENTO DI ORGANI COSTITUZIONALI E DI RILEVANZA COSTITUZIONALE», Cioè, noi ad uno così gli facciamo anche riformare la Costituzione? Diventa padre costituente e nessuno si indigna? Come chiedere al lupo di dettare le regole per la sopravvivenza della la pecora! Aprire gli occhi e capire perchè ci stanno truffando è così difficile? E' così difficile co prendere che sistenendo la riforma equivale a sostenere non il governo, ma chi l'ha imposta?
RispondiEliminaconcordo anche le virgole !
EliminaHo letto l’articolo di Giovanni Caianiello e devo dire che l’excursus storico della prima parte la condivido, come suole dirsi, “senza battere ciglio” , d’altronde fa parte degli annali storici di un’Italia uscita sconfitta ed umiliata oltre ad una identità perduta. Certamente, dopo una sanguinosa guerra civile che aveva messo a nudo la grande vergogna del fascismo, era necessario munirsi di una nuova “Carta Costituzionale” che mandava al macero dopo circa un secolo lo “Statuto Albertino”. Ormai la monarchia era stata deposta e una repubblica doveva reggersi su nuove solide basi per il nuovo assetto di uno stato moderno, libero e democratico. Tuttavia, non darei meriti particolari a quel gruppo di saggi ai quali fu affidato il delicatissimo compito di redigere la nuova “Costituzione”, se non la loro straordinaria volontà di voler confrontarsi con le diverse opinioni politiche. La nostra, era una situazione particolare che richiamava tutti ad uno spirito collaborativo, rivolto a tener conto soprattutto di ciò che poteva unire anziché dividere. In sintesi c’era una grande forza esterna che li spingeva verso una coesione molto solida, anzichè ad una strenua difesa degli interessi di partito. Lo spauracchio della guerra civile appena terminata, fece rinsavire anche i promotori di quell’oltranzismo politico mai spento del tutto. Ho la convinzione, e credo di averlo ripetuto più volte, l’impossibilità di poter attualmente ricreare la stessa condizione, per una volontà responsabile che sarà destinata a rimanere UNICA nella storia della nostra Italia. Attualmente manca totalmente la volontà del confronto dialettico, sostituito da un personalismo politico sfrenato che in una mia citazione giornalistica ho definito “la politica del branco”. Si formano coalizioni del tutto eterogenee, con un solo elemento di condivisione: “l’abbattimento del politico di turno detentore del potere”. Lo abbiamo visto con le coalizioni di sinistra nell’era berlusconiana, dove si aggregavano personaggi di diverso pensiero politico, spesso spartitorio, attualmente è manifesta la stessa pratica contro il governo Renzi. Se in qualcuno sorge ancora il minimo dubbio, ribadisco la mia abissale lontananza dall’attuale governo, ma al referendum voterò SI. Attualmente nel campo delle riforme si adotta come in Formula 1 il sistema della safety-car , si blocca la corsa e nel frattempo ognuno corre ai box per preparare giochi e strategie. Non starò a fare la cronaca delle bicamerali e dei 30 anni passati per l’abolizione della doppia lettura, anche in quella circostanza la safety –car era pronta a fare il proprio ingresso in pista. Ripercorrendo episodi della nostra storia recente (e meno recente), ci accorgeremo che ogni volta che l’Italia ha cercato di spiccare il volo qualche evento o movimento, apparentemente spontaneo, ha soffocato il suo slancio sul nascere. Escludo a priori che la nostra Costituzione sia sotto attacco, queste sono teorie di una mentalità complottistica e dietrologica. Dopo i fatti della Turchia, ci siamo resi conto che questa mentalità è insita nei sistemi dittatoriali, ma da un po’ di tempo, sta affascinando anche le società democratiche del vecchio continente ed in particolar modo l’ Italia. La schiera dei sospettosi, degli uomini saggi “che non la bevono”, diventa sempre più numerosa, in sintesi tende a diventare una forma culturale di massa. Caro Giovanni, amico mio, addirittura sei andato a rispolverare documenti della P2 che riportati a questi tempi diventano inutili e risibili sotto ogni aspetto. La società è cambiata, non crede più al “complotto”, ai “centri di potere occulti”, al “grande vecchio” e via dicendo. Non so sei sei d’accordo con me, ma su un dato dobbiamo riflettere e crederci tutti: il capitalismo è fallito e noi continuiamo ancora a dargli credito e farci governare non dagli uomini, ma dalle leggi del mercato.
RispondiEliminaPerché, in genere, a riformare la Costituzione o le leggi sono i farabutti o gli affaristi senza scrupoli coalizzati? Perché la collettività sa mandare in parlamento un gran numero di parlamentari che non si occuperà mai i suoi interessi? In Italia la gente non ha capito ancora il valore che ha una democrazia, quella democrazia che richiede soprattutto una completa partecipazione per essere salvaguardata. Un popolo debole sarà sempre amministrato da un pugno di affaristi, al di là dell'orientamento politico.
RispondiEliminaCaro Franco Luce, condivido gran parte delle sue argomentazioni, alcune delle quali completano l'articolo. Ma mi chiedo, di fronte alla evidenza dei fatti, come fai a sostenere: "Escludo a priori che la nostra Costituzione sia sotto attacco, queste sono teorie di una mentalità complottistica e dietrologica"? I documenti della P2 sarebbero imutili? Domando anche, ma tu li hai mai letti? Hai letto il documento della JP Morgan allegato all'articolo? Pare proprio di no. Essi sono la testominianza lampante e prova incconfutabile, che questa riforma voluta da ben altri interessi e non certo quelli dei cittadini. Ed ancora, come fai a non indignarti di fronte al fatto che questa riforma è assemblata con Denis Verdini, ex della P2 e P3, già condannato per corruzione, rinviato a giudizio per: Bancarotta fraudolenta, giro di fatture false, e cosa straordinaria, per " ASSOCIAZIONE SEGRETA P3, (l’erede della p2), «VOLTA A CONDIZIONARE IL FUNZIONAMENTO DI ORGANI COSTITUZIONALI E DI RILEVANZA COSTITUZIONALE», Cioè, noi ad uno così gli facciamo anche riformare la Costituzione? Secondo te quali interessi sta sostenendo Verdini? Suvvia Franco, smettiamola di nascondere la testa sotto la sabbia parlando di teorie, quando le prove sono incontestabili.
RispondiEliminaGiovanni, non nascondo affatto la testa sotto la sabbia, e non ho nemmeno giustificato l'operato di Licio Gelli e compari, ho detto soltanto che quelle strategie ormai non sono più attuabili, la società è cambiata profondamente ed è anche molto più arrabbiata. Se è vero che nuove forze politiche si vanno sempre più affermando e le attuali sono al tramonto, allora affidiamoci a queste per migliorare le cose. La politica è fatta d piccoli passi, nessuna riforma nasce perfetta, ma io voto SI perchè un primo passo viene concretizzato e non m'importa a chi appartiene. Non me la sento di parlare, come leggo in alcuni commenti, di riforma disastrosa, che toglie la democrazia, e tanti altri inutili allarmi, che secondo un mio modesto parere sono esagerati. Nessuno è in grado di prevedere gli esiti positivi o negativi di una riforma, se così fosse fare politica era semplicissimo, ma per chi l’ha vissuta, non è affatto vero. Caro Giovanni ammetti che non è possibile attendere 29 anni per una riforma costituzionale …….
Elimina1Bicamerale Bozzi (1983-1985)
2Bicamerale De Mita-Iotti (1993-1994)
3Bicamerale D'Alema (1997)
4.1 L'utilizzo unilaterale dell'art. 138 Cost. (1999)
4.2 Il primo referendum costituzionale.( 2001)
4.3 La Costituzione di Lorenzago (2001)
4.3.1Il tentativo di modifica dell'art. 138 Cost.((2005)
4.4 Il secondo referendum costituzionale ( 2006)
4.5 Commissione per la revisione dell'ordinamento della Repubblica (2012) (Bozza Violante)
4.6 La commissione Quagliariello ed il mancato Comitato parlamentare per le riforme costituzionali del 2013 (con il governo Letta)
4.7La revisione costituzionale nel disegno di legge del governo Renzi (2014).
A cosa serve citare le varie logge massoniche i personaggi come Verdini e tanti altri? La maggioranza qualificata non è stata raggiunta, come recita l’art. 138 e si andrà al referendum. Si cerca la soluzione democratica? Bene… sarà il popolo a decidere. Questo è il motivo del mio dissenso.
INFATTI POI IN QUESTO MOMENTO COSI AD OCCHIOMETRO ...L'ITALIA HA SOLO BISOGNO DI UNA COSA..DI UN VERO GOVERNO CHE METTA I CITTADINI LO RIPETO SIAMO IN UNA RES PUBBLICA E NON IN RES PRIVATA DI RENZI E LA SUA ACCOZZAGLIA DI DELINQUENTI ALLO SBARAGLIO ..NON DI LEGGI AD PERSONAM ..LA LEGGE SUL SENATO TENDE A RENDERE STABILI IL MALAFFARE E NON SERVE AL POPOLO ITALIANO IL LORO DATORE DI LAVORO TUTTI I GIORNI RAI TELEVISIONI E GIORNALI SONO A FAVOREDEL PARTITO DEMOCRATICO ..E NON SIAMO IN DITTATURA !!??
EliminaHo sempre letto i commenti e gli articoli di Caianiello e non sempre mi sono trovata d'accordo. Ma questa volta ho il piacere ed il dovere di riconoscere che ha ricostruito la. Storia della nascita e della "vita" della nostra costituzione con una pacatezza e serietà degne di sincera ammirazione. Un solo richiamo faccio: ricordiamoci che gli uomini non sono infallibili ne' tantomeno incorruttibili. Da parte mia posso dire che oggi la Costituzione risente della sua età e delle nefandezze che si sono stratificate offrendo una immagine immonda del paese che non ha strateghi degni di questo appellativo. L'Italia non è mai stata veramente indipendente: ha sempre subito il fascino della sottomissione . Se poi vogliamo chiederci perché e a chi giova, cerchiamo di giocare: tutti lo sanno e nessuno lo dice. Complimenti
RispondiEliminaGrazie Signora Gloria,per le sue parole anche troppo generose. In tutti i miei scritti, non faccio altro che riportare solo fatti e raramente opinioni. Mi piace scrivere di cose che trovano sempre una reale rispondenza in prove documentali, come anche in questa occasione. Devo però costatere che molte verità che dovrebbero suscitare indignazione e sgomento, al contrario, quasi mai vengono accettate, da parte di chi preferisce non sapere, trovando più comodo ignorare piuttosto che disturbare la propria pacifica quiete da dormiente.
RispondiEliminaCONCORDO ASSOLUTAMENTE !
EliminaArticolo semplicemente da incorniciare. Null'altro da aggiungere
RispondiEliminaFa bene Giovanni Caianiello a ricordare le radici storiche della nostra Costituzione. In un discorso ai giovani sulla Costituzione pronunciato da Piero Calamandrei, concludeva con queste parole: << Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani, col pensiero perché lì è nata la nostra Costituzione >>. Troppa confusione e propaganda inopportuna stanno inquinando la campagna referendaria. Il referendum sta per essere utilizzato in modo distorto come unica occasione straordinaria per confermare o rinnegare la fiducia all'attuale maggioranza. Intanto nessuno parla della trasformazione del sistema politico istituzionale che provocherà questa riforma abbinata al sistema elettorale "Italicum". La sovranità del Parlamento verrebbe dimensionata a favore della segreteria politica del Premier che governerebbe indisturbato. I parlamentari nominati dai partiti saranno sempre più legati ai loro segretari e la loro indipendenza politica sarà attenuata, mentre il governo, in larga parte, dipenderà dai poteri finanziari. Si profila una forma di governo lontana da quella ideata dai Patri Costituenti. I valori storici del principio democratico e della separazione dei poteri saranno fortemente limitati dalla preminenza del potere esecutivo. Sapere che studenti della facoltà di giurisprudenza hanno difficoltà a commentare alcuni articoli della riforma in quanto incomprensibile e raffazzonata deve far riflettere ed evitare di caricare il referendum di significati impropri. Regna la più totale confusione. Anche gli esperti della dottrina del diritto esprimono incomprensibili pareri opposti. Questo rappresenta uno importante e delicato momento per la vita democratica del nostro Paese. Tutti dobbiamo evitare di farci distrarre da problemi destinati a seguire il loro corso e concentrarci sul tema della riforma e sui perché. Noi italiani, con un po'di buona volontà, potremmo superare quella separazione storica fra Nord e Sud scoprendo i valori della Costituzione.
RispondiEliminaGrazie Lorenzo, per aver ricordato Calamamdrei ed il suo bellissimo discorso. Se passa questa riforma, gli italiani potranno sempre andare in pellegrinaggio presso le procure dove hanno condannato e rinviato a giudizio Verdini.
EliminaTutto questo mentre la Boschi, tra le tante minch... e dette, tempo fa ha assimilato chi votava NO alla destra di Casa Pound. Insomma...i fascisti non sono coloro che vogliono un premier forte ed un Parlamento assoggettato al potente di turno e supino al governo, bensì in chi difende la Costituzione tanto ben decantata da Calamandrei. Se non é indecenza questa...
EliminaLa massoneria citata ad ogni piè sospinto. Veramente ridicolo. Mozart e Goethe si rivoltano nella tomba.
RispondiEliminaVa bene, caro Giovanni, continuiamo con questo spirito di critica, continuiamo a parlare ancora di loggia P2, P3, massoneria e quant'altro..... continuiamo con questa critica sterile che certamente non porta a nulla, solo a rendere più ridicola l'Italia rispetto al resto d'Europa. Io sarei per una critica costruttiva e partecipare più attivamente a rendere la politica migliore, ma attraverso l'impegno diretto. Noi italiani ci siamo sempre distinti per quello che sappiamo dire e mai per quello che sappiamo fare. Non abbiamo mai l'onestà di assumerci le nostre colpe, perchè è sempre di qualcun'altro. Andiamo avanti....sempre così......ad elencare idee e mai metodi.
RispondiEliminaFatti non solo parole!!! MA OGGI CI SIAMO SOLO FATTI SENTIRE CON LE PAROLE E DOVE SIAMO ARRIVATI ALLA DISTRUZIONE TOTALE
RispondiEliminaÉ licio Gelli che leggendo la modifica costituzionale ha scritto nel suo diario" bello vedere come ogni cosa sta andando al proprio posto, significa che abbiamo lavorato bene".
RispondiEliminaÉ lui che è morto contento grazie a Renzi non mozart!!